sabato 29 giugno 2013

I consigli di Anna #8: "Dieci piccoli indiani" - Agatha Christie

Cari visitatori della Tana,
In questo appuntamento con la mia rubrica di consigli vi parlo di un romanzo che ho letto un paio d'anni fa e che mi ha colpita moltissimo.
Leggo i gialli di Agatha Christie da quando ero adolescente, ma stranamente fino appunto ad un paio d'anni fa, non avevo voluto leggere il suo capolavoro. Un po' perchè troppo legata a Poirot e Miss Marple, un po' per il timore di una delusione, ho aspettato un bel po' per leggerlo, finché non ne ho trovato una vecchia copia di mamma in soffitta.
Uscito per la prima volta in Gran Bretagna nel 1939, Dieci piccoli indiani è considerato il capolavoro dell'autrice inglese, ma anche uno dei gialli più belli mai scritti.

TRAMA
 
Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. Gli invitati non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo.


I motivi per cui vi consiglio questo romanzo sono diversi.
Innanzitutto è un bel giallo. Anche se siete accaniti lettori di gialli e thriller, non immaginereste mai chi è l'assassino.
E poi perché non vi farà dormire la notte.
Pur nell'eleganza dello stile della Christie, questo romanzo vi farà rizzare i capelli sulla nuca e venire i brividi. Personalmente ho dovuto e ho voluto finirlo il prima possibile, per la paura che mi ha messo questa storia.
Il killer seriale che si muove dietro le quinte di questa storia è astuto ma anche elegante: le scene del crimine che allestisce sono particolari, così come i motivi per cui agisce.
Certo, a chi legge thriller da tempo sembrerà una storia già vista, ma considerando che il volume è stato pubblicato per la prima volta nel 1939, è una storia che veramente anticipa i tempi, dimostrandosi terribile quanto innovativa.
Insomma, se non l'avete ancora letto, vi consiglio di farci un pensierino.
Ma mi raccomando, tutto d'un fiato.



venerdì 28 giugno 2013

Recensione di "Panza e prisenza" - Giuseppina Torregrossa

Cari visitatori della Tana,
oggi vi recensisco un libro che ho letto la settimana scorsa in poche ore, mentre rimuginavo su quale altro libro iniziare.
Si tratta di Panza e prisenza, ultimo libro di Giuseppina Torregrossa, autrice palermitana che ho scoperto di recente.

Il libro è uscito nel 2012 per Mondadori e conta 189 pagine. Il prezzo è di € 10,00 per il cartaceo, mentre l'ebook costa € 4,99.



TRAMA
Palermo. Un'estate caldissima. E tre poliziotti che più diversi non si potrebbe: il questore Lobianco, severo e forte, Rosario D'Alessandro detto Sasà - amante del cibo e delle donne, affetto da un curioso disturbo della lacrimazione che fa sì che pianga quando si eccita - e Marò Pajno, affascinante e volitiva, relegata in un noioso commissariato di quartiere. I tre sono uniti sin dai primi anni di servizio da un'amicizia più forte di tutto. Tanto che Marò, attratta da entrambi, ha finito per non concedersi a nessuno dei due... Nel medesimo volgere di giorni, Sasà viene incaricato di braccare un boss ricercato da anni e Marò si trova alle prese con un'indagine scottante: chi ha voluto uccidere sulla pubblica piazza uno dei più noti penalisti palermitani? Come se non bastasse, proprio nel momento in cui i due amici avrebbero più bisogno del suo autorevole appoggio, il questore Lobianco sembra preso da altre urgenze. Mentre il caldo avvolge ogni cosa, la barocca festa di Santa Rosalia ricopre le vie della città dei gusci crocchianti dei babbaluci e in riva al mare si levano le preghiere del Ramadan, a Sasà e Marò non resta che ritrovarsi, sera dopo sera, davanti a una tavola imbandita. "Che ti porto?" chiede lui ogni volta, "Panza e prisenza" risponde lei decisa, cioè: solo te stesso e il tuo appetito. Ogni cena una ricetta, preparata da Marò e servita a Sasà in un'atmosfera di speziata ambiguità. Ogni pasto un passo avanti nelle indagini e uno indietro nel gioco di seduzione...



LA MIA OPINIONE
In questo romanzo Giuseppina Torregrossa intreccia abilmente le vite sentimentali e lavorative dei tre protagonisti, la commissaria Marò Pajno, il questore Lobianco e Sasà D'Alessandro.
In una caldissima estate siciliana, dopo che le loro vite lavorative per anni si erano divise, i tre si ritrovano  di nuovo vicini, anche se Sasà e Marò stanno indagando su casi diversi.
Così come le era successo quando era appena entrata in Plizia, Marò torna a riflettere sulla sua vita sentimentale e su una possibile scelta tra Lobianco e Sasà, sapendo che i due non l'hanno certo dimenticata, ma si rende conto che anche a distanza di anni non vuole scegliere.
Certo, è evidente che il rapporto con Sasà è molto più intenso, fatto di gesti ambigui e giochi di seduzione.
Tra i principali momenti in cui i due si ritrovano, ci sono le cene a casa di Marò, in cui i due finiranno per avvicinarsi sempre di più.
In una Palermo bellissima, disegnata più che mai a tinte forti, tra la confusione, il caldo, i suoni, i profumi ed il Festino di Santa Rosalia, l'indagine di Marò ed il lavoro di Sasà sono quasi messi in secondo piano rispetto alla storia tra di loro, risucchiati nel vortice voluttuoso e colorato della città in piena estate.

Personalmente posso dire di non avere apprezzato granché questo libro come giallo: il caso su cui indaga Marò è di semplice soluzione, e ho provato pochissima curiosità per la scoperta dell'omicida del giudice Maddaloni.
Dall'altro lato però sono stata trascinata in una Palermo da cartolina, alla quale è impossibile resistere: tra ricette ed erotismo, seduzione e ricerca dell'amore, questo libro è una via di mezzo: certo, non un grande giallo, ma sicuramente una bella storia con dei personaggi ben delineati.
Se volete immergervi nel racconto di una Palermo caldissima, tra una ammazzatina e un buon piatto di spaghetti ai ricci o di pasta con le pezze, questo libro è l'ideale.
Ottimo da leggere sotto l'ombrellone per passare un paio d'ore in buona compagnia.


Il mio voto per questo libro è tre riccetti e mezzo!
Una lettura piacevole.

giovedì 27 giugno 2013

Anteprima di "Fortuna - Il buco delle vite" - Jolanda Buccella


Cari visitatori della Tana,
oggi scrivo questo post per parlarvi di un romanzo già uscito lo scorso anno, ma che non avevo avuto il modo di conoscere.
Si tratta di Fortuna - Il buco delle vite di Jolanda Buccella, uscito nel Luglio 2012 per Ciesse edizioni.
Eccovi l'anteprima/segnalazione:

Titolo: Fortuna - Il buco delle vite
Autore: Jolanda Buccella
Editore: Ciesse edizioni
Prezzo: € 22 (cartaceo)
              € 8 (ebook)

TRAMA
Quando ci si accorge di essere vicini alla morte è quasi inevitabile tentare di fare un bilancio della vita che si è vissuta. Ed è proprio quello che tenta di fare “Fortuna”, la protagonista di questo romanzo mentre uno strano individuo, che assomiglia spudoratamente a un etereo angelo del Signore, la sta accompagnando verso il cortile dove verrà eseguita la sua condanna a morte. Soltanto che, a differenza di altri, Fortuna deve cercare di tracciare il bilancio di ben tre vite. È impossibile vivere tre vite completamente diverse l’una dalle altre? La storia di Fortuna ne è un raro esempio.


