domenica 30 novembre 2014

Clock Rewinders #62


Cari visitatori della Tana,
buona Domenica e benvenuti a questo nuovo appuntamento con il mio recap settimanale!
La rubrica, come sapete, è ideata dai blog On a Book Bender e 25 Hour Books.
Troverete qui un riassunto della settimana, che riguarda questo blog, i blog che seguo, le mie letture e un po' di quello che mi passa per la testa sul momento.

{La settimana appena trascorsa nella Tana}

{La settimana appena trascorsa nella blogosfera}
  • Sul blog Divoratori di Libri Giusy ha aperto il gruppo di lettura per La corsa delle onde di Maggie Stiefvater. Io mi sono già iscritta!
  • Su La Bella e il Cavaliere invece le belle ci danno dei consigli sui libri da regalare per Natale, perché si sa, quale regalo migliore potremmo fare?
  • Rosa ha recensito Alice in Zombieland con ben quattro stelle biscottose;
  • Lily invece ha letto La chimera di Praga di Laini Taylor e lo ha recensito con ben quattro segnalibri;
  • Alenixedda ha recensito Il grande Gatsby, uno di quei classici della letteratura che non ho ancora letto (shame on me!), ma che magari il 2015 riuscirà a portarmi;
  • Juliette infine ha recensito Attraverso il fuoco di Josephine Angelini.

{Serie TV}

La settimana telefilmica è stata un po' povera di episodi vista la pausa per il Ringraziamento di Mercoledì e Giovedì, per cui né Arrow né The 100 sono andati in onda . Inoltre anche OUAT è stato in pausa.
Domenica è andato in onda soltanto The Walking Dead, episodio in cui le storyline dei tre gruppi si sono in qualche modo ricongiunte. Daryl e il gruppo di Rick si sono mossi finalmente per recuperare Carol e Beth dall'ospedale, ma la loro missione non è stata priva di ostacoli e molto dovrà essere svelato nel prossimo episodio ancora, mentre il gruppo diretto a Washington ha dovuto fare i conti con la rivelazione di Eugene.
Di Gotham certo non posso lamentarmi, soprattutto perché abbiamo avuto un episodio pieno di azione, con protagonisti Bruce e Selina e un inedito kickass-Alfred. 
In Sleepy Hollow per la gioia di tutti Ichabod si è rimesso e i nostri Testimoni sono stati di nuovo alle prese con la storyline principale e al ritorno di Moloch, che certo non risparmia difficoltà.
Episodio al cardiopalma per Castle, in cui Esposito ha dimostrato parecchio sangue freddo davanti ad un terrorista che minaccia un attentato su un vagone della metro.
In The Flash un episodio piuttosto di transizione in attesa dell'episodio crossover con Arrow, nel quale però i misteri sul professor Wells però non hanno mancato di infittirsi.
Supernatural è tornato alla storyline principale con un episodio in cui Sam e Dean tornano alla ricerca di Crowley , ma in cui compare Castiel, che un po' avevano dimenticato, che continua la sua missione ma che si trova davanti ad un bivio.


{OTP of the week}

Questa settimana non avevo nessuna crush da proprvi. Staordinariamente non mi sono innamorata di nessun attore o personaggio telefilmico, ma per oggi ho deciso di reinventare questo spazio e dedicarlo ad una delle mie OTP (One True Pairing, unica vera coppia) preferite. si tratta di una coppia telefilmica che credo di aver amato sin dal primo episodio e si tratta della Bellarke, ossia Bellamy e Clarke della serie The 100.


Si tratta di una di quelle coppie che non sono ancora una coppia, ma che si shippa. I due non ha avuto un inizio semplice, ma basta guardare come si comportano per capire che sono una OTP, soprattutto adesso che la serie è giunta alla seconda stagione ed il loro rapporto si è molto evoluto.



E anche per oggi è tutto, cari lettori!
Vi aspetto la prossima settimana per un nuovo recap :)

sabato 29 novembre 2014

Gruppo di lettura: "Città di carta" di John Green - Conclusione della terza tappe e inizio della quarta


Cari visitatori della Tana ma soprattutto cari partecipanti al gruppo di lettura,
eccoci giunti alla conclusione della terza tappa del gruppo di lettura.

Siamo giunti a tre quarti del libro e ormai la storia volge verso il finale, ma come sempre procediamo con ordine e iniziamo dal recap!

