mercoledì 16 aprile 2014

Recensione di "Legend" - Marie Lu

Cari visitatori della Tana,
è tempo di una nuova recensione, in questo bellissimo Mercoledì di Primavera.
Ovvi voglio parlarvi di Legend, primo romanzo dell'omonima trilogia di Marie Lu, che ha spopolato negli USA e a quanto ho letto è stato accolto con entusiasmo anche qui in Italia.

Uscito lo scorso Ottobre per Piemme, il libro conta 262 pagine e costa € 16,50.


TRAMA
Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. A quindici anni, June è già una promessa della Repubblica. Nata in una famiglia ricca e prestigiosa, oltre a una bella casa, un mucchio di soldi e la possibilità di frequentare le scuole migliori, possiede anche un vero talento nel cacciarsi nei guai e senza l'intervento di Metias, il fratello maggiore, probabilmente qualcuna delle sue bravate all'accademia militare sarebbe già finita male. Dalla morte dei genitori, Metias è l'unico su cui può contare, almeno fino al giorno in cui viene ucciso in circostanze misteriose. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nei bassifondi della Repubblica. Ed è anche il criminale più ricercato del paese. Da quel giorno, June ha un unico desiderio: vendicare Metias. Ma per lei e Day il destino ha altri piani.



LA MIA OPINIONE
Prima di cominciare a parlarvi di questo libro, devo confessarvi che l'ho divorato.
Quando è uscito avevo letto un sacco di recensioni più che positive, che come al solito mi hanno fatta un po' dubitare della qualità di questo romanzo (ho una naturale diffidenza verso tutti i libri che vengono acclamati dalla critica, non posso farci nulla) così ho rimandato la lettura. Finché non l'ho trovato in scambio. L'occasione era troppo ghiotta per lasciarmela sfuggire, così ho deciso di prenderlo. Devo ammettere che è stato un ottima idea!

Siamo a Los Angeles, in un futuro distopico. Gli Stati Uniti vivono una condizione politica e territoriale molto diversa da quella odierna: La Repubblica è in guerra contro le Colonie e i Patrioti. Ognuno dei nati nella Repubblica, una volta compiuti i dieci anni, viene sottoposto alla Prova, che permette al Governo di verificare le capacità fisiche e intellettive e di decidere la destinazione di ciascuno dei cittadini. Sulla base dei risultati i cittadini sono indirizzati ad attività diverse: chi supera il test con ottimi risultati viene spedito nelle migliori università e ha la possibilità di fare carriera nell'esercito; chi la supera con risultati discreti viene spedito in università di media importanza e impiegato per supportare in qualche modo la Repubblica; chi consegue risultati mediocri invece viene spedito direttamente a lavorare, per lo più nelle fabbriche e nelle centrali, mentre chi non supera la Prova viene spedito nei Campi di Lavoro.
Il punteggio massimo nella prova è di 1500 punti, e solo una persona nella Repubblica lo ha raggiunto: June Iparis

June ha 15 anni e frequenta una delle migliori università della Repubblica. E' intelligente,
un'osservatrice naturale e ovviamente è molto atletica. Da quando i suoi genitori sono morti, si è legata moltissimo al fratello Metias. Anche lui lavora nell'esercito, e proprio durante un'operazione militare alla quale stava partecipando, viene ucciso.
Pochi sono i dubbi sul colpevole: quella notte, Day, il criminale più ricercato della Repubblica, stava tentando di rubare dei vaccini.

E' proprio June che viene immediatamente coinvolta nelle indagini per la caccia a Day, ed è così che le vite dell'inafferrabile criminale e della ragazza prodigio si incrociano.

Per raccontare la storia contenuta in questo primo volume, Marie Lu ha creato un intreccio molto interessante, che ci viene esposto sia dal PoV di June che da quello di Day, che sia alternano capitolo dopo capitolo.
Entrambi i personaggi sono caratterizzati più che bene, e per questo è estremamente interessante leggere il racconto dal punto di vista di tutti e due.
Parliamo di due ragazzi molto intelligenti, abituati ad osservare, e soprattutto nella prima parte, in cui June da la caccia a Day, è interessante osservare le loro mosse e i loro ragionamenti.
Anche se i PoV sono alternati, il racconto scorre fluidamente e senza intoppi, aiutato da uno stile semplice ma d'impatto. 
La tensione narrativa è gestita bene, un'escalation verso il finale che lascia con il fiato sospeso. E poi non mancano i colpi di scena! 
Una nota certo poi deve essere data all'ambientazione, che certo non è delle più originali (c'è qualcosa sia di Hunger Games che di Divergent) ma che comunque viene costruita e descritta più che bene e che ha una parte importante nel romanzo, sia a livello spaziale che a livello temporale. Tuttavia si sente la mancanza della storia della Repubblica. Infatti, mentre quelli che sono i rapporti tra la Repubblica e le Colonie e anche il funzionamento interno della Repubblica vengono descritti molto bene, e alle descrizioni sono accompagnate anche nel corso del romanzo diverse scene, non si capisce come la Repubblica si sia separata dalle Colonie.

A chiusura di questa recensione, non posso far altro che consigliarvi questo romanzo, soprattutto se amate i romanzi distopici!


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!


martedì 15 aprile 2014

Top Ten Tuesday #25: Top Ten Bookish Things

Cari visitatori della Tana,
oggi, come ogni Martedì (o quasi) è tempo di una una nuova Top Ten! Il tema che propone oggi The Broke and the Bookish riguarda i gadget libreschi. 
Non ne posseggo molti, e proprio per questo ho deciso di stilare una Top 4 di quelli che posseggo e una Top 6 di quelli che vorrei avere.
Le immagini che inserirò sono puramente dimostrative!