Non vi nascondo che la trama di questo romanzo mi ha parecchio incuriosita, magari lo leggerò :)
E voi, se lo avete già letto, cosa ne pensate?




mercoledì 26 giugno 2013

Recensione di "La monaca" - Simonetta Agnello Hornby

Cari visitatori della Tana,
dopo avervi parlato, qualche giorno fa, del mio romanzo preferito di Simonetta Agnello Hornby, La zia marchesa,  ho deciso di  leggere un altro dei suoi romanzi storici, La monaca.
Uscito per Feltrinelli nel 2010, il libro conta 296 pagine. Il prezzo è di € 17,00 per la versione in brossura.



TRAMA

Messina, 15 agosto 1839. In casa del maresciallo Peppino Padellani di Opiri, fervono i preparativi per la festa dell'Assunzione della Vergine. È l'ultimo giorno sereno nella vita di Agata, innamorata del ricco Giacomo Lepre e da lui ricambiata. Agata deve rinunciare al suo amore: le famiglie non trovano un accordo e, alla morte del maresciallo, la madre di Agata, donna Gesuela, decide di portarla a Napoli, dove spera di ottenere una pensione dal re. L'unico piroscafo in partenza è quello del capitano James Garson. Dopo un tempestoso viaggio, James e Agata si ritrovano sul ponte e qui lei gli confida i propri tormenti. A Napoli, Agata viene forzata a entrare in convento. Un mondo in cui si intrecciano amori, odi, rancori, passioni illecite e vendette. Ma Agata sembra guardare oltre si appassiona allo studio e alla coltivazione delle erbe mediche, impara a fare il pane e i dolci. Legge tutti i libri che James Garson le manda con regolarità e segue le sorti dei movimenti che aspirano all'unità d'Italia in casa della sorella Sandra. Ha accettato la vita monastica, ma è combattuta tra il sentimento religioso e il desiderio di vivere nel mondo. Non vuole dispiacere la zia badessa, ma nemmeno sacrificare il suo futuro. 


LA MIA OPINIONE
In questo romanzo, Simonetta Agnello Hornby ci trasporta nel Regno delle Due Sicilie.
Tra Messina, Napoli e Palermo, seguiamo alcuni anni della vita della famiglia Padellani per poi concentrare l'attenzione su Agata.
La ragazza vive inizialmente a Messina, dove, ancora tredicenne, si è innamorata del bello e misterioso Giacomo Lepre. Ricambiata, attende soltanto che l'amato possa finalmente chiedere la sua mano, ma i progetti di Agata non ci mettono molto ad essere rovinati: non solo la famiglia di Giacomo è contraria al matrimonio, poiché la dote di Agata è esigua, date le difficoltà finanziare in cui naviga la sua famiglia, ma presto anche il padre viene a mancare.
E' così che la famiglia Padellani torna a Napoli, città natale di don Peppino, per seppellirlo e per tentare di ricominciare una nuova vita.
E' proprio sul traghetto che porta le Padellani a Napoli che Agata conosce James Garson. Subito tra i due c'è sintonia, ma Agata, nonostante le difficoltà continua ad essere innamorata di Giacomo e spera che lui possa raggiungerla a Napoli.
Quello che Agata non sa è che donna Gesuela, la madre, dopo l'ennesima lite in casa Lepre e il fidanzamento forzato di Giacomo con un'altra ragazza, ha in mente di farla entrare in convento, poiché la dote monacale è molto inferiore a quella matrimoniale e non causerebbe troppi problemi alla famiglia, già in gravi difficoltà.
Così Agata viene portata, seppur contro la sua volontà, a San Giorgio Silita, convento napoletano dove da sempre molte sorelle sono originarie della famiglia Padellani. La badessa, donna Maria Crocifissa, è infatti la sorella del defunto don Peppino.
Nonostante la clausura, Agata continua a mantenere contatti con l'esterno: la zia Orsola e la sorella Sandra sono le persone a cui resta più legata, sia tramite le visite che con la corrispondenza, grazie alla quale riesce a restare informata anche su quello che succede negli anni critici che poi porteranno ai moti del 1848. Inoltre la ragazza mantiene anche una singolare corrispondenza con James Garson, che le fa spedire spesso dei libri, tra i quali Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Agata risponde inviandogli delle piccole creazioni a tema religioso con dei messaggi nascosti.
Ma la vita di Agata, nonostante la vita monacale possa sembrare monotona, non lo è affatto, e seguire la sua avventura è davvero emozionante.

Ho letto questo libro in due sere, e sono stata trascinata nella vita di Agata quasi con prepotenza, senza riuscire a staccarmi dalle pagine.
Come vi ho già detto, non sono un'amante dei romanzi storici, ma ancora una volta Simonetta Agnello Hornby è riuscita a trasportarmi in un tempo e in luoghi lontani con una naturalezza tale che mi sono stupita io stessa di quanto una lettura di questo genere potesse essere così coinvolgente.
La vita di agata non è affatto semplice: sottomessa al volere della madre, che pur volendo il meglio per lei, la costringe a prendere il velo inizialmente, per poi proporle un matrimonio con un uomo che lei non avrebbe mai accettato, preferisce diventare monaca.
Il rapporto con Gesuela non sarà mai sereno, anche a distanza di anni dall'entrata di Agata in convento.
Anche il rapporto con le sorelle non è dei migliori: a parte Sandra, le altre quatto sorelle di Agata non le sono quasi mai vicine. Altalenante è invece il rapporto con la zia Orsola, che ha vissuto l'esperienza inversa: pur avendo la vocazione, è stata costretta per due volte al matrimonio.
Sicuramente il rapporto di confidenza più profondo che Agata riesce ad instaurare, oltre a quello con James, è quello con la zia badessa, donna Maria Crocifissa, che nutre per lei molto affetto e che tenta in tutti i modi di proteggerla, anche quando alcune novizie tentano di farle del male per gelosia.
Inoltre Agata vive un rapporto altalenante con il Vescovo di Napoli, legato a lei da una lontana parentela, che fa di tutto per impedirle di lasciare il velo e a volte si accanisce su di lei, per tenerla il più possibile a San Giorgio, per poi spostarla in Sicilia proprio quando cominciano i moti.
In questo romanzo, l'autrice non solo ci offre uno scorcio della vita nel Regno delle due Sicilie a metà ottocento, ma si concentra sulla tradizione della monacazione coatta con dovizia di particolari, descrivendo non solo la gerarchia che regnava all'interno dei conventi, ma anche i rituali che dovevano attraversare le ragazze per diventare suore ed infine la vita nel chiostro.
Ovviamente poi è sempre interessante osservare e scoprire le tradizioni di altri tempi, dalle cene alle processioni. In particolare la processione dell'Assunta che si svolge a Messina il 15 Agosto e che apre la narrazione, viene descritta magnificamente.