Recap
Margo non è ancora tornata a casa e Quentin, nonostante ormai sia molto scoraggiato dall' esito negativo che le sue ricerche hanno dato fino ad ora, non vuole arrendersi.
Trovare le tracce che Margo ha lasciato è più difficile di quanto Q avesse messo in conto, ma non per questo lascia perdere, anzi, si intestardisce sempre di più, vuole andare fino in fondo a questa ricerca.
Quentin si aggrappa soprattutto a Io canto di me stesso, la poesia di Whitman a cui Margo sembra essersi affidata maggiormente per lasciare i suoi indizi, e continua a leggerla e rileggerla, nella speranza di riuscire a cavarne qualcosa. 
Altro luogo in cui Margo sembra aver lasciato molti indizi è un centro commerciale abbandonato e Q decide di tornarci il giorno del ballo scolastico. E' proprio lì che trova altre tracce di Margo, e mentre se la immagina trascorrere lì il suo tempo da sola, decide di restare per una notte, nella speranza che la ragazza si faccia viva.
Ma alle tre del mattino Margo non è ancora arrivata e Ben, il suo migliore amico lo chiama perché è ubriaco alla festa che Becca ha organizzato dopo il ballo.
Il rapporto tra Q e Ben in questa parte del romanzo si è leggermente incrinato perché mentre Quentin è totalmente assorbito dalla ricerca di Margo, Ben è preso da Lacey e dal ballo e dal pensiero di entrare a far parte del gruppo dei "fighi" della scuola. 
A mediare tra i due è Radar, che sembra di gran lunga il più saggio del trio. 
Ma Q aveva ragione a premere sul fatto che Margo avesse lasciato diversi indizi nel vecchio centro commerciale perché è proprio tornando lì ancora una volta che comincia a scoprirne di nuovi: delle vecchie mappe, su cui sono segnati diversi itinerari. I punti segnati sembrano  non avere alcun senso finché Q non si collega ad Omnictionary, il sito preferito di Radar, per scoprire che alla voce Agloe, proprio vicino ad uno dei punti segnati su una mappa, si parla di una città di carta vera e propria e tra i commenti lasciati dagli utenti del sito, ce n'è uno lasciato inconfondibilmente da Margo.
Q ha meno di ventiquattr'ore per raggiungerla e non esita a partire, pur dovendo rinunciare alla sua cerimonia di diploma. Ad accompagnarlo ci saranno gli immancabili Ben e Radar, ma anche Lacey.

Cosa ne penso
Leggere questa parte del romanzo forse è stato meno frustrante che leggere la seconda, ma comunque il livello di noia si è abbassato soltanto nella parte finale dei capitoli che avevamo in lettura per questa tappa.
Sarà che questo romanzo lo sto leggendo a piccole dosi, ma in questa parte non è riuscito del tutto a catturare la mia attenzione, se non in brevi scene, in particolare quelle in cui Q riflette su Margo e sulla sua solitudine quando non era la regina della scuola.
Questa ricerca sta portando Q a scoprire che Margo è una persona diversa dalla ragazza perfetta e avventuriera che tutti conoscono e questa contrapposizione tra la realtà e le apparenze nel mondo di adolescenti che frequentano il liceo, affrontato attraverso una ricerca così complicata può essere apprezzabile, ma comunque sia non è riuscita a coinvolgermi come avrei voluto.
Insomma, ho letto un Green migliore.
Spero che almeno l'ultima parte sia mozzafiato e piena di sorprese come dovrebbe essere.
In compenso proprio in questa parte, Green ci regala alcune perle di saggezza che troverete nella prossima sezione.

Quotes


  • Conoscevo il suo profumo e sapevo come si comportava con me e come si comportava con gli altri, sapevo che le piacevano la Mountain Dew, le avventure e i gesti teatrali, e sapevo che era divertente e brillante e che in generale era più avanti di noi altri. Ma non sapevo che cosa l’avesse portata lì,che cosa l’avesse trattenuta e che cosa l’avesse fatta andare via. Non sapevo perché aveva migliaia di dischi ma non aveva mai rivelato a nessuno la sua passione per la musica. Non sapevo che cosa faceva di notte, con la tenda abbassata, la porta chiusa, nella privacy impenetrabile della sua stanza. E forse era questo che dovevo fare più di ogni altra cosa: scoprire chi era Margo quando non era Margo.

  • Sai qual è il tuo problema, Quentin? Tu dagli altri ti aspetti che non siano se stessi. Insomma, io potrei odiarti per il fatto che sei sempre drammaticamente in ritardo o perché l’unica cosa che ti interessa è Margo Roth Spiegelman o perché non mi hai mai chiestocome va con la mia ragazza. Ma non me ne frega una mazza, perché tu sei tu. Imiei genitori hanno un’infinità di Babbi Natale di calore del cazzo, ma non importa. Loro sono loro. Io sono così ossessionato da un sito web che qualche volta non rispondo al telefono ai miei amici o persino alla mia ragazza. Ma va bene lo stesso, io sono io. A te vado bene lo stesso. E tu vai bene a me.

  • Margo RothSpiegelman era una persona. Non avevo mai pensato a lei in questi termini: un grave errore delle mie precedenti fantasie. Per tutto il tempo – non solo da quando era scomparsa, ma da dieci anni almeno – avevo pensato a lei senza ascoltare, senza sapere che l’avevo ridotta a una misera finestra. E non ero riuscito a pensare a lei come a una persona che poteva avere paura, che forse si sentiva sola in mezzo a tanta gente, che magari si vergognava di condividere la sua collezione di dischi perché era una cosa troppo personale. Una persona che divorava guide di viaggio perché voleva fuggire da una città in cui molti si rifugiavano. Una persona che non aveva nessuno con cui parlare perché nessuno l’aveva mai vista come una persona. E tutt’a un tratto capii come si sentiva Margo Roth Spiegelman quando non era Margo Roth Spiegelman: vuota.