Top 5 Bookish Things I own

La spilla con la Ghiandaia Imitatrice.
Ho avuto la fortuna di averla in regalo nel periodo in cui in Italia hanno pubblicato Il canto della rivolta, e nella librerie Mondadori la davano in omaggio a chi acquistava due libri della serie.


La sciarpa di Grifondoro
Quando sono andata a Londra, quest' inverno, non poteva mancare una gita al Binario 9 e 3/4 (per chi non lo sapesse, si trova dentro la Stazione di King's Cross. Ne La camera dei segreti la stazione in stile vittoriano con la facciata di mattoni rossi e St.Pancras, quindi se per caso vi dovesse capitare di andarci, ricordate che è a King's Cross, che sta giusto accanto, che dovete entrare!) e nello store dove vendono il merchandising ufficiale di Harry Potter ho comprato la sciarpa di Grifondoro. La prossima sarà quella di Corvonero, perché io sono una Griffinclaw e devo averle entrambe!


La Mappa del Malandrino
Non poteva cero mancare alla mia collezione la Mappa del Malandrino, che ho avuto la fortuna di trovare inclusa nel volume Harry Potter - La magia del film edito da Panini Comics e che ho avuto in regalo per i miei 20 anni. E' stata davvero una bella fortuna perché sempre all'official store di Harry Potter ho visto che la stessa identica mappa costava quanto l'intero volume, quindi sono davvero contenta di averla trovata insieme al libro!

Il volume Harry Potter - La magia del film
A chi non lo conosce, questo libro potrebbe sembrare un semplice libro, ma non è così!
Oltre a contenere bellissime pagine dedicate a tutti i film della serie, infatti, contiene anche moltissimi gadget tra cui la Mappa del Malandrino, un invito al Ballo del Ceppo, i famosi decreti della professoressa Umbridge e l'immancabile lettera da Hogwarts.


Top 6 Bookish Things I want

  


Le collane con i simboli della casa Martell e della casa Stark
Per chi non lo sapesse, sono una grande fan sia della serie libresca che della serie televisiva Il Trono di Spade, e queste sono le mie due case preferite, quindi non appena avrò la possibilità credo proprio che comprerò queste collane!



Collana con il simbolo dei Doni della Morte e con la Ghiandaia Imitatrice
Che non può certo mancare alla mia collezione! Oltre a volere questa collana, vorrei anche farmi tatuare questo simbolo. 


Clutch con la cover di Persuasione di Jane Austen
Me ne sono innamorata non appena l'ho vista. Può una Janeite come me resistere a questa bellissima creazione? Devo averla. Costa un bel po', ma prima o poi so che sarà mia!


Bookcase in stile libresco per il mio Kindle


Borsa con una delle mie citazioni preferite da Harry Potter


Phonecase con i simbli delle sette nobili Casate di Westeros


E per oggi siamo arrivati alla fine di questo appuntamento.
Ma adesso sono curiosa di sapere quali gadget libreschi possedete e soprattutto quali vorreste avere!
Su, non siate timidi e sbizzarritevi!

domenica 13 aprile 2014

Clock Rewinders #46

Cari visitatori della Tana,
è già la Domenica delle Palme, e anche oggi torna Clock Rewinders,  la rubrica settimanale ideata dai blog On a Book Bender e 25 Hour Books.
Troverete qui un riassunto della settimana, che riguarda questo blog, i blog che seguo, le mie letture e un po' di quello che mi passa per la testa sul momento.

{La settimana appena trascorsa nella Tana}
  • Il primo post della settimana è stato dedicato a Divergent, il film tratto dall'omonimo romanzo di Veronica Roth;
  • La recensione della settimana è quella di Per una volta nella vita di Rainbow Rowell;

{La settimana appena trascorsa nella blogosfera}

{Serie TV}

Prima di cominciare con gli episodi di questa settimana, direi di fare un passo indietro per parlarvi del season finale di Once Upon a Time in Wonderland, che come sapete ha avuto soltanto 13 episodi e non sarà rinnovato.
Che dire? Season finale un po' prevedibile, ma d'altronde chi non vorrebbe l'happy ending?
Certo, la mia OTP non si è realizzata, ma cosa può una povera fangirl in confronto al vero amor?
Domenica è finalmente andata in onda la 4x01 di Game of Thrones, attesissimo episodio che non mi ha affatto delusa. Cresce a dismisura il mio amore per Arya, Sansa e Jon, mentre la mia considerazione per Daenerys è in caduta libera. Poi sapete già quanto io ami Jaime e Brienne, e ogni scena che li riguarda per me è causa di fangirling continuo. Get out, Cersei! My OTP needs to come true!
La 3x16 di Once Upon a Time ha finalmente visto Regina come protagonista assoluta! E non sono mancati i momenti Robin/Regina, il che non mi è certo dispiaciuto.
The Mindy Project ha avuto due episodi anche questa settimana, e se il primo mi ha lasciata un attimino scioccata, il secondo certo non è stato da meno.
Non che siano successe cose dell'altro mondo, però...ecco, non mi aspettavo che il TUTTO venisse gestito così.
La 1x04 di The 100 devo dire che non mi è dispiaciuta. Dopo il finale della 1x03 certo non potevo aspettarmi nulla di diverso!
Inoltre sto recuperando Scandal. Sono arrivata alla 3x10 e Quinn mi sta sempre di più sulle scatole (ma quanto è tonta?), Cyrus recupera punti come se non ci fosse un domani, così come Jake e Huck mi inquieta sempre di più!

