lunedì 9 settembre 2019

Recensione: "Lena e la tempesta" di Alessia Gazzola

Cari visitatori della Tana,
anche questa settimana vi propongo una nuova recensione e questa volta voglio parlarvi di un romanzo che ho letto nel corso dell'estate: si tratta di Lena e la tempesta di Alessia Gazzola.

Lena e la tempesta
di Alessia Gazzola
Garzanti
186 pagine
€ 9,99 (ebook) € 16,40 (cartaceo)


TRAMA
Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l'isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l'unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti trascorsi dell'ultima vacanza lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d'acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. II suo progetto è quello di stare sull'isola solo qualche giorno, trovare degli affittuari e ricominciare altrove tutto quello che c'è da ricominciare. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quei giorni che abbronzano il suo viso chiaro e delicato saranno per lei molto di più. Ancora non sa che ci si può proteggere dalle emozioni con una corazza, ma c'è sempre qualcuno pronto a scalfirla, come Tommaso l'affascinante ragazzo che giorno dopo giorno la aiuterà a capire chi vuole essere davvero. Non sa che la verità ha mille sfumature. Che nulla è davvero inconfessabile perché la colpa spesso non è dove credevamo che fosse.

LA MIA OPINIONE

Ero più che curiosa di leggere questo romanzo. Dopo l'esperimento ben riuscito di Non è la fine del mondo volevo proprio vedere in che modo Alessia Gazzola si rapportasse ad un personaggio nuovo, con una storia personale che sin da subito si preannuncia complessa, in un romanzo autoconclusivo.

Lena ha vissuto tutte le estati della sua giovinezza a Levura, una bellissima isola siciliana sulla quale amava trascorrere le vacanze nella casa dei genitori. Poi, quando aveva quindici anni, le è successo qualcosa di terribile, che ha deciso di non confessare mai a nessuno e da allora ha deciso di non tornare più sull'isola.
Quando però la sua carriera di illustratrice arriva ad un vicolo cieco, decide di tornare a Levura per ritrovare l'ispirazione e ristrutturare la casa, ormai sua, per proporla in affitto ed avere qualche entrata extra in attesa di vendere i suoi lavori.
Lena aveva in programma di restare il tempo necessario per tirare il fiato e dare le direttive per i lavori, ma i suoi piani devono cambiare quando si accorge che la ristrutturazione non sarà semplice, ma soprattutto che stare sull'isola non è del tutto negativo per lei e per elaborare quello che le è successo, ma anche le sue emozioni. 

Quella di Alessia Gazzola con la storia che racconta in questo romanzo è stata una vera e propria sfida: raccontare di un tema complicato come la violenza sessuale in un romanzo di poco meno di duecento pagine con la giusta sensibilità non è facile.
Per apprezzare al meglio questo romanzo ho dovuto archiviare le protagoniste femminili precedenti dell'autrice e provare a capire Lena Santoruvo senza pregiudizi, perché è un personaggio nuovo, diverso, con una storia di un certo peso alle spalle.
Fatto questo, è semplice immedesimarsi nel percorso di Lena: tornare a Levura per lei significa elaborare un ricordo terribile, ma anche fare pace con le sue emozioni, che ha sempre represso al punto di non provarle nemmeno più ed infine, trovare l'inizio di un nuovo percorso che la possa rendere felice.

In questo romanzo l'autrice ci giuda attraverso un piccolo percorso di accettazione, nel quale gli ostacoli non mancano ma nel quale la protagonista trova anche un valido aiuto, Tommaso, il medico dell'isola. Il tema centrale del romanzo, che ha logorato Lena per molti anni, è trattata con tatto e sensibilità.

Lena e la tempesta è stata sicuramente un'ottima lettura estiva, breve ma mai banale, che trova proprio nella linearità il suo pregio principale, ma che forse alla fine rimane un po' troppo poco incisiva per il tema che tratta.




Il mio voto per questo romanzo è di tre riccetti e mezzo!


venerdì 6 settembre 2019

Friday News #172

Cari visitatori della Tana, 
benvenuti ad un nuovo appuntamento con Friday News, la rubrica interamente dedicata alle notizie dal mondo dei libri.
Pronti a scoprire le più interessanti della settimana?

Cover reveals;

Novità sugli adattamenti;
  • Anche I Testamenti, seguito di Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood, sarà adattato come serie TV per il canale streaming HULU. Il romanzo uscirà in Italia in contemporanea mondiale il 10 Settembre;
  • Sono iniziate a Londra le riprese di Lethal White, adattamento televisivo della BBC di Bianco Letale di Robert Galbraith. Tom Burke e Holliday Grainger torneranno ad interpretare i protagonisti della storia, Cormoran Strike e Robin Ellacott, in questo nuovo adattamento in quattro parti diretto da Susan Tully;
  • È stato rilasciato il trailer della terza stagione di Anne with an E, la serie TV basata sulla serie di romanzi Anne di Tetti Verdi di L.M. Montgomery;
  • È stato rilasciato anche il trailer di L'uomo del labirinto, film scritto e diretto da Donato Carrisi e basato sul suo romanzo omonimo, in uscita al cinema il 30 Ottobre;

