giovedì 3 novembre 2016

Le cronache del Fandom #16: L'allieva


Cari visitatori della Tana,
benvenuti ad un nuovo appuntamento con Le cronache del Fandom, la mia rubrica interamente dedicata alle serie TV.
Oggi voglio chiacchierare un po' con voi di una delle ultime serie televisive che ho visto, L'allieva, serie andata in onda su Rai 1 nell'ultimo mese basata sui romanzi della serie di Alessia Gazzola che vedono come protagonista Alice Allevi.


Il mio commento vi arriva alla fine della prima stagione di questa serie TV. L'ultimo episodio è infatti andato in onda lo scorso 31 Ottobre ed è già stata annunciato il rinnovo per una seconda stagione.

La prima stagione è composta da undici episodi della durata di 50 minuti, prodotti da EndemolShine e trasmessi su Rai 1 in prima serata. Questi episodi si basano sui primi tre romanzi della serie di libri, Sindrome da cuore in sospeso, L'allieva e Un segreto non è per sempre.

Protagonista della serie è Alice Allevi (Alessandra Mastronardi), che conosciamo come laureanda in Medicina in Sindrome da cuore in sospeso e poi come specializzanda in Medicina Legale, alle dipendenze del temibile Supremo professor Malcomess (Ray Lovelock) presso l'Istituto di Medicina Legale di Roma. Alice, distratta e pasticciona di natura sembra proprio che con quella specializzazione abbia voluto complicarsi la vita, soprattutto visto che il suo supervisore è la terribile dottoressa Boschi (Giselda Volodi) e che deve lavorare gomito a gomito con l'affascinante quanto arrogante dottor Claudio Conforti, detto CC (Lino Guanciale), del quale sembra essersi infatuata sin da subito.
Il lavoro come specializzanda la porta sempre a contatto con casi e storie diversi, ai quali Alice si appassiona e per i quali si scopre avere un ottimo fiuto investigativo. Per questo con il tempo diventa una fonte utilissima di informazioni per il vicequestore Calligaris (Michele Di Mauro).
Ma oltre che per il lavoro, Alice nella sua vita ha spazio in abbondanza per la sua famiglia, in particolare per il fratello Marco (Pierpaolo Spollon) e per nonna Amalia (Marzia Ubaldi), sua fidatissima confidente.
È proprio grazie al fratello che Alice ad una morta incontra Arthur (Dario Aita), figlio del Supremo, un giornalista che sogna di diventare un reporter e che sin da subito si fa strada nel suo cuore. 
Tra casi da risolvere, emozioni che si intrecciano e sentimenti sempre più forti, la vita di Alice poco a poco diventa un vero garbuglio che soltanto lei può riuscire a sciogliere.

Attendevo questa serie TV con aspettative altissime: voi che mi seguite da un po' sapete quanto io sia affezionata alla serie di romanzi della Gazzola e la notizia che avrebbero realizzato una serie TV basata su di essi mi aveva entusiasmata sin da subito.
Forse è stato questo il mio sbaglio: avere aspettative troppo alte. La serie non mi ha delusa del tutto, intendiamoci, ma ci sono stati degli elementi che non mi sono piaciuti.

Promuovo sicuramente il modo in cui è stato ripreso il personaggio di Alice, che sul piccolo schermo rende bene, nel complesso. Nonostante io non abbia una grande simpatia verso Alessandra Mastronardi, che la interpreta, devo dire che la protagonista è stata ben disegnata e curata nella sceneggiatura, così come il personaggio di CC, a cui l'interpretazione di Lino Guanciale ha reso sicuramente giustizia.
Al contrario, ho visto molto opaco il personaggio di Arthur. Adesso potreste pensare che io sono di parte, ma vi posso assicurare che ne L'allieva (il romanzo, ovviamente) questo personaggio a me piaceva tantissimo. Nei romanzi il fascino di Arthur si percepisce molto, soprattutto nei primi della serie, tanto da far capire anche a noi del #TeamCC perché Alice ne sia così innamorata. Partendo dal fatto che il casting per questo personaggio secondo me è stato sbagliato (anche se ho apprezzato moltissimo Dario Aita in altre produzioni), perché avrei preferito un attore che rispecchiasse più l'Arthur del romanzo, ho visto sia il personaggio che la sua storia con Alice molto appiattiti e poco emozionanti.

Il triangolo CC-Alice-Arthur secondo me poteva bastare al pubblico, senza essere sovraccaricato da quello tra Marco, il fratello di Alice, Yukino (Jun Ichikawa) e Lara (Francesca Agostini), inventato di sana pianta  e che, seppur poco presente, mi ha infastidita. Salvo invece i personaggi protagonisti di questo triangolo se presi singolarmente, insieme ad una credibilissima Ambra Negri Della Valle (Martina Stella). 
Bocciati invece nonna Amalia, che mi aspettavo completamente diversa sia nella scelta dell'attrice che come personaggio reso nella serie e l'ispettore il vicequestore Calligaris, di cui nei romanzi amo particolarmente il rapporto di fiducia, quasi paterno, che instaura con Alice, che nella serie è completamente rivisto.