{Crush of the week}


La mia crush della settimana non poteva che essere Danny Castellano, uno dei protagonisti maschili di The Mindy Project, interpretato da Chris Messina.
Io credo davvero sia molto affascinante, sia l'attore come uomo che Danny come personaggio!

E anche per questa settimana è tutto.
Alla prossima Domenica per un altro recap! 


giovedì 10 aprile 2014

Recensione di "Per una volta nella vita" di Rainbow Rowell

Cari visitatori della Tana,
in questo caldo e soleggiato pomeriggio di Aprile sembra proprio che la Primavera sia finalmente arrivata, e io sono ispiratissima per scrivere una nuova recensione.
Oggi vi voglio parlare di un libro che tenevo sott'occhio sin da quando era uscito lo scorso anno, ma che non mi ero ancora convinta a leggere; si tratta di Per una volta nella vita (conosciuto anche con il titolo originale, Eleanor & Park) di Rainbow Rowell.

Il romanzo è uscito in Italia ad Ottobre 2013, edito da Piemme nella sola edizione in brossura, che costa € 15,50. Le pagine sono 348.


TRAMA
Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l'abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l'altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l'altro odia di sé, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare i conti con un bel po' di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?



LA MIA OPINIONE

Omaha, 1986. Eleanor, una ragazza non proprio in forma dalla chioma rosso fuoco e che indossa dei vestiti piuttosto stravaganti, è appena arrivata in città.
E' stata lontana dai fratellini e dalla madre per un anno, ospite di alcuni amici di famiglia perché Richie, il nuovo compagno di quest'ultima l'aveva cacciata.
La situazione al suo ritorno non è delle migliori. Richie, sempre più  violento e alcolizzato, continua a picchiare la madre, che rimane succube di una situazione invivibile. 
I soldi sono pochi anche soltanto per il cibo, per non parlare dei vestiti, che si comprano soltanto usati.
Ma a tutto questo si aggiunge un'ulteriore difficoltà: Eleanor deve affrontare la scuola.
Il primo giorno in una nuova scuola non è semplice per nessuno, ma immaginate quanto lo possa essere per Eleanor, che certo non si presenta come tutte le altre sedicenni.
Tutto ha inizio dal momento in cui mette piede sullo scuolabus: è impossibile non notarla.
Ma i posti sullo scuolabus sono già tutti occupati, ci sono delle dinamiche ben precise da rispettare e Eleanor sta cercando proprio di attirare ancor di più l'attenzione dirigendosi verso il fondo dell'autobus, dove siedono i ragazzi più popolari della scuola.
E' così che Park, pur di farla finita ed evitare una terribile situazione di stallo, che non farebbe altro che portare ancor più tensione, si sposta e fa sedere Eleanor accanto a sé.
Eleanor e Park non si parlano. Per i primi tempi stanno seduti l'uno accanto all'altra senza nemmeno guardarsi, così sull'autobus come a scuola.
Tuttavia è proprio dai silenzi che nasce la loro amicizia, che ben presto si trasforma in qualcos'altro.

Per spiegarvi cosa ne penso di questo libro, è meglio partire su un piano molto generale.
Prima di tutto, non mi piacciono il titolo e la cover italiane.

Sarebbe stato molto meglio mantenere sia il titolo che la cover originale, che trovo notevolmente più azzeccati.
Guardate la ragazza nella cover italiana: vi sembra la Eleanor che vi ho descritto? Decisamente no. 

Ma a parte questo, poiché non giudico mai un libro dalla cover o dal titolo e preferisco tuffarmi tra le pagine senza troppi pregiudizi, del romanzo posso dire che mi ha catturata.
La storia ci viene raccontata dal punto di vista di entrambi i personaggi, le cui voci si alternano pagina dopo pagina. Per il tipo di storia che ha costruito da Rowell questo meccanismo funziona bene e mantiene viva l'attenzione per le storyline di entrambi i personaggi, che ci offrono un punto di vista diverso sulle vicende che capitano loro.

Sia Eleanor che Park sono due personaggi molto singolari.
Lei, con la situazione drammatica in cui vive e le sue mille insicurezze, dovute al fatto che si vede grassa e inadatta a qualsiasi situazione, pensa che nessuno al mondo possa amarla per ciò che é, e spesso dubita anche dei sentimenti di Park.
Lui dall'altra parte non è certo sicuro di sé, ed Eleanor spesso lo porta a dubitare della loro storia e del loro amore.
Park teme terribilmente il giudizio altrui, anche se sa di dover lasciar perdere tutto e tutti. Vuole lasciar perdere tutto e tutti per amore di Eleanor, ma certo non è così semplice a farsi.
Tra mille insicurezze, pensieri e sentimenti non espressi, mani che si sfiorano e bellissime canzoni nasce però una bellissima storia d'amore, un amore di quelli in cui non ci sono vie di mezzo, che è tutto o niente. 
Io ormai sono un po' cresciutella per le storie d'amore adolescenziali, eppure ho finito questo romanzo in due giorni. Non sono riuscita a staccarmi dalle pagine finché non ho girato l'ultima.
Lo stile semplice e lineare, la dolcezza e l'amore che questo romanzo trasmette non fanno altro che catturare chi legge, per ancorarlo alle pagine. Non c'è via di scampo!
Oltre a trattare di una storia d'amore però questo romanzo sfiora anche altri temi, innanzitutto quello delle dipendenze, poiché Richie, come vi dicevo all'inizio, è un alcolizzato. Conseguentemente viene trattato anche il tema della violenza domestica, poiché la madre di Eleanor ne è una vittima, violenza che non è solo fisica, ma anche psicologica e che in questa forma riguarda anche Eleanor e i suoi fratellini.
Infine c'è anche la tematica del razzismo, che riguarda Park in questo caso, poiché è per metà coreano.
Tali temi pur essendo presenti, restano sullo sfondo del romanzo, volutamente non approfonditi, ma comunque presenti nella realtà che i due protagonisti vivono.

