Cari visitatori della Tana,Probabilmente
per me l’estate è la migliore stagione per leggere, e quest’anno ne ho
approfittato anche per riprendere qualche classico iniziato e mai finito. Tra
questi c’è L’abbazia di Northanger di
Jane Austen, che molto tempo fa mi ero ripromessa di leggere ma che non ho mai
terminato, finché non mi sono ritrovata a riprenderlo, appunto quest'estate.
Il romanzo fu pubblicato postumo nel 1818. La versione che ho letto io è quella contenuta nel Mammut della Newton Compton dedicato all'autrice inglese, a cura di Ornella de Zordo.
TRAMA
Catherine Morland, la protagonista del romanzo, è invitata a trascorrere qualche giorno presso l’ex abbazia di Northanger, residenza della famiglia del giovane pastore anglicano con cui si è fidanzata, e che la crede una ricca ereditiera. Suggestionata dal luogo e ancor più dalle intense letture di romanzi dell’orrore all’epoca in gran voga, la giovane vive alterando banali eventi quotidiani alla luce di immaginarie atmosfere di terrore. Una serie di malintesi, frutto della sua fantasia sovreccitata, mette a repentaglio il rapporto sentimentale appena nato, pregiudicato anche dalla scoperta delle sue reali condizioni economiche. Celebrazione dei riti di iniziazione sociale della borghesia inglese di provincia a cavallo tra Sette e Ottocento, quest’opera della Austen non si esaurisce nella storia di una contrastata passione, ma rappresenta una sottile parodia del romanzo sentimentale, e soprattutto del romanzo gotico, che resta di grande attualità ancora oggi.
Il romanzo fu pubblicato postumo nel 1818. La versione che ho letto io è quella contenuta nel Mammut della Newton Compton dedicato all'autrice inglese, a cura di Ornella de Zordo.
TRAMA
Catherine Morland, la protagonista del romanzo, è invitata a trascorrere qualche giorno presso l’ex abbazia di Northanger, residenza della famiglia del giovane pastore anglicano con cui si è fidanzata, e che la crede una ricca ereditiera. Suggestionata dal luogo e ancor più dalle intense letture di romanzi dell’orrore all’epoca in gran voga, la giovane vive alterando banali eventi quotidiani alla luce di immaginarie atmosfere di terrore. Una serie di malintesi, frutto della sua fantasia sovreccitata, mette a repentaglio il rapporto sentimentale appena nato, pregiudicato anche dalla scoperta delle sue reali condizioni economiche. Celebrazione dei riti di iniziazione sociale della borghesia inglese di provincia a cavallo tra Sette e Ottocento, quest’opera della Austen non si esaurisce nella storia di una contrastata passione, ma rappresenta una sottile parodia del romanzo sentimentale, e soprattutto del romanzo gotico, che resta di grande attualità ancora oggi.
LA MIA OPINIONE
La prima cosa che devo dirvi di questo romanzo, è che mi ha stupito. Avevo letto soltanto tre romanzi della Asten prima di questo, e posso assicurarvi che Northanger Abbey si discosta molto da Ragione e Sentimento, Orgoglio e Pregiudizio e Mansfield Park.
L'intento della Austen è chiaramente quello di parodizzare il genere gotico e quello romantico, e lo fa tramite una protagonista molto originale.
Catherine Morland è una giovane amante dei romanzi gotici e dei misteri e ansiosa di conoscere l'uomo della sua vita.
L'occasione le si presenta quando i coniugi Allen la invitano a Bath, cittadina in cui ha la possibilità di fare diversi incontri, tra cui quello con Henry Tilney, che immediatamente dimostra una notevole simpatia per la nostra protagonista.
Catherine è molto diversa dalle altre protagoniste della Austen, ma nonostante ciò si rivela divertente, originale e capace di mettersi in gioco, scoprendo a sue spese le ipocrisie della società in cui vive, ma non per questo evita di mettersi in discussione o di scusarsi per i suoi errori.
