mercoledì 26 febbraio 2014

Le Cronache del Fandom #3: The White Queen


Cari visitatori della Tana,
torna anche questa settimana la mia rubrica dedicata alle serie TV.
Oggi voglio parlarvi di una serie del 2013, The White Queen, andata in onda la scorsa estate nel Regno Unito.






Prodotta dalla BBC e divisa in 10 episodi, The White Queen si basa sulla tre dei romanzi della serie La guerra dei cugini (La regina della Rosa Bianca, La regina della Rosa Rossa, La futura regina) di Philippa Gregory.

Ambientata durante la Guerra delle Due Rose, che ha visto contrapposte le casate degli York e dei Lancaster per circa un trentennio, dal 1455 al 1487, The White Queen racconta in realtà le vicende delle tre regine protagoniste di questi anni: Elizabeth Woodville, Margaret Beaufort e Anne Neville.

Elizabeth non era destinata a diventare regina. Suo marito infatti era un Lancaster, ed era stato ucciso in una delle battaglie contro gli York, le sue terre espropriate. Su consiglio della madre Jaquetta, Elizabeth decide di incontrare il nuovo re, Edward, e di chiedere che le terre vengano restituite ai suoi due figli, legittimi eredi.
Edward porta già con sé la fama di donnaiolo, nonostante la giovane età, e nel momento in cui incontra Elizabeth, nel momento stesso in cui si guardano negli occhi per la prima volta, lui comincia a desiderarla. 
A onor del vero bisogna dire che Elizabeth non cede facilmente, nonostante Edward sia il re. Lo costringe piuttosto ad un matrimonio, anche se segreto
E' da quel momento che comincia il difficile cammino di Elizabeth Woodville verso il trono. La sua famiglia, in particolare uno dei fratelli, è convinto che quel matrimonio segreto sia illegittimo, e che Elizabeth è stata ingannata, e poi perché Edward doveva sposare una principessa francese. Ma sorprendendo tutti, il re riconosce Elizabeth come sua moglie davanti alla corte, e poco tempo dopo avviene l'incoronazione.
Fondamentale per la riuscita del piano di Elizabeth è Jaquetta, donna e madre impeccabile, ma che ha anche un dono importante, quello di vedere il futuro e di scoprire il destino di Elizabeth. Jaquetta sa già che Elizabeth sarà regina, ed è pronta ad affrontare insieme a lei tutte le difficoltà che la figlia dovrà incontrare una volta a corte.
Infatti la nuova regina non è affatto la benvenuta, e dal momento dell'incoronazione la sua storia si intreccia non solo con quella della famiglia reale, ma anche con quella della famiglia di Richard Neville, conte di Warwick, il creatore di re, e con quella di Margaret Beaufort, madre di Henry, erede al trono della casa Lancaster.
Elizabeth è disposta a tutto per proteggere sé stessa e suo marito, ma dall'altra parte
Margaret è altrettanto determinata a proteggere il figlio Henry per farlo diventare un giorno re d'Inghilterra. 
Anne, figlia di Richard Warwick, all'inizio della serie invece è soltanto una ragazzina che vive nell'ombra della sorella Isabel, destinata ad andare in sposa a George, duca di Clarence e fratello del re.
Ma la vita di Anne è destinata a cambiare in fretta, dato che suo padre continua a imbastire alleanze e a voler creare sotterfugi per non perdere la sua posizione e scegliere per il trono una persona a lui  congeniale. Quando Warwick decide di allearsi con i Lancaster per mettere George sul trono e far diventare così Isabel la nuova regina, però, le sue aspirazioni superano le reali possibilità di riuscita del suo piano. Nonostante tutto, Anne riesce a sfuggire al crollo del castello di carte che il padre aveva voluto costruire e a tornare in Inghilterra, al fianco di Richard, secondo fratello del re. E' proprio ciò che le succede durante gli anni della guerra a farla maturare e a renderla una donna, anche lei pronta a tutto per rimanere libera e soprattutto per salire sul trono.

Tra intrighi, tradimenti, intrecci molto complicati, i tre libri scritti da Philippa Gregory prendono corpo sullo schermo, in una vicenda che seppur basata sulla storia, non contiene tantissime verità storiche, ma molti elementi romanzati.
Ciò non toglie che sia un'ottima serie, con un cast che funziona alla perfezione.
Ho apprezzato moltissimo sia Max Irons che interpreta re Edward, sia David Oakes e Aneurin Barnard, che interpretano i fratelli del re, George e Richard.
Rende bene sullo schermo anche Rebecca Ferguson nei panni di Elizabeth Woodville, ma anche le altre due regine, interpretate da Amanda Hale (Margaret) e Faye Marsay (Anne Neville). 

