martedì 30 giugno 2015

Top Ten Tuesday #56: I dieci libri migliori che ho letto fino a questo momento nel 2015


Cari visitatori della Tana,
benvenuti ad un nuovo appuntamento con Top Ten Tuesday. Il tema che The Broke and the Bookish propone oggi riguarda i dieci libri migliori che ho letto fino ad ora quest'anno ed io sicuramente ci metterò un po' per sceglierli, ma ho intenzione di terminare assolutamente questa Top Ten.
Pronti?



1. Ciò che inferno non è  di Alessandro D'Avenia
E' stato uno dei primi romanzi letti e recensiti quest'anno e indubbiamente mi è rimasto nel cuore. D'Avenia è riuscito a sorprendermi con questo romanzo, raccontando una storia che conoscevo in parte e rendendola emozionante, poetica, luminosa. 

2. Il cacciatore del buio di Donato Carrisi
Che io ami i romanzi di Carrisi non è un mistero, ma questo è davvero uno di quelli che ho apprezzato di più. Questo autore ha un modo di raccontare le storie, i misteri, il male, in un modo così affascinante che io raramente riesco a resistere. Quando esce uno dei suoi nuovi romanzi devo leggerlo assolutamente!


3. Godbreaker di Luca Tarenzi
E' un bellissimo romanzo fantasy e probabilmente uno dei migliori romanzi del genere italiani ed autoconclusivi che io abbia mai letto. Una storia coinvolgente, dei personaggi fuori dalle righe, miti e leggende di ogni epoca che si incontrano nello stesso romanzo...cosa volete di più da un fantasy?

4. Il circo della notte di Erin Morgenstern
Non so come sia possibile che un'autrice così brava abbia scritto soltanto questo romanzo, ma è così. Una storia magica, in tutti i sensi, in cui si intrecciano personaggi e storie diverse ed in cui è la magia a guidare tutto.



5. La corsa delle onde di Maggie Stiefvater
Non credo che esistano parole sufficientemente elogiative per descrivere la bellezza di questo romanzo. E' uno dei fantasy più belli che io abbia mai letto nella mia carriera di lettrice e sono felice di averlo ripescato dai meandri del mio e-reader, perchè mi ha emozionata tantissimo.

6. Il cavaliere d'inverno di Paullina Simons
E pensare che ho sempre detto di non amre particolarmente i romanzi storici. Leggere Il cavaliere d'inverno è stata un'esperienza molto emozionante e coinvolgente, una full-immersion nella Russia degli anni della Seconda Guerra Mondiale.


7. Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven
Su questo romanzo ho letto pareri molto contrastanti, ma per me rimane uno degli YA migliori letti nell'ultimo periodo, perché è coinvolgente ma allo stesso tempo a fine lettura permette al lettore di analizzare con lucidità la storia appena finita e di coglierne il significato. 

8. Millennio di fuoco: Seija di Cecilia Randall
Altro fantasy tutto italiano e altra scoperta meravigliosa di quest'anno. La Randall è un'autrice con i fiocchi e racconta storie meravigliose, quindi sono convintissima di terminare questa duologia e soprattutto di leggere ancora altri libri di questa autrice.


9. Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola
Non poteva assolutamente mancare in questa Top Ten l'ultima avventura della mia adorata Alice Allevi. Un giallo avvincente con una protagonista unica nel suo genere, nella quale è facile immedesimarsi ma che è anche un'ottima investigatrice e compagna di avventure. 

10. Colazione da Tiffany di Truman Capote
E' stato uno dei due classici che ho letto quest'anno (insieme a Il grande Gatsby, che recensirò prossimamente) e non mi aspettavo che potesse essere così frizzante ma allo stesso tempo malinconico, realistico e con una protagonista che pensavo di conoscere, dato che avevo visto l'adattamento cinematografico, ma della quale ho scoperto altre sfumature.


E così si conclude la mia Top Ten di oggi, miei cari.
Fatemi sapere quali sono i romanzi che avete letto quest'anno e che vi hanno rubato il cuore, sapete che come sempre sono molto curiosa.
Alla prossima! 


domenica 28 giugno 2015

Recensione di "Angelize II - Lucifer" - Aislinn

Cari visitatori della Tana,
spero siate pronti per leggere una nuova recensione!
Oggi voglio parlarvi di Angelize II - Lucifer  di Aislinn, volume che conclude la duologia Angelize.
Avevo letto il primo volume di questa serie lo scorso anno (qui la mia recensione)  e nonostante qualche difficoltà iniziale nell'inquadrare i personaggi e le loro motivazioni, mi era piaciuto e così tra l'entusiasmo per essere riuscita ad incontrare di persona l'autrice al Salone del Libro e la voglia di finire questa serie, un paio di settimane fa ho deciso di leggerlo, ed eccomi qui a parlarvene.


Angelize II - Lucifer è uscito ad Ottobre 2014 per Fabbri e conta 445 pagine. Il prezzo è di € 16,00 per il cartaceo e di € 4,99 per l'ebook.