All'inizio del romanzo la troviamo persa in un mondo fantastico, convinta di poter diventare un'eroina, come quelle di cui legge, ma è proprio l'esperienza che vive prima a Bath e poi nell'Abbazia a farla crescere e cambiare, rendendola sicuramente più matura e con i piedi per terra.
Ma la maestria della Austen non si ritrova soltanto nel tratteggio della protagonista quanto anche nei personaggi con cui questa interagisce: innanzitutto Isabella Thorpe ed Eleanor Tilney, con cui Catherine stringe amicizia. Le due figure sono l'una l'opposto dell'altra: mentre Eleanor è timida e riservata, Isabella è simpatica, coinvolgente ed esuberante. Tuttavia, Isabella non ci mette molto a rivelarsi un'opportunista, mentre Eleanor un'amica fedele.
Anche due figure maschili sono messe nettamente in contrapposizione. Abbiamo da un lato John Thorpe, un giovane spaccone che crede di affascinare tutte le donne che ha intorno con molta facilità, sfoggiando le poche conoscenze che ha, mentre dall'altra c'è Henry Tilney, un uomo semplice, devoto ed intelligente, senza grandi aspirazioni e con i piedi per terra; tra lui e Catherine si instaura un legame particolare che non è tanto sentimentale quanto intellettuale, poiché è proprio henry, in alcuni casi, a far sì che Catherine apra gli occhi su quello che le succede intorno.
Ovviamente sono proprio Catherine ed Henry i protagonisti del lieto fine. Devo dire però, ancora una volta, dal finale sono rimasta delusa, e non perché sia un lieto fine, quanto per il fatto che risulta troppo breve rispetto all'intera narrazione. La stessa cosa succede negli altri romanzi della Auten che ho letto e devo dire che per me ogni volta risulta un po' destabilizzante, perché i libri si concludono troppo presto.
Tuttavia ho apprezzato moltissimo il romanzo, che si discosta nettamente dagli altri della Austen, che dimostra di avere una penna adatta anche per un genere parodistico, in cui sfodera uno stile graffiante, coinvolgente e divertente e in cui smaschera le ipocrisie della società del suo tempo, senza tuttavia far mancare un po' di romanticismo.
L'intento della Austen è chiaramente quello di parodizzare il genere gotico e quello romantico, e lo fa tramite una protagonista molto originale.
Catherine Morland è una giovane amante dei romanzi gotici e dei misteri e ansiosa di conoscere l'uomo della sua vita.
L'occasione le si presenta quando i coniugi Allen la invitano a Bath, cittadina in cui ha la possibilità di fare diversi incontri, tra cui quello con Henry Tilney, che immediatamente dimostra una notevole simpatia per la nostra protagonista.
Catherine è molto diversa dalle altre protagoniste della Austen, ma nonostante ciò si rivela divertente, originale e capace di mettersi in gioco, scoprendo a sue spese le ipocrisie della società in cui vive, ma non per questo evita di mettersi in discussione o di scusarsi per i suoi errori.
All'inizio del romanzo la troviamo persa in un mondo fantastico, convinta di poter diventare un'eroina, come quelle di cui legge, ma è proprio l'esperienza che vive prima a Bath e poi nell'Abbazia a farla crescere e cambiare, rendendola sicuramente più matura e con i piedi per terra.
Ma la maestria della Austen non si ritrova soltanto nel tratteggio della protagonista quanto anche nei personaggi con cui questa interagisce: innanzitutto Isabella Thorpe ed Eleanor Tilney, con cui Catherine stringe amicizia. Le due figure sono l'una l'opposto dell'altra: mentre Eleanor è timida e riservata, Isabella è simpatica, coinvolgente ed esuberante. Tuttavia, Isabella non ci mette molto a rivelarsi un'opportunista, mentre Eleanor un'amica fedele.