Se siete appassionati dei romanzi della Gregory, certo non potete perdervi questa serie, ma la consiglio anche a chi cerca una serie TV storica che non sia fantasiosa come Reign. In confronto, The White Queen detiene la verità assoluta, storicamente parlando, anche se ripeto, gli elementi romanzati rispetto a quanto storicamente accaduto non sono pochi.
E poi questa serie ha tutti gli elementi che servono a renderla una serie vincente: un buon cast, una buona trasposizione dei romanzi, ottima ricostruzione storica per quanto riguarda le ambientazioni, le scenografie e soprattutto i costumi ed infine la giusta dose di romanticismo, intrighi, sotterfugi, alleanze e colpi di scena.
E poi ha un pregio ulteriore: sono solo 10 episodi e non ci saranno altre serie, quindi per chi non ama perdersi in serie pluristagionali, direi che è l'ideale.


Aspetto come sempre di sapere cosa ne pensate, se avete già visto questa serie oppure se avete intenzione di vederla.
Spero come sempre di avervi incuriositi.
A presto, con altre serie TV !

lunedì 24 febbraio 2014

Recensione di "Angelize" - Aislinn

Cari visitatori della Tana,
oggi è tempo di una nuova recensione!
Grazie al gruppo di lettura organizzato da Giusy del blog Divoratori di Libri ho letto finalmente Angelize di Aislinn.
Chi di voi mi segue da un po' saprà già del mio amore per le storie che trattano di angeli. E' un tema che mi ha sempre attirata molto e rispetto al quale so essere molto critica, quindi non potevo certo non leggere il romanzo di Aislinn.
Angelize è il primo volume di una duologia edita da Fabbri. E' uscito nel 2013, le pagine sono 440 e il prezzo è di € 16,00.



TRAMA
Essere un angelo è terribile. Non provi emozioni, non puoi toccare, mangiare, amare. Per questo molti di loro cominciano a desiderare la vita terrena per provare quello che non hanno mai sperimentato nell'eternità. Per liberarsi dalla condizione eterea hanno solo un mezzo: uccidere un essere umano che prenderà il loro posto. Un gruppo di vittime, però, non si è rassegnato a questo poco invidiabile destino e ha trovato il modo di reincarnarsi in corpi nuovi che sono una via di mezzo tra angeli e uomini. Di nuovo sulla terra, questi angeli bastardi vorrebbero soltanto ricucire i pezzi di vite bruscamente interrotte, finire gli studi, ritrovare amori perduti. Come Haniel, privo di regole e affamato di sesso, che "indossa" ora il corpo di una ragazza. O come Hesediel, che cerca di far capire alla donna che ama che è tornato dalla morte, e che adesso è in grado di guarire da qualsiasi ferita. Ma gli angeli "puri", quelli che non hanno mai ceduto alla tentazione della carne, sono in caccia, armati di spada e fuoco celeste, decisi a spazzar via le abominazioni. Per sopravvivere gli "angeli bastardi" dovranno dar battaglia a forze molto più grandi di loro e prepararsi a terribili sacrifici...



LA MIA OPINIONE

Haniel, Rafael ed  Hesediel sono i protagonisti di questo romanzo, in cui alcuni angeli decidono di reincarnarsi perché stanchi di vivere senza sentire nulla. E' per questo che si rivolgono alla Dea, figura dai poteri simili a quelli di Dio ma allo stesso tempo a lui opposta.
Una volta sulla terra però i loro problemi sono tutt'altro che finiti: possono sentire, toccare, mangiare, ma devono nascondersi costantemente perché gli angeli puri sono sulle loro tracce, con l'intenzione di sterminarli, perché "impuri".
Tra scontri epici che ricordano un po' quelli di Supernatural e una caccia sempre aperta, Angelize è un romanzo che racconta una storia di angeli in una chiave molto originale e accattivante.

Ma andiamo con ordine: volevo leggere Angelize da moltissimo tempo, e sono contentissima di aver avuto la possibilità di farlo tramite un gruppo di lettura al quale ha partecipato la stessa Aislinn intervenendo per spiegarci un po' di cose sul suo romanzo.
E poi ovviamente ero curiosissima di leggerlo perché mi aveva catturato già dalla trama: niente romanticismo, anzi, solo angeli che si scontrano tra di loro, pronti ad uccidere senza battere ciglio, strumenti di un Dio freddo e calcolatore.
I tre angeli protagonisti di questa storia, così come gli altri angeli bastardi, hanno una storia

