martedì 24 novembre 2015

Recensione in anteprima: "Panic" di Lauren Oliver

Cari visitatori della Tana,
oggi vi propongo una nuova recensione. Voglio parlarvi di Panic, il romanzo di Lauren Oliver in uscita il 26 Novembre per Safarà Editore.
Ho partecipato in modo molto entusiasta al blogtour su questo romanzo (QUI la mia tappa con tutti i dettagli per accedere anche al giveaway finale) e ho avuto la possibilità di leggere il romanzo in anteprima. Oggi ve ne parlo in maniera approfondita.

Panic è in uscita il 26 Novembre per Safarà Editore. Il romanzo conterà 336 pagine ed il prezzo del cartaceo è di € 18,00

TRAMA
È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un’America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi. 
Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio. 
Sei pronto a giocare?


LA MIA OPINIONE

Prima di leggere questo romanzo avevo letto pareri molto discordanti e paragoni con romanzi distopici, che mi avevano reso difficile anche inquadrare la storia in un genere preciso. 

Panic non è soltanto il titolo del romanzo, ma è anche il nome del gioco a cui partecipano i diplomati di Carp e che si svolge durante l'estate.
Ma il panico è anche l'emozione più presente nel corso del gioco, visto che questo consiste in una serie di prove molto rischiose, in cui i giocatori mettono a repentaglio la propria incolumità. Chi non riesce ad affrontare le prove viene eliminato, chi prosegue nel gioco ha la possibilità di vincere il montepremi, che quell'anno ammonta a 67mila dollari.
Vincere il montepremi significa avere la possibilità di andare via, lontana dalla monotonia e dal futuro senza prospettive di Carp.
Seguiamo la storia attraverso due PoV: Heather e Dodge sono i due protagonisti della storia ed entrambi hanno deciso di partecipare al gioco, ma per motivi diversi.
Heather inizialmente non voleva partecipare, anzi, era decisa a stare lontana dal gioco. Ma quando Matt, che l'ha appena lasciata si presenta alla prima prova con la sua nuova fiamma, Heather non ci pensa due volte e decide di affrontare il grande salto. Ma il suo ex ragazzo non è l'unico motivo per il quale Heather affronta la prova: anche lei, in fondo, cerca una via per scappare da Carp, dalla gabbia che è la sua vita per regalare a sé stessa e alla sorellina, Lily, un futuro migliore.
Dodge
invece partecipa al gioco per vendetta. Sua sorella maggiore è costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente nell'ultima prova dell'edizione di Panic a cui ha partecipato. Prima ancora dei soldi, il suo obiettivo è quello di vendicarsi della persona che ha rovinato la vita alla sorella.
Il quadro dei personaggi è completato da
Natalie e Bishop, i due migliori amici di Heather. Mentre la prima partecipa al gioco sin dall'inizio e con l'intenzione di vincerlo, Bishop si tiene lontano da Panic.
Panic non è un gioco semplice. Ad ogni prova
i partecipanti rischiano seriamente la loro incolumità e per affrontare le prove bisogna avere un gran coraggio e sangue freddo. 
Ma Panic è anche un gioco che mette ciascuno dei partecipanti di fronte ai propri limiti. Fino a che punto sono pronti ad arrivare? Qual è il rischio massimo che sono pronti ad accettare per vincere? Fino a che compromesso sono disposti a scendere per vincere il montepremi o almeno una parte di esso? 
Sono queste le domande a cui ciascuno dei partecipanti deve rispondere e noi proviamo a trovarle attraverso gli occhi di Heather e Dodge. 
Così scopriamo però che questo gioco va oltre le singole prove, perché quando qualcuno decide di partecipare, questa scelta influisce inevitabilmente su chi gli sta intorno. Panic turba gli equilibri nell'amicizia tra Heather, Bishop e Natalie, ad esempio.

Tra una prova e l'altra i personaggi vengono delineati meglio e li vediamo cambiare sia a livello personale sia come gruppo. In particolare vediamo la crescita personale di Heather e Dodge, ma vediamo anche come i rapporti d'amicizia si stringono e si allentano, come i sentimenti di Heather per Bishop comincino a crescere, così come quelli di Dodge per Natalie.

Sulla stessa falsariga di Ragazze che scompaiono, Lauren Oliver torna a raccontarci la vita di alcuni adolescenti di provincia, che vivono in luoghi in cui si sentono soffocare e non hanno alcun obiettivo per il futuro se non quello di andare via il prima possibile.
Questa autrice ha un modo di caratterizzare i personaggi e di mettere a nudo i loro sentimenti, desideri e speranze che ho molto apprezzato. In questo caso Panic è il pretesto per mettere ciascun personaggio di fronte ai propri limiti, non solo come giocatore, ma come essere umano. Ed è anche l'occasione per dimostrare che i legami umani, l'amore, l'amicizia, sono più forti della voglia di vincere un premio.

