venerdì 27 maggio 2022

Recensione: "Daisy Jones & The Six" di Taylor Jenkins Reid

Cari visitatori della Tana,
bentornati in questo spazio. Oggi torno a parlarvi delle mie letture e in particolare di Daisy Jones & The Six di Taylor Jenkins Reid.


Daisy Jones & The Six
di Tayor Jenkins Reid
Sperling & Kupfer
352 pagine
€ 17,90 (cartaceo) | € 9,99 (ebook)
Acqista su Amazon

TRAMA
Daisy Jones & The Six: il gruppo rock più mitico di tutti i tempi. I loro concerti riempivano gli stadi in tutto il mondo, le loro canzoni hanno acceso le notti di un'intera generazione. La loro storia è il racconto di un'ascesa folgorante, dalle prime esibizioni nei peggiori locali di Los Angeles al successo planetario. È l'incarnazione stessa di un'epoca e di uno stile di vita - sesso, droga e rock'n'roll. È la sintesi di un'alchimia perfetta, non solo sul palco: l'amore tra Daisy Jones - la splendida vocalist, spirito libero e inafferrabile - e Billy Dunne, il frontman carismatico e dannato. Eppure, il 12 luglio 1979, dopo un concerto memorabile, il gruppo è scoppiato. Nessuno ha mai saputo perché... Fino a oggi. Musicisti della band, manager, fan, parenti e amanti: sono tutti testimoni di questa storia, ma ognuno ha la sua versione dei fatti. E oggi, a quarant'anni di distanza, sono finalmente pronti a raccontarla. Un romanzo a più voci che crea una leggenda. Una lettura che ci rende inevitabilmente fan di una band di cui poi vorremo ascoltare ogni singola canzone.

LA MIA OPINIONE

Dato che I sette mariti di Evelyn Hugo mi ha lasciata molto colpita per la sua bellezza, di certo non potevo fare a meno di leggere anche Daisy Jones and The Six.
Devo confessare che avevo provato a leggerlo quando era appena uscito, ma lo avevo messo da parte dopo pochi capitoli, perché la forma in cui è scritto non mi piaceva più di tanto. 
Bene, mi sono dovuta ricredere. 

Daisy Jones and The Six racconta, in forma di intervista, la storia di un  famosissimo gruppo rock.
L'intervistatrice coinvolge non solo i membri del gruppo nella storia, ma anche tutte le persone che hanno lavorato con e per loro. Quello che ne viene fuori è la storia incredibile di un successo mondiale costruito in pochi anni, che ha portato la band ai vertici delle classifiche musicali, ma soprattutto è la storia che darà la risposta alla domanda più grande di tutte: perché la band si sciolse quando era proprio all'apice del successo?
Ed è così che atraverso le voci di Daisy, del frontman Billy Dunne e di tutti gli altri ci addentriamo in questa storia che racconta della musica, degli eccessi, delle passioni e degli amori che hanno contribuito al successo ma anche al ritiro dalle scene della band.

Comincio con il dirvi che questa non è soltanto una delle mie letture preferite di quest'anno, ma potrebbe essere una delle mie preferite di sempre. Ho divorato questo romanzo in meno di due giorni, cosa che come sapete bene non mi capita spesso.
Sono stata risucchiata tra le pagine di questo libro e capitolo dopo capitolo mi sono resa conto che non avrei potuto metterlo giù finché non avessi saputo la verità su quello che era successo a Daisy e ai The Six.

Anche in questo caso Taylor Jenkins Reid ha dimostrato il suo enorme talento come scrittrice, capace di costruire non un solo personaggio terribilmente verosimile come era accaduto per Eveln Hugo, ma questa volta un' intera band e uno staff che contribuiscono in modo corale al racconto di una storia.
Inevitabilmente però i due personaggi di punta sono Daisy Jones e Billy Dunne, il frontman dei The Six.
Daisy ha una storia personale fatta di eccessi con alcol, droghe e farmaci, ma anche di passione per la musica, che è l'unica cosa che sembra tenerla in vita. Dall'altra parte c'è Billy che dopo aver fatto la vita da rockstar, anche lui alle prese con la dipendenza dall'alcol, ha deciso di smettere per essere una persona migliore, per la moglie Camila e le sue figlie.
Le storie personali e il grande talento per la musica di Billy e Daisy sono destinati ad incrociarsi sul palco per generare delle vibrazioni uniche, ma non senza conseguenze.

In questa storia piena di alti e bassi, ispirata in parte alla storia vera dei Fleetwood Mac (Daisy è una straordinaria Stevie Nicks di fantasia, e per questo vi consiglio di ascoltare Rumors durante la lettura. Capirete il mood del romanzo grazie a questo album - e per questa intuizione devo dire grazie alla mia adorata Rob di High Fidelity) ci sono tutti gli ingredienti giusti per un risultato eccezionale: Daisy Jones and The Six è un romanzo magnetico.
Una volta finito di leggerlo, l'unica cosa che volevo fare era mettermi ad ascoltare gli album della band, captare le emozioni dietro ad ogni canzone come mi era successo nel corso della lettura, ma lunica cosa che ho potuto fare è stata leggere i testi, che prontamente si trovano a fine romanzo. 
Immagino che per ascoltare le canzoni dovrò aspettare la serie TV.
Nel frattempo non posso far altro che ripetervi di leggere questo libro: ne vale assolutamente la pena.