Nella narrazione si intrecciano inoltre delle vicende secondarie che colpiscono l'attenzione di Agata e la toccano da vicino, soprattutto dal momento che entra in convento: oltre alla morte di donna Maria Crocifissa, Agata si ritrova a dover vivere da vicino il suicidio d una delle serve del convento e la contestuale fuga di due converse legate alla badessa; molto triste è la storia di Maria Celeste, sedotta dal suo confessore e morta di parto, così come la storia di Sandra, probabilmente sterile, che scopre la relazione del marito con un altra donna e la nascita del figlio illegittimo di lui.

Ovviamente non si può ignorare la centralità di Agata nell'intera vicenda.
Entrata in convento a quasi quattordici anni, vive periodi in cui apprezza il fatto di essere lontana dal mondo e di vivere nella pace del chiostro, mentre in altri desidera soltanto uscire e vivere il mondo fuori, tornando una ragazza normale.
Quello che è certo è che Agata non è mai felice completamente: gli anni raccontati nel romanzo sono sicuramente i più difficili, soprattutto perchè ha 
un forte desiderio di maternità.
Come molti l'hanno già definita, posso confermare che Agata è davvero la versione nostrana dell' eroina austeniana, anzi, si dimostra in alcuni casi anche più forte, poiché le avversità per lei sono davvero molte e certo non era semplice essere una donna, monaca per giunta, nel periodo in cui il romanzo è ambientata.
Spesso osteggiata da tutto e da tutti, e anche quando il destino sembra avere in serbo per lei solo una vita infelice, Agata spesso si lascia andare alla depressione, ma poi si riprende, uscendone sempre più forte e pronta per affrontare il mondo.



Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!

martedì 25 giugno 2013

Anteprime Tre60: "Io vi vedo" di Simonetta Santamaria

Cari visitatori della Tana,
oggi nuova anteprima!
Il 27 Giugno uscirà per Tre60 il nuovo romanzo di Simonetta Santamaria, Io vi vedo.

Titolo: Io vi vedo
Autore: Simonetta Santamaria
Editore: Tre60
Prezzo: €9,90
Pagine: 364



Un padre disposto a tutto per vendicare l’assassinio della figlia
Un ex poliziotto che ha deciso di farsi giustizia da solo
Un uomo sul punto di immergersi nell’abisso più cupo della propria anima


Napoli, novembre 2011. Sul ciglio di una strada di periferia viene trovato il cadavere della giovane Lucia Campobasso. È stata uccisa in modo brutale: per gli inquirenti, si tratta di un’esecuzione. Ma i responsabili rimangono ombre inafferrabili, ombre che tormentano il padre della vittima, un poliziotto.
Febbraio 2012. Maurizio Campobasso, capo del reparto investigativo anticrimine di Napoli, ha ricevuto una soffiata «sicura»: in una cascina abbandonata sono rinchiusi dei clandestini, in attesa di essere mandati per le strade a rubare o a prostituirsi. Dopo aver circondato l’edificio, però, la squadra viene assalita alle spalle da un commando armato. Nell’agguato muoiono quattro agenti e Campobasso perde un occhio. Era una trappola.
Maggio 2012. Menomato nel fisico e stravolto dal dolore e dal rimorso per la perdita della figlia e dei colleghi, Campobasso si dimette dalla polizia. Le indagini non hanno portato a nulla e lui ha perso ogni fiducia nelle istituzioni. Ma il suo animo è tormentato dall’oscura sensazione che tutte quelle morti siano collegate e che sia proprio lui, Maurizio Campobasso, la chiave di un piano criminale più vasto e sanguinario di quanto si possa immaginare. È ora di mettere da parte la Legge e di agire, nell’ombra, come un feroce giustiziere solitario. È ora di scatenare una spietata caccia all’uomo – o agli uomini – che non risparmierà niente e nessuno. Perché quando il desiderio di vendetta prende il sopravvento, nulla può fermarlo...

L'autrice

Simonetta Santamaria giornalista e autrice di thriller e horror. Cura, insieme allo scrittore Maurizio Ponticello, la rassegna letteraria INpastallautore. È membro della Noir Factory.
Il suo sito è www.simonettasantamaria.net


What women (don't) want: un progetto importante contro la violenza sulle donne

Cari visitatori della Tana,
oggi vi parlo di un progetto importante ed interessante.
Si tratta di WHAT WOMEN (don't) WANT, un progetto a cura del blog Diario di pensieri persi, Zeroviolenza ed in collaborazione con La casa delle donne di Bologna.




Con la collaborazione di scrittori, giornalisti e sociologi è stato raccolto del materiale in un ebook, scaricabile gratuitamente a QUESTO LINK, in cui il tema principale è appunto la lotta alla violenza sulle donne.
Le statistiche purtroppo parlano chiaro: troppe donne vengono aggredite, violentate, massacrate, soprattutto dai mariti, dagli ex mariti e dai compagni.
Questa è una piaga sociale che non si può ignorare e che deve essere combattuta.
Proprio per questo nasce questo progetto e proprio per questo da donna prima che da blogger, vi invito a partecipare.


Maggiori info potete trovarle a questi link: 1| 2 | 3 | 4.

lunedì 24 giugno 2013

Anteprima di "Come nasce un cavaliere" - Diego Romeo

Cari visitatori della Tana,
oggi vi propongo un'altra anteprima.
Ho deciso di dare spazio ad un autore italiano, Diego Romeo, che di recente ha pubblicato il primo volume di una trilogia fantasy medievale, intitolata Racconti delle Lande Percorse.Il primo libro è Come nasce un cavaliere ed è stato pubblicato da Caosfera alla fine dello scorso anno.



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TRAMA
Nella Biblioteca di Palazzo, cuore della Capitale dell’Impero del Sommo Drago, molti codici antichi conservano gesta gloriose che hanno portato al massimo splendore la civiltà imperiale. Un’ombra oscura grava però sul presente: il gemello e rivale Impero del Drago del Profondo incombe per una resa dei conti. I due sistemi, dopo secoli di equilibrio, si affrontano con tutte le forze disponibili: solo il vincitore potrà sopravvivere dalla totale distruzione. In uno scenario denso di presagi si intrecciano fili narrativi con vari personaggi, semplici o eroici, dediti al servizio del grande ideale. Generali, Draghi, anonimi servitori, consigli di guerra e piani segreti, in un mondo dall’etica incrollabile ma dominato da pulsioni irrefrenabili portano il protagonista, il Cavaliere del Drago d’Oro Hurik Van Gotten a capire come affrontare il massimo appuntamento della sua vita, segnata da una formazione ricca di incontri insoliti e decisivi. Su di lui veglia il Maestro, Lord Karl von Eira, il Paladino della fede, l’unico di cui l’Augusto Sovrano possa davvero fidarsi. Il campo di battaglia è pronto, gli eserciti schierati, ma l’esito rimane incerto. L’inizio avvincente di una trilogia tra onore cavalleresco e rivisitazione della storia. Con un epilogo sorprendente.