TRAMA
Il massacro della chiesa di San Michele ha soffocato nel sangue lo scontro tra gli angeli caduti e i mezzi angeli. I pochi sopravvissuti si sono separati e, dopo aver perso amici, identità e amori, hanno tentato faticosamente di ricostruirsi una vita. Fino al momento in cui Lucifero mette in atto la sua vendetta. Il demone tradisce la Dea, riporta in vita Mikael e gli altri angeli uccisi e li trasforma nel proprio esercito personale, un'armata implacabile che ogni notte percorre le strade in cerca di vittime inermi. A contrastarlo i pochi mezzi angeli sopravvissuti, come Hesediel, pieno di rabbia e rancore, insieme ad alleati del tutto improbabili: l'arcangelo Uriel, che ha ormai imparato a vivere tra gli esseri umani, e Haniel, a cui la Dea ha concesso l'ultima possibilità per riscattarsi e salvare l'unica persona di cui gli sia mai importato. Solo che anche Lucifero ha un patto da proporgli... Mentre Mikael tenta con ogni mezzo di liberarsi dal controllo del demone, ognuno degli angeli dovrà compiere una scelta per la propria sopravvivenza - e per quella del genere umano. Tra vendetta e tradimenti, morte e redenzione, il cielo di Milano osserverà muto l'incrociarsi delle spade infuocate nell'ultima battaglia.


LA MIA OPINIONE
N.B. In questa recensione potrebbero essere presenti spoiler sul primo libro della serie, quindi occhio!

Se dovessi definire questo romanzo direi che leggerlo è stato come farsi investire da una valanga di feelings, nel classico stile fangirl che mi caratterizza.
Non mi aspettavo che ritrovare i protagonisti di questo romanzo ad un anno di distanza potesse essere così intenso. Ma come sempre, andiamo con ordine.

E' passato un anno dal massacro nella chiesa di San Michele a Milano e la vita dei nostri angeli è sicuramente cambiata.
Hesediel ha cercato di rifarsi una vita: dopo essere scappato da Milano è finito a Roma, si è innamorato di Veronica e vive quasi felicemente. Ma di punto in bianco a Milano ricominciano gli omicidi e da subito l'angelo capisce che c'è qualcosa che non va. Quando la sua felicità con Veronica viene distrutta non può più rimandare e riparte verso Milano.
Ad Haniel invece è toccata una sorte completamente diversa. La Dea lo ha richiamato, lo ha fatto rinascere dopo un anno sempre dentro quel corpo da ragazzina che non riesce a sopportare. Ma ovviamente Hani non è stato richiamato senza un perché: la Dea vuole che uccida Lucifero, che nel frattempo ha richiamato gli angeli puri e ha formato un vero e proprio esercito, ed in cambio gli ridarà Rafael. Haniel accetta senza battere ciglio, ma la missione di cui si è fatto carico non è affatto semplice, e Haniel è pronto a cercare una scorciatoia pur di riavere Rafael.
Oltre a questi due PoV leggiamo anche quelli di Mikael e Uriel, due angeli puri ma che a distanza di un anno dagli avvenimenti di San Michele sono completamente diversi l'uno dall'altro e hanno intrapreso due strade altrettanto diverse.

Il punto forte di questa duologia e di questo romanzo sono senza dubbio i personaggi. Per me è stato bello ritrovarli e sapere cosa era successo loro dopo il finale del primo volume, che mi aveva lasciato molto spiazzata e soprattutto molto in ansia per questo seguito.
Aislinn è davvero bravissima nell'intrecciare storie e caratteri così diversi, a far combaciare ogni pezzo come se fosse un puzzle.
Ma oltre a ritrovare il mio amatissimo Haniel, e ovviamente Hesediel e Rafael, in questo romanzo abbiamo la possibilità di osservare più da vicino Uriel, che è indubbiamente uno dei personaggi che ho apprezzato di più. Il cambiamento in lui è percepibile già dalle prime pagine in cui compare e lo vediamo sotto una luce completamente nuova. Uriel ha accettato in tutto e per tutto la sua "nuova" umanità e anzi, vede solo dei lati positivi nell'essere uomo e nel vivere come un uomo, al contrario di Mikael, che non vuole scendere a compromessi con la sua nuova condizione ed è alla ricerca di una qualsiasi soluzione per uscirne.
Haniel, come vi dicevo, è uno di quei personaggi che ho a cuore e che amo tantissimo, per il suo modo di fare così fuori dagli schemi ma soprattutto per la sua caparbietà. In questo episodio conclusivo della duologia lo vediamo più determinato che mai, pronto anche a scendere a patti con il diavolo (letteralmente) per riavere Rafael (e questa ovviamente è OTP, signore e signori).
Dall'altro lato Hesediel torna ad essere l'angelo giusto, equilibrato, ragionevole che avevamo conosciuto nel primo libro, ma che non si tira indietro davanti allo scontro.

Insieme agli angeli siamo catapultati di nuovo in questa Milano gotica, in cui non mancano scenari di guerriglia e scontri epocali e dove tutto è mosso da Lucifero.
Il finale di questa duologia ha tutto quello che mi aspettavo, anzi , ha superato di gran lunga le mie aspettative. La narrazione coinvolgente ed il fatto che conoscessi già in parte i personaggi hanno contribuito a farmi immedesimare molto di più nella storia e nel capire meglio i personaggi.
Nel complesso posso dire che questo romanzo mi ha conquistata e mi ha fatto vivere un'avventura un po' diversa da quelle di cui sono abituata a leggere, con dei personaggi che mi sono piaciuti tanto, sia tra i buoni che tra i cattivi.



Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti!

