Cari visitatori della Tana,
bentornati sul blog e soprattutto benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai piccoli grandi temi che riguardano la vita di noi lettori.
Oggi voglio parlarvi di fiere del libro. In Italia ce ne sono tante, grandi e piccole, dedicate all'editoria indipendente o ai grandi editori, ai ragazzi così come ai lettori di tutte le età e ammettiamolo, noi ci divertiamo un sacco ad andarci, sia per una sana esperienza di shopping libresco sia perché dentro alle fiere del libro si fanno sempre delle belle esperienze di incontri con gli autori, dibattiti e presentazioni.
Essendo reduce dal Salone del Libro e da Una Marina di Libri mi sono ritrovata a riflettere su quello che ho apprezzato e quello che invece non mi è piaciuto delle mie esperienze a questi eventi e nella mia testa si è pian piano costruito l'evento perfetto.
Ecco perché oggi vi parlerò degli elementi che per me non possono assolutamente mancare in una fiera del libro.
L'ingresso gratuito ad una fiera sarebbe perfetto (anche se è possibile, visto che a Una Marina di Libri l'ingresso era assolutamente gratuito), ma le fiere non si tengono in piedi da sole, quindi capisco che si debba pagare per l'ingresso (d'altronde gli organizzatori vanno incontro a grandi spese per l'affitto del luogo in cui le fiere si tengono). Credo che per invogliare le persone a partecipare il prezzo di ingesso debba essere contenuto e se la fiera dura per più giorni bisognerebbe dare uno sconto sui biglietti per i giorni successivi o comunque la possibilità di comprare un abbonamento per tutti i giorni della fiera.
2. Dare più spazio possibile agli autori.
Alle fiere a cui sono stata lo spazio alle presentazioni e ai firma copie non è mancato, e per me è stato un elemento fondamentale dell'evento. Ma oltre agli autori che vengono invitati o che sono presenti perché portati dalle CE che li pubblicano, sarebbe bello avere nelle fiere degli spazia autori aperti a tutti quegli autori che vogliono presentare i loro lavori e parlarne con il pubblico. Insomma, una sorta di speaker's corner aperto a tutti gli autori che vogliono parlare dei loro libri.
3. Offerte e sconti.
Dalla mia esperienza ho potuto notare che sono pochi gli editori a proporre offerte o a fare sconti sulle loro pubblicazioni ed è un peccato, perché ad una fiera le persone dovrebbero potere/volere comprare libri in quantità, e visto l'aumento dei prezzi a cui abbiamo assistito, soprattutto nell'ultimo periodo, certo non farebbe male a noi lettori vedere che gli editori propongono le loro pubblicazioni ad un prezzo inferiore durante questi eventi.
4. Gadget libreschi.
Lo so, nell'era degli acquisti online, dove tutto si può trovare, sembrerà stupido ma a me farebbe davvero piacere trovare dei gadget libreschi alle fiere del libro, come spillette, segnalibri e tote bag. Ci sono diversi editori che li propongono già, anche in omaggio con l'acquisto di uno o più libri, ma non ho visto una grande diffusione (come sapete sono sempre attenta nell'osservare le proposte delle CE d'oltreoceano e oltremanica, che propongono gadget a bizzeffe).
5. Invitare anche degli editori stranieri.
Essendo un'appassionata lettrice di libri in inglese, un po' per scelta, un po' per costrizione, sarei felicissima di vedere anche degli editori stranieri alle fiere con le loro pubblicazioni.
Questi sono i punti fondamentali per quello che riguarda la mia fiera del libro ideale. Ovviamente non devono mancare un'organizzazione efficiente e spazi adatti per ospitare gli eventi, anche i più grandi.
Da blogger poi vorrei tanto che le fiere riservate soltanto agli operatori del settore (librai, traduttori, illustratori e quant'altro) fossero aperte anche a noi blogger, perché in fondo anche noi siamo operatori nel settore di libri.
Spero che presto le fiere come la Children's Book Fair di Bologna possano essere ampliate anche a noi, che di lavoro per gli editori ne facciamo un bel po'.
Come succede per la BEA (Book Expo America) e in tante altre fiere in giro per il mondo, vorrei che anche noi avessimo la possibilità di essere informati sulle prossime uscite, di incontrare e discutere con gli autori delle loro opere in modo più "diretto", di acquistare copie delle pubblicazioni future in anteprima, oltre che i libri già pubblicati dagli editori che espongono. Inoltre sarebbe una buona occasione di dialogo tra noi e gli altri operatori del settore, un luogo di incontro in cui potersi confrontare direttamente con editori, traduttori, librai, illustratori e così via.
Questo è tutto quello che secondo me servirebbe in una perfetta fiera del libro.
E invece secondo voi cosa servirebbe? Avete già partecipato ad una fiera che aveva tutto ciò che vi aspettavate? Come sempre sono curiosissima di saperlo, per cui non esitate a raccontarmi le vostre esperienze.
Alla prossima!
Buongiorno!