In conclusione, quella di Eleanor e Park è la storia di due adolescenti che conoscono l'amore per la prima volta tra mille difficoltà, eppure non si arrendono e continuano a lottare nel loro piccolo, pur di stare insieme.
Non posso che ripetere che questo romanzo mi è piaciuto un sacco, per cui ve lo consiglio.
Se poi volete trarre il massimo da questa lettura, fate come me e ascoltate le canzoni che sono menzionate nel corso del romanzo man mano che leggete. L'effetto è davvero magico e se ascoltate le parole dei vari pezzi, li troverete assolutamente calzanti con la storia o il momento che Park e Eleanor stanno vivendo.



Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!


A conclusione di questo post non posso che riportare una notizia del momento che riguarda questo romanzo.
La DreamWorks infatti ha di recente acquistato i diritti per produrre un film basato su Eleanor & Park, che vedrà la Rowell nell'importantissimo ruolo di sceneggiatrice.
Al momento a quanto pare però l'autrice e nel bel mezzo della scrittura di un nuovo romanzo e non potrà occuparsene subito, ma comunque sarà lei ad occuparsi di questo aspetto.
Per ulteriori notizie in merito, cliccate qui!

lunedì 7 aprile 2014

Dal libro al film #7: "Divergent", tratto dall'omonimo romanzo di Veronica Roth


Cari visitatori della Tana,
torna oggi la rubrica dedicata agli adattamenti cinematografici.
Oggi voglio parlarvi di Divergent, attesissimo film tratto dall'omonimo romanzo di Veronica Roth che, stando alle classifiche, ha già riscosso molto successo anche in Italia oltre che negli USA, incassando nella prima settimana di programmazione più di 1 milione di euro.

Ma come sempre cominciamo con il romanzo, che come sapete io ho già letto un po' di tempo fa.


Il libro

Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza.





Il film

La Summit Entertainment aveva annunciato di aver acquistato i diritti per la realizzazione di questo adattamento cinematografico già nel 2011, poco dopo l'uscita del romanzo.
La realizzazione del film è stata abbastanza lunga, considerando che per arrivare nelle nostre sale il film ci ha messo circa 2 anni e mezzo.
Le riprese, svoltesi in due mesi a Chicago, sono terminate nel Luglio 2013, mentre il primo trailer è arrivato nell'Agosto dello scorso anno.


La regia del film è stata affidata a Neil Burger (già noto per The Illusionist, bellissimo film del 2006 con Edward Norton e Jessica Biel), e nel cast troviamo Shailene Woodley (Tris Prior, già nota in Italia per aver recitato nella serie di MTV La vita segreta di una teenager americana) e Theo James (nel ruolo di Tobias "Quattro" Eaton). Nel cast abbiamo poi grandi nomi, come quello di Ashley Judd e Tony Goldwyn nei panni dei genitori di Tris, nonché Kate Winslet in quelli di Jeanine Matthews. 

Che dire di questo adattamento?
Per parlarvene devo dire innanzitutto che a mio parere è un adattamento intelligente e ben riuscito. 

Il cast, prima di tutto, mi è sembrato molto azzeccato nei rispettivi ruoli. 
Shailene Woodley ha fatto davvero una bella performance. Penso che nei panni di Tris si muova davvero bene e per me è stata convincente fino alla fine. Accanto a lei Theo James ne panni di Quattro ci ha regalato sicuramente una buona performance, sicuramente al di sopra delle mie aspettative. Quando ho scoperto che sarebbe stato lui ad interpretare questo personaggio mi ero detta che non mi avrebbe mai convinta, perché io Quattro me lo ero sempre immaginata molto diverso, fisicamente parlando, invece devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa. Convincente anche lui.
Sicuramente ero ansiosa di scoprire Kate Winslet nei panni Jeanine, la donna a capo della fazione degli Eruditi. Questo è un ruolo ben diverso da quelli in cui di solito ho visto recitare questa attrice, ma da grande talento quale è, è riuscita più che anche stavolta. Cinica, caparbia, manipolatrice, pronta a morire per quello in cui crede. Bella performance anche la sua.
Per quanto riguarda il resto del cast, sicuramente da citare sono Ashely Judd, che ha interpretato una Nathalie Prior perfetta, e Tony Goldwyn (che in ogni scena in cui è apparso ho chiamato prontamente Presidente, dato il suo ruolo in Scandal) che ho trovato davvero bene in questo ruolo.
Riesce certamente bene anche Ansel Elgort nei panni di Caleb Prior (anche se sono più curiosa di vederlo nei prossimi film della trilogia). 