comune alle spalle: erano persone normali, con una vita, dei sogni, ma anche degli incubi alle spalle. Sono stati ingannati da altri angeli, che li hanno fatti morire in quelli che sembravano incidenti, ma che in realtà erano piani ben architettati affinché tali angeli potessero incarnarsi.
Ma Haniel, Hesediel e Rafael non si sono certo arresi alla loro condizione incorporea, e fanno di tutto per tornare tra gli umani.Tornati nella grigia e uggiosa Milano, hanno il solo obiettivo di sfuggire agli angeli puri che danno loro la caccia, ma tra un attacco e l'altro abbiamo la possibilità di conoscere questi tre protagonisti caratterizzati benissimo: Haniel si chiamava Daniele, e ha trascorso gli ultimi anni della sua vita dormendo sotto i ponti o in qualche rifugio di fortuna, solo al mondo. E' l'unico angelo che si è reincarnato nel corpo di una donna, e per questo è seriamente arrabbiato con la Dea. E' pieno di rancore e di rabbia, sempre pronto allo scontro e soprattutto senza peli sulla lingua. Rafael è il suo esatto opposto. Nella sua vita precedente si chiamava Giacomo, e porta ancora i tratti della persona che era, buono, pacifico, pronto a scendere a compromessi per evitare lo scontro.
Hesediel invece si chiamava Christian. Quando era ancora umano era innamoratissimo di Elena, e una volta tornato vuole tornare con lei, ad ogni costo. Testardo, egocentrico e molto amareggiato per come si è fatto ingannare, è pronto ad andare contro tutto e tutti pur di riavere il suo amore.
Di tutti loro conosciamo i ricordi, i segreti e le speranze, e le loro voci si alternano in maniera molto equilibrata nel corso del romanzo. Dai protagonisti sono rimasta veramente colpita, ma dall'altra parte non sono riuscita ad immedesimarmi completamente con nessuno di loro, dato che sono molto lontani dal mio modo di essere,  e qualche volta mi è riuscito difficile capire il perché delle loro azioni, soprattutto all'inizio. E' stato solo scoprendoli che man mano ho capito il loro modo di fare e di pensare.Dall'altra parte ci sono gli angeli puri: un esercito di creature ciniche, spietate e crudeli comandare da Mikael, che ha fatto della caccia agli ibridi la sua unica ragione di vita.

E' davvero impressionante il modo in cui sono resi bene anche questi angeli: siamo abituati a leggere di angeli compassionevoli e misericordiosi, mentre questi sono l'esatto contrario.
Mi hanno ricordato molto gli angeli di Supernatural, in particolare Uriel, Zachariah e Metatron.
Ho trovato i puri allo stesso tempo inquietanti e affascinanti.

Mi è piaciuto lo stile dell'autrice: molto diretto, senza troppi fronzoli.
Tuttavia ci sono poche descrizioni, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto fisico dei protagonisti, ai quali ho potuto affibbiare un volto solo grazie al dreamcast scoperto in alcune delle tappe con il gruppo di lettura.
Il finale è stato un po' spiazzante, ma sono confortata dal fatto che ci sarà un secondo volume e che tutto non finisce qui! Indubbiamente la parte finale è ben costruita e scorre velocemente, mentre quella centrale è un po' più confusa, ma nel complesso Angelize resta un buon fantasy, di livello molto più alto rispetto ad altri fantasy d'esordio che ho letto.
 


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

domenica 23 febbraio 2014

Clock Rewinders #41


Cari visitatori della Tana,
torna anche in questa Domenica di Febbraio torna Clock Rewinders,  la rubrica settimanale ideata dai blog On a Book Bender e 25 Hour Books.
Troverete qui un riassunto della settimana, che riguarda questo blog, i blog che seguo, le mie letture e un po' di quello che mi passa per la testa sul momento.



{La settimana appena trascorsa nella Tana}

{La settimana appena trascorsa nella blogosfera}
  • Anche Amaranth ha stilato la sua Top Ten dei motivi per cui ama essere una lettrice e una book blogger;
  • Giusy  e Leda hanno recensito Onyx di Jennifer L. Armentrout;
  • Jerry è tornata con la sua rubrica Classici...che passione! Questa settimana ci ha parlato di La piccola principessa;
  • Denise ha recensito Bloodlines di Richelle Mead;
  • Leb ha recensito Warm Bodies di Isaac Marion;
  • Anche Siannalyn ha letto un romanzo della Armentrout, Obsidian;