L'AUTORE
Diego Romeo (Napoli, 1976) vive a Roma dove è cresciuto e lavora come impiegato. Nel 2002 ha conseguito la Laurea in Lettere e Filosofia, indirizzo storico religioso.
Sposato con Sophie e padre di due figli, fin da adolescente ha coltivato la passione per il genere fantasy e per la fantascienza, sviluppando una tecnica efficace nella pittura di miniature.
Dal 1998 collabora in un’attività di volontariato sviluppando una passione per la città in cui vive e per la complessità delle persone che la abitano (stranieri, poveri, anziani, Rom, malati e disabili). Frequenta il Laboratorio d’arte sperimentale “Gli Amici” per persone disabili nel quartiere romano di Garbatella, luogo di incontro e di amicizia profonda.


Sicuramente un'ottimo libro per chi ama il fantasy.
Se volete saperne di più, ecco alcuni link utili:

Recensione di "Cinder" - Marissa Meyer

Cari visitatori della Tana,
oggi vi parlo di un libro che ho acquistato di recente e che volevo leggere da tempo.
Si tratta del primo volume delle Cronache Lunari di Marissa Meyer, intitolato Cinder.
Uscito nel 2012 per Mondadori Chrysalide, il libro conta 344 pagine. Il prezzo è di €17,00 per  la versione cartacea e di € 9,99 per l'ebook.


TRAMA
Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.



LA MIA OPINIONE
Non sono mai stata un'appassionata di libri fantascientifici, ed il genere l'ho cominciato ad approcciare soltanto di recente.
Tuttavia di Cinder mi hanno attratta immediatamente due elementi: l'ambientazione ed il fatto che fosse il retelling di una fiaba classica.

A più di un secolo di distanza dalla Quarta guerra Mondiale, a Nuova Pechino, conosciamo Cinder, una cyborg sedicenne. Il suo corpo è un ibrido, costituito da carne e acciaio, vene e cavi, muscoli e silicone. Essere un cyborg a Nuova Pechino significa essere un'emarginata, ma nel caso di Cinder la situazione è ancora più triste, poiché, dopo essere stata trasformata in cyborg a causa di un'incidente che l'ha sfigurata, è stata adottata dallo scienziato che l'ha salvata, ma alla morte dell'uomo, la matrigna non è stata certo buona con lei, costringendola a lavorare come meccanico per la sopravvivenza della famiglia.
La ragazza ha un talento naturale per quel mestiere, tanto che è molto conosciuta in città.
Le voci sulla sua bravura sono arrivate fino al Principe Kai, erede al trono, che un giorno si presenta in incognito alla sua bancarella chiedendole di riparare un androide.
Pur essendo un cyborg, Cinder prova un'immediata attrazione per Kai, ma non sa che la sua vita sta per cambiare: tra la lotta ad una malattia mortale, esperimenti scientifici, scoperte su sé stessa e le sue origini e l'arrivo sulla terra della Regina della Luna, seguiamo l'avventura incredibile ed appassionante di Cinder.

Questo romanzo è davvero un bel retelling di Cenerentola.
Gli elementi della fiaba classica ci sono tutti: una protagonista sfortunata che non conosce le sue origini, un principe affascinante, una matrigna cattiva, le immancabili sorellastre (anche se una delle due è amica di Cinder) e una nemica bellissima quanto fatale.
Tutti questi elementi però sono rivisti ed assemblati alla luce di un mondo futuristico: La nostra protagonista va al ballo su librante arancio zucca, al posto dei topolini c'è il dolcissimo androide Iko ad aiutarla, e al posto della Fata Smemorina c'è il dottor Ernland, uno scienziato che conosce Cinder meglio di quanto lei conosca sé stessa e che l'aiuta nei momenti di difficoltà.
La cattiva di turno è la Regina Levana, bellissima sovrana della Luna, dove ormai da secoli esistono delle colonie. Assetata di potere, ha cercato di togliere tutti gli ostacoli al suo governo, aiutata dal fatto che i Lunari hanno il potere di manipolare le menti  umane. Il prossimo passo per le è quello di conquistare la Terra, a partire dal Commonwealth Orientale, il cui erede al trono è proprio il principe Kai.  La sua sicurezza nella conquista della Terra però vacilla nel momento in cui, lo stesso giorno che arriva sulla Terra, scorge Cinder tra la folla. Cinder nasconde, senza saperlo, un grande segreto...che potrebbe cambiare le sorti del mondo.

Ho amato questo libro, non c'è dubbio.
Avrei voluto forse più dettagli su Nuova Pechino e l'ambientazione in generale, ma essendo questo il primo libro di una serie, confido che sul mondo di Cinder possa esserci una panoramica più dettagliata nei prossimi episodi.
Sicuramente mi sono piaciuti i personaggi, che trovo ben costruiti, ed anche i rapporti che Cinder instaura con alcuni di loro.
Innanzitutto l'amore tenero e fresco che sboccia tra Cinder e Kai, in un modo così silenzioso e dolce che è impossibile non apprezzare. Poi c'è l'amicizia tra Cinder e la sorellastra Peony, che mi ha strappato il cuore ed infine la tenerezza dell'amicizia tra la protagonista ed Iko, un'amica-androide che porta un po' di luce nel mondo triste della ragazza.
Altro elemento che ho apprezzato è stato il fatto che la storia d'amore abbia coperto la parte veramente interessante del romanzo, ossia la storia di Cinder alla scoperta delle sue origini.
Scansato il cliché delle storie d'amore strappalacrime che monopolizzano spesso la narrazione,  trovo che questo libro possa piacere sia ai cuori teneri bisognosi di romanticismo, ma anche agli appassionati di fantascienza che sono un po' allergici ai sentimentalismi.
Cinder secondo me è un'ottimo punto di partenza per un bel progetto, che trovo davvero originale. Mai

 avrei pensato che la fantascienza poteva coniugarsi così bene con una fiaba classica, che Cenerentola potesse restare in fondo la stessa, anche se è cambiata.
In conclusione, ve lo consiglio: un bel romanzo, ottima base per lo sviluppo di una saga che sicuramente continuerò a leggere (la aggiungo al milione di altre saghe già iniziate) e che spero di continuare ad amare.



Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!


domenica 23 giugno 2013

Anteprima di "Biografia arancio sangue" - Luca Tom Bilotta


Cari visitatori della Tana,
nell'anteprima di oggi vi parlo del thriller d'esordio di Luca Tom Bilotta, intitolato Biografia arancio sangue.


Titolo: Biografia arancio sangue
Autore: Luca Tom Bilotta
Editore: Autopubblicato
Prezzo: €24,00 (cartaceo)

TRAMA

Ore 23:41, 22 agosto 2012. Periferia di San José in California. Un cadavere rinvenuto nel bagagliaio di un'auto sarà solo il primo di una serie di omicidi che sconvolgerà la vita dell'ex giornalista italocanadese Joe Brigati a Milano. Complice una biografia da scrivere su commissione, si troverà a contatto con un'organizzazione sovversiva che sta tentando di epurare il business farmaceutico internazionale. Ma cosa c'entra l'Agente Arancio, utilizzato in Vietnam, con quella striscia di sangue?


L'autore

E’ nato a Bergamo (Italia) il 31 Luglio 1983. Fin dalla tenera età coltiva la passione per la scrittura. Nel 2002 consegue il diploma Classico e si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Milano. Cronista sportivo dal 2004, ha all’attivo anche esperienze di cronaca bianca e nera. Nel 2005 è giornalista pubblicista, nel 2007 accede al praticantato dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti. Nel giugno 2007 fonda e dirige per ben sei anni una testata mensile economica territoriale. Dal 2012 si dedica solo alla scrittura di romanzi e libri storici. Questa è la sua prima opera di narrativa thriller. 

