Cari visitatori della Tana,
eccoci arrivati al momento recensione di questa settimana.
Da qualche mese ormai (sì, avete capito bene, qualche mese) ho iniziato la lettura di La città di sabbia, secondo volume della serie La Chimera di Praga di Laini Taylor. Con questo romanzo ho fatto un po' di tira e molla con la lettura, perché ne ho letto metà praticamente in tempo record, mentre con l'altra metà ho fatto un po' fatica. Ecco perché ho terminato la lettura soltanto qualche giorno fa, ed oggi sono qui a parlarvene.
La città di sabbia era uscito originariamente nel 2013 per Fazi, che di recente ne ha curato una ristampa in una nuova veste grafica per la collana LainYA. Il prezzo è di € 14,90 per il cartaceo, mentre l'ebook costa € 6,99. Le pagine sono 462.
TRAMA
Dopo aver viaggiato nello straordinario mondo de La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora pericolosamente di Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo tempo di questa grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice già finalista al prestigioso National Book Award.
La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale.
Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?
LA MIA OPINIONE
Perché io ci abbia messo così tanto a terminare questo romanzo resta un mistero, visto che a conti fatti l'ho preferito anche al primo. Ma credo proprio che questo romanzo, come molti altri, abbia bisogno del suo momento per essere letto.
Alla fine del volume precedente, Karou aveva scoperto, anzi, ri-scoperto la sua vera natura, quella di chimera. Nella sua vita precedente era Madrigal , una bellissima creatura. Poiché era innamorata dell'angelo Akiva, era stata uccisa dai suoi simili perché il loro era un amore proibito. Angeli e Chimere sono nemici da sempre e sono destinati a scontrarsi per l'eternità.
L'anima di Madrigal era stata salvata da Sulphurus e riposta nel corpo di una ragazza, Karou appunto, che ha avuto bisogno di incontrare nuovamente Akiva per ricordare la sua vita passata e scoprire che proprio da lui è stata tradita.
Adesso, da Praga è volata in Marocco, dove in una kasbah in mezzo al deserto si è riunita alle chimere e si è assunta il compito più difficile: plasmare i suoi simili, dare loro un corpo nel quale riversare le anime che sono state salvate dallo scontro con gli Angeli.
Nel frattempo Akiva, riunito con i suoi fratelli Liraz e Hazael, non vuole assistere ad una guerra che costerà migliaia di vite ai due schieramenti. Convinto di poter cambiare le cose e soprattutto il futuro di Eretz, comincia a muoversi per riuscire nel suo intento...
Nel primo volume della serie avevo già apprezzato molto i personaggi: non solo Karou, una protagonista che arriva dritta al cuore e la cui personalità ha mille sfaccettature, tanto che sembra emergere dalle pagine del romanzo e diventare reale, ma anche i personaggi secondari, che riescono a catturare l'attenzione del lettore sin da subito perché sono unici nel loro genere.
Tutti i personaggi che attraversano il romanzo on sono mai piatti e l'autrice ci mostra i diversi aspetti della loro personalità, a prescindere dal fatto che si tratti di pregi o difetti.
In questo secondo volume meno spazio è dedicato ai personaggi già approfonditi nel primo volume, ma è dato spazio a nuovi personaggi secondari e soprattutto all'intreccio della storia e allo sviluppo narrativo.
Sicuramente molto spazio è dato ad Akiva: comprendere questo personaggio e le motivazioni delle sue azioni è fondamentale per gli snodi e lo sviluppo della storia. Ad essi contribuiscono indubbiamente anche Hazael e Liraz, i suoi fratelli serafini, che si rivelano di ottimo supporto per Akiva, anche se non mancano i disaccordi tra di loro.
Dal lato delle chimere conosciamo invece Ziri, giovane, testardo e leale e Thiago, il crudele e spietato capo delle chimere che non ha esitato ad uccidere Madrigal in passato.
L'ambientazione cambia radicalmente: dalle strade eleganti e gotiche di Praga ci spostiamo nel deserto marocchino, in una kasbah. Proprio qui Karou, nel tentativo di riparare al suo tradimento nei confronti delle chimere, si mette al servizio di Thiago, il loro capo, plasmando nuovi corpi per le chimere e riversando in essi le anime dei Ritornati.
Questo cambiamento del setting del romanzo è gestito magistralmente: Laini Taylor descrive le ambientazioni in modo che queste si compongano alla perfezione nella mente del lettore. Basta sfogliare i primi capitoli del romanzo per ritrovarsi nel caldissimo deserto del Marocco, in questa kasbah sperduta.
Anche questo secondo volume della serie si è rivelato una lettura intensa ed emozionante, con un buon ritmo narrativo. L'intreccio della vicenda è complesso e non mancano i colpi di scena, che l'autrice sa piazzare sapientemente.
Mi è piaciuta l'evoluzione della storia e la direzione che sta prendendo, proprio per questo ho apprezzato La città di sabbia ancor più del primo volume della saga.