Il mio voto per questo romanzo è di cinque riccetti!


martedì 17 maggio 2022

Recensione: "I sette mariti di Evelyn Hugo" di Taylor Jenkins Reid

Cari visitatori della Tana,
eccomi tornata, oggi per parlarvi  di una delle mie ultime letture: si tratta di I sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid, che ho letto tutto dun fiato qualche giorno fa. 

I sette mariti di Evelyn Hugo
di Taylor Jenkins Reid
Mondadori
420 pagine
€ 20 (cartaceo) | € 9,99 (ebook)
Acquista su Amazon

TRAMA

Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex "divina" di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l'ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L'incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l'occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell'attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent'anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l'attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile.

LA MIA OPINIONE

Se esistono dei romanzi da divorare,  I sette mariti di Evelyn Hugo è sicuramente tra i primi della lista.
È un romanzo intorno al quale su è creato un grande polverone, famosissimo sia su Instagram che su TikTok, ma ho aspettato che tutto si calmasse un po' prima di iniziare a leggerlo. Insomma, sapete che non mi fido molto dei romanzi molto pubblicizzati in un primo momento.

Evelyn Hugo, intramontabile diva di Hollywood ormai alle soglie degli ottant'anni, è pronta a rivelare tutti i suoi segreti. Vuole parlare della sua vita senza filtri e per farlo sceglie Monique Grant, una giornalista poco conosciuta. Evelyn convoca Monique nel suo appartamento e quando la giornalista scopre di essere stata scelta non per un semplice articolo sugli abiti che l'attrice ha donato affinché siano messi all'asta, ma per scrivere la sua biografia, la prima ad essere stupefatta è proprio lei. Ma quella notizia sembra l'unica cosa positiva in un periodo in cui per Monique va tutto storto, quindi dopo una prima esitazione, decide di ascoltare la storia di Evelyn, che comincia dalla sua adolescenza complicata per passare attraverso la sua carriera e ovviamente i suoi sette mariti, ma anche attraverso un amore proibito e numerosi segreti.

La prima cosa che posso dirvi è che I sette mariti di Evelyn Hugo è scritto veramente bene. La penna di Taylor Jenkins Reid ha qualcosa di speciale e magnetico, in grado di tenere il lettore attaccato alle pagine dall'inizio alla fine della storia.
È eccezionale il modo in cui questa autrice abbia scritto una storia dentro ad un'altra storia, in cui non solo troviamo la biografia di Evelyn Hugo, ma anche la storia di Monique. Due vite completamente diverse ma in qualche modo legate tra di loro. 

Quello che in assoluto mi ha affascinata di più è stato il personaggio di Evelyn. Ispirata alle grandi dive come Liz Taylor e Rita Hayworth, la sua vita è segnata dalla morte della madre, che sognava di sfondare nel mondo del cinema, quando era ancora una bambina. Da quel momento l'unica cosa a cui pensa è scappare da Hell's Kitchen, il quartiere in cui è cresciuta, in qualunque modo.
Evelyn è una ragazza ambiziosa e sa di essere bellissima, ma soprattutto sa bene he effetto ha sugli uomini e che può sfruttare la sua bellezza per raggiungere i suoi obiettivi. La sua ambizione è è come un fuoco che brucia sempre e che le permette di non fermarsi davanti a nulla. 
Questo vale anche per i suoi sette mariti, che ha collezionato con cura, in base a ciò che le serviva in un particolare momento della sua vita, ma questo romanzo più che i suoi numerosi matrimoni riguarda il suo unico grande amore.

Questo romanzo è stato davvero una lettura eccezionale, non sono riuscita a staccarmi dalle pagine nemmeno per un attimo. Nonostante la mia diffidenza iniziale è riuscito a conquistarmi e da adesso in poi mi toccherà menzionarlo tra i miei preferiti. 


Il mio voto per questo romanzo è di cinque riccetti!


mercoledì 4 maggio 2022

Recensione: "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" di Stuart Turton

Cari visitatori della Tana,
bentornati su queste pagine. Dopo una lunghissima pausa ed un non indifferente blocco creativo, eccomi qui. Sono tornata per parlavi di un romanzo che ho letto in quest'ultimo periodo e che mi ha tenuta letteralmente incollata alle pagine: sto parlando di Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton.