  • La città era di carta, i ricordi no.

  • Andar via è terribile, finché non te ne sei andato. Dopo, è la cosa più maledettamente facile del mondo.

  • Mi avevano comprato un minivan. Avrebbero potuto scegliere qualunque auto e avevano preso un minivan. Un minivan. Oh, Dio della Giustizia Su QuattroRuote, perché mai ti fai beffe di me? Minivan, albatro appeso al mio collo. Marchio di Caino! Tu, bestia sventurata dagli alti soffitti e dagli scarsi cavalli.

Music Mood
Questa settimana mi è capitato di incappare in una canzone che conosco da secoli (è del 1994), mentre rivedevo qualche spezzone di una serie TV che amo non ammetterò pubblicamente di aver visto per la trecentoduesima volta la 1x04 di My Mad Fat Diary e in una scena the cupboard scene! c'era proprio questo brano che credo sia molto adatto a questa parte del romanzo che abbiamo letto.


Could you be dead?
You always were two steps ahead
of everyone.
We'd walk behind while you would run.

I look up at your house,
and I can almost hear you shout
down to me
where I always used to be,

and I miss you -
like the deserts miss the rain.



Calendario
  • Dal 1° al 7 Novembre: Iscrizioni;
  • 8 Novembre: Post introduttivo del gruppo di lettura;
  • Dall' 8 al 15 Novembre: Lettura del Prologo e della Prima parte;
  • 15 Novembre: Conclusione della prima tappa e recap; 
  • Dal 15 al 22 Novembre: Lettura dei capitoli 1-1o (capitolo 10 compreso) della Seconda parte;
  • 22 Novembre: Conclusione della seconda tappa e recap; 
  • Dal 22 al 29 Novembre: Lettura dei capitoli 11-20 (capitolo 20 compreso) della Seconda parte;
  • 29 Novembre: Conclusione della terza tappa e recap; NOI SIAMO QUI
  • Dal 29 Novembre al 6 Dicembre: Lettura della Terza parte e di Agloe;
  • 6 Dicembre: Conclusione dell'ultima tappa e recap.


    In conclusione
Ed eccoci giunti alla fine anche di questa tappa, carissimi.
Aspetto come sempre i vostri commenti, le vostre citazioni e i vostri suggerimenti musicali per questa terza tappa, ricordandovi di non spoilerare se mai foste andati avanti con la lettura.
La prossima sarà l'ultima tappa del gruppo di lettura e proprio per questo ci sarà una parte speciale nel post, ma manterrò il segreto e sarà tutta una sorpresa.

Vi aspetto Sabato prossimo per la quarta ed ultima tappa!

venerdì 28 novembre 2014

Recensione di "Hunted" - Angela C. Ryan

Cari visitatori della Tana,
era da un po' che non capitava, ma questa settimana sto per recensirvi un secondo romanzo.
Il merito è tutto del romanzo che ho appena terminato, Hunted di Angela C. Ryan, che ho terminato in poco meno di quattro sere.

Il romanzo fa parte della duologia Star Heroes Chronicles ed è uscito in autopubblicazione lo scorso anno. Lo trovate nei maggiori store online in formato ebook al prezzo di € 2,99.

TRAMA
Abby Allen si definisce “Un’edizione limitata”, non per esemplare bellezza, ma per una serie di qualità che la rendono un tipo curioso e un po’ fuori dal comune. Diciotto anni, logorroica e con la sorprendente capacità di creare situazioni imbarazzanti, Abby ha una fissa per Superman e spera di incontrare un ragazzo che, pur senza superpoteri, gli assomigli almeno un po’, per integrità ed eroismo. Il destino sembra accontentarla e quando incontra Kevan, la sua vita prende improvvisamente una strana piega, dando inizio a una girandola di eventi che un passo alla volta, riveleranno il segreto che è sepolto nel suo passato. In una realtà dove nessuno è ciò che sembra, si sta compiendo una guerra aliena in cui si muovono personaggi intriganti e complessi. Le loro storie si intrecceranno irrimediabilmente le une alle altre, costringendo Abby a subire agghiaccianti rivelazioni su se stessa. Saranno Kevan e un gruppo di ragazzi dotati di poteri straordinari ad accompagnarla in questa avventura, e mentre scende a compromessi con il suo nuovo io, sarà l’amore che prova per Kevan a tenerla saldamente ancorata alla realtà. E allo stesso tempo, la costringerà a prendere decisioni che la allontaneranno sempre di più dal suo supereroe.


LA MIA OPINIONE

Non posso negare che a spingermi a leggere questo romanzo sono state le molte recensioni positive che ho letto in giro per il web in questi mesi.
Le mie aspettative non erano altissime, ma c'erano e devo dire che molte di esse sono state soddisfatte.

Ci troviamo a Wichita, Kansas. Abby Allen frequenta il liceo ed è una ragazza davvero...singolare. E' una vera forza della natura, professionista nel fare brutte figure in pubblico, ma comunque non si scoraggia mai. Abby sogna di trovare l'amore, possibilmente in un ragazzo che somigli a Tom Welling in Smallville, ma nella sua scuola non c'è nessuno che risponda a questi requisiti, finché a scuola non arrivano due nuovi alunni, Kevan e Dakota e per Abby è davvero amore a prima vista con il bellissimo Kevan.
Ma i due nuovi arrivati nascondono un segreto, un segreto che cambierà la vita di Abby e che riguarda non solo lei, ma il destino della specie umana e del pianeta Terra.