P.S. Aislinn cara, io aspetto uno spin-off su Hani e Raf, sappilo! 


venerdì 26 giugno 2015

Friday News #1

Cari visitatori della Tana,
bentornati sul blog e soprattutto benvenuti dentro questa nuova rubrica!
Friday News sarà la mia nuova rubrica settimanale che ho deciso di dedicare alle novità libresche, ossia notizie e scoperte dal mondo dei libri che voglio condividere con voi.




1. Me and Earl and the Dying Girl di Jesse Andrews è diventato un film e presto il libro arriverà anche in Italia.

Me and Earl and the Dying Girl è un romanzo YA che negli USA ha avuto un grande successo e che vede come protagonista Greg, un adolescente che durante il suo ultimo anno di liceo decide di evitare il più possibile i rapporti sociali per passare inosservato. Il suo unico amico rimane Greg, con il quale Greg si diverte a realizzare video-parodie. Il piano di Greg però viene presto sabotato dalla madre, che lo costringe a stringere amicizia con Rachel, una sua compagna di scuola affetta da leucemia.
Dal libro è stato tratto un adattamento cinematografico per la regia di Alfonso Gomez-Rejon e che vede Thomas Mann nei panni di Greg, RJ Cyler in quelli di Earl e Olivia Cooke in quelli di Rachel, presentato al Sundance Film Festival e distribuito negli USA dal 12 Giugno.
Me and Earl and the Dying Girl arriverà il prossimo 13 Luglio anche in Italia per Einaudi, con il titolo Il mio peggior amico, ma non è prevista una data per l'uscita del film.

Non ho ancora letto questo romanzo, anche se ne sento parlare da tempo e mi sono incuriosita. Sono felice che arrivi anche in Italia, certo, ma secondo me il titolo e la cover che sono stati scelti rendono poco l'idea di uno YA, oltre a non richiamare per niente il romanzo originale. 
Lo so, i fin dei conti quello che importa è il contenuto, quindi in ogni caso per giudicare aspetterò di leggerlo.


2. Piemme ristampa Across the Universe di Beth Revis con un nuovo titolo e pubblica il secondo volume della trilogia.

La notizia era nell'aria da un po', ma soltanto con le newsletter più recenti è stata ufficializzata: Piemme dopo quasi tre anni ha deciso di pubblicare il seguito di Across the Universe di Beth Revis con il titolo Brilleremo tra un milione di soli. Ma non è tutto: l'editore ha deciso di ristampare anche il primo volume della serie con un nuovo titolo ed una nuova cover. Il libro si chiamerà Io e te oltre le stelle ed entrambi i libri saranno disponibili a partire dal 7 Luglio.

Per chi non conoscesse la serie, Across the Universe vede come protagonista Amy, una passeggera ibernata sulla navicella spaziale Godspeed. Ha lasciato il suo ragazzo e gli amici sulla Terra ed è partita con i genitori: si risveglieranno dopo trecento anni su un nuovo pianeta da colonizzare, Centauri. Ma qualcosa è andato storto: qualcuno ha cercato di ucciderla, risvegliandola dal suo sonno protetto. E così Amy si ritrova a dover passare senza la sua famiglia ancora cinquant'anni sull'enorme navicella spaziale, in balia di sconosciuti tra cui si nasconde un assassino che vuole scongelare tutti gli scienziati a bordo, compresi i suoi genitori. L'unico che sembra dalla sua parte è Elder, co-protagonista del racconto. E' un ragazzo che presto diventerà il capo della navicella spaziale, e che per quanto sia potentemente attratto dalla sua singolare bellezza, cerca di proteggerla dal resto della comunità e dallo strapotere di Eldest, il capo.

Io avevo già letto Across the Universe e tutto sommato mi era piaciuto. 
Sono contenta che Piemme abbia deciso di riproporlo e di continuare a pubblicare la trilogia, ma devo ammettere che preferivo molto di più la cover della prima edizione, che poi era quella originale.
La pubblicazione dell'ultimo volume della trilogia è prevista, ma dovremo aspettare l'anno prossimo per averlo.


3. Altre traduzioni in arrivo da oltreoceano.


Per noi lettori italiano sono in arrivo molte novità da oltreoceano. Da qui alla fine del 2015 infatti vedremo diverse traduzioni arrivare finalmente nelle nostre librerie.

Quelle che sicuramente sarò più felice di vedere sono quelle di An Ember in the Ashes di Sabaa Tahir, che arriverà per Nord con il titolo di Il dominio del fuoco. Uscita prevista per Ottobre di quest'anno.
La seconda uscita che aspetto è sicuramente quella di A Thousand Pieces of You di Claudia Gray, primo volume della serie Firebird che sarà pubblicato da Harlequin Mondadori con il titolo La caccia. L'uscita è prevista a Dicembre.
Ho sentito parlare benissimo di entrambi questi romanzi, quindi sono curiosissima di leggerli. Dato il carico di libri da leggere che mi porto dietro al momento credo proprio che aspetterò le uscite italiane! 


