venerdì 1 agosto 2014

Recensione di "Amabili resti" - Alice Sebold

Cari visitatori della Tana,
Agosto è finalmente arrivato! Suppongo che molti di voi saranno in vacanza o pronti a partire con una valigia piena di romanzi da leggere sotto l'ombrellone.
Quest'anno anch'io avevo preparato una TBR estiva, ma come mi capita sempre, non sto riuscendo affatto a rispettarla.
Un paio di settimane fa poi ci si è messo anche il caso, ed in scambio sono riuscita a trovare un romanzo che avevo letto molto tempo fa e che desideravo rileggere, Amabili resti di Alice Sebold.
Dopo aver letto un libro profondo ed emozionante come Noi siamo grandi come la vita sarebbe stato il caso di prendermi una pausa da libri così pieni di emozioni forti e profonde, ma alla fine ho ceduto e ho deciso che non potevo aspettare altro tempo prima di rileggerlo.

Il romanzo è uscito nel 2012 per E/O edizioni e conta 345 pagine. Il prezzo per la versione paperback è di € 11,00.


TRAMA
Susie è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. È stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante. Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. Ed è Susie che ci racconta tutto questo, aumentando così la nostra partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno prese le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d'incastrarlo. Un romanzo che commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo.




LA MIA OPINIONE

Susie Salmon viene uccisa in un freddissimo giorno di Dicembre del 1973. Un serial killer, all'apparenza un uomo solo che abitava vicino casa sua riesce ad adescarla, stuprarla e ucciderla. Il suo cadavere viene fatto a pezzi e nascosto in una vecchia cassaforte, che l'assassino si preoccupa di andare a gettare in una discarica, dove sa che nessuno la troverà mai.
Senza mezzi termini, siamo immediatamente catapultati voce narrante di Susie nel bel mezzo della scena dell'omicidio, ma passo passo siamo introdotti a tutto ciò che succede nella famiglia Salmon dopo la sua scomparsa, che ben presto si scoprirà essere in realtà un omicidio.
Contro il suo assassino ci sono poche prove, è solo l'istinto del signor Salmon a dire che nel suo vicino di casa, all'apparenza tranquillo e innocuo, c'è qualcosa di strano, qualcosa che lo spinge a pensare che lui possa avere a che fare con l'omicidio della figlia.
Dall'alto del suo Cielo, Susie segue le vicende della sua famiglia e dei suoi amici, vede ciò che succede nelle loro vite dopo la sua morte e in particolare sul modo in cui queste persone che in qualche modo sono state legate a lei affrontano il dolore e la prospettiva di vivere in un mondo senza di lei.
Tra il racconto della vita dopo la sua morte e le continue digressioni, in cui ci racconta del suo passato, conosciamo il mondo e le emozioni di Susie, ma anche gli amabili resti che ha lasciato sulla terra.

La prima cosa che posso dirvi di questo romanzo è che è un romanzo ben scritto e scorrevole, in cui le vicende di Susie nel suo Cielo, le sue digressioni e il racconto della vita delle persone a cui era legata si incastrano bene.
I personaggi sono ben delineati e molto credibili, innanzitutto Susie, un'adolescente che pur dal suo Cielo non smette di essere la quattordicenne che era quando era ancora in vita. Ho molto apprezzato anche la caratterizzazione degli altri membri della famiglia Salmon, in particolare quella di Lindsay e Buckley, i due fratelli minori di Susie. La prima è una ragazza che nonostante il dolore della perdita resta razionale, anche se tutti vedono in lei la sorella defunta. Dall'altra parte c'è Buckley, un bambino che vediamo crescere nell'assenza della madre, che un paio d'anni dopo la morte di Susie decide di andare via e lasciare la
responsabilità della famiglia sul marito.
E a proposito di Jack Salmon, è proprio lui quello che resta più legato a Susie, anche dopo la sua morte. Aveva trasmesso a Susie la sua passione per le navi in bottiglia e i due si somigliavano molto anche caratterialmente. Ci mette davvero molto tempo per rassegnasi a vivere senza di lei e soprattutto nella prospettiva che probabilmente l'assassino della figlia non sarà mai preso e la sua bambina non potrà avere giustizia. 
La madre di Susie, Abigail, invece, reagisce in modo completamente diverso. Da sempre ha avuto dei dubbi sul suo ruolo nella famiglia e sul fatto che essere moglie e madre fosse il suo desiderio, e la morte di Susie fa riemergere questi dubbi, portandoli all'estremo, tanto da convincerla a lasciare la famiglia per ricostruirsi una vita altrove. 

Ho apprezzato moltissimo la prima parte del romanzo, in cui vediamo il lato cruento dell'omicidio alternato alle scene di dolore e di tensione che si vivono nella famiglia di Susie, mentre nella seconda parte del romanzo c'è stato una sorta di calo della tensione narrativa, che introduce alla rassegnazione, al ricominciare a vivere della famiglia e degli amici di Susie.
Non che non abbia apprezzato la seconda parte, ma secondo me c'è stato l'inserimento di alcuni elementi -che non sto qui a spoilerarvi- che hanno un po' banalizzato l'ultima parte del romanzo. 

Nel complesso però Amabili resti rimane un romanzo che regala molte emozioni, toccante e coinvolgente, narrato dalla prospettiva insolita della vittima di un omicidio crudele e insensato. 
E' un romanzo che tocca le emozioni e i sentimenti più diversi, dall'amore al dolore per una perdita, dal desiderio di giustizia e di vendetta alla rassegnazione, dalla voglia di vivere a quella di lasciarsi andare.
Ma soprattutto Amabili resti è un romanzo sull'accettazione della morte, ma anche della vita, che inquadra e spiega cosa succede "da questa parte" nel momento in cui una persona cara se ne va, e in particolare racconta le conseguenze, volute o non volute, che una morte può causare nel momento in cui la persona scomparsa era parte di una famiglia e di un gruppo di amici. 
Un romanzo che non solo racconta, ma fa riflettere sulle inevitabili conseguenze di una morte così tragica. 



Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

9 commenti:

  1. Mi è piaciuto parecchio (anche il film), ma il finale non mi ha convinta del tutto.

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  2. A me è piaciucchiato.. bella l'idea, ma l'ho trovato un po' lento nella parte centrale.

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  3. Ho visto il film ma sono molto curiosa di leggere il libro!

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  4. Devo dire la verità: non ho ancora trovato il coraggio di leggerlo, anche se sospetto che sia un gran bel libro.. già solo il film è bastato a farmi singhiozzare come un vitellino per dei giorni, non oso immaginare il romanzo! XD

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  5. Non ho visto il film né letto il romanzo (ancora ^^) ma trovo il punto di vista utilizzato dall'autore davvero insolito e originale ^^ Inserito in wishlist ;-)

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  6. Ho letto il romanzo, ma non ho visto il film. E' una storia emozionante e anche diversa dalle solite, però in certi punti l'ho trovata un po' troppo prolissa e noiosa, con un finale deludente.

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  7. Penso proprio che mi butterò in questa lettura mi ha incuriosito tantissimo la tua recensione! :) se avrai voglia nel mio piccolo blog sei la benvenuta!

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