La storia ci vine raccontata da tre PoV diversi, per cui inizialmente troviamo soltanto quello di Abby, ma nel corso della narrazione vengono introdotti anche quelli di Kevan e Dakota.
Sapendo già che il libro conteneva tre PoV pensavo che sarebbe stato difficile seguire la narrazione, invece è stato molto più semplice di quanto pensassi.
Il merito è innanzitutto di Abby, la protagonista della storia, un personaggio davvero unico. E' una vera calamita per le situazioni imbarazzanti, è goffa, ma soprattutto è divertente. E' raro trovare in un romanzo un personaggio così, che sia ironico ma soprattutto auto ironico, ma soprattutto che dimostri costantemente la propria

forza. Abby non è un personaggio forte perché viene definito così, ma perché lo dimostra nei fatti, andando avanti sempre e comunque e contando solo su se stessa.
Kevan è un co-protagonista che mi è piaciuto, nonostante fosse fisicamente molto clichettoso, con il suo ciuffo che gli ricade sugli occhi e i suoi occhini blu. Mi è piaciuto il fatto che abbia una personalità decisa e controcorrente, una coscienza sua e nessuna paura di portare avanti i suoi ideali.
A piacermi un po' meno è stata Dakota, ma per un puro fatto di empatia, dato che è un personaggio che nel corso della storia ha una sua evoluzione.
Ben caratterizzati sono anche i personaggi secondari, soprattutto Lexion e Jay, due personaggi che nella seconda parte della storia hanno un ruolo fondamentale.

La storia è ben costruita. L'elemento Sci-Fi/Paranormal è ben elaborato e approfondito e ha dei tratti originali rispetto alle solite guerre umani/alieni per l'inserimento degli Ibridi, nati dall'incrocio tra umani e alieni che possono avere dei poteri straordinari e che sono al centro della narrazione.
Quello che non ho apprezzato molto di questo romanzo è stata la gestione dei tempi narrativi, soprattutto nella seconda parte della storia, in cui ci sono delle scene che secondo me sarebbero dovute durare di più, altre di meno.

Il problema riguarda soprattutto il finale, che credo sia stato un po' troppo affrettato e negli ultimi capitoli le cose a mio parere succedono un po' troppo in fretta.
In compenso anche il lato romance è ben approfondito, e nonostante i parecchi cliché da questo punto di vista, devo dire che sono riuscita a superarli per via dell'ottima caratterizzazione dei personaggi. 

In conclusione, credo che Hunted sia un buon romanzo, coinvolgente e con dei tratti molto originali, sicuramente una buona introduzione per una duologia.


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!


mercoledì 26 novembre 2014

Into Jane Austen's World #8: I film sulla vita di Jane Austen


Cari visitatori della Tana,
dopo tanto, ma davvero tanto tempo, torna la mia rubrica dedicata al mondo austeniano.
Oggi voglio parlarvi di due film, entrambi incentrati sulla vita di Jane Austen, che ho rivisto di recente e che ho molto apprezzato.


Becoming Jane - Ritratto di una donna contro (2007)

E' il film semi-biografico incentrato sui primi anni della vita di Jane Austen come autrice e sulla sua relazione con Thomas Langlois Lefroy.
Il cast è sicuramente d'eccezione, infatti troviamo Anne Hathaway nel ruolo di Jane e James McAvoy in quelli di Tom Lefroy. Tra gli altri nel cast troviamo anche Julie Walters (Mrs. Austen), James Cromwell (Mr. Austen), Anna Maxwell Martin (Cassandra) e Maggie Smith (Lady Gresham).

Becoming Jane è un film semi-biografico proprio perché gli sceneggiatori si sono presi diverse libertà nel raccontare la vita di Jane, in particolare per quello che riguarda la sua relazione con Tom Lefroy, che nel film assume delle connotazioni molto più drammatiche e romantiche. 
Nonostante questo però, Becoming Jane è un film che sicuramente si apprezza, soprattutto dal punto di vista delle performance degli attori che ci recitano, che sono davvero eccezionali. La Hathaway in particolare ci regala una performance unica, mettendo in risalto davvero i molti aspetti della personalità di Jane Austen, una donna intelligente, arguta e sicuramente rivoluzionaria per l'epoca in cui ha vissuto.
Plauso inoltre per la bellissima atmosfera che questo film riesce a ricreare, una vera e propria immersione nell'Inghilterra Regency e nella sua società borghese. Tom Lefroy diventa lo specchio e la vittima della rigidità della società inglese di fine settecento.Inoltre, nonostante le libertà che si sono prese gli sceneggiatori rispetto alla vera biografia di Jane Austen, è un film intenso e commovente, dal primo all'ultimo fotogramma.

Per saperne di più, cliccate QUI.