4. La trilogia Shatter Me di Taereh Mafi diventa una serie TV.

La notizia, rimbalzata sui social network alla velocità della luce, ha reso felici i fan di tutto il mondo. E' ufficiale: Shatter Me, la fortunata trilogia di Taereh Mafi, diventerà una serie televisiva.
La ABC infatti ha acquistato i diritti per la realizzazione della serie e la stessa autrice è stata scelta come consulting producer, e avrà quindi la possibilità di seguire da vicino lo sviluppo della serie.
Dopo Shadowhunters quindi il colosso americano della TV si è aggiudicato i diritti di un'altra serie libresca molto famosa.
La trilogia (accompagnata da diverse novelle, anche) ha riscosso una grande fortuna oltreoceano, e anche Italia devo dire che è stata parecchio apprezzata, ma Rizzoli, dopo la pubblicazione del primo volume, ha deciso di interromperla.
Io avevo letto il primo volume ma non lo avevo apprezzato più di tanto, ma in molti mi hanno detto che nei volumi successivi la storia migliora moltissimo. Forse dovrei dare alla Mafi un'altra chance?

E per oggi è tutto, miei cari.
Vi aspetto Venerdì prossimo con altre news! 


mercoledì 24 giugno 2015

Recensione di "cHannibal" - Violet Nightfall

Cari visitatori della Tana,
bentornati sul blog!
Spero siate pronti e carichi per una nuova recensione. Oggi voglio parlarvi di cHannibal, uno degli ultimi romanzi di Violet Nightfall, che a dispetto dello pseudonimo è un'autrice italianissima.


cHannibal è uscito lo scorso 9 Aprile in selfpublishing e conta 268 pagine. Il prezzo è di € 2,49 per la versione in ebook.

TRAMA
Cassandra ha sedici anni quando – a causa del lavoro della madre – è costretta a trasferirsi a Esslingen, in Germania. La cittadina è una bomboniera piccola e colorata, e nulla, in questo angolo di paradiso, sembra poter andare storto. Unico neo in quella perfezione? Le scale che hanno “colonizzato” tutta Esslingen… oppure c’è dell’altro? 

Misteriose sparizioni tra i coetanei della giovane si susseguono da mesi e ben presto Cassandra sarà costretta a fare i conti con qualcosa di estremamente rischioso. Accompagnata da Schwarz – un amico un po’ speciale (sui generis) – cercherà senza tregua di scovare gli indizi che Channibal, entità misteriosa e terribilmente pericolosa, ha lasciato lungo il suo oscuro cammino. 
Cassandra riuscirà in questa impresa quasi impossibile, o forse anche lei, ignara di essere ormai braccata, giungerà troppo tardi? 



LA MIA OPINIONE

Non appena ho letto la trama di questo romanzo, sapevo già che avrei voluto leggerlo e quando mi è stato proposto di leggerlo per Italians Do It Better - Books Edition ero davvero molto entusiasta.
Ho trovato sin da subito l'idea di base molto originale e l'ambientazione sembrava bellissima ma dark al punto giusto.
L'esperienza di lettura però non è stata del tutto positiva. Ma andiamo con ordine.

Cassandra, una sedicenne italiana, viene costretta a lasciare la sua amata Ravenna per seguire la madre, che ha cominciato a lavorare in Germania, in una cittadina molto pittoresca, Esslingen.
Con bagaglio e sorella al seguito, Cassy lascia l'Italia convinta che troverà al suo arrivo una cittadina noiosa, ma si trova fin da subito davanti ad un mistero: riesce a vedere Schwarz, il ragazzo che abitava nella casa vicino alla sua, morto diversi mesi prima e scopre che a Esslingen hanno avuto luogo un omicidio e poi una serie di sparizioni misteriose.
Basta poco perché Cassandra si lasci coinvolgere dai misteri che ruotano intorno alla piccola cittadina e le sue indagini la portano a scoprire, appunto, Channibal.

Le mie aspettative sulla trama sono state subito confermate.
Questo romanzo è sicuramente un horror molto originale e la storia è godibile. Essendo poi un romanzo breve e coinvolgente si legge davvero in poco tempo, anzi, per rimanere in tema, si divora!
Leggendo però ho avuto l'impressione che la storia avesse bisogno di più spazio, come se necessitasse di essere sviluppata meglio, soprattutto per quello che riguarda i personaggi, che sono poco approfonditi e anche la protagonista passa, ma senza lasciare il segno.
Cassandra si dimostra una sedicenne coraggiosa e decisa, ma un approfondimento su di lei si sarebbe potuto coordinare benissimo con il resto della storia.
Il ritmo del romanzo poi è sicuramente incalzante e non mancano l'adrenalina e i colpi di scena, ma mancava proprio l'equilibrio con l'approfondimento dei personaggi.
Un altro difetto che ho riscontrato è stato qualche errore che non è stato corretto in sede di editing, qualche improprietà lessicale sulla quale per abitudine nei libri di autori selfpublished passo tranquillamente, ma in alcuni passi, soprattutto all'inizio del romanzo, mi sono ritrovata sommersa dai punti esclamativi, sian nella parte narrativa che in quella dialogica, che mi hanno un po' rovinato la lettura perché stridevano spesso sulle frasi in cui erano inseriti.

Questo è il secondo lavoro di Violet Nightfall che leggo e devo ammettere che questa autrice ha moltissima fantasia e sa spiazzare i suoi lettori con le sue trame.
Stilisticamente tuttavia deve ancora crescere molto, ma ciò non toglie che abbia del potenziale. Sono sicura che tornerà presto a sorprenderci con un altro romanzo.


Il mio voto per questo romanzo è tre riccetti!

domenica 21 giugno 2015

Roba da Lettori #12: Nella fiera del libro che vorrei...


Cari visitatori della Tana,
bentornati sul blog e soprattutto benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai piccoli grandi temi che riguardano la vita di noi lettori.