Per quanto riguarda il film in sé, come vi dicevo, lo trovo un adattamento intelligente, perché credo davvero che i produttori, gli autori e il regista non avrebbero potuto fare di meglio.
Come sempre, il film è differente dal libro, soprattutto quando si tratta dei particolari, ma nel complesso l'adattamento funziona sicuramente meglio di quanto mi aspettassi.

Bellissimi gli effetti speciali e la fotografia in generale (le riprese panoramiche sono veramente mozzafiato), e molto d'impatto sicuramente le scene dei tunnel della paura.

Ho visto il film sia in lingua originale che in italiano, e la versione originale a mio parere è sicuramente migliore. Il doppiaggio italiano, per quanto azzeccato (sapete che ho un debole per la voce di Flavio Aquilone, che in questo caso doppia Ansel Esgort/Caleb) resta un gradino sotto l'originale, secondo me.

Ho apprezzato tantissimo la colonna sonora, nella quale troviamo pezzi di Ellie Goulding, Zedd, Woodkid (il tema di Run Boy Run si sente risuonare in moltissime scene) e Snow Patrol.

Nel complesso un buon adattamento, comprensibile sia per le persone che hanno letto il libro da cui è tratto, ma anche per chi ancora non lo ha fatto. 
Adesso credo proprio che in attesa di Insurgent (già annunciato per il 2015) credo proprio che mi leggerò il libro.


Adesso tocca a voi! Avete già visto il film? Se sì, cosa ne pensate? 
Io intanto vi lascio al trailer!



domenica 6 aprile 2014

Clock Rewinders #45


Cari visitatori della Tana,
torna anche in questa prima Domenica di Aprile torna Clock Rewinders,  la rubrica settimanale ideata dai blog On a Book Bender e 25 Hour Books.
Troverete qui un riassunto della settimana, che riguarda questo blog, i blog che seguo, le mie letture e un po' di quello che mi passa per la testa sul momento.

{La settimana appena trascorsa nella Tana}

{La settimana appena trascorsa nella blogosfera}
  • Sul blog La Bella e il Cavaliere Amaranth ha recensito Il rubino di fumo di Philip Pullman, mentre Alaisse ha curato la recensione di Bitten di Kelley Armstrong;
  • Su Italians do it better questa settimana trovate ben due recensioni a confronto! La prima è quella de I seguaci di Ipnos - L'incubo di Eleonora Matarrese a cura di Eliza e Mary, mentre la seconda è quella di Lithium di Chiara Bianca D'Oria e Marika Cavaletto a cura mia e di Monia;
  • Leda ha recensito Una calda estate in Texas di Lisa Kleypas;
  • Anche Giusy ha recensito Raven Boys di Maggie Stiefvater;

{Serie TV}
Dunque, dunque dunque.
Per le serie TV devo dire che  stata una settimana abbastanza complessa, ma non sul piano della quantità degli episodi, quanto su quello della qualità.
Cominciamo da Domenica e quindi da Once Upon a Time. La 3x15 è stata senza dubbio una puntata che non mi aspettavo impostata in questo modo. Non fraintendetemi, sono contenta del ritorno di Rumple e della prospettiva per più scene Rumbelle nel futuro, così come sono stra-felice che la Outlaw Queen (Regina/Robin) stia cominciando a prendere corpo, ma dall'altra parte non sono stata per niente felice di vedere la morte di quel personaggio. Non tanto perché muoia, ma per come hanno impostato il tutto.
Punatata per niente soddisfacente, insomma.
Lunedì mi sono sentita orfana sia di My Mad Fat Diary che di Teen Wolf. Davvero, ho speriementato un senso di abbandono fangirlico che non vi dico.
Martedì in compenso è tornato The Mindy Project, con ben due episodi, la 2x15 e la 2x16, dopo uno hiatus di più di due mesi. sono stata felicissima di vedere Danny e Mindy insieme, ma soprattutto di vedere che in questi due episodi, "nonostante" i due abbiano cominciato questa relazione, il loro rapporto non ha perso nulla, anzi ha guadagnato qualcosa.
La 2x18 di Arrow è stata...boh. Cioè, ci sono state scene in cui mi sono chiesta come sia possibile che io continui a vedere questo show. Sarà nella lontana prospettiva della possibilità che la Olicity si realizzi?
Poi, per riempire il vuoto lasciato da Teen Wolf e da MMFD ho deciso di cominciare una nuova serie, The 100, che mi era stata consigliata da più persone. Devo dire che dai primi 3 episodi non sono rimasta affatto delusa, solo che l'intenzione era quella di disintossicarmi dai feelings per MMFD e invece...uno dei personaggi della serie si chiama Finn ç__ç
Cercherò di non soffrire troppo.
Devo ancora recuperare qualche episodio uscito questa settimana, tra cui Elementary e il season finale di OUAT in Wonderland.
Ma la bellissima, fantastica notizia è che Game of Thrones torna stasera/domani!


{Crush of the week}


Come ormai la maggior parte di voi saprà già, questa settimana è uscito Divergent, il film tratto dall'omonimo romanzo di Veronica Roth e che sarà parte di una trilogia, così come succede per i libri.
La mia crush of the week non poteva quindi che essere Four, interpretato da Theo James.
Quattro non me lo immaginavo esattamente così leggendo il romanzo, ma suppongo anche voi sarete d'accordo quando dico che Theo merita comunque.

E anche per questa settimana è tutto, miei cari lettori.
Alla prossima Domenica!

venerdì 4 aprile 2014

Le Cronache del Fandom #5: Orphan Black



Cari visitatori della Tana,
oggi finalmente un nuovo appuntamento con la mia rubrica dedicata alle serie TV.
Come sapete non smetto mai di cercare nuove serie divertenti o molto avvincenti, e di recente, grazie al consiglio di un'amica, ho iniziato a vedere Orphan Black, una serie che mi ha catturata sin da subito.