Io, Jane Austen (Miss Austen Regrets) (2008)

Miss Austen Regrets è il film incentrato sugli ultimi anni di Jane Austen, anni in cui la scrittrice è già famosa per i suoi romanzi.
Nel cast troviamo Olivia Williams nei panni di Jane Austen e Greata Scacchi in qulli di Cassandra la sorella di Jane che in questa fase della sua vita ha avuto un ruolo fondamentale. Inoltre troviamo anche  Imogen Poots nei panni della nipote di Jane, Fanny.

Questo film-tv della BBC è ispirato alle lettere private e ai diari di Jane Austen e la vediamo ritratta ormai quarantenne, mai sposata, sfuggente, razionale… apparentemente inarrivabile.
Ma colei che tanto ha scritto di amore, descrivendolo nelle sue sfumature più ricercate e psicologiche, lo ha sperimentato in prima persona o questo è solo in frutto dell'idealizzazione del genio?

Jane si confida con la nipote, giovane, bella e afflitta da pene d’amore: nel consigliarla, la scrittrice è costretta a esaminare di nuovo i motivi per cui è rimasta sola.

Sicuramente Miss Austen Regrets è un ritratto più preciso e veritiero di quello che ritroviamo in Becoming Jane. In esso troviamo una Jane ormai quarantenne che è apparentemente soddisfatta della sua vita, dato che ormai riesce a mantenersi con il suo lavoro di scrittrice. Su consiglio della sorella, rifiuta all’inizio del film, l’ennesima proposta di matrimonio, ma parlando con Fanny, sua nipote, di pene d’amore, Jane fa un viaggio interiore alla ricerca dei motivi per cui è rimasta sola.
In Miss Austen regrets è un ritratto veritiero, intenso, intimo e commovente di una donna che nella sua vita ha avuto molto, ma forse non abbastanza dal punto di vista sentimentale. Jane nei suoi ultimi anni sfoggia uno scudo, una corazza di cinismo invidiabile nei confronti dell’amore, ma grazie alla magnifica interpretazione della Williams e alla penna di ottimi sceneggiatori, da queso film emergono il rimorso e la tristezza di Jane per non aver avuto quello che molte volte è stato per lei a portata di mano.
 Davvero emozionante.




Becoming Jane e Miss Austen regrets sono due ritratti diversi, ma comunque emozionanti di una delle scrittrici più famose della storia, vista nei suoi primi anni prima del successo e poi nei suoi ultimi anni. 
Io ho apprezzato entrambi dal profondo del cuore.

Ovviamente sono curiosa di sapere se anche voi avete visto questi due film e cosa ne pensate, oppure se ancora non lo avete fatto ma siete comunque incuriositi.

Alla prossima! 

martedì 25 novembre 2014

Top Ten Tuesday #41: Personaggi secondari che dovrebbero avere un libro tutto loro.


Cari visitatori della Tana,
e' tempo di una nuova Top Ten e oggi voglio proporvi un tema che The Broke and the Bookish aveva proposto qualche settimana fa. Si tratta dei personaggi secondari che vorrei avessero un libro tutto loro. Anche questa settimana non so se arriverò a dieci personaggi, ma voglio assolutamente provarci.



1. James Potter, Lily Evans, Sirius Black e Remus Lupin.
Ovviamente sto parlando di quattro tra i più famosi personaggi secondari della letteratura fantasy dell'ultimo ventennio e non sapete cosa darei per leggere un prequel della serie di Harry Potter. Sapere realmente cos'è successo nei sette anni ad Hogwarts che hanno trascorso questi personaggi e prima della Prima Guerra Magica sarebbe...beh, bellissimo. Are you listening, aunt Jo?



2. Finnick Odair
Finnick è uno dei personaggi che ho amato di più della serie 
Hunger Games e personalmente mi piacerebbe leggere un sacco sia della sua vita che dei Giochi a cui ha partecipato che della sua storia con Annie,che in parte viene raccontata nella serie, ma vorrei assolutamente saperne di più!



3. Levi da Fangirl di Rainbow Rowell
Ho adorato Levi sin dal primo momento in cui è entrato in scena in questo romanzo e mi piacerebbe leggere la storia raccontata dal suo PoV. Sarebbe molto divertente e carino leggere del suo rapporto con Cath e di come si sia innamorato di lei attraverso i suoi occhi.






4. Peeta Mellark
Sempre dalla serie Hunger Games di Suzanne Collins, è indubbiamente uno dei miei personaggi preferiti. Vorrei assolutamente leggere la trilogia dal suo PoV, in particolare di quando, ne Il canto della rivolta, si trova catturato dalle forze di Capitol e poi riportato nel Distretto 13.  




5. St. Clair da Anna and the French Kiss di Stephanie Perkins
Okay, forse è il caso di confesare che per me la Perkins potrebbe anche sfornare una trilogia soltanto su Etienne ed io la leggerei. Perché sì. E' uno di quei personaggi così conventionally unconventional che alla fine non si può fare a meno di amarlo e leggere Anna and the French Kiss dal suo PoV sarebbe il massimo. I'd be very happy about that. 