{Serie TV}

Nota bene: questa settimana potrei dare il peggio della fangirl che è in me. Io vi ho avvertiti!
Come già vi avevo anticipato Domenica scorsa, Lunedì ho seguito la diretta della 2x01 di My Mad Fat Diary, che è tornato in TV dopo un anno.
Che dire? Un'esplosione di feelings. Di quelli che ti fanno ridere, piangere, ti mettono in ansia e ti fanno venire il mal di pancia. Tom Bidwell è uno dei migliori autori di serie TV che c'è in giro e dammit, sta dando davvero il meglio di sé.
Per il resto, che io ami questa serie con tutto il mio cuore lo avete già capito, e la season premiere è stata davvero all'altezza delle mie aspettative. Il finale mi ha spezzato il cuoricino, ma un po' me lo aspettavo. Insomma, era nell'aria.
In compenso non riuscirò più ad ascoltare No Diggity senza pensare...okay, sto dicendo troppo!
Ma la cosa più sconvolgente e che nessuno si aspettava è stato il fatto che la E4 ha caricato sul suo sito il secondo episodio in esclusiva. Ovviamente l'episodio era disponibile solo nel Regno Unito, ma pensate davvero che una fangirl del mio calibro si lasci fermare dalle barriere imposte da un sito web? MUHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!
Ho dovuto lavorarci un po', ma alla fine sono riuscita a vedere anche il secondo episodio. In una parola: devastante. Credo di aver pianto così tanto da essermi disidratata. Se il finale del primo episodio mi aveva lasciata triste, quello del secondo mi ha tramortita.
Ma sapete come si dice, adesso che abbiamo toccato il fondo possiamo solo risalire!
Le preview del terzo episodio non promettono benissimo, ma la speranza è l'ultima a morire.
Intanto curo la mia ossessione su Tumblr, leggendo fanfiction e rebloggando gifset come se non ci fosse un domani.

 
Grazie, Tom Bidwell, per aver scritto la miglior battuta nella storia delle serie TV!

E poi c'è stato Teen Wolf. Altro episodio più o meno Stiles-centric (che goduria!) ma dove succedono davvero tante cosine. Mi piace la piega che sta prendendo la storia, voglio saperne sempre di più, e poi dopo secoli mi hanno regalato una scena Pydia che più bella non si può (my feelings!) e che resterà nella storia telefilmica.
Per il resto, questa settimana ho visto soltanto un altro episodio, ossia il season finale di Super Fun Night. Diciamo che ero partita piena di buone speranze, e soprattutto convinta che ci fosse una seconda stagione, invece non sono rimasta per niente contenta del finale (sapete quanto odio il momento in cui uccidono le mie ship) ma sono rimasta ancora peggio quando ho saputo che hanno cancellato la serie.
Insomma, la settimana telefilmica non è stata per niente leggera!


{Crush of the week}

Sono stata seriamente tentata, anche questa settimana, di riproporvi Finn Nelson/Nico Mirallegro. Voglio dire, questo ragazzo mi sta ossessionando a livelli che...è meglio che non sappiate quanto io sia ossessionata.
Per cui, dopo un'attenta riflessione, ho scelto....


...Peter Hale! Personaggio di Teen Wolf e zio dell'adorato Derek, ancora dopo tre stagioni non si è capito bene da che parte stia (probabilmente solo dalla sua!). E' interpretato da Ian Bohen.
Dopo settimane di attori inglesi sono tornata in USA! Che sia un passo avanti verso la disintossicazione? Mh, ne dubito!



E per questa settimana credo proprio di aver detto tutto.
Mando baci e abbracci fangirlosi a tutti voi e vi auguro buona domenica!
Alla prossima!



giovedì 20 febbraio 2014

Into Jane Austen's world #6: Lost in Austen {Il romanzo di Amanda}


Cari visitatori della Tana,
benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica interamente dedicata a Jane Austen!
L'ultima volta vi ho parlato di un romanzo, Austenland di Shannon Hale, mentre oggi voglio parlarvi di una miniserie inglese, Lost in Austen, trasmessa in Italia quest'anno con il titolo di Il romanzo di Amanda (perché si sa, noi italiani amiamo inventarci i titoli!) che sicuramente rende meno l'idea dell'argomento di cui tratta la serie.


Lost in Austen è uscita nel 2008 ed è stata trasmessa sul canale inglese ITV (lo stesso che trasmette Downton Abbey e Poirot). E' divisa in 4 episodi, scritti da Guy Andrews e diretti da Dan Zeff.

E' un riadattamento in chiave fantasy di Orgoglio e Pregiudizio.


Protagonista della serie è Amanda Price, una ragazza dei nostri tempi che vive a Londra e ha una passione sfegatata per i libri di Jane Austen. Sogna un amore romantico, ma si ritrova a vivere una storia piena di alti e bassi con un ragazzo che la tradisce continuamente.

Proprio per questo decide di rifiutare la sua proposta di matrimonio. 
Amanda deve trovare un punto di svolta, ma non immagina certo che da un passaggio segreto nel suo bagno possa uscire fuori Elizabeth Bennet. Proprio lei, la protagonista del suo romanzo preferita in carne e abito di mussolina. 
Inutile dire che Amanda inizialmente è incredula, ma Elizabeth è proprio Elizabeth, e mentre Amanda tenta di capire da dove sia arrivata e come funzioni il passaggio segreto, Lizzie la intrappola e così Amanda si ritrova a casa Bennet.

Da questo momento comincia la sua avventura nel mondo di Orgoglio e Pregiudizio, un'avventura più complicata del previsto, dato che non riesce ad azzeccarne una!