Prossime uscite in Italia;
  • Esce il 4 Novembre per Newton Compton Maledetto il giorno che mi sono innamorata di Felicia Kingsley; 
  • Loki - Il giovane dio dell'inganno di Mackenzi Lee dovrebbe uscire il 26 Novembre per Mondadori, così come Il priorato dell'albero delle arance  di Samanta Shannon;
  • Rizzoli dovrebbe pubblicare per la fine di novembre Finale di Stephanie Garber, terzo volume della serie Caraval;
  • Uscirà per Fanucci tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 The Winner's Kiss: Il bacio di Marie Rutkoski, ultimo volume della serie The Winner's Curse;
  • Anche questa settimana ci sono stati annunci per le prossime uscite Oscar Mondadori: Empire of the Vampire di Jay Kristoff arriverà nell'autunno del 2020, mentre prossimamente avremo Gideon: La nona di Tamsyn Muir. Inoltre Jay Kristoff ha spoilerato direttamente sui suoi social l'uscita per Mondadori della serie The Aurora Cycle, scritta a quattro mani con Amie Kaufman;
Prossime uscite internazionali;

  • In esclusiva su EW.com è stata rivelata la cover di Ohew Conference of Birds, quinto volume della serie di Miss Peregrine firmata da Ransom Riggs, che uscirà a Gennaio negli USA;
  • Nuova duologia in arrivo per Kerry Maniscalco (di cui Oscar Mondadori pubblicherà prossimamente alcuni romanzi in Italia): si tratta di due romanzi ambientati nella Sicilia del XIX secolo, di cui il primo Kingdom of the Wicked, uscirà negli USA nell'autunno 2020;
Offerte in corso;

E per oggi è tutto, lettori cari.
Alla prossima!

martedì 3 settembre 2019

Recensione: "Fidanzati dell'inverno" (L'attraversaspecchi #1) di Christelle Dabos

Cari visitatori della Tana,
oggi finalmente torno a recensire e lo faccio con un romanzo del quale mi sono perdutamente innamorata: Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos, primo volume della chiacchieratissima serie L'attraversaspecchi.

Fidanzati dell'inverno
L'attraversaspecchi #1
di Christelle Dabos
Edizioni E/O
2018
504 pagine
€ 12,99 (ebook) € 16,00 (cartaceo)

TRAMA
In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

LA MIA OPINIONE
Che io sia restia a leggere i romanzi molto chiacchierati alla vigilia dell'uscita ormai non è più un mistero. Di solito aspetto che il polverone si calmi per poi leggerli e così ho fatto anche con Fidanzati dell'inverno.

Christelle Dabos ci trasporta in un universo del futuro ma con elementi fantasy e steampunk: Ofelia, la protagonista del romanzo, che vive su Anima, è una ragazza piuttosto goffa ma con un talento incredibile per la lettura degli oggetti. Attraverso il tocco delle mani infatti riesce a leggere la storia di qualsiasi oggetto le venga presentato e proprio per questo lavora come curatrice in  un museo. La sua vita cambia radicalmente quando viene promessa sposa a Thorn, un nobile dell'arca Polo, sulla quale Ofelia si trasferisce in attesa del matrimonio insieme alla zia Roseline, la sua chaperon.
Il fidanzamento parte con il piede sbagliato perché Thorn non è affatto cordiale e per nulla simpatico e non esita a lasciare Ofelia a casa di sua zia Berenilde, dove presto Ofelia capirà che Thorn ha molti nemici a causa delle sue origini e che su Polo le cose funzionano in modo molto diverso che su Anima. Famiglie in lotta, congiure e omicidi sono all'ordine del giorno, e tutto gira intorno alla corte di Faruk, lo Spirito dell'Arca, che tutti provano ad ingraziarsi.
Quando Ofelia scopre di essere un tassello importante proprio per un piano che coinvolge Faruk, va su tutte le furie. Ma se adesso vuole sopravvivere su Polo, deve stare molto attenta...

Per leggere questo romanzo, ho deciso di prendermi tutto il tempo necessario. Non perché non fosse interessante o coinvolgente, ma perché volevo prendermi il tempo giusto per ri-approcciarmi al fantasy dopo un po' di tempo, dato che avevo messo un po' da parte questo genere nelle mie letture.
Devo dire che è stato il metodo migliore, perché sono riuscita a godermi a pieno la lettura di questo romanzo e me ne sono innamorata. 
L'ambientazione della storia è la prima cosa che colpisce: questo mondo che è un misto tra passato e futuro con elementi magici funziona veramente bene. Le descrizioni sono accurate e ci lasciano intendere quanta cura abbia messo l'autrice nel costruire lo scenario nel quale si muovono i suoi personaggi.
Ofelia è una protagonista che si scopre poco a poco, perché all'inizio sembra piuttosto debole rispetto al mondo che la circonda e alla storia che l'aspetta, ma capitolo dopo capitolo scopriamo una giovane caparbia, curiosa, fiera, che non si arrende di fronte alle difficoltà e che ha anche una buona capacità di improvvisazione.
I personaggi che si muovono intorno a lei sono piuttosto variegati: la sua famiglia pensa soltanto a farle fare un buon matrimonio e la spinge quasi letteralmente fuori da casa; Berenilde punta a sopravvivere su Polo ingraziandosi Faruk e non risparmiandosi in macchinazioni e complotti.
E poi c'è Thorn, il suo futuro sposo, il più enigmatico tra i personaggi che incontriamo. Freddo, di pochissime parole, per niente cordiale, Thorn è completamente dedito al lavoro di Intendente e non ci tiene affatto a dimostrare un qualche tipo di sentimento nei confronti di Ofelia. Ma i suoi piccoli gesti, le sue poche frasi, ci fanno capire che forse, sotto la sua armatura, c'è qualcosa di più che scopriremo nei prossimi volumi della serie.

Nel complesso ho trovato Fidanzati dell'inverno un'ottima lettura. Il ritmo narrativo non è altissimo, ma rimane un romanzo scorrevole e godibile, un fantasy molto originale in cui non mancano i colpi di scena.
Consigliatissimo!


Il mio voto per questo romanzo è di cinque riccetti!