RispondiEliminaIo mi vergogno molto, perché non sono ancora mai stata a qualche fiera del libro, benché nella mia regione ne facciano due molto interessanti (oltre a il giro d'Italia delle librerie, che è passato proprio per Udine, ma a cui non ho potuto prestare troppa attenzione per alcuni impegni u.u), cioè PordenoneLegge e Grado Giallo.
Quest'anno, però, voglio partecipare a entrambe assolutamente, perché sento che da blogger mi manca qualcosa e poi vorrei conoscere alcuni autori di cui ho letto i libri (anni fa ho perso l'occasione di conoscere Glenn Cooper e fargli autografare un suo libro che ho in libreria, ma spero che ritorni a PN).
Detto questo, trovo che i tuoi punti sulla "fiera perfetta" siano quelli cui auspichiamo tutti, soprattutto a livello economico (visti i tempi che corrono), e l'aprire ai blogger sarebbe una grandissima cosa, ho letto che a Torino è stato fatto, ma bisognava "certificare" di fare questo come lavoro, cosa che io non faccio, visto che per me è un hobby. Capisco che pagare certe spese a tutti i blogger italiani sia dispendioso e una perdita a livello di capitali, ma considerare solo quelli che lo fanno per lavoro è discriminatorio verso chi si impegna, ci mette il cuore e lo fa esclusivamente per passione. Non metto in dubbio che chi lo faccia per lavoro non sia motivato da altro che non sia l'aspetto economico, eh.
Scusa se l'ho fatta lunga, spero di non aver offeso nessuno con il mio pensiero (se poi ho letto male la faccenda di Torino, mi scuso ancora di più) =)
Buona domenica ;)
Ciao cara :)
EliminaPartecipare alle fiere del libro è sempre molto interessante, quindi se hai la possibilità di passarci non esitare!
Per quanto riguarda Torino, da quest'anno i blogger sono riconosciuti come operatori del settore, quindi si ha uno sconto sull'ingresso giornaliero o sull'abbonamento per tutti i giorni della fiera. Personalmente mi sono accreditata come blogger e non ho avuto alcun problema, non bisogna svolgere questo lavoro a titolo professionale per ricevere l'accredito (la procedura per l'accredito tra l'altro è molto semplice, bastava lasciare le credenziali e l'indirizzo del blog e l'accredito è arrivato entro un paio di giorni).
Altro discorso succede in molte altre fiere per quanto riguarda la stampa, poiché sono riconosciuti come operatori del settore soltanto i giornalisti che lavorano per le testate o per i siti web registrati come tali, e lì serve la certificazione per l'accredito, ma non è il caso di Torino.
Spero di essermi spiegata chiaramente :)
A presto!
Ok, allora mi rimangio quello che ho detto sull'accredito dei blogger, evidentemente avevo letto male sul sito della fiera di Torino =)
EliminaGrazie per il chiarimento ;)
Buona settimana!
Io sono stata due volte alla fiera Più libri, dove ho potuto comprare dei bellissimi libri, in futuro vorrei andare a fiere dove vengono ospitati autori ed editori più conosciuti! Sarebbe bello trovare alle fiere sconti ed offerte, come hai detto tu, anche io li ho visti raramente; incontrare autori ed illustratori sarebbe fantastico!
RispondiEliminaGli incontri sono la parte più bella delle fiere per me, quindi più ce ne sono e più mi diverto, anche e destreggiarsi tra tutti gli eventi può essere una vera impresa!
EliminaMi ritrovo d'accordo con te su tutti i punti!
RispondiEliminaSottoscrivo ogni singolo punto. Soprattutto il primo. A parer mio l'ingresso dovrebbe essere gratuito a qualsiasi tipo di fiera. E' assurdo che si debba pagare anche solo per guardare.
RispondiEliminaLa questione dell'ingresso è un po' complicata e da una parte capisco che per mantenere l'organizzazione una quota minima si debba pagare, ma per molte fiere ho visto dei prezzi davvero alti, che non fanno altro che scoraggiare noi lettori ^^
Eliminanon sono mai andata ad una fiera del libro (lo so ho peccato, non mangiarmi!) però sono d'accordo con i tuoi punti perché le stesse cose che hai descritto sono le medesime che riscontro e anche desidero quando vado alle fiere del fumetto. (gadget esclusi ovviamente perché c'è ne sono anche troppi). Il punto che mi preme di più sono soprattutto le offerte e sconti, insomma se prima o poi andrò ad una fiera del libro spero vivamente di trovarne di buoni, perché a quelle dei fumetti sono praticamente inesistenti o.o
RispondiEliminaSe può consolarti nemmeno io fino a quest'anno avevo una grossa esperienza in materia di fiere del libro. Poi me ne sono capitate due di seguito, ed ecco perché ne ho voluto parlare.
EliminaAnch'io alle fiere del fumetto devo dire d aver trovato poche offerte (anzi, devo dire che spesso non ho trovato nemmeno prezzi competitivi, visto che avrei speso meno comprando online), e lo stesso mi è successo alle due fiere del libro che ho visitato. Avrei voluto comprare molti più libri ma il fatto che molti editori vendessero a prezzo di copertina mi ha scoraggiata parecchio.