Le sette morti di Evelyn Hardcastle
di Stuart Turton
Neri Pozza
526 pagine
€ 18 (cartaceo) € 9,99 (e-book)
Acquista su Amazon

Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell’alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento – la morte del giovane Thomas Hardcastle – ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d’artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell’attimo in cui esplodono nell’aria i preannunciati fuochi d’artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell’acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L’invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell’acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l’assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House…

LA MIA OPINIONE
Quando sono nel bel mezzo del blocco del lettore, ho due soluzioni: rifugiarmi in un romanzo già letto che so per certo essermi piaciuto, oppure buttarmi nella lettura di un romanzo che mi ha consigliato qualcuno che mi conosce molto bene.
È stato proprio questultimo il caso che mi ha portato a leggere Le sette morti di Evelyn Hardcastle

Il titolo, c'è da dire, promette già bene: una donna, un mistero che si ripete per ben sette volte.
A doverlo risolvere è uno degli ospiti della enorme quanto decadente residenza di Blackheath, Aiden Bishop, che si ritrova lì in una circostanza piuttosto singolare: sono trascorsi diciannove anni dall'omicidio del piccolo Thomas Hardcastle ed i suoi genitori, Lord Peter e Lady Helena, hanno deciso di invitare tutti quelli che erano presenti quel giorno. Sembrerebbe una commemorazione, ma è più un gioco macabro, che si conclude con il suicidio di Evelyn, la figlia maggiore degli Hardcastle.
La chiave per risolvere questo mistero è una sola, ma Aiden dovrà sfruttare al meglio le sue possibilità per fermare Evelyn e salvarle la vita.
Ma non tutto è come sembra e certamente nulla sarà semplice per Aiden...

Definire questo romanzo sorprendente è di certo riduttivo. Come non mi succedeva da tempo mi sono ritrovata a volerne sapere sempre di più, a divorare i capitolo uno dopo l'altro. 
Il mistero che si nasconde tra le pagine di libro romanzo è oscuro e intrigante, quando il lettore pensa finalmente di avere in mano tutte le tessere del puzzle cè quel qualcosa che non torna, che fa rivalutare tutti i personaggi e le loro azioni.
E a proposito dei personaggi, sono caratterizzati benissimo: ciascuno di loro ha sicuramente dei pregi, ma ne viene messo in risalto anche il laro peggiore, che poi è quello che in qualche modo li ha portati a Blackheath House in un'occasione del genere.
Le sette morti di Evelyn Hardcastle è un romanzo ben scritto ma soprattutto ben congegnato, in cui ogni tassello della storia trova il suo posto soltanto alla fine. Bisogna leggerlo d'un fiato per apprezzarlo al meglio e ve lo dice una che negli ultimi tempi è diventata davvero una lettrice molto lenta.
Non mi rimane che consigliarvi ancora questa lettura!



Il mio voto per questo romanzo è di cinque riccetti!


venerdì 14 gennaio 2022

Friday News #214

Caro visitatore della Tana,
benvenuto ad un nuovo appuntamento con Friday News, la rubrica interamente dedicata alle notizie dal mondo dei libri. Pronto a scoprire le più interessanti di questi primi giorni del 2022?

Cover reveal;

mercoledì 29 dicembre 2021

Speciale: Libri in uscita nel 2022

Caro visitatore della Tana,
quello di oggi sarà un appuntamento speciale: in questo post infatti vedremo le uscite annunciate o vociferate per il prossimo anno.
I titoli sono davvero tanti e non di tutti abbiamo le cover, ma soprattutto dobbiamo essere un po' flessibili con le date, tranne probabilmente con quelle di Gennaio e Febbraio, che sono più sicure.
Quindi adesso bando ai convenevoli e scopriamo insieme le uscite del prossimo anno!


venerdì 17 dicembre 2021

Friday News #213

Caro visitatore della Tana,
benvenuto ad un nuovo appuntamento con Friday News, la rubrica interamente dedicata alle notizie dal mondo dei libri. Pronto a scoprire le più interessanti della settimana appena trascorsa?

Cover reveal;
 

  • Covet, ultimo romazo dlla trilogia di Tracy Wolff, uscirà il prossimo 11 Gennaio;
  • Le ossa parlano di Antonio Manzini, nuova avventura del vicequestore Rocco Schiavone, esce per Sellero il 31 Gennaio;

venerdì 10 dicembre 2021

Recensione: "La forma dell'acqua" di Andrea Camilleri - Ovvero del perché sto leggendo da capo la serie di Montalbano

Caro visitatore della Tana, 
se frequenti questo blog da un po', saprai che Andrea Camilleri è uno dei miei autori del cuore.
Ebbene, oggi devi prepararti a leggere una confessione che, sono sicura, non ti saresti mai aspettato alla luce di quanto io abbia parlato di questo autore.
Ma forse è meglio cominciare dall'inizio.


La forma dell'acqua
di Andrea Camilleri
Il Commissario Montalbano #1
Sellerio Editore
173 pagine
€ 6,99 (ebook) - € 10 (cartaceo)