E poi le cose sono così complicate, soprattutto sul fronte del comportamento da tenere. Amanda proprio non riesce a non fare battute o a nascondere i suoi pensieri. 

Insomma, tra un intoppo e un pasticcio, Amanda diventa la perfetta anti-eroina, dimostrazione che una donna della nostra epoca, per quanto possa desiderarlo, avrebbe qualche difficoltà a vivere dentro uno dei romanzi più letti di tutti i tempi.
Nel cast troviamo Jemima Rooper nel ruolo di Amanda (che recentemente abbiamo visto anche nella serie TV Atlantis nei panni di Medusa). Essendo l'interprete di un personaggio non presente nel romanzo, ovviamente è caratterizzata molto liberamente rispetto agli altri personaggi, che invece appartengono tutti a Orgoglio e Pregiudizio, ma rende comunque bene sullo schermo.
Amanda è il fulcro della storia, questo è vero, ma il suo intento principale è quello di far funzionare la storia tra Jane e Bingley, interpretati rispettivamente da Morwen Christie e Tom Mison (più noto per il ruolo di Ichabod nella serie Sleepy Hollow e per la sua magnifica voce). Jane è bellissima, tenera e fragile, mentre Bingley è sicuramente un po' più tonto e di conseguenza divertente che nel romanzo. In merito non vi anticipo nulla, ma sappiate che ci sono moltissimi colpi di scena!

La storia tra Jane e Bingley è addirittura più centrale di quella che finisce per nascere tra Mr. Darcy (Elliott Cowan) e Amanda, fatta di continue frecciatine e battute, ma in fin dei conti molto coinvolgente.

Stupendi nel ruolo di Mr. e Mrs Bennett Hugh Bonneville e Alex Kingston, che sono i due personaggi che, seppur leggermente diversi, rispecchiano meglio di tutti gli altri i loro originali austeniani.

Esagerati parecchio i tratti di Mr. Collins, invece, che mi è piaciuto poco anche se a tratti mi ha fatto un po' ridere.
Nel complesso mi è piaciuto anche Wickham (Tom Riley), per come è stato caratterizzato in questa serie. Cioè, resta sempre odioso e ogni tanto meriterebbe una sberla, ma tutto sommato credo mi sia piaciuto più che nel romanzo.

In conclusione, da questa serie non aspettatevi una riproduzione fedelissima del romanzo. Piuttosto prendetela per quello che è, ossia una parodia, in cui i tratti di alcuni dei personaggi austeniani sono esagerati e l'intreccio si sviluppa in maniera diversa.

Nel complesso è una serie divertente e ci sono delle scene veramente esilaranti, ma l'originale resta l'originale!


Come al solito, vi lascio al trailer.

E un ultimo consiglio: se decidete di vederla, guardatela in lingua originale!








martedì 18 febbraio 2014

Top Ten Tuesday #21: Dieci ragioni per cui amo essere una lettrice e una book blogger


Cari visitatori della Tana,
dopo qualche Martedì è ora di una nuova Top Ten! Per questo Martedì ho scelto di rispettare il tema proposto da The Broke and the Bookish ed elencarvi le dieci ragioni per cui amo essere una lettrice e una book blogger.

Dieci ragioni per cui amo essere una lettrice e una book blogger


 Perché mi da la possibilità di esprimere il mio parere su ciò che leggo.
A casa e con le amiche parlo moltissimo dei libri che leggo, ma essere una book blogger mi da la possibilità di confrontarmi con più persone che hanno la mia stessa passione!


❤ Perché non mi annoio mai.
Essere una lettrice mi offre la bellissima possibilità di vivere un milione di emozioni e di sentimenti, di viaggiare per il mondo pur restando ferma, di scoprire il futuro o il passato e di scoprire quanta fantasia hanno gli autori nel creare nuove situazioni, nuovi personaggi e nuovi mondi.

❤ Perché mi da la possibilità di conoscere meglio le persone.
Attraverso i personaggi e le situazioni e le emozioni che vivono ho imparato a conoscere e a leggere meglio le persone.
Sono diventata una brava osservatrice e ho imparato a capire dei comportamenti che prima magari mi risultavano strani o oscuri. Ho imparato a capire molto senza fare troppe domande.

❤ Perché è una dipendenza, ma non fa male alla salute.
Okay, magari avrò perso qualcuno dei decimi della mia vista leggendo di notte, ma cavoli, ne è valsa la pena! Perdermi a Hogwarts non ha prezzo, anche adesso che non ho più undici anni.


❤ Leggere aiuta a scrivere e parlare meglio.
Giuro che non vuole essere una lezioncina da maestra elementare, ma è la verità.
Oltre che con l'italiano, l'ho sperimentato personalmente anche con l'Inglese!


Essere una book blogger mi ha fatto conoscere un sacco di autori e di titoli che probabilmente non avrei mai conosciuto se non avessi cominciato quest'avventura.