Per saperne di più sull'autore e sul romanzo, potete fare un salto a questi link:


Leggerò presto questo libro, la storia sembra davvero interessante...e poi sapete che ho un debole per i thriller :D
Voi cosa ne pensate?



Clock Rewinders #19


Dopo due settimane, ma spero ancora attesa, cari visitatori della Tana torna oggi Clock Rewinders, la rubrica settimanale ideata dai blog On a Book Bender e 25 Hour Books.
Troverete qui un riassunto della settimana, che riguarda questo blog, i blog che seguo, le mie letture e un po' di quello che mi passa per la testa sul momento.

{Le ultime due settimane su La tana di una Booklover}


{Le ultime due settimane nella blogosfera}

{Crush of the week}


Chiunque abbia visto la web serie The Lizzie Bennet diaries sicuramente lo conosce già, ma per chi non lo sapesse, il bel ragazzo nella foto è Bing Lee, moderno Charles Bingley.
The Lizzie Bennet diaries è infatti una web serie che propone una versione moderna di Orgoglio e Pregiudizio sotto forma di vlog.
Personalmente sono rimasta attaccata al computer e a youtube per una notte intera pur di finire la serie, e a chiunque ami l'eterno classico della Austen la stra-consiglio, perchè è fatta davvero benissimo e riprende il libro ma senza stravolgerlo.
Per chi volesse, la serie è su youtube (in inglese, ovviamente, ma vi assicuro che è molto comprensibile anche per chi non è esperto) e la trovate a QUESTO link.


E per questa settimana è tutto cari lettori!
Alla prossima settimana l'appuntamento con questa rubrica :D

sabato 22 giugno 2013

Anteprime Tre60: "Niente è più vero di una bugia" e "La cabala di fuoco"

Cari visitatori della Tana,
oggi vi propongo una doppia anteprima per due uscite recenti per Tre60.

I libri in questione sono Niente è più vero di una bugia di Lucy Robinson e La cabala di fuoco di Beverly Swerling.



Titolo: Niente è più vero di una bugia
Autore: Beverly SwerlingEditore: Tre60
Prezzo: € 9,90

TRAMA
Per anni Charley Lambert si è dedicata anima e corpo all'azienda per cui lavora: non solo è una work-addicted convinta, ma si è anche innamorata del suo capo. Perciò, quando si rompe una gamba le crolla il mondo addosso: per la prima volta in vita sua è costretta a fermarsi, letteralmente. E, colpo di grazia, scopre che il suo capo ha deciso di sposare un'altra donna. Per non restare a piangere sul suo cuore spezzato e non impazzire di noia, Charley fonda la First Date Aid, una società che offre un servizio di ghost-writing per quanti muoiono dalla voglia di trovare l'amore su Internet ma non hanno il tempo o il talento per scambiare messaggi online con gli aspiranti partner. Charley non ha problemi a flirtare con perfetti sconosciuti per conto delle clienti, ma le cose si complicano quando viene ingaggiata da Shelley, una donna in carriera che le somiglia molto. Quando Shelley chiede a Charley di contattare William, la ragazza resta subito affascinata da questo dottore spiritoso e intrigante ma al tempo stesso profondo, che sembra penetrare le difese di Charley con una facilità estrema. L'affinità immediata con William la spinge a dar sfogo a quelle che sono le questioni irrisolte della sua vita. E dalla comprensione all'amore il passo è breve... Da quel momento Charley è combattuta tra desiderio e senso del dovere: quando Shelley e William decidono finalmente di incontrarsi, lei si presenta di nascosto all'appuntamento per spiarli.




Titolo: La cabala di fuoco
Autore: Beverly Swerling
Editore: Tre60
Prezzo: € 9,90

TRAMA

Per la storica americana Annie Kendall la generosa offerta della Shalom Foundation è un'opportunità irrinunciabile: trasferirsi per tre mesi in Inghilterra e condurre una ricerca sull'enigmatica figura dell'Ebreo di Holborn, un personaggio misterioso che nel XVI secolo sarebbe entrato in possesso dei tesori sottratti dai Templari all'Antico Tempio di Gerusalemme. La Fondazione mette a disposizione di Annie un elegante appartamento nel cuore di Londra, ed è lì che la giovane studiosa si imbatte nel primo di una serie di fenomeni inquietanti. Entrando in una stanza, infatti, vi trova un monaco che sta recitando una preghiera in latino. Spaventata, chiude la porta e la riapre pochi secondi dopo: il monaco è scomparso... Un'allucinazione? Turbata, Annie tenta di concentrarsi sul lavoro, ma nel corso delle sue ricerche conosce Geoffrey Harris, un noto giornalista televisivo che sta conducendo un'inchiesta sulla Shalom Foundation e nutre gravi sospetti sui suoi reali scopi. Soprattutto, però, Geoffrey è identico al monaco che Annie - e solo lei - continua a vedere apparire nella sua casa. Incuriositi dalle inquietanti "coincidenze" , Annie e Geoffrey uniscono le forze e fanno alcune scoperte sorprendenti: l'Ebreo di Holborn ha protetto i nascondigli dei manufatti sacri del Tempio servendosi della numerologia della Cabala, e il presidente della Fondazione non è chi dice di essere, bensì il capo di un'oscura cospirazione le cui ombre si allungano fino al Vaticano...


Due libri indubbiamente diversi ma sono molto interessanti entrambi secondo me.
Voi cosa ne pensate?

venerdì 21 giugno 2013

Recensione di "A feast for crows" (Il dominio della regina/L'ombra della profezia) - George R.R. Martin

Cari visitatori della Tana,
oggi giornata di recensione!
Stavolta vi parlo del quarto volume della saga di George R.R. Martin, le Cronache del ghiaccio e del fuoco.
Il volume in questione è A feast for crows (Il banchetto dei corvi), che in Italia è stato pubblicato in due parti, Il dominio della regina e L'ombra della profezia.
Il prezzo dei due volumi è di € 10,00 ciascuno per la versione in brossura.
Le pagine sono 488 per il primo e 476 per il secondo.

TRAMA

Tutto sembra andare per il meglio. La guerra dei Cinque re ha finalmente raggiunto una conclusione. La Casa Lannister e i suoi alleati appaiono vincitori. Eppure, nei Sette Regni, qualcosa ancora si agita... Dopo la morte dell'infame re Joffrey, sua madre Cersei domina su Approdo del Re come reggente. La fine di Robb Stark ha spezzato le reni ai ribelli del Nord. Quanto ai suoi fratelli e sorelle, sono dispersi nel reame come semi gettati su una
terra desolata. Poche, sia pure legittime pretese al Trono di Spade - un tempo feroce oggetto delle brame di molti - si ostinano a esistere, però coloro i quali le accampano sono troppo deboli o troppo lontani perché i loro diritti vengano riconosciuti. Ma, come sempre accade nella scia di ogni scontro feroce, non trascorre molto tempo perché i superstiti, i fuorilegge, i rinnegati e gli sciacalli comincino a radunarsi, spolpando le ossa dei morti e azzannandosi gli uni con gli altri per la carne dei morenti. Ora, nei Sette Regni, mentre corvi in forma umana si raccolgono per un festino di ceneri, nuovi, temerari complotti vengono orditi e nuove, pericolose alleanze prendono forma. In tutto questo, volti sorprendenti - alcuni noti, altri imprevedibili - emergono dalla sinistra penombra delle lotte e del caos appena conclusi per affrontare le sfide a venire. È un'epoca in cui i saggi e gli ambiziosi, i traditori e i forti acquisiscono l'abilità, il potere e la magia per sopravvivere ai tempi feroci e terribili che li aspettano. È un'epoca in cui nobili e comunardi, soldati e stregoni, assassini e profeti, si alleano per mettere in gioco il loro fato... e la loro vita. Al banchetto dei corvi molti sono gli invitati, ma pochi sono gli eletti.