Oggi voglio parlarvi di fiere del libro. In Italia ce ne sono tante, grandi e piccole, dedicate all'editoria indipendente o ai grandi editori, ai ragazzi così come ai lettori di tutte le età e ammettiamolo, noi ci divertiamo un sacco ad andarci, sia per una sana esperienza di shopping libresco sia perché dentro alle fiere del libro si fanno sempre delle belle esperienze di incontri con gli autori, dibattiti e presentazioni.
Essendo reduce dal Salone del Libro e da Una Marina di Libri mi sono ritrovata a riflettere su quello che ho apprezzato e quello che invece non mi è piaciuto delle mie esperienze a questi eventi e nella mia testa si è pian piano costruito l'evento perfetto.
Ecco perché oggi vi parlerò degli elementi che per me non possono assolutamente mancare in una fiera del libro.

1. Ingresso gratuito o ad un prezzo contenuto.
L'ingresso gratuito ad una fiera sarebbe perfetto (anche se è possibile, visto che a Una Marina di Libri l'ingresso era assolutamente gratuito), ma le fiere non si tengono in piedi da sole, quindi capisco che si debba pagare per l'ingresso (d'altronde gli organizzatori vanno incontro a grandi spese per l'affitto del luogo in cui le fiere si tengono). Credo che per invogliare le persone a partecipare il prezzo di ingesso debba essere contenuto e se la fiera dura per più giorni bisognerebbe dare uno sconto sui biglietti per i giorni successivi o comunque la possibilità di comprare un abbonamento per tutti i giorni della fiera.

2. Dare più spazio possibile agli autori.
Alle fiere a cui sono stata lo spazio alle presentazioni e ai firma copie non è mancato, e per me è stato un elemento fondamentale dell'evento. Ma oltre agli autori che vengono invitati o che sono presenti perché portati dalle CE che li pubblicano, sarebbe bello avere nelle fiere degli spazia autori aperti a tutti quegli autori che vogliono presentare i loro lavori e parlarne con il pubblico. Insomma, una sorta di speaker's corner aperto a tutti gli autori che vogliono parlare dei loro libri.

3. Offerte e sconti.
Dalla mia esperienza ho potuto notare che sono pochi gli editori a proporre offerte o a fare sconti sulle loro pubblicazioni ed è un peccato, perché ad una fiera le persone dovrebbero potere/volere comprare libri in quantità, e visto l'aumento dei prezzi a cui abbiamo assistito, soprattutto nell'ultimo periodo, certo non farebbe male a noi lettori vedere che gli editori propongono le loro pubblicazioni ad un prezzo inferiore durante questi eventi.

4. Gadget libreschi.
Lo so, nell'era degli acquisti online, dove tutto si può trovare, sembrerà stupido ma a me farebbe davvero piacere trovare dei gadget libreschi alle fiere del libro, come spillette, segnalibri e tote bag. Ci sono diversi editori che li propongono già, anche in omaggio con l'acquisto di uno o più libri, ma non ho visto una grande diffusione (come sapete sono sempre attenta nell'osservare le proposte delle CE d'oltreoceano e oltremanica, che propongono gadget a bizzeffe).

5. Invitare anche degli editori stranieri.
Essendo un'appassionata lettrice di libri in inglese, un po' per scelta, un po' per costrizione, sarei felicissima di vedere anche degli editori stranieri alle fiere con le loro pubblicazioni.

Questi sono i punti fondamentali per quello che riguarda la mia fiera del libro ideale. Ovviamente non devono mancare un'organizzazione efficiente e spazi adatti per ospitare gli eventi, anche i più grandi.


Da blogger poi vorrei tanto che le fiere riservate soltanto agli operatori del settore (librai, traduttori, illustratori e quant'altro) fossero aperte anche a noi blogger, perché in fondo anche noi siamo operatori nel settore di libri.

Spero che presto le fiere come la Children's Book Fair di Bologna possano essere ampliate anche a noi, che di lavoro per gli editori ne facciamo un bel po'.
Come succede per la BEA (Book Expo America) e in tante altre fiere in giro per il mondo, vorrei che anche noi avessimo la possibilità di essere informati sulle prossime uscite, di incontrare e discutere con gli autori delle loro opere in modo più "diretto", di acquistare copie delle pubblicazioni future in anteprima, oltre che i libri già pubblicati dagli editori che espongono. Inoltre sarebbe una buona occasione di dialogo tra noi e gli altri operatori del settore, un luogo di incontro in cui potersi confrontare direttamente con editori, traduttori, librai, illustratori e così via.

Questo è tutto quello che secondo me servirebbe in una perfetta fiera del libro.
E invece secondo voi cosa servirebbe? Avete già partecipato ad una fiera che aveva tutto ciò che vi aspettavate? Come sempre sono curiosissima di saperlo, per cui non esitate a raccontarmi le vostre esperienze.
Alla prossima! 

giovedì 18 giugno 2015

Tag #11: Totally Didn't Book Tag

Cari visitatori della Tana,
come sapete speso navigo in giro per il web alla ricerca di tag simpatici da proporvi e di recente ne ho trovato uno davvero molto carino sul canale di Chami aka ReadLikeWildFire, una booktuber australiana che seguo da un po' di tempo.
si tratta del Totally Didn't Book Tag, che comprende 10 domande ovviamente a tema libresco su qualcosa che non era affatto necessario.
Iniziamo subito!

