lunedì 7 dicembre 2015

Recensione di "Quel fantastico peggior anno della mia vita" - Jesse Andrews

Cari visitatori della Tana,
iniziamo al meglio la settimana con una nuova recensione!
Oggi vi parlo di una delle ultime uscite in libreria, sicuramente tra le più attese in Italia. Sto parlando di Quel fantastico peggior anno della mia vita di Jesse Andrews, versione italiana di Me and Earl and the Dying Girl.

Il romanzo è uscito il 1° Dicembre per Einaudi e conta 250 pagine. Il prezzo è di € 17,50 per il cartaceo e di € 8,99 per l'ebook.


TRAMA

La vita di Greg cambia il giorno in cui la madre gli comunica che la sua compagna Rachel si è ammalata molto gravemente e che lui dovrebbe proprio starle vicino. Per Greg, il più imbranato nerd asociale della scuola, è un vero colpo. Il fortino di solitudine che si è costruito nel tempo comincia a traballare davanti ai suoi occhi. Non c'è niente da fare, se non sottoporsi al supplizio. Unica consolazione, la presenza di Earl, l'altro nerd della scuola. Insieme decidono di fare l'unica cosa di cui sono capaci. Un film per Rachel. Il film più brutto della Storia, probabilmente, ma con un'unica, devotissima fan.




LA MIA OPINIONE
I romanzi YA in cui uno dei personaggi, protagonisti o meno, è ammalato, hanno invaso le nostre librerie negli ultimi anni, in particolare dopo Colpa delle stelle, un vero e proprio caso editoriale che ha avuto risonanza in tutto il mondo. Romanzi strappalacrime con perle di saggezza e insegnamenti di vita si sono diffusi a macchia d'olio e d'un tratto gli scaffali nella sezione libri per ragazzi nelle nostre librerie ne sono stati pieni zeppi.
Insomma, si tratta di un meccanismo editoriale che conosciamo bene. 
In questo panorama un po' ripetitivo e direi anche saturo ormai, Quel fantastico peggior anno della mia vita  si pone decisamente come un romanzo fuori dal coro.

Greg Gaines ha diciassette anni e da quando frequenta le superiori ha deciso di non avere amici. Di conoscenti ne ha tanti, anzi tantissimi nei diversi gruppi che si sono creati a scuola. Certo, ha anche Earl, un socio in affari con il quale da anni realizza dei film, ma poi non c'è nessun altro.
Quando Greg inizia il suo ultimo anno di liceo, subito dopo aver superato il primo temibilissimo giorno di scuola, riceva da sua madre una notizia molto spiacevole. Rachel, una loro conoscente e compagna di scuola di Greg si è ammalata di leucemia. 
La madre di Greg gli suggerisce che dovrebbe proprio stare vicino alla ragazza durante questo periodo. Greg non sa come sottrarsi a questa cosa, ma dall'altra parte non è nemmeno bravo ad interagire con le persone.
Ad aiutarlo nella sua missione, un po' per caso, c'è anche Earl. 
Quando Rachel scopre i film che Greg e Earl hanno girato, è la prima a cui i ragazzi concedono il permesso di vederli. È così che Rachel diventa la loro prima ed unica fan ed è così che quando le condizioni di Rachel si aggravano, i due si assumono il compito di girare un film per lei. Questa scelta potrebbe rivelasi un successo, oppure un disastro...

Andrews ci racconta la storia dal PoV di Greg, un protagonista sui generis, con cui non sono entrata in sintonia subito, ma che pagina dopo pagina è riuscito a catturare la mia attenzione.
Quello che ho apprezzato molto è il fatto che non solo la storia ci viene raccontata da un PoV in prima persona, ma anche il fatto che Andrews rende credibile la narrazione scegliendo una prosa adolescenziale. Tra narrazione, scene scritte come sceneggiature ed elenchi, ci ritroviamo ad una storia per adolescenti raccontata dal PoV un adolescente esattamente come la racconterebbe un adolescente, il che si rivela una scelta stilistica molto intelligente, che rende il romanzo molto scorrevole e  anche originale a livello di struttura. 
È un romanzo molto ironico, in cui non mancano certo le scene divertenti. Inoltre è condito alla perfezione dai commenti sarcastici di Greg sulle cose che vive, quindi risate assicurate ad ogni capitolo.
Ma Quel fantastico peggior anno della mia vita è soprattutto un romanzo onesto, realistico, che racconta una storia che possiamo definire ordinaria. Le malattie come le cose brutte in generale, semplicemente accadono e questa è la storia ordinaria di qualcosa di brutto che è capitato ad una ragazza molto giovane.
Certo è estremamente triste vedere una persona così giovane ammalarsi, ma allo stesso tempo con questo romanzo Andrews ci dice quanto la malattia sia in qualche modo parte della vita, qualcosa che può capitare a chiunque e che non nasconde nulla di straordinario o filosofico, senza alcuna lezione di vita da rivelare o perla di saggezza da scrivere alla fine del libro.