Fra spettrali campi di battaglia e tetre fortezze in rovina, fra città tramutate in cimiteri e terre ridotte a ossari, la spaventosa guerra dei cinque re volge ormai al termine. A dispetto

della morte violenta del patriarca lord Tywin, il leone di Lannister sembra avere comunque trionfato. Dall'ombra del Trono di spade, la feroce Regina Cersei espande il proprio dominio quale reggente del piccolo Re Tommen. Spinta da una divorante sete di egemonia, Cersei è decisa a stringere in pugno il potere assoluto. La Roccia del Drago, isola fortificata del re ribelle Stannis Baratheon, è sottoposta all'attacco finale. Solo un'ultima fortezza continua a resistere alle zampate del leone: Delta delle acque, difeso dal Pesce nero, eroico guerriero della casata Tully. Ma si tratta di una resistenza tanto estrema quanto disperata. Eppure, in questa apparentemente consolidata 'pace del re', nuove, inattese forze sono pronte a sferrare attacchi cruenti. Guidati dal famigerato re Occhio-di-corvo, gli uomini di ferro, pirati in cerca di una nuova egemonia, si sono lanciati all'invasione del sud-ovest del reame, costringendo Cersei e il Trono di spade ad affrontare una nuova, inattesa prova di forza. E dalle brume di una memoria lasciata troppo a lungo sepolta, un'antica, sinistra profezia potrebbe minacciare la stessa regina. Così, mentre lord decaduti e sovrani sconfitti, ambigue figure ecclesiastiche e arroganti cavalieri di ventura continuano a giocare al loro sanguinario gioco del trono, nelle plaghe più desolate del reame, l'orgogliosa donna-guerriera Brienne procede nella sua ricerca forse impossibile; oltre il mare stretto, nella città libera di Braavos, la giovane Arya Stark continua a esplorare gli arcani dell'inquietante culto del Dio dalle Mille Facce; e sui fiumi del Tridente, sferzati dalle piogge dell'inverno che incombe, lo Sterminatore di re è costretto a fare i conti non solo con alleati sempre più infidi ma anche con il nemico più temibile di tutti: la propria coscienza. Non sembra esistere una fine al banchetto dei corvi. E, forse, l'ora del destino sta per scoccare perfino per le prede più inattaccabili.

LA MIA OPINIONE
In questo volume, la vita nei sette regni continua.
Morto Robb Stark e anche Joffrey, i pretendenti al trono sono rimasti soltanto tre.
Ma l'attenzione in questo volume non è tanto incentrata sulla pretesa al trono, quanto su ciò che accade nelle Isole di Ferro, a Dorne e ad Approdo del Re.
Alla morte di Balon Greyjoy, suo fratello Euron viene acclamato re delle Isole dopo aver promesso di riconquistare il Continente Occidentale.
Nel frattempo a Dorne, dopo l'uccisione di Oberyn Martell nel duello con la Montagna che Cavalca, le sue figlie e la nipote Arianne vorrebbero vendicarsi, incoronando Myrcella Baratheon regina e tentando la rivolta contro il trono di spade, ma il cauto principe Doran lo impedisce.
Jaime Lannister, tornato a casa dall'amata Cersei, si rende conto che l'unico obiettivo della sorella è regnare in attesa che il piccolo Tommen raggiunga l'età per governare. La regina è senza pietà, e non si lascerà intralciare da nessuno, nemmeno dalla giovane Maergery, che, rimasta vedova per la seconda volta alla morte di Joffrey, è stata costretta a sposare il re bambino per rinsaldare l'alleanza con i Lannister.
Stanco del comportamento di Cersei, Jaime preferisce partire alla volta di Delta delle Acque  per riconquistare il castello e quindi le terre dei fiumi, dove il pesce Nero, Brynden Tully, si è asserragliato.
Brienne di Tarth, nel frattempo, accetta una missione non semplice: parte per conto di Jaime alla ricerca di Sansa Stark, scappata dalla Fortezza Rossa la notte dell'omicidio di Joffrey.
La ragazza in realtà è ancora sotto la custodia di Petyr Baelish, ormai diventato protettore della Valle di Arryn, anche se con qualche difficoltà ad essere accettato dai lord alfieri.
Arya è ormai giunta a Braavos, dove, ospite nel tempio del Dio dai Mille Volti, impara a dimenticare se stessa per diventare Cat, la Gatta dei Canali.
Samwell Tarly affronta invece un lungo viaggio con Maestro Aemon e Gilly verso Vecchia Città, per diventare novizio dei maestri, imparare, ed essere così il nuovo maestro della Barriera.

Leggere A feast for crows è stata un'altra avventura alla scoperta e ri-scoperta di personaggi nuovi e già conosciuti.
Tra i nuovi PoV ci sono quello di Aereo Hotah, capitano delle guardie del principe Doran Martell, quello di Arys Oakeheart, cavaliere della guardia reale al seguito di Myrcella e della sua amata principessa Aryanne.
Tra i personaggi delle Isole di Ferro ci sono i PoV di Asha, Victarion e Aeron Greyjoy, che ci offrono una panoramica sugli eventi dopo la morte di Balon Greyjoy.
Il PoV più interessante, anche se meno simpatico, è sicuramente quello di Cersei Lannister. Vedere gli eventi dal suo punto di vista è sicuramente un ottimo modo per capire il suo modo di ragionare, ma anche per esplorar le sue paure e le sue ossessioni, tra cui quella per la profezia di Maggy la Rana, che la vuole spodestata per colpa di una regina più bella e più giovane di lei.
Sempre appassionanti, almeno per me, sono i PoV di Brienne e Jaime, che sono cambiati entrambi più di quanto siano disposti ad ammettere a loro stessi.
La storyline di Arya per me resta sempre una delle migliori, anche se molto statica in questa fase.
Certo, ormai sto davvero le speranze di vedere gli Stark rimasti riuniti, un giorno.
Secondo me è stato dato poco spazio a Sansa in questo volume e ho sentito la sua mancanza, anche perchè come sapete, è uno dei personaggi che ho rivalutato di più.


