lunedì 23 novembre 2015

Dal libro al film #14: "Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II"


Cari visitatori della Tana,
dopo tempo immemore, ritorna finalmente la mia rubrica dedicata agli adattamenti cinematografici. 
Oggi vi parlo del film del momento, quello che tutti gli appassionati della serie libresca aspettavano ormai da un anno: Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II. 
Aspettavo con trepidazione questo film, perché lo sapete, sono appassionatissima della trilogia libresca, ma lo aspettavo anche con un po' di angoscia, perché sapevo che con l'uscita di questo film si sarebbe chiusa un'altra epoca della mia vita, dopo quella di Harry Potter.
Ma bando ai sentimentalismi e parliamo del film. 
Per cominciare però, partiamo come sempre dal libro.

IL LIBRO

Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte.
La seconda volta, però, viene salvata da un gruppo di ribelli che hanno la loro base nel Distretto 13, quello che tutti credevano essere stato raso al suolo. Guidati dalla presidente Coin, i rivoltosi hanno intenzione di mettere fine alla potenza di Capitol City. Katniss avrà quindi il compito di diventare il Mockingjay, la ghiandaia imitatrice, della rivolta; dovrà esortare i ribelli, infondere sicurezza, fomentare alla ribellione, qualunque sia il costo personale. Ma le forze di Capitol hanno catturato Peeta, e allora tutto diventa più difficile. 
Katniss deve riuscire a guidare la ribellione, ma anche a salvare il ragazzo che per ben due volte è sceso con lei nell'Arena.


IL FILM
Prima di iniziare a parlare di questo film, vi lascio le mie recensioni ai film precedenti della serie: 1|2|3.

Iniziamo come sempre dai dati tecnici e di produzione: Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II è stato prodotto, come i film precedenti, dalla Lionsgate.
A dirigere il film è stato ancora Francis Lawrence, già regista dei due adattamenti precedenti della serie, così come la sceneggiatura è di nuovo opera di Danny Strong e Peter Craig. 
Questo adattamento è stato girato back to back con il precedente, orientativamente tra Settembre 2013 e Giugno 2014 in tre diverse location: Parigi, Berlino e Atlanta.  
Oltre al cast che conosciamo già [Jennifer Lawrence (Katniss Everdeen), Liam Hemsworth (Gale Hawthorne), Josh Hutcherson (Peeta Mellark),  Sam Claflin (Finnick Odair), Willow Shields (Primrose Everdeen), Woody Harrelson (Haymitch Abernathy), Elizabeth Banks (Effie Trinket), Donald Sutherland (Presidente Snow), Philip Seymour Hoffman (Plutarch Heavensbee), Jeffrey Wright (Betee), Julianne Moore (Presidente Coin), Jena Malone (Johanna Mason),  Natalie Dormer (Cressida), Evan Ross (Messalla), Wes Chatam (Castor), Elden Henson (Pollux), Mahershala Ali (Boggs)], in questo ultimo episodio si sono aggiunti altri attori nel cast secondario: Gwendoline Christie (già nota per il ruolo di Brienne di Tarth nella serie Game of Thrones) interpreta la comandante Lyme, leader dei ribelli nel Distretto 2, mentre Michelle Forbes veste i panni del tenente Jackson, seconda in comando di Boggs nella squadra di Katniss. Eugenie Bondurant interpreta Tigris, la stilista con il viso ricoperto di tatuaggi che la fanno sembrare, appunto, una tigre e che aiuta Katniss e la sua squadra durante la loro missione.
I trailer del film sono stati rilasciati tra Giugno e Settembre di quest'anno ed il film è arrivato nelle nostre sale il 19 Novembre, con un giorno d'anticipo rispetto alle sale americane. 

Questa volta non ho saputo aspettare. In barba agli impegni vari mi sono fiondata in sala il primo giorno di programmazione al primo spettacolo nel mio cinema di fiducia, dove so che il film inizia nell'orario segnato per lo spettacolo e non mi mettono in ansia con i venti trailer che nelle grandi catene mandano prima dei film.
Per me con la prima parte dell'adattamento (secondo me la più difficile da gestire), il regista e gli sceneggiatori avevano fatto davvero un ottimo lavoro, considerando il modo in cui scorre lento il romanzo in quel frangente. Le mie aspettative per questa seconda parte dunque erano davvero alte. Nel complesso posso dire di non essere rimasta delusa, perché anche questa volta il lavoro fatto dal cast e dalla crew è stato davvero molto buono.


La rivolta ormai è nella sua fase centrale e curciale e Katniss ne è il simbolo. Il ruolo a cui la costringono la presidente Coin e Plutarch è un ruolo di pura immagine: deve limitarsi a convincere i Distretti a smettere di difendere Capitol e a rivolgere le armi contro Snow. Ma questo è un ruolo che le sta stretto. Ha visto toppe persone morire per mano di Snow e ne sta vedendo 
altrettante morire in nome della rivolta, mentre lei se ne sta con le mani in mano per poi comparire soltanto nei pass-pro, gli spot che la Coin ha commissionato per alimentare la rivolta. Dall'essere la marionetta di Snow negli Hunger Games è passata all'essere la marionetta della Coin per la rivolta.
Ma in questi anni abbiamo imparato a conoscere Katniss e sappiamo quanto sia testarda e perseverante. Ecco perché non lascia che la Coin la faccia rimanere nel Distretto 13 e in un modo o nell'altro riesce a raggiungere Capitol. Seppur nelle retrovie e con una crew pronta a riprenderla per girare i pass-pro che la segue, Katniss, insieme alla sua squadra che comprende anche Peeta e Gale, deve affrontare uno ad uno i baccelli, trappole messe a punto dagli strateghi per spettacolarizzare la morte dei ribelli per poi mandare le immagini in TV. Il percorso fino al palazzo del presidente è lungo, ma Katniss non ha intenzione di perdere di vista il suo unico obiettivo: uccidere Snow.
Ma cosa succede quando la linea che distingue il nemico dal capo della ribellione diventa sempre più sottile? Cosa fare quando chi dovrebbe portare nuove prospettive per chi ha combattuto per ribellarsi alla dittatura diventa a sua volta un despota?
Ecco, Katniss deve proprio imparare a muoversi su questa linea sottile per capire chi è il vero nemico e contro chi dovrà scagliare la freccia che cambierà la storia di Panem.