La prima serie di questo telefilm è andata in onda negli USA la scorsa primavera sul canale BBC America per un totale di 10 episodi di circa 42 minuti ciascuno. E' ancora inedita in Italia.

La serie, ambientata negli USA ai nostri giorni, vede come protagonista Sarah Manning, una ragazza orfana che ha sempre vissuto una vita turbolenta e oltre ogni limite.
Una sera, tornata finalmente a Ontario, Canada, per riprendersi la figlia Kira , che aveva lasciato in affidamento a Mrs. S (che sta per Shioban Sadler), che a sua volta aveva preso Sarah con sé quando era solo una bambina, appena scesa dal treno assiste al suicidio di una donna che poco prima di gettarsi sotto un treno la guarda negli occhi.
Per Sarah è come guardarsi allo specchio: quella donna è identica a lei.
Senza pensarci troppo, Sarah decide di rubare l'identità della donna per risolvere i suoi problemi finanziari e fuggire con Kira e Felix, suo fratello adottivo, ma non sa ancora che la vita della donna a cui ha rubato l'identità, Beth Childs non era esattamente tranquilla.
E' così che la vita di Sarah comincia a cambiare, travolta dagli eventi che riguardano la vita e l'indagine che Beth stava conducendo.

Sarah scopre ben presto che Beth è un poliziotto, e che ormai da tempo portava avanti
un'indagine su un gruppo di cloni umani ai quali anche Sarah scopre di appartenere e che qualcuno sta cercando di uccidere.
Sarah scopre ben presto l'esistenza di Alison e di Cosima, due cloni. La prima è una mamma-modello dei sobborghi, la seconda una biologa, ed entrambe stavano collaborando con Elizabeth per scoprire chi le ha create e soprattutto chi sta tentando di ucciderle per mettere a tacere questo segreto.



Puntata dopo puntata questa serie diventa sempre più avvincente e sono stata contentissima di sapere che è stata rinnovata per una seconda stagione che andrà in onda a partire dal prossimo 19 Aprile.
Sicuramente eccezionale è l'attrice Tatiana Maslany, che nella serie veste i panni di tutti i cloni di Sarah e riesce a calarsi nei ruoli di moltissime donne diverse, non solo fisicamente ma anche psicologicamente.
Personalmente mi sta simpaticissimo anche Felix, il fratello adottivo di Sarah interpretato da Jordan Gavaris che collabora con le indagini e si presta veramente a tutto pur di salvare la pelle a Sarah e ai suoi cloni.

Non mancano l'azione, la tensione, il sangue e le sparatorie.
Se siete appassionati di telefilm adrenalinici e imprevedibili, allora Orphan Black è quello che fa per voi.

Altro pregio è sicuramente il fatto che gli episodi siano pochi rispetto alle solite serie americane. Infatti sia nella prima che nella seconda stagione gli episodi sono e saranno 10, quindi è più semplice seguirla e posso assicurarvi che gli eventi non si perdono mai di vista e sono tutti ben legati tra loro.

Insomma, ho scoperto questa serie e ve la consiglio!
Come sempre aspetto le vostre impressioni su questa serie e vi lascio qualche link utile.


mercoledì 2 aprile 2014

Recensione di "Raven Boys" - Maggie Stiefvater


Cari visitatori della Tana,
oggi finalmente, dopo circa 10 giorni, riesco a scrivere una nuova recensione.

Come vi ho raccontato nell'ultimo appuntamento con Clock Rewinders, ultimamente non sono stata molto attiva sul piano delle letture, un po' una crisi da lettrice.

Ispirata tuttavia dalla recensione di Alaisse, ho deciso di cominciare Raven Boys, e devo dire che è stato il romanzo che mi ha aiutata ad uscire un po' dalla crisi. Mi sono presa un po' più di tempo per leggerlo, ma finalmente sono riuscita a terminare qualcosa.


Raven Boys, uscito in Italia nel 2013, è il primo volume della serie The Raven Circle. Edito da Rizzoli, conta 466 pagine e il prezzo per la versione rilegata con sovracopertina è di €16,00.


TRAMA
È la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s'innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la "linea di prateria" che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un'antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un'avventura che la porterà molto più lontano del previsto.


LA MIA OPINIONE

Nella piccola e un po' sperduta cittadina di Henrietta, Virginia incontriamo Blue Sargent, una sedicenne molto ordinaria, rispetto alle altre donne della sua famiglia. Da sempre infatti la ragazza vive con un numero imprecisato di parenti, tutte donne, che hanno un dono in comune: sono delle veggenti. Blue invece ha un potere molto diverso, anche se altrettanto particolare, quello di amplificare i poteri delle veggenti, rendendo le loro visioni più chiare e precise. Da sempre Blue convive con una profezia che sempre più spesso le è stata ripetuta nel corso degli anni: nel momento in cui bacerà il suo vero amore, questi morirà.
La notte di San Marco, in cui solitamente si manifestano tutti gli spiriti di coloro che moriranno nel prossimo anno, Blue vede per la prima volta uno spirito, quello di un ragazzo  che indossa un maglione con lo stemma della Aglionby, una prestigiosa accademia maschile del posto, e che gli rivela di chiamarsi Gansey.
Blue può averlo visto solo perché ne causerà la morte. Ma Blue non potrebbe mai innamorarsi di un ragazzo della Aglionby, no?