Un libro che non aveva assolutamente bisogno di un sequel


Molti di voi sanno già come la penso riguardo a questa serie Il primo libro mi era piaciuto abbastanza, ma il secondo ed il terzo sono stati davvero disastrosi...quindi no, per me Divergent stava anche bene come romanzo autoconclusivo.

Un libro che non aveva bisogno di un altro/altri PoV


Lo so, sarò anche ripetitiva, ma per me il doppio PoV con Tris e Tobias in questo romanzo non ha proprio funzionato. La Roth ha non è stata brava a distinguere i due personaggi, a renderli diversi a livello psicologico ed il risultato è stato un grande pasticcio. No, ce la saremmo cavati meglio con un unico PoV, decisamente.

Una serie di libri che non aveva bisogno di un cambio di cover


Okay, questa  serie in italiano al momento conta soltanto due volumi e la pubblicazione è stata interrotta dalla Mondadori, ma vorrei soffermarmi un attimo con voi nell'osservare queste cover. A parte il font del titolo sono completamente diverse e non si abbinano affatto, secondo me. La cover del primo romanzo non mi è mai piaciuta, soprattutto perché secondo me rispecchia pochissimo il personaggio di Cinder, mentre la cover del secondo va molto meglio, ma tra le due vedo poco in comune. 

Un libro che non aveva affatto bisogno di un triangolo amoroso


Ho letto questo romanzo più di un anno fa ormai (qui la mia recensione) e non mi era piaciuto, soprattutto per questo triangolo amoroso che si crea tra la protagonista, Calla, e due ragazzi, Ren e Shay. Il triangolo non solo non ha fondamento, ma viene gestito malissimo, soprattutto perché la storia è raccontata dal suo PoV e per 3/4 del romanzo non facciamo che sorbirci lei con le sue insicurezze e i suoi sentimenti inespressi, che oscurano la trama e rendono noiosa la storia.

Un libro che non doveva essere incluso in una serie


Con questo ho citato tutti i libri della Roth che ho letto. Insurgent per me è stata una lettura pesante e soprattutto con parecchie azioni nonsense da parte di Tris. Ecco perché a questa domanda ho risposto con questo titolo!

Un libro che non aveva bisogno di un cliffhanger finale


Partiamo da un presupposto: io amo Zafòn ed i suoi libri ed è uno dei miei autori preferiti di sempre. Ma chi ha letto Il prigioniero del cielo mi capirà sicuramente: questo libro è terminato in quel modo e a distanza di quattro anni ancora niente, non abbiamo notizie del quarto ed ultimo volume della tetralogia del Cimitero dei libri dimenticati. Sto soffrendo! Il mio cuoricino di lettrice non aveva bisogno di quel finale per poi attendere per anni il seguito del libro.

Un libro che non aveva bisogno di un unico PoV


L'ho sempre detto e sempre lo ripeterò, zia Suzanne doveva inserire il PoV di Peeta nell'ultimo volume della trilogia di Hunger Games, secondo me. Dei tre libri questo è quello che mi è piaciuto meno per il fatto che leggiamo capitoli interi con Katniss che rimugina continuamente sui suoi pensieri, mentre di Peeta per metà del libro sappiamo poco e nulla. Mi sarebbe piaciuto leggere della sua prigionia a Capitol, avrebbe dato una sfaccettatura diversa al romanzo.

Un libro che non aveva bisogno di essere pubblicizzato così tanto



E va bene, questa sarà sicuramente una unpopular opinion, ma questo spazio si basa prima di tutto sulla mia sincerità quando esprimo un parere su un libro. After è un romanzo come tanti altri che in questo contesto cito come esempio. Vi ho già detto quanto mi stiano poco simpatiche le fanfiction che diventano libri e anzi, credo di avervi anche stufati con questa storia, ma sto arrivando ad un livello di tolleranza zero non solo nei confronti di queste pubblicazioni, ma soprattutto nei confronti di quelle che promuovono relazioni poco salutari per le donne. Questo romanzo ha venduto migliaia di copie nel mondo ed il 90% del suo successo si deve al fatto che fosse una fanfiction su Harry Styles dei One Direction e di conseguenza molte di queste copie sono acquistate da adolescenti. Il protagonista maschile di questa storia, Hardin, si comporta in maniera terribile nei confronti di Tessa, la intimidisce, la spaventa, la isola. Se mai avessi una figlia adolescente non vorrei mai che leggesse roba del genere, non vorrei mai che pensasse che una relazione di questo tipo possa portarle amore di qualche tipo. La violenza psicologica non è amore. La gelosia ossessiva non è amore. Ecco perché non sopporto tutta la pubblicità che viene fatta intorno ai romanzi di questo tipo, soprattutto quando sono indirizzati ad un target di adolescenti.

Libri che non avevano bisogno di pubblicità con riferimento ad altri libri


Le pubblicità del tipo "I lettori di Harry Potter ameranno questo libro" mi sono sempre state poco simpatiche, soprattutto perché sono abituata a leggere i libri senza stabilire termini di paragone con altri dello stesso genere, a meno che ovviamente on si tratti di una serie scritta dallo stesso autore. 
Di recente una delle pubblicità più strane che ho incontrato è stata quella del romanzo di Chelsey Pilpot, Nemmeno in paradiso, che recitava "Un romanzo imperdibile, a metà tra Gossip Girl e Il Grande Gatsby". Ecco, a me questa pubblicità più che incuriosirmi ha fatto un po' paura, perché starei lontanissima da un ibrido di questo tipo. Fortunatamente non mi lascio influenzare troppo dalle pubblicità! 