In questo episodio è dato molto più spazio agli intrighi, ai giochi di potere, alle scelte e alle mosse strategiche che i vari personaggi scelgono di fare adesso che la guerra sembra in una fase di stallo.
La lotta per il potere non si fa più in battaglia, ma silenziosamente, con la scelta della pedina giusta da muovere.
Continuerò sempre a dire che Martin sa muovere i suoi personaggi in maniera eccelsa, e a costruire trame eccezionali.
Tessere una saga di queste proporzioni non deve essere affatto semplice, soprattutto a fronte di un tale arco temporale e di un tale numero di personaggi coinvolti.
Nel gioco per la conquista del trono, tutti possono avere un ruolo determinante e nessuno deve essere sottovalutato.
Nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco nessun personaggio è assoluto: tutti hanno pregi e difetti, punti di forza e debolezze. Cersei credo sia la dimostrazione lampante di questo fatto: negli altri libri l'abbiamo conosciuta soltanto come la donna spietata e irremovibile, quando in realtà anche lei ha i suoi timori e i suoi punti deboli.
Questo quarto volume è la dimostrazione che Martin è sempre capace di superare se stesso nell'ampliare il disegno di questa saga.
Certo, la mancanza di Daenerys e Jon si sente particolarmente, ma in cambio abbiamo una panoramica più completa di quanto accade nelle terre che fino ad ora erano state trascurate.

Ormai i romanzi di Martin per me hanno voto fisso: cinque riccetti!


giovedì 20 giugno 2013

Anteprima di "Il figlio ribelle" - Cristina Zavettieri + Intervista all'autrice

Cari visitatori della Tana,
oggi vi propongo un post un po' speciale.
Il mese scorso mi è capitato di imbattermi per puro caso nel blog di Cristina Zavettieri. 

Il suo romanzo, Il figlio ribelle, mi ha incuriosita da subito e ho immediatamente letto il release gratuito dei primi capitoli.
Alla fine, facendomi un po' di coraggio (non sembra, ma sono una persona molto timida) ho deciso di contattare Cristina e di proporle un'intervista. Lei fortunatamente ha accettato di chiacchierare un po' con me e oggi quindi vi parlerò un po' del suo libro e poi ovviamente ci sarà l'intervista.


TRAMA
Nel Regno delle Due Sicilie di Ferdinando I di Borbone, si racconta di Federico Dalla Croce, e della bella che rapì il suo cuore, Bianca Di Albano. Tra segreti, guerre e balli in maschera, l’amore che voleva essere consumato e doveva essere ascoltato. Una storia avvolgente e sensuale tra un anticonformista e ribelle baronetto e una dolce quanto pericolosa donzella in una Napoli vivace e tumultuosa.
    

Per il release gratuito dei primi capitoli del romanzo, potete fare un salto QUI.
Nell'attesa della pubblicazione del romanzo (che spero avvenga presto, dato che come al solito io divento immediatamente curiosa) spero possiate godervi l'intervista  a Cristina!



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Ciao Cristina e benvenuta nella Tana!
Spero ti troverai bene qui insieme a me.

Come ti ho già anticipato, sono curiosissima di sapere di più su di te e sul tuo lavoro, quindi cominciamo subito con l’intervista! Pronta a cominciare?

Grazie  te per avervi inviato sul tuo blog per questa carinissima intervista! Vai, spara pure!

1) Prima di tutto, per rompere il ghiaccio, ti andrebbe di parlarmi un po’ di te?

Premetto che non amo parlare molto di me, ma ci proverò! Allora, da dove cominciare? Sono una ragazza di venticinque anni che vive sullo stretto della mia bella Calabria. Amo leggere, scrivere, ascoltare musica e le epoche passate (inutile dirlo), disegnare e un'altra mia grande passione.

2) Come è nata la tua passione per la scrittura? E soprattutto, cosa rappresenta la scrittura per te?

Ricordo di aver scritto e disegnato da sempre. Non esiste giorno in cui io non abbia fatto o l'una o l'altra cosa. Per me scrivere o disegnare sono necessari come respirare. Penso di essermi avvicinata in modo più concreto alla scrittura nel 2006/7, soprattutto grazie alla piattaforma EFP, sulla quale mi sono messa in gioco da subito.

3) Ma passiamo adesso al tuo romanzo, Il figlio ribelle. Com’è nata l’idea per questo libro, e come si è evoluto il tuo progetto?

Il Figlio Ribelle è nato nel dicembre del 2010 e da allora non mi sono fermata, nonostante le tante idee e progetti che mai abbandonano la mia mente. Il Figlio Ribelle è stato pubblicato a capitoli nei primi mesi del 2011 su EFP, come storia originale, riscuotendo un discreto numero di lettori. Da quel momento ho capito che forse, forse avevo qualche possibilità in più come “scrittrice”. Ho la fortuna di avere delle meravigliose amiche che sostengono ogni mia idea consigliandomi come delle vere sorelle. Se Il Figlio Ribelle è oggi disponibile ai lettori, anche se non integralmente, lo devo anche a loro. (Parlo di Glinda Izabel, Desy Giuffrè ed Eleanor Mair).

4) I protagonisti della storia sono Federico e Bianca. Mi parli un po’ di loro?

Bianca e Federico sono essenzialmente due ribelli e forse, proprio per questo, si completano in modo perfetto. Bianca è una ragazza timida, ma anche molto sicura di sé. Figlia di un generale sa cosa vuol dire rispetto e serietà. Ha preso molto dal padre, soprattutto per quanto riguarda le tattiche adottate nel corso del romanzo per allontanare Federico. Strategia non molto ortodosse, in effetti. Federico non è il classico viziato o ricco sfondato che pensa solo al sesso. A lui dei soldi non importa molto, anzi preferisce vivere semplicemente. Nonostante con Bianca si riveli un vero mascalzone, probabilmente, ha un cuore d'oro.

5) Il periodo storico in cui è ambientata la storia di Bianca e Federico è molto lontano dal nostro. Come mai hai scelto di scrivere un romance storico?

Sin da ragazzina i primi romanzi che ho letto erano di questo genere, presi in prestito dalla mamma (e devo dire che alcuni sono diventati di mia proprietà oggi!). Il desiderio di scrivere storie d'amore ambientate in epoche passate non è mai scemato, ma cresciuto con me negli anni. Da bambina, le mie storie preferite avevano per protagonisti da maghi, streghe, déi e mondi fantastici; oppure rigorosamente nel medioevo o nei primi anni dell'800 e '900. Non disdegno nessuna epoca, perché fa parte di quel che è diventato oggi l'uomo contemporaneo. Io poi, amo studiare e la storia è una della materia che ho sempre preferito. Scrivere Il Figlio Ribelle in un periodo storico come quello di fine '700 è stato, per me, naturale.

6) A Dicembre hai rilasciato gratuitamente alcuni capitoli del tuo romanzo e ho letto molti commenti positivi sul tuo lavoro. Adesso quale sarà il prossimo passo?

Posso cogliere l'occasione per ringraziare tutti i lettori, vecchi e nuovi? Grazie, senza di voi non sarei qui. Il prossimo passo sarà proprio quello di regalare un sogno, un momento di svago, un sorriso a chi, sino ad oggi, aspetta pazientemente l'uscita de Il Figlio Ribelle. Be', spero in una pubblicazione.

7) Gli attori che interpreterebbero Bianca e Federico in un film quali sarebbero?