I libri riflettono quello che abbiamo dentro, quindi ci aiutano anche a conoscerci un po' meglio. Essere una lettrice serve anche a questo.

Conoscere nuove persone.
Da quando ho aperto il blog ho conosciuto diverse altre blogger che, oltre ad avere la mia stessa passione per i libri, sono delle persone splendide. 

Avere un blog è uno strumento utile non solo perché permette di confrontarsi e di scoprire nuovi libri, ma perché riesce ad annullare le distanze tra le persone.


Okay, di motivi ne ho trovati soltanto otto, ma va bene lo stesso, no?
Spero che questa Top Ten vi sia piaciuta, e soprattutto spero che la rubrica possa tornare Martedì prossimo, con un nuovo tema.
Adesso torno nel mio angolino a lasciarmi sommergere dai feelings per i primi due episodi di My Mad Fat Diary ç_ç



lunedì 17 febbraio 2014

Recensione {ma più che altro riflessione} su "My Fat Mad Teenage Diary" e "My Madder Fatter Diary" di Rae Earl

Cari visitatori della Tana,
come avrete ormai capito da un paio di settimane, sono rimasta folgorata da My Mad Fat Diary, una splendida serie TV inglese di cui vi ho ampiamente parlato qui.
Bene, come vi dicevo nel suddetto post, la serie si basa sul vero diario di Rae Earl, che è stato pubblicato in due volumi, dei quali il secondo lo scorso 30 Gennaio.
Ovviamente i libri non sono editi in Italia, ma data la mia enorme curiosità io ho deciso di leggerli entrambi in inglese. E nel tempo record di tre giorni.

Il primo volume del diario è stato pubblicato nel 2011 ed il titolo è My Fat, Mad Teenage Diary, edito da Hodder. Conta 352 pagine ed il prezzo (Amazon) è di € 10,05 per il cartaceo e di € 6,49 per l'ebook.

TRAMA (tradotta ed elaborata da me)

E' il 1989 e Rae è una ragazza di 17 anni, grassa ed ossessionata dai ragazzi. Vive a Stamford, nel Lincolnshire con la madre e il loro gatto bianco e sordo in una casa popolare con un bagno verde e una dispensa dalla quale Rae non riesce a stare lontana. Questo è il diario divertente ma anche commovente che racconta della sua vita durante quell'anno - con personaggi come la cattivissima amica Bethany, il fidanzato ebete di Bethany e i ragazzi del Liceo dall'altra parte della strada, che hanno tutti dei nomi in codice tipo Haddock (lett. pesce) e Battered Sausage (lett. salsiccia andata a male).
My Fat, Mad Teenage Diary evoca il tempo ormai lontano in cui Charles e Diana stavano ancora insieme, il muro di Berlino era ancora in piedi e ci si aspettava che Kylie Minogue scomparisse dalle classifiche da un momento all'altro e al Vaults uno Snakebite and Black costava solo una sterlina.
Questo romanzo piacerà a chiunque abbia vissuto gli anni '80, ma colpirà anche coloro che sono stati degli adolescenti confusi, soli e che hanno litigato spesso con la madre, prendendosi troppo sul serio e non avendo idea invece di quanto siano divertenti.


Il secondo volume invece è uscito il 30 Gennaio 2014, sempre per Hodder. Le pagine sono 355 e il prezzo è di € 5,49 per l'ebook e di € 8,67 per il cartaceo.

TRAMA (tradotta ed elaborata da me)
RAE E' TORNATA! Ma adesso è il 1990. Il muro di Berlino è stato abbattuto e gli Happy Mondays sono in classifica, ma il nuovo decennio ha solo portato nuove mortificazioni a Rae, che è più grassa e più pazza che mai. In questo anno importantissimo per la sua vita -l'ultimo anno delle superiori- tutti si aspettano che si concentri sullo studio, ma come può dato che il sedere di Haddock continua ad essere patrimonio nazionale? Niente compiti a casa! 
Ma anche fuori da casa è un'inferno, se l'inferno si trova a Stamford, Lincolnshire, e la punizione per i peccati è l'eterno imbarazzo.
In My Madder Fatter Diary Rae ci rivela un'altra parte della sua vita da adolescente e ci trasporta in un'Inghilterra immediatamente riconoscibile per chi ricorda Bryan Adams in testa alle classifiche, ma anche per chi ha avuto diciotto anni ed è stato imbarazzato praticamente per tutto. E' la storia toccante, pazza, romantica e triste di cosa è accaduto dopo.


COSA NE PENSO

Per cominciare a parlarvi di questi due libri, devo fare una premessa: voglio scrivere una riflessione su di essi, non una vera e propria recensione. In fondo non si tratta di due romanzi, ma di due diari, storie di vita vera, e alla vita di una persona -e non di un personaggio- non si può dare un voto.