Non sono mai stata ad una fiera del libro, almeno non ancora, però penso che siano tutti ottimi punti a favore ^^
RispondiEliminaSoprattutto mi piace l'idea di dare più spazio agli autori e agli editori stranieri. Inoltre anche quella di interagire di più con i blogger è un'ottima idea, ma credo che debba essere ben organizzata perché, oggi come oggi, chiunque può dire di essere un blogger (basta effettivamente avere un pc ed una connessione ad internet) ma non tutti lo sono con la stessa passione, costanza e professionalità.
Concordo con te. Purtroppo ci sono sempre più blog in giro che nascono giusto perché chi li apre mira alle collaborazioni con le CE e a ricevere libri gratis, mentre dall'altra parte ci sono molti blogger che nel loro lavoro ci mettono passione e tempo, senza ricevere nemmeno i libri per le recensioni. Chi si occupa degli accrediti per questi eventi dovrebbe svolgere un lavoro un po' più approfondito, senza limitarsi soltanto a verificare l'esistenza del blog, ma guardando alla gestione del sito e alla professionalità di chi lo gestisce.
EliminaQuello delle fiere del libro è un discorso che mi è molto caro: forse proprio perché vivo a Torino, più volte mi sono trovata a parlare del biglietto di ingresso alla Fiera del Libro e degli sconti all'interno. Hai ragione: non sempre è possibile rendere l'entrata gratuita ma, facendo riferimento a quest'anno, il biglietto è diventato veramente caro tanto che molte persone che conosco vi hanno rinunciato. Ci vorrebbe un equilibrio, anche perché credo che un prezzo più basso porterebbe più visitatori.
RispondiEliminaNel tempo la mia percezione della Fiera del Libro (continuo a riferirmi a quella di Torino, dato che ancora non ho avuto il piacere di sperimentarne altre) è cambiata. Da piccola mi sembrava di andare in un bel posto pieno di libri, una grande libreria in cui vi era anche l'occasione di fare qualche laboratorio divertente. Sono passata per una fase di grande delusione, convinta che vi fossero "solo" libri venduti a prezzi poco competitivi per poi scoprire che potevo incontrare alcuni autori e trovare anche qualche titolo a prezzi scontatissimi.
La Fiera del Libro ospita ogni anno un Paese e questo si traduce in incontri con autori e case editrici del Paese ospitato. Non nascondo, però, che mi piacerebbe se ci fossero anche altre CE straniere e quindi altri autori (sto pensando ad alcuni nomi che interesserebbero anche a te!), ma di nuovo temo che il problema sia economico.
Mi piace molto l'idea dell'angolo per l'autore che desidera presentare il proprio libro al di fuori della propria casa editrice, ma ancora di più mi piacerebbe che le fiere di settore fossero aperte anche a noi blogger. Naturalmente ha ragione PattyonTheRollercoaster: servirebbe una buona organizzazione e tal proposito non sono ottimista. Chiedo scusa!
Attualmente tengo d'occhio altre fiere: sarebbe bello riuscire a partecipare ad altre (se riuscissimo anche a ritrovarci poi *^*), così potrei confrontare personalmente i pregi e difetti delle diverse organizzazioni. ^^
Cara,
Eliminacome sai per me quest'anno è stata la prima volta al Salone e l'esperienza in generale è stata bella, soprattutto perché l'evento è organizzato molto bene (almeno per i canoni di organizzazione che abbiamo qui a Narnia, lì funzionava tutto più che bene) e perché ovviamente condito dal nostro incontro *^*
Non ti nego però che spendere qualche euro in meno sull'abbonamento non mi sarebbe dispiaciuto, soprattutto visto che avevamo l'accredito. Per il resto non mi aspettavo di trovare prezzi stracciati sui libri se non al Libraccio, ma mi sono sorpresa nel vedere che le CE più piccole scontassero le loro pubblicazioni, mentre i grandi editori no. Una fiera dovrebbe essere la giusta occasione per proporre prezzi competitivi, visto il numero di persone che ci arrivano, invece non succede.
Capisco benissimo il problema dell'ospitare autori stranieri e mi rendo conto che è una grossa spesa per gli editori, ma sai che mi piacerebbe tanto avere quegli autori che entrambe amiamo alle fiere, giusto per fangirlare ancora di più xD
Aprire le fiere dell'editoria ai blogger sarebbe un grosso passo avanti, ma mi rendo conto anch'io delle difficoltà organizzative che una situazione del genere potrebbe portare, visto che i lit-blog nascono come i funghi, ultimamente. Come dicevo a Patty, chi si occupa degli accrediti in questo ambito dovrebbe svolgere un lavoro più approfondito del verificare la sola esistenza del blog e guardare all'avviamento dell' "attività" e alla professionalità di chi gestisce il blog. Mi rendo conto che è difficile, ma in ambiti del genere deve per forza essere fatta una cernita.
Un giorno vedrai, riusciremo ad andare a tutte le fiere del libro d' Italia e oltre, e fangirleremo insieme come non mai :3
Ciao! :) complimenti per il post! È interessante e mi ritrovo in tutti i punti che hai elencato (e anche con il commento di Amaranth :) )
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