6. Dante da Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe di Benjamin Alire Saenz
Come vi ho scritto ieri, ho amato profondamente questo romanzo e vorrei tantissimo leggere la storia dal PoV di Dante, che è un personaggio così bello, complesso e luminoso che dovrebbe assolutamente avere un libro tutto suo, soprattutto vista la sua evoluzione nel corso del romanzo.




7. Max Vandeburg da Storia di una ladra di libri  di Markus Zusak
Anche Max è un personaggio che ho amato molto. Gran parte della sua storia, prima che arrivi dagli Hubermann, viene raccontata nel romanzo ma vorrei davvero sapere cosa ne é di lui dopo che è costretto a lasciare la loro casa, anche se ne abbiamo già un accenno nel romanzo.




8. Beatrice da La prima cosa bella di Dante B.
Sapete quanto ho amato questo romanzo (QUI la mia recensione) e davvero, un libro scritto dal PoV di Beatrice lo leggerei molto, molto volentieri. Non che sia difficile indovinare i pensieri di questa ragazza con gli occhioni un po' inquietanti, ma sì, sarei decisamente curiosa!

9. Kartik dalla Trilogia di Gemma Doyle di Libba Bray 
Nella trilogia, Gemma e Kartik hanno un legame particolare, ma li spesso scompare per interi capitoli e non si sa cosa ne è di lui, soprattutto nei primi due romanzi, proprio per questo mi piacerebbe leggere la storia dal suo PoV.









E per oggi direi proprio che è tutto, cari lettori. Considerando la prima posizione, direi che sono riuscita a tirare fuori più di dieci personaggi da questa Top Ten quindi mi sento particolarmente soddisfatta per essere riuscita a finirla.
Sono curiosa come sempre di sapere se anche voi vorreste che uno dei vostri personaggi secondari preferiti avesse un libro tutto suo e soprattutto di sapere di quali personaggi si tratta!

Io vi auguro un buon Martedì e vi aspetto alla prossima! 

lunedì 24 novembre 2014

Recensione di "Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe" - Benjamin Alire Saenz

Cari visitatori della Tana,
era da un po' che non succedeva, ma voglio iniziare questa settimana con una nuova recensione. Oggi voglio parlarvi di un romanzo di cui avevo letto soltanto recensioni molto positive e che se ne stava ormai da un paio di mesi sul mio Kindle in attesa di essere letto, Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe di Benjamin Alire Saenz.
Non so come sia possibile che questo romanzo non sia ancora uscito in Italia, ma purtroppo è così.


Uscito nel 2012 per Simon & Schuster, il romanzo conta 359 pagine. Il prezzo è di  €7,80 per la versione paperback, mentre l'ebook costa €5,81.
Il romanzo è inedito in Italia.


TRAMA
El Paso, 1987. Aristotle è un adolescente arrabbiato con un fratello in prigione. Dante è un so-tutto-io con un modo insolito di vedere il mondo. Quando i due si incontrano in piscina, sembrano non avere niente in comune. Ma quando iniziano a trascorrere del tempo insieme, scoprono di condividere un'amicizia speciale -il tipo che cambia la vita e dura per sempre. Ed è attraverso quest'amicizia che Ari e Dante impareranno le più importanti verità su se stessi e sulle persone che desiderano diventare.





LA MIA OPINIONE

Come vi dicevo ho girato intorno a questo romanzo per parecchio tempo.

La settimana scorsa mi sono ritrovata di nuovo in una delle mie fasi da blocco del lettore e ho cominciato almeno cinque romanzi senza portarne avanti nessuno. Un bel problema.

Finché non ho ritrovato questo romanzo sull' e-reader e mi sono decisa ad aprirlo.
Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe è un romanzo che comincia un po' in sordina, per poi catturare il cuore del lettore, pagina dopo pagina.

La storia ci viene raccontata in prima persona da Ari, un quindicenne messicano che all'inizio del romanzo ce l'ha con il mondo. Un fratello maggiore in prigione del quale


non si parla mai in famiglia, due sorelle che sono troppo grandi per capirlo e parlare con lui, un padre che dopo essere tornato dal Vietnam continua a combattere la sua guerra privata, nella sua testa e una mamma che sembra l'unico spiraglio di luce nella sua vita ma che so ostina a non voler parlare del fratello. Nessun amico, finché un giorno, in quella che sembrava un'altra delle interminabili giornate estive, incontra Dante, che in piscina gli propone di insegnargli a nuotare.
Dante è un ragazzo sicuramente insolito, con una strana avversione per le scarpe ed una visione tutta sua del mondo, sicuramente molto più positiva di quella di Ari.
Ari non lo sa ancora, ma quello è il momento esatto in cui la sua vita cambierà, per molti versi in meglio. E' insieme a Dante che Ari scopre molto di sé stesso, della persona che è e di quello che vuole diventare, del posto che vuole prendere nella sua famiglia e nel mondo e la stessa cosa succede a Dante.
E' in quel pomeriggio d'estate che comincia la storia di una bellissima amicizia, una di quelle amicizie profonde e speciali che sono destinate a durare per sempre. 