Detto ciò, posso dirvi prima di tutto che i diari sono abbastanza diversi dalla serie.


L'unico punto fermo è Rae, che giorno per giorno scrive sul suo diario cosa pensa e cosa le succede.

Il vero diario di Rae
Come succede nella serie, Rae è appena uscita dal reparto psichiatrico di un ospedale dove è rimasta per quattro mesi in seguito ad un tentativo di suicidio. Ha detto a tutti di stare meglio, ma non è affatto così: anche una volta uscita dall'ospedale a dal continua ad essere ossessionata dal cibo, a stento riesce a stare lontana dalla dispensa e continua a farsi del male. Ormai da anni è in cura perché i suoi problemi risalgono ad un trauma che ha subito quando era una ragazzina, dovuto a delle molestie. 

Ma per lei è ora di tornare alla vita reale, tra una vita familiare piuttosto complicata, scuola e amici. Prima di tutto c'è da dire che Rae ha un rapporto molto burrascoso con la madre. Effettivamente Diane non si comporta esattamente come ci si aspetta dalla madre di un'adolescente: Rae è la sua terza figlia (ha de fratelli maggiori ed entrambi sono già andati via di casa) poco tempo dopo il suo rientro la madre le annuncia che sta per divorziare dato che il suo secondo marito è gay. Giusto il tempo di andare in Marocco a risolvere la questione che Diane torna a casa e annuncia di avere un nuovo compagno,

Adnan, un bodybuilder marocchino che parla solo il francese, più giovane di lei di vent'anni. Insomma, la situazione è complessa sul fronte familiare, mentre sul piano degli amici c'è Bethany una ragazza che Rae conosce da anni e con la quale ha sempre avuto un rapporto di amore/odio. Bethany le fa conoscere alcune persone al Vault, un pub di Stamford. Rae lega immediatamente con alcuni di loro, in particolare con Fig e la sua ragazza, Dobber e Battered Sausage (come vi dicevo, i nomi sono in codice perché Rae ha paura che la madre scopra il suo diario). Nel gruppo ci sono anche Haddock, un ragazzo scontroso e perennemente sulle sue, che Rae odia sin da subito, e la sua ragazza.
Ma nonostante il suo giro di amicizie si sia ingrandito, Rae continua a trovarsi bene solo con Mort, una ragazza che conosce sin da quando erano bambine e che è l'unica che la capisca veramente. Il problema è che Mort abita a qualche chilometro da Stamford e non sempre le due riescono ad uscire insieme.
Il problema principale di Rae però è il suo rapporto con sé stessa. E' grassa e per questo odia il suo corpo. Odia essere presa in giro per questo. Odia dover indossare vestiti per niente alla moda ed essere guardata sempre come la ragazza che è divertente ma che può essere soltanto un'amica. Non crede ci sia nessuno al mondo che possa fare crollare il muro che si è costruita intorno, e proprio perché non ama sé stessa in fondo sa di non riuscire ad amare gli altri. Pensa che nessuno possa andare veramente oltre le apparenze a capire chi è la vera Rae. Si sente spesso sola anche quando è circondata da molte persone e non riesce mai ad esternare i suoi sentimenti.
Beh, direi proprio che Rae rappresenta un po' tutte le diciassettenni del mondo: tutte almeno una volta ci siamo guardate allo specchio e non ci è piaciuto ciò che
vedevamo. Ci siamo sentite sole, insicure, abbiamo avuto paura del futuro, abbiamo nascosto i nostri sentimenti, abbiamo perso un'occasione, abbiamo sbagliato e preso una strada che non faceva per noi, abbiamo pensato di non meritare di essere felici, ci siamo rifugiate dentro una canzone. Insomma, prima o poi tutte passiamo dall'adolescenza, che è un periodo insieme meraviglioso e terribile.
Per Rae però è ancora tutto più complicato, dato che non è completamente guarita. Si comporta in modo ossessivo (per esempio, pensa che se controllerà per trentasei volte di aver chiuso il gas non si verificherà qualche tragedia nel mondo) e ha praticamente paura di tutto, anche di allontanarsi di qualche chilometro da casa. Ha sempre paura di dire che sta male e si sente di troppo in qualsiasi situazione. I cattivi pensieri tornano sempre a farle visita.
Rae, in questo miscuglio di emozioni già complesso, finisce per innamorarsi di Haddock. Succede all'improvviso: un attimo prima pensa che nonostnte sia bellissimo, sarebbe più semplice conversare con una tartaruga, ma una sera si rende conto che dietro la sua faccia perennemente immusonita c'è una grande personalità e soprattutto capisce di avere moltissime cose in comune con lui. Ma ovviamente Haddock ha già una ragazza, bellissima, simpatica e tremendamente dolce, con la quale anche Rae finisce per fare amicizia.
Ovviamente continua a sperare che in uno dei mille tira e molla con la fidanzata i due si lascino per davvero, finiscono sempre per tornare insieme, e Rae non ha certo intenzione di rivelargli i suoi sentimenti perché pensa che si renderebbe soltanto ridicola.
Preferisce aggrapparsi ai piccoli gesti che Haddock fa per lei: una cartolina dalla Grecia, una pianta finta che gli ha portato mentre lei era in ospedale per un intervento, una cassetta di canzoni degli anni '70.
So che morite dalla voglia di sapere se alla fine Haddock si è accorto de sentimenti di Rae, e sinceramente anch'io volevo saltare e leggere direttamente le ultime pagine del secondo volume, ma alla fine ho resistito e ho letto tutto il diario, e quando sono arrivata alla fine...beh, non ero molto sorpresa di leggere come sono andate le cose.

