mercoledì 11 luglio 2018

Top Five Wednesday #22: Cinque gialli da leggere sotto l'ombrellone


Cari visitatori della Tana, 
benvenuti ad un nuovo appuntamento con la Top Five del Mercoledì, che torna sul blog dopo un periodo di pausa. 
Nella classifica di oggi vi parlerò di romanzi per l'estate e nello specifico vi consiglierò cinque romanzi gialli da leggere sotto l'ombrellone. 


  • Non conoscete ancora i romanzi di Alice Basso? Allora dovete assolutamente rimediare! Per cominciare, ovviamene, vi consigli il primo volume della serie di Vani Sarca, L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome;
  • Per passare un paio d'ore in compagnia nulla di meglio di Sindrome da cuore in sospeso, la prima avventura del medico legale più pasticcione dell'Istituto di Medicina Legale di Roma, Alice Allevi.

  • Sento i pollici che prudono non è certo il romanzo più celebre di Agatha Christie. Io l'ho amato particolarmente perché ha come protagonisti una coppia di ex spie, Tommy e Tuppence Beresford, che pur non essendo i detective più famosi della Christie, hanno saputo sin da subito attirare la mia attenzione;
  • Per gli amanti dei gialli storici e delle atmosfere medievali non posso che consigliare La rosa del farmacista di Candace Robb, primo volume della serie dedicata ad Owen Archer, un detective sui generis ma anche ex arciere al servizio dell'arcivescovo di York. Ho letto diversi volumi di questa serie e devo ammettere che mi sono piaciuti moltissimo.



  • E per i più giovani ma non solo, vi consiglio Il rubino di fumo di Philip Pullman, primo volume della serie di Sally Lockhart firmata da Philip Pullman.
E per oggi è tutto, lettori cari.
E voi, avete dei romanzi gialli da consigliarmi per quest'estate?

Alla prossima 

5 commenti:

  1. Belle proposte per un'estate sotto il segno "del giallo" :)

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  2. I romanzi di Alice Basso sono già nella mia wish list, ora non vedo l'ora di leggerli! Grazie dei consigli!

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  3. della serie Vani ho già pronti per le vancaze gli ultimi due romanzi!

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  4. L'Allieva l'ho lasciato a metà. Caruccio sì, ma ogni volta che aprivo il libro non avevo voglia di continuare. L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome invece carino, ma niente di ché per me.

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