Anche due figure maschili sono messe nettamente in contrapposizione. Abbiamo da un lato John Thorpe, un giovane spaccone che crede di affascinare tutte le donne che ha intorno con molta facilità, sfoggiando le poche conoscenze che ha, mentre dall'altra c'è Henry Tilney, un uomo semplice, devoto ed intelligente, senza grandi aspirazioni e con i piedi per terra; tra lui e Catherine si instaura un legame particolare che non è tanto sentimentale quanto intellettuale, poiché è proprio henry, in alcuni casi, a far sì che Catherine apra gli occhi su quello che le succede intorno.
Ovviamente sono proprio Catherine ed Henry i protagonisti del lieto fine. Devo dire però, ancora una volta, dal finale sono rimasta delusa, e non perché sia un lieto fine, quanto per il fatto che risulta troppo breve rispetto all'intera narrazione. La stessa cosa succede negli altri romanzi della Auten che ho letto e devo dire che per me ogni volta risulta un po' destabilizzante, perché i libri si concludono troppo presto.
Tuttavia ho apprezzato moltissimo il romanzo, che si discosta nettamente dagli altri della Austen, che dimostra di avere una penna adatta anche per un genere parodistico, in cui sfodera uno stile graffiante, coinvolgente e divertente e in cui smaschera le ipocrisie della società del suo tempo, senza tuttavia far mancare un po' di romanticismo.
Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!
Per gli appassionati della Austen e di questo romanzo in particolare, poi, non posso fare a meno di consigliarvi di vedere l'adattamento del 2007, i cui protagonisti sono Felicity Jones e J.J. Feild.
Lo voglio assolutamente leggere!! *______*
RispondiEliminaTi consiglio di inserirlo tra le tue letture allora, ne vale davvero la pena :)
EliminaL'ho letto anni fa e non me lo ricordo benissimo, ma ricordo chiaramente di averlo trovato delizioso e di essermi stupita di quanto mi facesse ridere... in particolare quando Catherine vede il tipo che le piace (non ricordo il nome) arrivare con un'altra donna, e invece di farsi gran viaggi mentali su fidanzate o mogli segreti, usa il buon senso "Oh, è sua sorella" XD
RispondiEliminaDelizioso è l'aggettivo giusto :) Sicuramente è diventato uno dei miei classici preferiti.
EliminaLa scena di cui parli è stata davvero divertente xD Se al posto di Catherine ci fosse stata Jane Bennet o Elinor Dashwood sarebbe stata una semi-tragedia xDDD
La Austen è una delle mie autrici preferite. :3
RispondiEliminaSono d'accordo con te su tutto! Sorprende piacevolmente in questo romanzo e dimostra la sua abilità proprio nel tracciare le personalità dei personaggi. Ha un modo di dipingerne vezzi e modi di fare che li rende molto realistici. (Isabella Thorpe...ARGH! *immagina di prenderla a sberle*)
Ho visto anche l'adattamento e sono persa per Mr. Tilney. <3
Sui finali, è proprio una caratteristica della Austen. Se ci fai caso, sì, dà il lieto fine... ma è solo accennato, sembra quasi che voglia fermarsi prima che possano ricominciare i problemi. Diciamo che non è un vero e proprio lieto fine, i due o più personaggi coronano la loro storia d'amore, ma non viene dato di sapere se tutto fili liscio o no veramente.
OMG! L'header! *^* Lo sfondo!!! Waaaah! Bellissimi! *^*
EliminaNon li ho notati subito! Disonore su di me e sulla mia mucca!
Oh, Angh cara, che piacere ritrovarti :)
EliminaSu Isabella Thorpe siamo d'accordo...povero James, s'è fatto proprio prendere per i fondelli.
