Cari visitatori della Tana,
oggi scrivo questo post per recensire Alis Grave Nil, primo romanzo di Barbara Schaer.
Il libro è uscito nel 2012 nella sola versione ebook e lo trovate su Amazon al prezzo di €0,89.
TRAMA
Sara è pronta per un altro
giorno della sua solita vita. La scuola, i dispetti della sorella Reb, le
malignità delle vecchie amiche e la certezza di non contare granchè. E' sicura
che l'amore non faccia per lei e che le favole siano solo invenzioni per sognatrici.
Ma proprio quel giorno, in un incontro tutt'altro che casuale, conosce Eric.
Bellissimo e misterioso, protettivo e minaccioso, Sara intuisce che Eric è
decisamente più che un ragazzo normale, ma quello che proprio non può
immaginare è che la loro storia sia cominciata molto prima di incontrarsi e che
le parole latine tatuate sul suo braccio nascondano un inquietante segreto...
Senza curarsi di quanto il principe si confonda pericolosamente con il
cacciatore, Sara dovrà lottare con tutta se stessa per opporsi alle forze
oscure che minacciano di separarli per sempre e far vivere l'amore da fiaba che
ha sempre desiderato.
LA MIA OPINIONE
Avevo notato già molte recensioni di questo libro in giro per i blog, di cui molte positive, ma non mi ero mai convinta del tutto. Come vi ho già scritto diverse volte, sulle storie che riguardano gli angeli sono davvero molto esigente, e molto spesso per paura di incappare in un flop alcune, se non mi ispirano da subito, preferisco evitarle.
Per quanto riguarda Alis Grave Nil, devo dire che la scintilla non è scattata subito, ma alla fine, complice la stessa autrice che mi ha gentilmente inviato una copia del suo lavoro, mi sono convinta e l'ho letto.
Protagonista del romanzo è Sara, un'adolescente che dopo la morte di entrambi i genitori in un incidente d'auto, a cui lei è miracolosamente sopravvissuta, non vive certo una vita facile: è stata costretta ad abbandonare la scuola in cui studiava e nella nuova è decisamente difficile ambientarsi per lei, inoltre è costretta a sopportare le angherie della sorella Reb, che non fa altro che mettere sale sulla ferita ancora aperta della morte dei genitori. Reb è convinta che la colpa dell'incidente sia proprio di Sara, dato che i genitori stavano accompagnando lei a suonare.
Sara sta lottando con le unghie e con i denti per cercare di tornare alla normalità, ma per lei è molto difficile. Proprio durante una giornata che sembrava essere normale, incontra Eric in un bar. Lui è un ragazzo misterioso ma altrettanto affascinante, e nonostante la ritrosità di Sara, alla fine riuscirà ad entrare nella vita di lei e a portare non poco scompiglio.
E' evidente sin da subito che Eric nasconde qualcosa, ma la rivelazione sulla sua vera natura arriva soltanto quando è inevitabile, quando il segreto diventa un peso troppo grande.
Non vi rivelo altro perchè potrei davvero spoilerare e non è il caso!
Di questo romanzo ho apprezzato alcuni elementi, mentre altri mi hanno fatto un po' storcere il naso.
Sicuramente ho apprezzato il fatto che sia un romanzo autoconclusivo: finalmente! Spasimavo per leggere finalmente uno urban fantasy autoconclusivo. Devo dire che nonostante nella storia ci siano molti particolari e molti misteri, questi vengono svelati poco a poco e al momento giusto nel corso del romanzo, quindi come struttura devo dire che funziona bene.
Dall'altra parte però ci sono dei personaggi da gestire e mi rendo conto che non è stato semplice per l'autrice slegarsi da alcuni stereotipi: C'è Eric che è il cavaliere senza macchia e senza paura, che sacrificherebbe se stesso per amore di Sara; Reb dall'altra parte è la tipica sorella cattiva in stile sorellastra di Cenerentola, che non la smette di torturare Sara, cercando di distruggere tutto quello che costruisce con fatica.
Per quanto riguarda la protagonista è l'unico personaggio che nel corso del romanzo fa un cambiamento apprezzabile, e da ragazzina succube delle torture di Reb, sicuramente diventa più sicura di se quando capisce quello che vuole e diventa pronta per lottare. Tuttavia certe volte l'ho trovata un po' infantile. E' pur vero che ha sedici anni, ma alcune frasi e alcuni comportamenti mi hanno fatto un po' storcere il naso.
Altro pregio però che non posso fare a meno di menzionare è il fatto che, nonostante l'elemento romantico sia molto presente, non si tratta di un romanticismo zuccheroso ed eccessivo. L'amore tra Eric e Sara è profondo, sofferto, voluto, anche se spesso avrei voluto prendere a schiaffi Eric per alcuni suoi comportamenti.
A proposito di Eric, devo anche dire che ho apprezzato il suo background e la storia di Alis Grave Nil e degli Arcangeli. Anche da questo punto di vista devo dire che la storia è ben strutturata.
Ultima cosa che sono riuscita sicuramente ad apprezzare è stata la combinazione finale-epilogo. Quando sono arrivata alla fine non potevo credere ai miei occhi, non potevo credere che finisse davvero. Insomma, sono rimasta con il fiato sospeso fino all'ultima parola dell'epilogo, anche se, mi preme sottolineare, che in quest'ultima parte del romanzo i dialoghi tra Eric e Sara non hanno la fluidità che invece hanno mantenuto nel resto del romanzo, come se fossero un po'troppo costruiti.
Nel complesso devo dire che il mio giudizio su questo romanzo è positivo e devo tener conto del fatto che è comunque un romanzo d'esordio.
Il mio voto per questo romanzo è tre riccetti, manca ancora qualcosa, ma l'autrice è sulla strada giusta!