Esattamente come nel romanzo, anche nel film è palpabile la crescita di Katniss come personaggio: nonostante la Coin le offra la via più facile, quella di restare nel 13 e continuare a pubblicizzare la ribellione stando alle sue regole, la protagonista non si lascia convincere e non si lascia accecare nemmeno dall'odio che prova per Snow. È pronta a sacrificarsi per il bene di Panem, per regalare al suo popolo un futuro migliore.
Jennifer Lawrence ancora una volta ci regala una bellissima interpretazione. Ormai non riuscirei a vedere nessun'altra attrice nei panni di Katniss perché lei ha davvero saputo cogliere l'essenza di questo personaggio ed è riuscita a farlo suo.
Josh Hutcherson, dopo che il suo personaggio è stato assente per la gran parte dell'adattamento precedente, è tornato ad essere molto più presente in questo. Ottimo lavoro anche per lui, che ha dovuto vestire i panni di un Peeta prima devastato dal depistaggio e poi pronto a lottare anche contro sé stesso pur di guarire. Le sofferenze e le conseguenze delle torture che il suo personaggio ha subito a Capitol sono palpabili in ogni scena in cui è presente, traspaiono dai suoi occhi e ad ogni dialogo con Katniss è un nodo alla gola. 
Al contrario di quanto dice Gale, sia nel romanzo che nel film, credo fermamente che Katniss non abbia scelto Peeta perché è indispensabile alla sua sopravvivenza. Ha scelto Peeta perché portano entrambi le stese cicatrici, perché entrambi sanno cosa sono il dolore ed il sacrificio, perché hanno sofferto e si sono sacrificati l'uno per l'altra e credo che questo sia qualcosa di molto profondo ed intimo.
Liam Hemsworth direi che è nella media, le sue performance in questi adattamenti non mi hanno mai fatta impazzire e come sapete il personaggio di Gale mi è particolarmente indigesto. Proprio a proposito di questo personaggio devo dire però che il suo ruolo come autore del progetto della trappola di cui rimarrà vittima Prim viene sottolineata ancora meglio che nel romanzo.
Il grande interrogativo di questo adattamento riguardava l'assenza di Philip Seymour Hoffman, attore scomparso lo scorso anno e che aveva girato soltanto in parte le scene di questo adattamento. Il personaggio di Plutarch, infatti, ha un ruolo fondamentale nella parte finale del romanzo e devo ammetter che gli sceneggiatori sono riusciti a fare un lavoro molto buono in questo caso, affidando le parole dello stratega ad una lettera in cui sono tirati i fili dell'intera vicenda. Devo ammettere che anche in questo caso la parte giocata da Plutarch viene chiarita ancora meglio che nel libro.

Questo adattamento è sicuramente frutto di un lavoro svolto in maniera molto buona dal cast e dalla crew. Bellissimi la fotografia e gli effetti speciali e ancora una volta ottima la scelta delle musiche. In particolare ho trovato azzeccatissima la scelta di inserire Deep in the Meadow (la ninna nanna di Rue) nei titoli di coda, perché oltre a chiudere il cerchio che si era aperto con il primo adattamento, da canzone per una morte, diventa una canzone di vita, di speranza, dopo l'epilogo che tutti conosciamo. 
La parte finale non è esattamente uguale al romanzo, ma altrettanto emozionante. Katniss e Peeta devono fare i conti con il dolore e il vuoto che hanno lasciato tutte le vittime della ribellione, con gli incubi che non vogliono andare via e ricordano loro costantemente dei giochi e della guerra. Ma sono sopravvissuti e l'unica cosa che possono fare è andare avanti. 

Intenso, emozionante, adrenalinico. Questo adattamento chiude degnamente questa serie di film e rende giustizia al romanzo, che per la cronaca, quello che preferisco di meno nella trilogia. 
E adesso non mi rimane che crogiolarmi nel finale dolceamaro e piangere tutte le mie lacrime in un angolino.

Dirò loro che, nelle mattine brutte, mi sembra impossibile trarre piacere da qualcosa perché temo che possano portarmelo via. E che in quei momenti faccio mentalmente un elenco di ogni atto di bontà che ho visto fare. È come un gioco. Ripetitivo. Persino un po' noioso, dopo più di vent'anni. Ma esistono giochi molto peggiori a cui giocare. 

1 commento:

  1. Ho pubblicato anche io la mia recensione sul film e Concordo su tutto!
    Anche a me il personaggio di Gale non è piaciuto molto sia nel libro che nel film, quindi anche l'interpretazione di Liam mi è stata un po' "indifferente" in generale. Josh e Jennifer splendidi, ma tutto il cast è stato davvero fantastico, penso che non avremmo potuto chiedere un cast migliore di questo!

    RispondiElimina