Mentre la prima parte del romanzo scorre piuttosto lenta e ci introduce ai due protagonisti e alle regole del gioco, la seconda è sicuramente più entusiasmante e scorre più velocemente, complice l'adrenalina che si aggiunge man mano che andiamo scoprendo le prove che i partecipanti devono affrontare.
Nel complesso è una buona lettura, di cui ho sicuramente apprezzato i protagonisti ed il fatto che l'autrice abbia scelto un contesto realistico per inserire una competizione ad altissimo rischio che sarebbe molto più semplice trovare in un fantasy o in un romanzo distopico. 


Il mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti!


16 commenti:

  1. Ah, io adoro la Oliver *.* è così diabolicamente profonda, riesce a scavare nei personaggi in modo realistico, sensibile e doloroso. Questo suo ultimo romanzo mi incuriosisce davvero tanto e la cover è pazzesca!

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    1. Le cover dei romanzi usciti per Safarà sono entrambe meravigliose, io le amo *^*
      E lo stile della Oliver mi piace, è profondo ma mai noioso, soprattutto quando si tratta di introspezione!

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  2. Ci credete che ancora non ho letto niente di quest'autrice?
    però ammetto che questo nuovo titolo mi attira. Forse anche perché ne ho sentito parlare davvero tanto in rete.

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    1. Questo è il secondo romanzo che leggo di questa autrice e l'ho molto apprezzato. Te lo consiglio!

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  3. Bella recensione Annie! Mi hai incuriosita ancor di più, ma ammetto che già mi ispirava prima nonostante i pareri discordanti! Ora mi è anche più chiaro il quadro che c'è intorno, ero convintissima fosse un distopico :O

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    1. Dai pareri raccolti in giro e dai vari paragoni con Hunger Games anch'io avevo capito fosse un distopico, invece è tutt'altro.
      Sono felice di averti incuriosita :3

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  4. Panic è stato per me il primo libro della Oliver che ho avuto modo di leggere! Mi è piaciuto molto, soprattutto per il "contesto realistico" in cui ha inserito i personaggi, come dici tu. Ora vorrei leggere Ragazze che scompaiono! ^-^

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    1. Entrambi i romanzi hanno un lato sorprendente, pur essendo ambientati nella provincia americana che sembra un po' assopita. Ti consiglio anche Ragazze che scompaiono, decisamente :3

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  5. Ho amato tutti i libri fin'ora tradotti della Oliver, anche quelli per bambini come "Il viaggio di Lili e Po" e "Spindlers" (per non parlare di "E finalmente ti dirò addio"), adesso sto aspettando che mi arrivi Panic.. non vedo l'ora *___*

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    1. E finalmente ti dirò addio me lo hanno consigliato in molti, credo proprio che lo metterò nella prossima TBR!

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  6. Recensioni positive, yeee :) *eccellente*

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  7. Ciao, Annie ♥
    Per me la Oliver è ancora in gran parte da scoprire, avendo letto soltanto E finalmente ti dirò addio; per questo è forse naturale che abbia il desiderio di leggere altri romanzi, Panic un po' più degli altri (ma forse è anche perché ho appena letto la tua recensione). Anch'io ho raccolto (molto superficialmente) opinioni disparate e non posso negare che qualche aspetto mi fa pensare ad altri distopici, ma ancora una volta, grazie alle tue parole, mi sono fatta l'idea che siano solo elementi superficiali. Solo una cosa mi frena: mi sembra un gioco piuttosto inquietante >.<

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    1. Non ti nego che il gioco che la Oliver si è inventata in questo caso è parecchio inquietante. I protagonisti si mettono seriamente alla prova e la loro incolumità è davvero a rischio, sempre di più ad ogni nuova fase del gioco. Però il gioco è anche una sorta di elemento anomalo, che irrompe nella vita di ragazzi di provincia piuttosto ordinari per metterli di fronte ai propri limiti e alle proprie paure.
      Alla fine è proprio Panic che muove i personaggi del romanzo, l'elemento fondante di tutto, ed è interessante vedere come si muovono tutti rispetto al gioco. Ma se ti dico altro finirei per spoilerare, quindi ti basti sapere che secondo me è una lettura interessante :3

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  8. Bellina la recensione ^^
    Io l’ho finito ieri (trovi la mia recensione cliccando qui ) e devo dire che mi è piaciuto parecchio, molto più di Ragazze che scompaiono.
    Un libro con una trama a mio parere appassionante e diversissimo da Hunger Games come invece molti hanno notato. Dei personaggi forti, soprattutto Heather, che con Bishop era shipposissima ahah.
    Una scrittura, poi, scorrevolissima, come solo la Oliver sa fare.
    Niente, a me è piaciuto ahah!
    Un abbraccio,
    Rainy

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