Il problema è che ben presto le strade di Blue e di Gansey si intrecciano per una ricerca che il ragazzo sta facendo e che riguarda Glendover, leggendario re scozzese che sarebbe stato sepolto sulla linea di prateria, una linea sulla quale la magia esiste per davvero. Glendover attende solo di essere risvegliato.

Ma Gansey non è da solo nella sua missione. A collaborare con lui ci sono Adam, timido e dolce, Noah, per niente loquace e infine Ronan, un ragazzo impulsivo dal passato tormentato.


Non avevo ancora letto nulla della Stiefvater, e devo ammettere che questo romanzo è stato una lettura molto piacevole.

All'inizio pensavo di trovarmi davanti al solito paranormal romance/young adult, in cui l'elemento fantasy si disperde strada facendo per dare spazio alla storia d'amore, invece no.
Questo libro mi ha sorpresa innanzitutto per questo motivo.
Altro elemento che mi a sorpresa è stato il fatto che il PoV non è soltanto quello di Blue, ma la storia viene raccontata dal punto di vista di tutti i personaggi principali, cose che all'inizio mi ha un po' destabilizzata perché i personaggi e i loro PoV sono introdotti nel giro di poche pagine, quindi ho avuto bisogno di concentrarmi molto per seguire la storia e ogni tanto tornare indietro di qualche pagina per capire meglio il tutto.


Ma il punto forte di questo romanzo sono proprio i suoi personaggi.

Innanzitutto ci sono i Raven Boys, che all'inizio conosciamo attraverso gli occhi di Blue e quindi possiamo solo guardare loro con diffidenza, ma alla fine ci si affeziona a tutti.
Gansey, cha all'inizio può sembrare solo un ragazzo troppo ricco, troppo testardo e troppo supponente, si rivela un personaggio molto complesso, un ragazzo generoso e intelligente, che sente su di sé il peso della responsabilità della missione che sta portando avanti.
Dall'altra parte c'è Adam, che porta su di sé un altro peso, quello di non essere della stessa estrazione sociale degli altri ragazzi della Aglionby e soprattutto quello della sua situazione familiare, che è a dir poco disastrosa. Vuole a tutti i costi essere indipendente e cavarsela da solo, anche se per lui non è affatto facile.
Noah potrebbe passare tranquillamente inosservato. Per come lo descrivono gli altri è un ragazzo perennemente stropicciato, dall'aria sempre stanca. La sua storia però è davvero particolare, e indissolubilmente intrecciata con la ricerca del gruppo.
Ronan invece non potrebbe passare inosservato anche se volesse. Ha un carattere molto complesso, e vive un rapporto complicato con la sua famiglia, in particolare con Declan, su fratello maggiore, che rappresenta tutto ciò che Ronan era una volta ma che non vuole essere più. Credo che sia il personaggio che nel corso della lettura mi ha stupita di più. E poi anch'io mi sono innamorata di Motosega. 

Ho apprezzato particolarmente i personaggi maschili perché su di loro ci sono poche descrizioni fisiche, ma soprattutto perché non sono descritti come "bellissimi e dannati" come succede in moltissimi young adult. Rispetto alle loro fattezze è lasciato molto spazio all'immaginazione e l'autrice ci da soltanto i tratti essenziali.
Per quanto riguarda Blue, è ovvio che io mi sia affezionata anche a lei, è un personaggio con cui sono riuscita ad immedesimarmi bene, e ho molto apprezzato il rapporto che si viene a creare tra lei e i ragazzi.


Sicuramente ho trovato Raven Boys un romanzo originale e coinvolgente, che si basa su una tematica della quale non avevo mai letto. Ricerca, mistero e leggenda si intrecciano perfettamente in questo primo volume della saga. La Stiefvater mi è riuscita a stupire davvero, sia con la storia che con i personaggi, tuttavia è necessario assolutamente leggere il seguito, perché, nonostante alcune vicende trovino la loro conclusione alla fine di questo volume, ci sono moltissime questioni irrisolte alle quali è necessario dare una risposta, cosa che credo proprio l'autrice farà nei prossimi volumi.

Infatti per lasciare spazio alla costruzione della "base" della serie, il finale di questo primo romanzo resta parecchio aperto.
Una pecca poi che ho riscontrato riguarda l'edizione italiana, nella quale ho trovato alcuni refusi e qualche periodo che non scorreva proprio fluidamente. Odio quando succede, soprattutto quando un romanzo mi prende molto, e credo che soprattutto le case editrici di un certo livello dovrebbero curare molto di più questo aspetto.


Nel complesso però ribadisco che questo è un romanzo che merita di essere letto e del quale aspetto il seguito! 


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

martedì 1 aprile 2014

Top Ten Tuesday #24: I migliori adattamenti cinematografici.


Cari visitatori della Tana,
come sapete Martedì è il giorno della Top Ten, che questa settimana vi propongo con una variante rispetto alla proposta della settimana di The Broke and the Bookish, dato che ho scelto un vecchio tema che non avevo ancora trattato.
Oggi infatti voglio stilare la mia Top Ten dei migliori adattamenti cinematografici (ma anche in serie tv e miniserie, perché ormai mi conoscete) tratti da libri che ho letto.