Chi non si perderebbe per il Mr. Tilney dell'adattamento, poi? :3
Con i finali della Austen non credo che ci farò mai l'abitudine...la fangirl che è in me si sprigiona anche quando leggo i classici, e ho sempre voglia di saperne di più sui personaggi :3
Sono contenta che ti piaccia la nuova grafica del blog. Confido che tu sa stata troppo presa dalla recensione per notarla subito ;)
Ero sicura che avresti apprezzato Belle :333
La fangirl che è in noi si mostra sempre e comunque. U.U
EliminaUn po' di insoddisfazione rimane per i finali, poi in genere mi soffermo su tutto il resto e... *occhi a cuoricino*
Io adoro gli adattamenti! *^* Mi mancano la serie con Colin Firth di Orgoglio e Pregiudizio e il nuovo adattamento di Emma da vedere (io sono ferma a quello di Gwyneth Paltrow).
Sembra sciocco, ma effettivamente sono partita in quarta a leggere la recensione, senza guardarmi intorno..XD
Belle, my favourite Disney heroine. <3
Gli adattamenti dei libri della Austen li ho amai tutti praticamente *w*
EliminaTi stra-consiglio Emma, dato che c'è il mio tesssoro Jonny Lee Miller *W* Non ci posso fare niente, lo adoro troppo. La versione con Gwineth è bellissima, ma anche l'ultima è niente male, insomma :3
La serie con Colin Firth è una delle migliori secondo me, l'ho rivista di recente in TV e credo superi nettamente il film, anche se personalmente adoro anche Matthew Macfadyen :3 Diciamo che la versione del 1995 è molto più ancorata al libro, mentre nel fil si sono presi qualche libertà :3
Ok, mi hai convinta a vedere Emma! XD Era proprio per il protagonista maschile a non convincermi... perché per me Mr. Knightley è Jeremy Northam. XD
EliminaMa mi fido del tuo consiglio e lo recupererò. u.u
Invece, la serie con Colin Firth la voglio vedere da secoliiii! Ce la farò, prima o poi. XD
Jeremy Northam sa decisamente il fatto suo ed è un Mr. Knightley fantastico, ma fidati Jonny non è da meno :3
EliminaPer il resto non preoccuparti cara, tutte noi fangirl siamo oberate di serie/miniserie/film da recuperare. E' una vita difficile, ma ce la possiamo fare *fangirl powaH*
Devo ancora leggerlo. Per ora di J.A ho letto Ragione e Sentimento, Orgoglio e pregiudizio e Mansfield Park.
RispondiEliminaLi ho tutti recensiti sul mio blog "Café Littéraire da Muriomu"
Ho intenzione di leggerli tutti, ma di J.A il prossimo che leggerò sarà sicuramente Emma ^_^
Ho già stabilito l'ordine di lettura XD
Oh si, ricordo di aver letto la tua recensione di Ragione e sentimento :)
EliminaAnche per me Emma sarà una delle prossime letture, ma credo proprio che Persuasione avrà la precedenza. Rimando questa lettura da troppo tempo!
Be' questo e' un libro non proprio conosciutissimo di J.A. Forse ci si sofferma un po' troppo su Orgoglio e Pregiudizio e poco sulle altre opere. Anch'io adoro leggere perche' credo sia l'unica via rimasta per solleticare la nostra immaginazione.
RispondiEliminahttp://17modidimangiareilmango.blogspot.it/
Adoro questo libro *-* e ho amato moltissimo questo adattamento!
RispondiEliminaE come non amarli? :3
EliminaSono splendidi :)
Bellissima la nuova grafica Annie!!! *_*
RispondiEliminaE complimenti per la recensione adoro questo romanzo della Austen proprio per il suo modo di parodizzare un genere tanto in voca nella sua epoca... ne emerge una Austen lettrice oltre che autrice ^^
Grazie mille cara :)
EliminaHai ragione, con tutti i riferimenti contenuti nel romanzo la Austen risulta essere una grande lettrice, attenta anche ai dettagli di ciò che leggeva :)
Fantastico questo libro come tutti quelli della Austen :) Non faccio distinzioni a me piacciono tutti, anche se al primo posto metto sempre Orgoglio e Pregiudizio ;)
RispondiEliminaQuesto sarà uno dei prossimi libri della Austeb che leggerò! :)
RispondiElimina*Austen
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