Il terzo volume si preannuncia una conclusione epica per questa trilogia, ed io non vedo l'ora di leggerlo.
Il mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti e mezzo!
Alla fine del volume precedente, Karou aveva scoperto, anzi, ri-scoperto la sua vera natura, quella di chimera. Nella sua vita precedente era Madrigal , una bellissima creatura. Poiché era innamorata dell'angelo Akiva, era stata uccisa dai suoi simili perché il loro era un amore proibito. Angeli e Chimere sono nemici da sempre e sono destinati a scontrarsi per l'eternità.
L'anima di Madrigal era stata salvata da Sulphurus e riposta nel corpo di una ragazza, Karou appunto, che ha avuto bisogno di incontrare nuovamente Akiva per ricordare la sua vita passata e scoprire che proprio da lui è stata tradita.
Adesso, da Praga è volata in Marocco, dove in una kasbah in mezzo al deserto si è riunita alle chimere e si è assunta il compito più difficile: plasmare i suoi simili, dare loro un corpo nel quale riversare le anime che sono state salvate dallo scontro con gli Angeli.
Nel frattempo Akiva, riunito con i suoi fratelli Liraz e Hazael, non vuole assistere ad una guerra che costerà migliaia di vite ai due schieramenti. Convinto di poter cambiare le cose e soprattutto il futuro di Eretz, comincia a muoversi per riuscire nel suo intento...
Nel primo volume della serie avevo già apprezzato molto i personaggi: non solo Karou, una protagonista che arriva dritta al cuore e la cui personalità ha mille sfaccettature, tanto che sembra emergere dalle pagine del romanzo e diventare reale, ma anche i personaggi secondari, che riescono a catturare l'attenzione del lettore sin da subito perché sono unici nel loro genere.
Tutti i personaggi che attraversano il romanzo on sono mai piatti e l'autrice ci mostra i diversi aspetti della loro personalità, a prescindere dal fatto che si tratti di pregi o difetti.
In questo secondo volume meno spazio è dedicato ai personaggi già approfonditi nel primo volume, ma è dato spazio a nuovi personaggi secondari e soprattutto all'intreccio della storia e allo sviluppo narrativo.
Sicuramente molto spazio è dato ad Akiva: comprendere questo personaggio e le motivazioni delle sue azioni è fondamentale per gli snodi e lo sviluppo della storia. Ad essi contribuiscono indubbiamente anche Hazael e Liraz, i suoi fratelli serafini, che si rivelano di ottimo supporto per Akiva, anche se non mancano i disaccordi tra di loro.
Dal lato delle chimere conosciamo invece Ziri, giovane, testardo e leale e Thiago, il crudele e spietato capo delle chimere che non ha esitato ad uccidere Madrigal in passato.
L'ambientazione cambia radicalmente: dalle strade eleganti e gotiche di Praga ci spostiamo nel deserto marocchino, in una kasbah. Proprio qui Karou, nel tentativo di riparare al suo tradimento nei confronti delle chimere, si mette al servizio di Thiago, il loro capo, plasmando nuovi corpi per le chimere e riversando in essi le anime dei Ritornati.
Questo cambiamento del setting del romanzo è gestito magistralmente: Laini Taylor descrive le ambientazioni in modo che queste si compongano alla perfezione nella mente del lettore. Basta sfogliare i primi capitoli del romanzo per ritrovarsi nel caldissimo deserto del Marocco, in questa kasbah sperduta.
Anche questo secondo volume della serie si è rivelato una lettura intensa ed emozionante, con un buon ritmo narrativo. L'intreccio della vicenda è complesso e non mancano i colpi di scena, che l'autrice sa piazzare sapientemente.
Mi è piaciuta l'evoluzione della storia e la direzione che sta prendendo, proprio per questo ho apprezzato La città di sabbia ancor più del primo volume della saga.
Il terzo volume si preannuncia una conclusione epica per questa trilogia, ed io non vedo l'ora di leggerlo.
Il mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti e mezzo!
Sia questo che il primo volume sembrano interessanti. Penso che probabilmente inizierò anche questa saga.
RispondiEliminaAwww *^* non vedo l'ora di leggerlo anche io! la tua recensione promette benissimo!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao, bella recensione!
RispondiEliminaFinalmente ho letto questo libro ( qui la mia recensione ), dopo secoli dalla sua uscita e da quando ho iniziato la serie, ups!
Sicuramente il punto di forza della serie è Karou, forte e determinata (e intelligentemente obiettiva quando pensa al sentimento che lega lei e Akiva), l’unica cosa che mi ha permesso di andare avanti e superare la prima parte un po’ noiosa e priva di avvenimenti - a mio parere.
Per fortuna poi il ritmo si riprende da metà in poi e il libro cambia completamente, diventando molto più gradevole.
Insomma, bello, ma speriamo il terzo sia sensazionale!
Un abbraccio, Rainy