Un romanzo che non meritava il mio tempo


Questo libro è un grande, enorme, gigantesco NO. E non meritava il mio tempo.
Se volete saperne di più, trovate qui la mia recensione.


E per oggi è tutto, miei cari.
Spero che il tag vi sia piaciuto! Se vi va rispondete pure nei commenti a qualcuna o anche a tutte le domande e fatemi sapere se lo riproporrete! 

mercoledì 17 giugno 2015

Recensione di "La giostra degli scambi" - Andrea Camilleri

Cari visitatori della Tana,
oggi voglio parlare con voi di una delle mie ultime letture, La giostra degli scambi di Andrea Camilleri. Si tratta dell'ultima avventura del commissario Montalbano e come sapete io (nonché il resto della mia famiglia) aspetto sempre con trepidazione le nuove uscite di questa serie.


La giostra degli scambi è uscito per Sellerio lo scorso 30 Aprile e conta 257 pagine. Il prezzo è di € 14 per il cartaceo e di € 9,99 per l'ebook.

TRAMA
Una ragazza è stata aggredita in una strada solitaria, narcotizzata e rilasciata illesa. La cosa si ripete dopo qualche giorno; questa volta la vittima è la nipote del proprietario della migliore trattoria di Vigàta. Ancora un terzo sequestro lampo e ancora una volta una ragazza. Il commissario Montalbano indaga, e grazie alla sua logica stringente, al suo agire fuori dagli schemi e alla sua capacità di comprendere moventi e sentimenti, supera la soluzione a portata di mano e giunge alla verità.








LA MIA OPINIONE

Quando ero al liceo e frequentavo l'ultimo anno (un po' di anni fa, ormai) con il mio insegnante di italiano ci siamo avventurati nello studio della letteratura popolare ed in particolare delle serie di romanzi gialli. Quando ne ha parlato per la prima volta in classe ha tirato fuori l'esempio di Camilleri con la serie di Montalbano e ad un certo punto disse che questo tipo di romanzi è noioso e ripetitivo perché gli autori adottano sempre lo stesso schema e alla fine l'investigatore scopre sempre il colpevole.
Adesso immaginate un po' come posso aver preso io questa stoccata nei confronti di quello che già allora era uno dei miei autori preferiti. Decisamente male. 
Chiesi al professore come faceva a giudicare noioso uno dei gialli di Camilleri e lui mi rispose che ne aveva letti soltanto due e che gli erano bastati. In quel momento ho trattenuto una risata e gli ho risposto che di avventure di Montalbano io ne avevo lette molte di più e non mi ero mai annoiata.
E posso assicurarvi di non essermi annoiata nemmeno stavolta.

La giornata di Montalbano comincia prestissimo e sembra andare storia già da quando apre gli occhi: una mosca lo infastidisce e lo costringe ad alzarsi. Al suo ritorno in camera da letto la vede e la uccide, ma subito dopo si accorge che un'altra mosca gironzola sul suo cuscino e allora il dubbio lo assale: avrà ucciso la mosca colpevole o quella innocente?
Ed ecco che allora comincia a mettersi in moto la giostra degli scambi di quella giornata e dell'intero romanzo, che porta il commissario ad indagare su una serie di misteriosi rapimenti ai danni di ragazze impiegate in banca, che vengono narcotizzate e poi rilasciate illese, alle quali si accosta l'indagine sulla scomparsa del proprietario di un negozio di elettrodomestici in seguito ad un incendio doloso.
Trovare un collegamento è difficile, ma dietro a tutto questo si nasconde un filo logico che Montalbano anche stavolta è determinato a trovare, a dispetto delle apparenze.

Ritrovare Montalbano per me è sempre un piacere e anche stavolta, non appena ho avuto una finestrella di tempo ed in barba alla TBR, mi sono decisa a leggere questo romanzo.
Alcune delle recensioni che ho letto prima di leggere il romanzo affermano con decisione che ormai Camilleri, così come Montalbano, è invecchiato e ha perso lo smalto che aveva una volta.
Ebbene, è innegabile che autore e personaggio siano invecchiati, ma non vedo come possa dirsi che abbiano perso colpi. Semmai si sono evoluti entrambi.
Camilleri ha sempre avuto uno stile invidiabile, brillante, scorrevole e in qualche modo poetico, ma questo è il primo romanzo che scrive interamente in siciliano nella parte narrativa e quasi interamente anche in quella dialogica. Il livello della ricerca linguistica rispetto ai romanzi precedenti si è alzato ancora di più e leggere questo romanzo è stato come fare una full-immersion in una lingua che sono abituata a parlare, ma della quale prima non ero mai riuscita a cogliere tutte queste sfaccettature e tutta questa poesia.
Dall'altra parte C'è Montalbano, che ormai certo non è più un giovincello, ma che continua ad avere un intuito invidiabile ma che questa volta si ritrova trascinato in una serie di eventi in cui l'apparenza inganna ed inganna sempre. La sua capacità investigativa viene messa alla prova da un piano architettato ad arte, in un'indagine dove i colpi di scena non mancano e la soluzione del caso arriva soltanto nelle ultime pagine.
Il commissario che ritroviamo in questo intreccio quasi pirandelliano è sicuramente più maturo, più riflessivo e anche lui stesso spesso si ripete che non ha più l'età per certe cose, ma proprio per questo è un personaggio realistico, umano. Ogni tanto tutti noi dovremmo riemergere dalla nebbia che i thriller americani, spesso pieni di investigatori pronti a scalare grattacieli e pilotare jet supersonici, provocano e dedicarci alla lettura di qualcosa di diverso, che pur non avendo lo stesso impatto, regala un'emozione diversa, lascia un segno e ci fa riflettere.
Non mancano ovviamente poi i personaggi che tutti abbiamo imparato ad amare nel corso della serie e che ritroviamo ancora nel commissariato di Vigàta: il precisissimo Fazio che ogni tanto con il suo perfezionismo continua a dare sui nervi a Montalbano, il Mimì Augello di sempre, che non manca di sfoderare anche stavolta le sue doti di latin lover e poi Catarella, che rimarrà sempre uno dei miei personaggi preferiti della serie perché arriva sempre al momento giusto per alleggerire l'atmosfera.