Come vi dicevo, la prima stagione della serie è basato sui primi tre romanzi della serie e la trasposizione ha mantenuto i personaggi, la cui evoluzione viene nel complesso rispettata, ma non i casi di cui Alice si occupa. Infatti i casi di cui la nostra protagonista si occupa nei primi tre romanzi sono stati ridotti in episodi da 50 minuti ciascuno, che secondo me è stata un'operazione terribile. Io comprendo le esigenze di trasposizione, ma davvero, si sono ignorati i dettagli più belli e macchinosi dei casi di cui Alice si occupa -soprattutto quelli del caso Azais in Un segreto non è per sempre- e che per me hanno reso unici i romanzi.
I casi che occupano gli altri otto episodi della serie sono invece casi creati dagli sceneggiatori e paradossalmente sembrano riusciti meglio rispetto a quelli tratti dai romanzi perché appunto studiati appositamente per la TV.

Complessivamente questa serie TV non è stata una completa delusione, quindi, ma ha sicuramente ridimensionato le mie aspettative rispetto alla seconda stagione, che presumibilmente dovrebbe arrivare il prossimo autunno. Guarderò la serie con occhi diversi e cercando di tener presente il target di pubblico a cui è rivolta.
Spero che la trasposizione televisiva abbia incuriosito il pubblico rispetto ai romanzi e che questi possano avere l'apprezzamento che meritano.

E adesso?
Beh, adesso si aspetta il settimo romanzo della serie, sui cui Alessia Gazzola ha detto di essere già al lavoro, e poi...poi si vedrà.

Per oggi è tutto, lettori cari.
Alla prossima! 



7 commenti:

  1. Sai già, anzi, poi commenteremo l'ultima puntata ma, nel complesso, condivido. ;)

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    1. Ne abbiamo parlato insieme tante volte, hai ragione. Sono felice di sapere che la pensiamo alla stessa maniera, visto che so quanto anche tu ami i romanzi di questa serie :)

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  2. #TeamCC tutta la vita! *o* E sospettavo che la scelta dell'Arthur televisivo non fosse stata azzeccata, anche senza aver letto i libri, perchè sinceramente non si è capito perchè Alice lo ami così tanto, quando uno, soffre tanto a stare con lui, e due, è evidente a tutti che il rapporto che ha con CC è molto più bello e particolare! Diciamo che la parte mistery/thriller delle puntate non mi ha convinto molto, i casi si risolvono con troppa facilità in stile Signora in Giallo; mentre quella romance mi ha coinvolto sicuramente molto di più. Yuchino e Marco li vedo benissimo insieme, adoro la Wallie e niente, alla fine aspetto la seconda stagione con trepidazione. Però, nonostante questo, i romanzi della Gazzola non credo li leggerò.
    *scappa via correndo*

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    1. Che si parli di romanzi o di serie TV, anch'io sono nel #TeamCC tutta la vita.
      Arthur nei romanzi è un personaggio molto complesso e profondo, soprattutto nei primi due della serie, e posso dire che i motivi di Alice e del suo amore si comprendono, nonostante le difficoltà nella loro storia. Nella serie è stato tutto trattato in modo molto sbrigativo -la storia tra i due rimane sempre piuttosto uguale a sé stessa.
      La parte mistery è stata molto semplificata, ma da una parte ne capisco la necessità, visto il pubblico generalista a cui è rivolta la serie.
      La Wally è stata resa magistralmente, me la immaginavo proprio così leggendo i romanzi.

      Mi dispiace tu non abbia intenzione di leggere i romanzi, ma rispetto la tua scelta. D'altronde lo faccio anch'io con alcuni film o serie TV tratte da romanzi xD

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  3. Ciao Annie :3 ogni tanto rispunto anche io ^^

    Mi trovo d'accordo su molte delle cose che hai scritto. Prima fra tutti la piattezza del personaggio di Arthur. Io non sono una sua grande fan ma c'è da dire che la serie tv ha fatto un gran lavoro nel facilitare allo spettatore il lato del triangolo per cui tifare XD anche loro completamente #TeamCC
    E Yukino! Il suo era un personaggio così brioso e così divertente! Nella serie tv, ce l'hanno fatta piangere troppo volte. Big no per il triangolo inventato di sana pianta.
    Concordo con te anche per quanto riguarda Nonna Amalia... anche io avevo una versione completamente diversa nel mio immaginario.
    Per fortuna che ci pensa Lino Guanciale a tirare su la situazione <3 <3 non potevo sperare in un migliore CC. Il suo Claudio mi ha stesa, sciolta, liquefatta xD
    E la Wally? Fantastica! xD

    Auguriamoci che la seconda stagione porti miglioramenti e sempre tanto CC xD ;)

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    1. Ma ciao cara! Che bello rivederti da queste parti :)

      Sì, la serie TV ha dato a CC vita decisamente facile. Sì, Arthur con il cuore spezzato negli ultimi episodi ha suscitato qualche reazione di comprensione per lui, ma il dottorino ha guadagnato vantaggio su di lui sin da subito.
      Yukino l'ho sempre amata come personaggio ed il fatto che l'abbiano cacciata nel guaio di questo triangolo amoroso con Marco e Lara non mi è piaciuto affatto. Me l'hanno intristita e non va bene!
      La Wally assolutamente meravigliosa, promossa a voti pienissimi.
      Di Lino Guanciale come CC posso dire che è stata una scelta azzeccatissima. Ci siamo capite xD

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  4. Anne ciao <3 Io sono rimasta molto delusa dalla serie tv :( Amo la serie della Gazzola e proprio a causa di tutti i cambiamenti che hanno apportato ci sono rimasta malissimo, il cast poi per me è un grandissimo "no". Possibile che secondo me abbiano beccato solo la Wally?! Cioè seriamente... Mi sono mancate troppe cose, ad iniziare da "Elis" ... :(

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