Cari visitatori della Tana,
oggi vi parlo di un libro uscito di recente e che avevo adocchiato da un po' nelle anteprime in giro per i blog.
Si tratta di Tutto ciò che sappiamo dell'amore di Colleen Hoover.
Uscito il mese scorso per Rizzoli, conta 337 pagine. Il prezzo è di € 9,99 per l'ebbok e di € 13,60 per la versione cartacea.
TRAMA
Lake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all’improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L’intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori – giovanissimo, ma dall’altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam – una gara di versi – per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell’amore è che l’amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.
Comincio questa recensione dicendovi che di questo libro mi ha colpita prima di tutto il titolo.
Tutto ciò che sappiamo dell'amore mi ha dato l'idea del tutto e del nulla, di quanto veramente sappiamo dell'amore e di quanto invece ci tocca imparare con l'esperienza.
La storia di Lake e Will poi, comincia come tante altre: basta il primo incontro per far scattare la scintilla, ma in maniera altrettanto semplice la vicenda che li riguarda si complica: una storia tra un professore e un’allieva è impossibile, oltre che difficile da gestire anche al di fuori della scuola.
E’ proprio in questo contesto che si inserisce la poesia: negli alti e bassi che vive la relazione tra i due protagonisti, questi si parlano attraverso dei versi che loro stessi compongono, spinti dalle emozioni che provano.
Ma questo romanzo non parla soltanto dell’amore tra Lake e Will, ma anche di altri tipi d’amore: quello per i genitori e per i fratelli, del senso e del bisogno della famiglia in tutti i momenti della vita sia belli che brutti.
C’è un rapporto bellissimo tra Lake e la sua famiglia, così come è molto intenso quello tra Will e il suo fratellino.
Tuttavia, nonostante l’intensità che trapela dalle varie storie che si intrecciano, ho trovato che in questo romanzo ci fosse troppo dolore. Sia Will che Lake vivono delle situazioni estremamente dolorose per la loro giovane età e devono prendersi delle responsabilità troppo grandi per loro. Per quanto possano essere delle storie veritiere e ci sia davvero la possibilità che dei giovani vivano le loro stesse esperienze, da questo punto di vista ho trovato il romanzo un po’ eccessivo.
Credo che Tutto ciò che sappiamo dell’amore non sia un romanzo da leggere sotto l’ombrellone, anzi, penso che sia un romanzo da the caldo e coperte (poi considerate che è ambientato in Michigan e all’inizio di un freddissimo autunno. Servono decisamente le coperte). E poi dovete decisamente essere di umore giusto: credo di non averlo potuto apprezzare a pieno appunto perché non ero in vena di storie commoventi.
oggi vi parlo di un libro uscito di recente e che avevo adocchiato da un po' nelle anteprime in giro per i blog.
Si tratta di Tutto ciò che sappiamo dell'amore di Colleen Hoover.
Uscito il mese scorso per Rizzoli, conta 337 pagine. Il prezzo è di € 9,99 per l'ebbok e di € 13,60 per la versione cartacea.
TRAMA
Lake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all’improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L’intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori – giovanissimo, ma dall’altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam – una gara di versi – per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell’amore è che l’amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.
LA MIA OPINIONE
Comincio questa recensione dicendovi che di questo libro mi ha colpita prima di tutto il titolo.
Tutto ciò che sappiamo dell'amore mi ha dato l'idea del tutto e del nulla, di quanto veramente sappiamo dell'amore e di quanto invece ci tocca imparare con l'esperienza.
La storia di Lake e Will poi, comincia come tante altre: basta il primo incontro per far scattare la scintilla, ma in maniera altrettanto semplice la vicenda che li riguarda si complica: una storia tra un professore e un’allieva è impossibile, oltre che difficile da gestire anche al di fuori della scuola.
E’ proprio in questo contesto che si inserisce la poesia: negli alti e bassi che vive la relazione tra i due protagonisti, questi si parlano attraverso dei versi che loro stessi compongono, spinti dalle emozioni che provano.
Ma questo romanzo non parla soltanto dell’amore tra Lake e Will, ma anche di altri tipi d’amore: quello per i genitori e per i fratelli, del senso e del bisogno della famiglia in tutti i momenti della vita sia belli che brutti.
C’è un rapporto bellissimo tra Lake e la sua famiglia, così come è molto intenso quello tra Will e il suo fratellino.
Tuttavia, nonostante l’intensità che trapela dalle varie storie che si intrecciano, ho trovato che in questo romanzo ci fosse troppo dolore. Sia Will che Lake vivono delle situazioni estremamente dolorose per la loro giovane età e devono prendersi delle responsabilità troppo grandi per loro. Per quanto possano essere delle storie veritiere e ci sia davvero la possibilità che dei giovani vivano le loro stesse esperienze, da questo punto di vista ho trovato il romanzo un po’ eccessivo.
Credo che Tutto ciò che sappiamo dell’amore non sia un romanzo da leggere sotto l’ombrellone, anzi, penso che sia un romanzo da the caldo e coperte (poi considerate che è ambientato in Michigan e all’inizio di un freddissimo autunno. Servono decisamente le coperte). E poi dovete decisamente essere di umore giusto: credo di non averlo potuto apprezzare a pieno appunto perché non ero in vena di storie commoventi.
Il mio voto per questo romanzo è di tre riccetti e mezzo!
Bellissimo! L'ho comprato e non vedo l'ora di leggerlo!!
RispondiEliminaAspetto di leggere la tua recensione, allora :3
EliminaBella recensione, sono sempre più convinta di inserirlo in WL :)
RispondiEliminaGrazie mille cara :3
EliminaCiao Annie bella recensione... penso proprio che seguitò il tuo consilgio e inserirò il romanzo tra le letture invernali con coperte e tazza fumante ^^
RispondiEliminaGrazie mille :3
EliminaPer l'inverno è una lettura ideale, aspetto di sapere cosa ne pensi :3
sembra carino
RispondiEliminaE lo è :3
EliminaBella recensione!
RispondiEliminaIo l'ho letto da poco e non posso non darti ragione: questo libro è una sequela di tragedie. Forse le storie sono raccontate con un po' di leggerezza, ma questo rende il libro più affrontabile.
Concordo appieno anche con quello che hai detto in ultimo: serve l'animo adatto. Io ero malinconica al punto giusto quando l'ho letto :)
Hai ragione, le tragedie che capitano a Will e Lake sono raccontate in modo un po' poco tragico, nonostante siano molte.
EliminaIl libro è decisamente più affrontabile dato che è impostato in questo modo, ma dall'altra parte ho sentito il peso di tanto dolore crollarmi addosso proprio sulle ultime pagine.
Mi ha emozionato tantissimo questo libro *__*
RispondiEliminaMi ha emozionato tantissimo questo libro *__*
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