Devo dirti che questa domanda mi ha messo davvero in difficoltà, però mi piace! Dunque, esistono già dei presta-volto per Il Figlio Ribelle, che sono Hilary Rhoda per Bianca e Eric Belanger per Federico, ma sono due modelli, comunque pressapoco perfetti per i miei protagonisti. Mi seguono con pazienza da quasi tre anni senza mai lamentarsi. Se dovessi scegliere degli attori posso considerare, per quanto riguarda gli americani: Milla Jovovich (magari una Bianca adulta), Jaimie Alexander o Bridget Regan per per Bianca; Colin O'Donoghue, Ian Somerhalder o Henry Cavill, invece, per Federico. 
Su  Colin O' Donoghue e Henry Cavill non posso che concordare :3


8) C’è un momento della giornata in particolare in cui preferisci scrivere?

Mi piace scrivere alla notte, per quanto mi è possibile. Cerco di ritagliare dei momenti per la scrittura, però, solo quando ho sufficiente tempo per perdermi nei mondi che creo. La sera, il primo mattino e la notte sono, comunque, i momenti che preferisco.

9) Spesso i personaggi nei libri sono difficili da controllare. Nello scrivere Il figlio ribelle c’è stato un personaggio che ti ha creato difficoltà?

Bianca. Bianca è stata, ultimamente, uno dei personaggi più difficili da gestire. Federico solo durante la parte centrale del romanzo, e uno dei personaggi secondari nell'ultima parte. Ho seriamente pensato di spedirlo all'altro mondo, ma poi, mi sono detta che il lettore avrebbe di certo apprezzato e ho pensato di lasciarlo vivere. (Eh sì! Questo è un personaggio davvero antipatico).

10) Ma torniamo a te. Oltre ad essere una scrittrice so che ami leggere. C’è un genere o un autore che preferisci in particolare?

Le sorelle Bronte, Giovanni Verga, Colleen McCullogh (che ho scoperto recentemente grazie ai miei lettori), Paullina Simons e Simonetta Agnello Hornby. Non c'è un genere nello specifico che amo, ovviamente il romance è al primo posto, leggo molti classici e fantasy, soprattutto young adult.
Anch'io amo i libri di Simonetta Agnello Hornby  *u*


11) Quali sono gli elementi che secondo te non possono mancare in un buon libro?

L'amicizia, l'amore e la passione fra i protagonisti, condita da una buona dose di sensualità, l'azione e gli intrighi, i tradimenti e i misteri. Credo anche che una buona documentazione renda un romanzo indimenticabile o per lo meno unico, bello. Inoltre, secondo me, la caratterizzazione dei personaggi e la descrizioni di fatti, sentimenti, persino degli oggetti è davvero importante.

12) C’è un libro uscito quest’anno che hai apprezzato particolarmente?

Nel 2013 ho letto L'isola dell'amore proibito, Uno splendido disastroAcross The Universe. Per motivi diversi ho avuto modo di entusiasmarmi durante la lettura. Non vedo l'ora di leggere Goddess, l'ultimo della trilogia di Josephine Angelini.

13) C’è un libro che consiglieresti a chiunque ami leggere?

Assolutamente sì, e le mie amiche lo sanno! Non faccio altro che consigliare sempre più spesso la lettura di alcuni romanzi, tra i miei preferiti: Uccelli di Rovo, Il cavaliere d'Inverno, Cime Tempestose e Jane Eyre, Storia di una capinera, La Zia Marchesa e Tristano e Isotta.

14) Ultima curiosità: Il libro che ti ha fatto più arrabbiare?

Uno splendido Disastro? Sì, penso che la risposta sia corretta. Quanto è insopportabile Abby Abernathy?!
Abby non è il massimo della simpatia, concordo.
L'ho trovata decisamente presuntuosa.


Ed eccoci al momento dei saluti.
Cara Cristina, questo punto non mi resta che ringraziarti per aver accattato di rispondere alle mie domande.

Ti faccio i miei migliori auguri per la tua carriera e spero di tornare a parlare presto di te qui sul blog.

Grazie mille a te e alla prossima!


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Cari lettori,
a me non resta che lasciarvi dei link utili per scoprire qualcos'altro su Cristina e sul suo lavoro:

Spero che questo post vi sia utile e spero di essere riuscita davvero a farvi scoprire qualcosa di più su Cristina e il suo romanzo, dato che è la mia prima intervista in assoluto.



mercoledì 19 giugno 2013

I consigli di Anna #7: "La zia marchesa" di Simonetta Agnello Hornby

Cari visitatori della Tana,
Voglio parlarvi oggi di un'autrice che ho scoperto un po' di tempo fa e che ho scoperto grazie ai saggi consigli di papà. Si tratta di Simonetta Agnello Hornby, un'autrice siciliana trapiantata a Londra di cui ho letto alcuni libri.
Il mio preferito è sicuramente La zia marchesa, un romanzo storico pubblicato nel 2004 ed edito da Feltrinelli.




TRAMA
Sicilia, fine Ottocento. Costanza Safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone Domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi "di un'altra razza", cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine.



Ci sono diversi motivi per cui vi consiglio di leggere questo romanzo.
Prima di tutto, se siete amanti dei romanzi storici, avete trovato pane per i vostri denti.
E poi perchè questo romanzo lo sento un po' mio. Le atmosfere, le descrizioni, i personaggi, sono espressione di una sicilianità così profonda e bella (anche nel caso dei personaggi meno buoni) che avevo trovato solo ne Il Gattopardo, e che sono stata felice di ritrovare.
E poi questo è un libro molto malinconico, ma non malinconico in modo esagerato e pacchiano. La malinconia se ne sta annidata in una frase, in uno sguardo, in un gesto, in un ricordo, tanto che leggendo spesso mi sono ritrovata con un nodo alla gola e lì per lì non sapevo spiegarmi il perché.
Questo è un romanzo che ha bisogno di essere letto con passione e dedizione, e che una volta finito ci mette un paio di giorni per essere compreso a pieno. Non perchè dietro ci sia qualche messaggio criptato o che so io, ma perché entra nel cuore piano piano, facendosi spazio nello scaffale mentale dei libri preferiti senza fare rumore.

La zia marchesa è in assoluto uno dei miei romanzi preferiti di sempre.

I romanzi storici che leggo sono davvero pochi, dato che non sono una cultrice del genere, ma  questo è un libro che mi ha davvero catturata, nonostante non sia incalzante o adrenalinico.
E' un libro in cui la storia raccontata si prende i suoi tempi, e non lascia spazio alle distrazioni.
E' un romanzo totalizzante. Quando lo si prende in mano e si comincia a leggere, il mondo fuori cessa di esistere e ci si ritrova nella provincia siciliana di un tempo, fatta di campi che si perdono a vista d'occhio ed estati interminabili.
Una nota merita sicuramente la protagonista, Costanza: una donna fragile all'apparenza, con il suo aspetto così delicato, di una bellezza che bisogna saper cogliere, ma anche ferma nelle sue decisioni e consapevole che essere l'unica erede della famiglia Safamita non è certo semplice.

Come avrete notato ho scritto quasi un poema anziché soliti consigli brevi, ma non sono riuscita a trattenermi.
Spero di avervi dato un buon consiglio di lettura.
E poi se anche voi lo avete già letto, lasciatemi pure un commento per dirmi cosa ne pensate :)