Top Ten Books made into Movies


1. Harry Potter e la Pietra Filosofale;
Impossibile non menzionarlo. Secondo me è uno dei film meglio riusciti tra gli otto della saga cinematografica. So benissimo che gli effetti speciali e la grafica non sono paragonabili a quelli degli ultimi tre o quattro film, ma ho un fortissimo legame con questo film, visto ancora prima di leggere il libro, motore del mio eterno amore per questa saga.

2. Game of Thrones
Sapete già che è una delle mie serie tv preferite, basata sulle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin.
Realizzare dei film su questa saga senza tralasciare molti dettagli sarebbe stato impossibile, data la quantità di personaggi e di storyline, quindi la soluzione della serie TV era assolutamente l'ideale.
La serie è realizzata in modo magistrale e rende benissimo quanto raccontato nei libri. Il cast è spettacolare, e ogni puntata sarebbe davvero da incorniciare.
Il prossimo 6 Aprile comincerà la quarta stagione!

3. Amabili resti
Basato sul romanzo di Alice Sebold (che spero di rileggere al più presto, dato che il ricordo si sta un po' sbiadendo), questo film rende proprio bene la storia che l'autrice ha raccontato nel libro, in particolare lo spirito dei personaggi.
Bellissimi anche gli effetti speciali, e devo dire bravissima Saoirse Ronan nel ruolo di Susy.


4. Trainspotting
Imperdibile adattamento del romanzo di Irvine Welsh, uscito nel 1996 con la regia di Danny Boyle.
Ho letto il romanzo quando frequentavo ancora il liceo, e devo dire che è stata un'esperienza un po' sconvolgente, dato che non av
evo mai letto nulla del genere prima, ma pensandoci adesso che sono più adulta (ahimé!) devo ammettere che sia il libro che il film sono eccezionali, proprio perché fuori dagli schemi.
Indimenticabili sia Ewan McGregor nei panni di Mark Renton e Jonny Lee Miller in quelli di Sick Boy. 

5. Hunger Games e Hunger Games: La ragazza di fuoco
Non a caso, entrambi i film sono stati definiti "film per i lettori".
Usciti rispettivamente nel 2012 e nel 2013, basati sui bestseller di Suzanne Collins, hanno riscosso un successo davvero enorme, e con tutte le ragioni.
Questi film hanno tutto quello che nel mio modestissimo parere dovrebbero avuto avere dei film basati su questa serie di libri, ed il lavoro che sono riusciti a fare il cast e la crew è stato eccezionale. A partire dal cast, che davvero ha fatto performance eccezionali in entrambi i film, per finire con le musiche, gli effetti speciali, la fotografia...insomma, davvero due adattamenti che meritano.

6. Il Gattopardo
Semplicemente indimenticabile.
Chi di voi mi segue da un po' di tempo saprà che Il Gattopardo è uno dei miei romanzi preferiti, e il film del 1963 con la regia di Luchino Visconti  con Burt Lancaster nei panni di Don Fabrizio è eccezionale. In assoluto una delle migliori trasposizioni cinematografiche mai realizzate che io abbia visto!

E poi la scena del valzer...se non lo avete ancora visto, dovete assolutamente recuperarlo!

7. Jane Eyre (2011)
Prima di vedere questo film credevo che non sarei mai e poi mai riuscita a leggere Jane Eyre. Per me era come una barriera invalicabile, un libro cominciato più volte e sempre abbandonato. Dopo aver visto questa versione cinematografica invece sono stata più curiosa di continuare a leggere questo romanzo.
Il film del 2011 vede Mia Wasikowska nei panni di Jane e Michael Fassbender in quelli di Edward Rochester.
Di questo film ho apprezzato sicuramente la fotografia, che è assolutamente stupenda, e vi consiglio di vederlo in lingua originale, soprattutto perché la voce della Wasikowska in originale rende molto meglio!

8. Angeli e Demoni
Per chi di voi non lo sapesse, sono una grande fan di Dan Brown, e ho amato i primi due libri della serie che vede come protagonista Robert Langdon (Il codice Da Vinci e appunto, Angeli e Demoni). Dopo il successo che aveva avuto il film tratto dal primo romanzo speravo tantissimo che fosse girato un film anche per Angeli e Demoni e devo dire che non sono rimasta affatto delusa da questo adattamento. Così come il libro, infatti, lo trovo molto migliore de Il codice Da Vinci, sicuramente più avvincente.
Il film rende il libro alla perfezione, e credo proprio che sia Tom Hanks come protagonista che Ron Howard alla regia abbiano fatto un ottimo lavoro.

9. Il commissario Montalbano
Come non menzionare la celeberrima serie TV tratta dai romanzi di Andrea Camilleri?
L'amore per questo autore me lo hanno trasmesso i miei genitori, e ho letto gran parte della sua produzione. Ormai da anni seguo anche la serie TV e devo dire che non sono mai rimasta delusa da questi adattamenti.
Luca Zingaretti poi risulta davv
ero benissimo nel ruolo del Commissario, e ormai non riuscirei ad immaginare nessun altro attore in quel ruolo, anche se devo ammettere che Michele Riondino ha fatto un ottimo lavoro nella serie Il giovane Montalbano, una sorta di spin-off della serie principale che racconta appunto le avventure del giovane commissario, sempre tratte dai romanzi di Camilleri.

10. Il diario di Bridget Jones
Tratto dall'omonimo romanzo di Helen Fielding.
Ve ne ho parlato qui non molto tempo fa e avrete capito che ho amato moltissimo sia il libro che il film.

E per oggi è tutto, miei cari.
Ovviamente sono curiosissima di sapere quali sono i vostri adattamenti preferiti!