Riassumere quello che succede ad Ari e Dante dopo il momento in cui si incontrano è molto difficile, prima di tutto perché il rischio spoiler è altissimo e poi perché la loro storia è un po' come un puzzle, in cui gli eventi si incastrano uno con l'altro in continuazione, quindi non tenterò nemmeno di farlo.
Quello che ho amato di questo romanzo sono innanzitutto i personaggi.
Ari e Dante sono due ragazzi profondamente diversi, tanto che per gran parte del romanzo nemmeno Ari sa spiegarsi come sia possibile che siano amici. Eppure lo sono. La loro è un'amicizia fatta di molte parole ma anche di silenzi, di piccoli e grandi gesti, di lunghe passeggiate nel deserto e qualche follia. E' un'amicizia meravigliosa.

La caratterizzazione dei personaggi è straordinaria, e intendo sia per i protagonisti che per i personaggi secondari. Il background della famiglia di Ari è molto ben approfondito, riusciamo a capire molto dei suoi genitori e del perché del loro modo di comportarsi.

Ma se questo romanzo si limitasse ad una storia semplice e dei bei personaggi sarebbe un romanzo comune. Quello che lo rende straordinario è lo stile. 
Benjamin Alire Saenz ha uno stile che definire poetico sia riduttivo. Con le sue parole questo autore riesce a dare al lettore una connessione diretta con le emozioni dei suoi personaggi, belle o brutte che siano. Senza filtri. E' come se questo romanzo fosse una lunga poesia, meravigliosa, evocativa, emozionante, ma scritta in prosa.
Ecco, questo autore ha la straordinaria capacità non solo di trascinare il lettore dentro la sua storia per non lasciarlo andare più, ma di farlo in un modo leggero e coinvolgente allo stesso tempo.
Per farvi capire, se prima di aver letto questo romanzo consideravo Colpa delle stelle uno YA scritto meravigliosamente bene e con uno stile molto poetico, sappiate che Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe è almeno un centinaio di volte più poetico.
E' un romanzo che non i può non amare. Si fa spazio capitolo dopo capitolo nel cuore del lettore e poi semplicemente...esplode. E' una lettura che diventa emozione, un'emozione di quel sapore dolceamaro che ricorda a noi un po' più grandicelli quanto è difficile crescere, accettarsi, trovare il nostro posto nel mondo, amare...insomma, vivere quella bellissima e tremenda fase che è l'adolescenza ed in cui sono sicura che molti adolescenti si ritroveranno.

Non posso che consigliarvi di leggere questo romanzo, e di intraprendere anche voi questo viaggio alla scoperta dei segreti dell'universo, insieme a Dante e Ari.


Successe qualcosa dentro di me non appena guardai l'universo, così vasto. Attraverso quel telescopio, il mondo era più vicino e più grande di quanto avessi mai immaginato. Ed era tutto così bello e così travolgente e -non lo so- mi ha fatto rendere conto che c'era qualcosa di importante dentro di me.



Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti!

domenica 23 novembre 2014

Clock Rewinders #61


Cari visitatori della Tana,
buona Domenica e benvenuti a questo nuovo appuntamento con il mio recap settimanale!
La rubrica, come sapete, è ideata dai blog On a Book Bender e 25 Hour Books.
Troverete qui un riassunto della settimana, che riguarda questo blog, i blog che seguo, le mie letture e un po' di quello che mi passa per la testa sul momento.

{La settimana appena trascorsa nella Tana}

  • Nella Top Ten di Martedì vi ho parlato delle ambientazioni, sia reali che fantastiche, che un romanzo mi ha fatto venire voglia di visitare;
  • Ho recensito un romanzo che era da un po' che volevo leggere, Rebel Belle di Rachel Hawkins;
  • Ho trovato girovagando su youtube il Reader problems book tag, undici domande sui problemi che noi lettori ci troviamo ad affrontare molto spesso;
  • Venerdì vi ho segnalato alcuni romanzi di autori italiani emergenti che credo siano molto interessanti;
  • Si è conclusa la seconda tappa del gruppo di lettura per Città di carta di John Green.

{La settimana appena trascorsa nella blogosfera}
  • Amaranth ha recensito Tenebre e ghiaccio di Leigh Bardugo, un romanzo che a me era piaciuto moltissimo, mentre a lei un po' meno. Entrambe però aspettiamo curiose il seguito!
  • Giusy mi ha incuriosita moltissimo con la sua recensione di  La cacciatrice di fate di Elizabeth May, un romanzo che quando è uscito non mi aveva colpita particolarmente, ma che grazie alla sua recensione ho rivalutato. Inoltre sono ufficialmente aperte le votazioni per scegliere il libro da leggere insieme sul suo blog, fate un salto qui per dire la vostra;
  • Anche Lily ha letto Anna and the French Kiss, uno dei miei romanzi preferiti di quest'anno, e anche lei lo ha recensito positivamente;
  • Rosa ha recensito Scrivimi ancora di Cecelia Ahern, e anche lei lo ha apprezzato molto, dandogli un voto di ben quattro stelline biscottose e mezza;
  • Su Dreaming Fantasy, oltre che ad una nuova bellissima grafica, trovate la recensione di Ciò che inferno non è di Alessandro D'Avenia;
  • LadyCooman ha recensito un libro che sono molto curiosa di leggere, Lo staordinario mondo di ava Lavender di Leslie Walton;
  • Libri in Pantofole festeggia due anni e Jerry ha messo in palio per i suoi lettori una copia di Ragazza nera/Ragazza bianca di Joyce Carol Oates. Trovate tutto qui.
  • Alenixedda ha recensito un romanzo che non conoscevo, Sorelle fatali di Eleanor Brown.