Ma questo romanzo è anche la storia di tre persone e di come gli incontri e gli scontri che hanno avuto in qualche modo abbiano condizionato le loro vite. Greg, Earl e Rachel sono tre persone profondamente diverse e nonostante il legame tra di loro non sia profondo, ciò che hanno in comune li porta a parlare e in qualche modo ad influenzarsi a vicenda.

Nel complesso posso dire che questo romanzo mi è piaciuto, fondamentalmente per il fatto di essere un romanzo diverso, ma soprattutto diverso da quello che potevo aspettarmi leggendo un romanzo in cui si parla di una malattia. Perché in fondo questo romanzo non parla solo della leucemia di Rachel, ma è un romanzo di formazione a tutti gli effetti, in cui Greg tenta di trovare sé stesso e scoprire cosa vuole dalla vita, così come fa Earl, anche se le sue scelte rimangono "nascoste" per un po' più di capitoli.
Se state cercando un romanzo realistico, divertente, che vi faccia entrare nelle testa di un adolescente un po' asociale che si trova ad affrontare di malavoglia un'amicizia forzata con una ragazza in fin di vita, allora questo è il romanzo che dovete leggere.
Che poi anche non volendo contenere degli insegnamenti, in fondo anche questo romanzo ne nasconde uno molto importante, che vi ho già rivelato qualche riga più in alto.


Il mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti!

8 commenti:

  1. Sono veramente curiosa di leggere questo romanzo, bellissima recensione! :3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio!
      E' un romanzo molto curioso, quindi te lo consiglio!

      Elimina
  2. Mi incuriosisce un sacco questo libro, devo proprio leggerlo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un romanzo particolare, se hai tempo e voglia di leggere uno YA un po' fuori dagli schemi allora consigliatissimo!

      Elimina
  3. Sono partita che non mi attirava più di tanto, colpa anche della copertina che non mi piace :P, ma soprattutto perché non sono tanto brava a digerire questo tipo di storie, però dopo aver letto parecchie opinioni come la tua, in cui si spiega la particolarità del libro, voglio leggerlo assolutamente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cover originale è molto meglio, in effetti. Avrei preferito mantenessero quella onestamente!
      Questo è uno YA davvero fuori dal coro, molto realistico, forse anche un po' troppo. Se sei in vena di leggere qualcosa del genere ma con la coscieenza di avere in mano qualcosa di molto diverso da quello che propone l'editoria italiana a livello di YA, allora te lo consiglio!

      Elimina
  4. Questo lo punto praticamente da quando è uscito e dopo la tua recensione non so davvero come farò a resistere: deve essere mio al più presto! (Credo che approfitterò del Natale alle porte! :P).
    Sono contenta che l'abbiano tradotto da noi, davvero, ma l'edizione italiana mi piace proprio poco. Spero che i contenuti siano buoni (traduzione, redazione) perché per quanto riguarda il titolo e la copertina preferisco di gran lunga l'originale e credo che proverò a prendere questa edizione.
    Comunque... lamentele a parte (scusa!) sono contenta che ti sia piaciuto! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Natale sarà la buona occasione per i nostri acquisti, decisamente :3
      Nemmeno a me l'edizione entusiasmava più di tanto, soprattutto la cover ed il titolo, ma secondo me con il contenuto è stato fatto davvero un buon lavoro.
      Le lamentele fanno parte del nostro "lavoro" di lettori, ci stanno tutte!

      Elimina