Onestamente non credo che questo sia il miglior Montalbano, ma è un Montalbano diverso e che può essere apprezzato proprio per questo motivo.


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

martedì 16 giugno 2015

Top Ten Tuesday #55: Libri in uscita nei prossimi mesi che aspetto con trepidazione


Cari visitatori della Tana,
benvenuti ad un nuovo appuntamento con la Top Ten del Martedì!
Oggi vi parlo di uscite libresche che arriveranno nei prossimi mesi e che io aspetto con trepidazione. 
Ci sono diverse uscite che aspetto da mesi ormai e su cui voglio mettere le zampe il prima possibile. Pronti a scoprirle?

Questa Top Ten sarà divisa in due Top Five. Troverete infatti cinque romanzi in uscita in USA e UK e cinque invece che usciranno in Italia.


Coming up in USA and UK
  


1. Lair of Dreams di Libba Bray 
Dopo tanti rinvii, il secondo volume della serie The Diviners è stato messo in uscita per il 25 Agosto. Sto pregando tutti i santi in tutte le lingue perché Brown, la CE americana, ,mantenga questo impegno.

2. Queen of Shadows di Sarah J. Maas
Arriverà il 1° Settembre nelle librerie inglesi e americane il quarto volume della serie Throne of Glass. in italia purtroppo non c'è ancora nessuna notizia rispetto alla pubblicazione del terzo volume, ma se anche voi siete fan della saga vi invito a firmare questa petizione, magari riusciamo a far arrivare la voce ai piani alti della Mondadori.


3. Carry On di Rainbow Rowell
In arrivo il 6 Ottobre nelle librerie americane, Carry On è il nuovo romanzo di Rainbow Rowell che contiene, appunto Carry On, la fanfiction su Simon e Baz che Cath scrive in Fangirl. Su questo libro devo assolutamente mettere le zampe perché insomma...è un'autrice che scrive una fanfiction su una serie di libri che lei stessa ha inventato per inserirla in un altro libro...okay, il giro è complicato ma non vi sembra un buon motivo per leggerlo?

4. Winter di Marissa Meyer
Quarto ed ultimo libro della serie delle Cronache Lunari, arriverà negli USA e UK il prossimo 10 Novembre. io mi preparerò leggendo Cress e Fairest al più presto!

 

5. Soundless di Richelle Mead
Quando ho sentito la notizia non volevo crederci, ma a quanto pare Richelle Mead ha scritto un romanzo autoconclusivo! Soundless è un fantasy che affonda le radici nel folklore cinese ed è in uscita per il 10 Novembre, sempre nelle librerie d'oltreoceano e oltremanica.

In arrivo in Italia



6. The Queen of the Tearling di Erika Johansen
Uscirà per Multiplayer.it Edizioni il romanzo di Erika Johansen che ha fatto un grande successo già oltreoceano. Sarà il primo di una serie e lo troveremo in libreria a partire dal 9 Luglio.

7. Il primo amore sei tu di Stephanie Perkins
Secondo volume della trilogia di companion novels Anna and the French Kiss, la traduzione di Lola and the Boy Next Door arriverà, sempre per DeAgostini, a Settembre nelle nostre librerie.



8. Il bacio delle tenebre di Deborah Harkness
Arriverà in Italia per Piemme a Novembre il terzo ed ultimo volume della trilogia All Souls di Deborah Harkness, serie che non ho ancora iniziato ma di cui possiedo già il primo libro, quindi questa uscita non può che rendermi felice.

9. Panic di Lauren Oliver
In uscita a Settembre per Safarà Editore ci sarà un altro libro di Lauren Oliver, Panic, che sono curiosissima di leggere, soprattutto dopo la mia chiacchierata al Salone del Libro con Giorgia di Walks with Gio e Alice dell'ufficio stampa di Safarà.



10. Maleficio di Rachel Hawkins
Newton Compton prosegue nella pubblicazione della trilogia Hex Hall e così arriverà in Italia a Settembre anche il secondo volume di questa serie.


E per oggi è tutto, miei cari. 
Fatemi sapere quali sono i libri che voi state aspettando per i mesi a venire, come sapete sono sempre curiosa e la mia WL/TBR è sempre pronta ad accogliere nuovi titoli.
Alla prossima!