{Serie TV}

La settimana telefilmica è stata lunga, ma non troppo.
Vi confesso sin da subito di non aver ancora visto l'ultimo episodio di Gotham, che tra un impegno e l'altro mi è proprio sfuggito.
Invece ho visto Once Upon a Time, prima di tutto. Questa puntata per quanto mi riguarda si  è salvata solo per la Outlaw Queen (Regina/Robin), perché altrimenti...che disastro. La Snow Queen è una pazza psicotica. O psicopatica. Insomma, è pazza da legare e questa cosa ormai sta cominciando a stufarmi. Dall'altra parte Ruple ormai è cattivo soltanto per il gusto di esserlo e anche lui mi ha stufata. Non ha avuto senso fargli fare il gran pianto sulla tomba di Neal a inizio stagione quando adesso stanno tentando di fargli uccidere la madre di suo
figlio...insomma, una cosa proprio senza senso. 
Altro episodio di Domenica è stato quello di The Walking Dead. Finalmente siamo andati a scoprire cosa è successo a Daryl e Carol e gli eventi hanno preso davvero una piega inaspettata. Non vedo l'ora di scoprire cosa succederà nella puntata di oggi/domani, dato che le storyline verranno di nuovo riunite.
Lunedì è stata invece la volta di Sleepy Hollow. Questo episodio mi è piaciuto perché ne abbiamo saputo di più sulla sorte toccata alla madre delle sorelle Mills...MA DOVE DIAVOLO AVETE LASCIATO ICHABOD? Cioè, gli fate prendere un'influenza e lo lasciate fuori gioco per trenta minuti su quaranta? Come on, lo sapete anche voi che questo telefilm si regge su questo personaggio e sto cominciando ad odiare Hawley, che sarà pure un bel figliolo, ma no. NO.
Molto carino l'episodio di Castle con la luna di miele di Rick e Kate, anche stavolta alla ricerca di una soluzione per un delitto alquanto strano.
Forever continua abbastanza ordinariamente, mentre The Flash continua ad assumere nuove sfaccettature e Barry Allen mi sta conquistando sempre di più, mentre Iris sempre di meno. 
Supernatural ha proposto una 10x06 in stile old school, con i fratelli Winchester impegnati ad uccidere un mutaforma. Qualche battuta, un tuffo nel passato, ma una puntata tutto sommato ordinaria. Quella di Arrow invece è stata una puntata che per alcuni versi ha avuto senso, per altri molto meno. Senza senso la storia di Cupid -ma a Starling City vogliono fare tutti i supereroi!?- e la parte su Thea, ma hanno avuto molto più senso i flashback e ovviamente la parte dedicata alla non-Olicity e alla Raylicity. Sorry Oliver, è inutile che distruggi il covo, dato che te la sei cercata. Fel ti aveva dato una possibilità, ma tu sei stato troppo impegnato a scoccare frecce e a dedicare fin troppa attenzione a Laurel (lascia che si perda, quella lì), quindi adesso che pretendi?
Ma parliamo dei due episodi indiscutibilmente più belli della settimana, ossia quelli di The 100 e di How to get away with murder.
In The 100 c'è stata finalmente la Bellarke Reunion. Non so dirvi quanto sono stata felice di rivedere finalmente insieme Bellamy e Clarke, ma l'episodio è stato concentrato anche su Murphy e Finn, che non sapendo del ritorno di Clarke, la stanno ancora cercando. In particolare, non avrei mai immaginato che Finn potesse arrivare a questo punto ma soprattutto non avrei mai pensato di dare ragione a Murphy! Davvero, il mondo di questo telefilm che conoscevamo è andato sottosopra. Carinissima la scena Monty/Jasper nell'infermeria di Mount Weather...quasi quasi ho un'altra ship da shippare!
E poi il midseason finale di HTGAWM. Signore e signori, Shonda Rhimes ha colpito ancora e adesso che mi ha trascinata dentro questo show, non so come uscirne. Come farò ad aspettare fino a Gennaio dopo questo episodio così epico? Questo midseason finale è stato la dimostrazione che questo show è studiato e scritto magistralmente e che mai nulla è come sembra...Che dire? E' wow.


{Crush of the week}


La mia crush della settimana è in realtà una mia crush da molto tempo.
Era il lontano 2007 quando è uscito Across the Universe, film/musical realizzato sulla base delle canzoni dei Beatles ed il protagonista era proprio lui, Jim Sturgess, che poi ho ritrovato anche in altri film che ho apprezzato molto, One Day, La migliore offerta e Upside Down. Insomma, sono innamorata di lui da molt tempo quindi mi sembrava giusto dedicargli un piccolo spazio tra le mie crushes!


E anche per questa settimana è tutto, miei cari lettori.
Vi d appuntamento alla prossima settimana per il recap!