venerdì 7 giugno 2013

Recensione di "Un covo di vipere" - Andrea Camilleri

Cari visitatori della Tana,
da grande fan di Camilleri e del suo Commissario Montalbano, certo non potevo perdermi l'ultima uscita, intitolata Un covo di vipere.

Uscito per Sellerio il 30 Maggio, il volume costa €14,00 e 
le pagine sono 261.


TRAMA
Sognando, Montalbano è entrato in un sogno dipinto da Rousseau il Doganiere. Si è ritrovato, insieme alla fidanzata Livia, nel respiro di luce e nella convivenza innocente di un'edenica foresta. Gli intrusi riconoscono il luogo solo grazie a un cartello inciso a fuoco. Sono nudi. Ma portano addosso l'ipocrisia di foglie di fico posticce, fatte di plastica. L'armonia dell'eden, la sua mancanza di volgarità e violenza, è una finzione pittorica. Non appartiene a nessun luogo reale. E neppure ai sogni. Ciononostante, anche nella cieca e brutale realtà può sopravvivere la delicatezza del canto discreto e cortese di un uccello del paradiso saltato giù dai rami dipinti o sognati. Montalbano viene svegliato dal fischiettare di un garbato vagabondo che intona II cielo in una stanza, con "alberi infiniti", imponendosi sul fracasso di un temporale. La filologia congetturale del commissario deve applicarsi al fondo torbido e malsano di esistenze nascoste e incarognite dal malamore, dagli abusi e dalle sopraffazioni, dalla crudeltà e dalla sordidezza, dalle ritorsioni e dai ricatti, dalla gelosia e dal rancore: non meno che dall'interesse. Il ragioniere Cosimo Barletta, sciupafemmine compulsivo e strozzino, è stato trovato morto: ucciso con modalità che a prima vista appaiono inesplicabili, e addirittura insensate. Montalbano indaga sui segreti impenetrabili di una famiglia e sui misteri di una comunità. Sui rapporti di sangue e quelli di affinità.

LA MIA OPINIONE

Come mi succede sempre quando viene pubblicato un altro romanzo che vede come protagonista il Commissario Montalbano, lascio immediatamente da parte tutte le altre letture. I gialli di Camilleri hanno per me un fascino irresistibile, e stavolta non è stato diverso.
In questo volume, Montalbano si ritrova ad indagare sull'omicidio di un ragioniere, Cosimo Barletta, che si scopre sia stato doppiamente ucciso: l'uomo è stato infatti dapprima avvelenato e successivamente gli è stato sparato un colpo alla nuca.
Non solo sono singolari le modalità dell'omicidio, ma lo è anche la personalità dell'assassinato, un uomo senza pietà, che molti a Vigàta avrebbero voluto morto.
Un indagine complessa e travagliata, nella quale Montalbano deve muoversi con cautela, per scoprire cosa nasconde quel covo di vipere che è la famiglia di Barletta.
In questo romanzo quello che risulta particolarmente interessante è la costruzione della personalità del ragioniere Barletta, che si scopre poco a poco, rivelando elementi scabrosi: l'uomo non solo è uno strozzino, ma è circondato da un harem di amanti ed ex amanti che ricatta con delle fotografie scattate di nascosto che potrebbero distruggere la vita delle ragazze.
I motivi che hanno portato all'omicidio riguardano un tema particolarmente complesso, che viene svelato, anche qui, poco a poco e tale tema è trattato con estrema delicatezza, con una maestria che pochi autori posseggono.
In questo romanzo Camilleri ci presenta un Montalbano nel suo periodo d'oro (il romanzo è del 2008, ma pubblicato adesso per questioni che riguardavano la somiglianza tra questo ed un altro romanzo che vede come protagonista il commissario), in un'avventura che secondo me rientra nell'albo delle più belle.
Inoltre molti dei personaggi del commissariato tornano a dare il meglio di sé, Mimì Augello prima di tutto, che torna ad avere peso anche a livello delle indagini; l'immancabile Catarella, che regala momenti unici, nei quali è impossibile trattenere le risate e infine il pm Tommaseo con le sue fantasie erotiche e gli immancabili incidenti stradali che è capace di causare, che in questo romanzo credo sia superbo.

Un covo di vipere è un'avventura che sicuramente gli appassionati di Montalbano non possono perdersi, una chicca tra i romanzi che vedono come protagonista il commissario.





Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!

3 commenti:

  1. Del resto Montalbano è Montalbano! ^^ Voglio leggerlo anche io *_*

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  2. Eh si, Motalbano è Montalbano :3
    Spero tu possa leggerlo presto, voglio proprio sapere cosa ne pensi :3

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