Questi due diari ci accompagnano nella vita di Rae (che a proposito, era veramente soprannominata Raemundo!) e sono il ritratto perfetto e veritiero, triste, ironico ma anche divertente di un'adolescente che si affaccia all'età adulta e verso una vita nuova e diversa, di una ragazza profondamente insicura che impara a contare su sé stessa e decide di cambiare, un passo alla volta.
Sharon Rooney interpreta Rae nella serie TV

Alla fine del secondo diario c'è anche qualche pagina dedicata alle persone che compaiono nel diario, in cui Rae ci racconta che fine hanno fatto. Mi incuriosiva davvero sapere cosa è successo dopo il 1991, l'anno in cui Rae ha iniziato a frequentare l'università. Quello che mi ha stupito leggendo quelle pagine è stato il fatto che mi sono commossa. Non perché qualcuno sia finito male, no, ma perché mi sono resa conto che è inevitabile che nella vita le persone prendano strade diverse e si allontanino, e
quella che sembrava un'amicizia invece si può perdere.

Girata l'ultima pagina ho analizzato un po' cosa mi hanno lasciato queste due letture, e ho realizzato che ho imparato un sacco di nuove parole -soprattutto slang- inglesi, mi sono fatta una gran cultura musicale sui pezzi in classifica tra il 1989 e il 1991, ma soprattutto mi ha fatto realizzare ancora di più che tutti possiamo vivere delle brutte esperienze, ma anche quando tutto sembra affondare, si può trovare un modo per far funzionare le cose.

Come dice la stessa Rae nell'introduzione al primo libro, tutto quello che ho scritto è veramente successo. Ogni parola. Lo voglio condividere perché rileggerlo mi fa sorridere e soprattutto perché continuo a vedere le ragazze grasse etichettate come "pienotte ma con una bella personalità". Penso di voler dire a loro (e a tutti gli altri), che alla fine tutto si sistema. Puoi avere 17 anni, essere grassa e vergine e le cose possono cambiare. IN MEGLIO.

Ho visto e scoperto poi che Rae Earl ha collaborato con l'autore della serie, Tom Bidwell, e tutto nasce da una collaborazione tra i due. E' vero che tra la serie e i libri ci sono parecchie differenze, ma è tutto intenzionale, e comunque i temi trattati sono gli stessi, ma ovviamente i diari contengono una storia vera, mentre la serie TV, beh...è una serie TV.

E' per tutti questi motivi che vi consiglio di leggere questi diari. Probabilmente anche voi ci troverete dentro dei punti in comune con la vostra esperienza e vi riconoscerete un po' in Rae. E poi vi consiglio ancora di vedere la serie. Leggere i diari e guardare la serie. Semplice, no?
E poi giusto un'ultima cosa!
Chi mi segue su Facebook magari lo ha già visto, ma già che ci sono metto lo stamp anche qui:




Eh si, io e Rae Earl abbiamo avuto una piccola conversazione. Sempre detto che Twitter è il social network migliore :3





domenica 16 febbraio 2014

Clock Rewinders #40



Cari visitatori della Tana,
torna anche in questa Domenica di Febbraio torna Clock Rewinders,  la rubrica settimanale ideata dai blog On a Book Bender e 25 Hour Books.
Troverete qui un riassunto della settimana, che riguarda questo blog, i blog che seguo, le mie letture e un po' di quello che mi passa per la testa sul momento.



{La settimana appena trascorsa nella Tana}


{La settimana appena trascorsa nella Blogosfera}
  • Sul blog La Bella e il Cavaliere, Alaisse ha recensito Oscure Gioie di Virginia de Winter;
  • Su Dreaming Fantasy invece Leda ha appena recensito Teardrop di Lauren Kate;
  • Giusy ha recensito Immortal Rules- regole di sangue di Julie Kagawa, ricordandomi che è anche nella mia TBR;
  • Serena ha recensito The selection di Kiera Cass;
  • Jerry ha recensito con sole tre pantofoline Onyslayer di Barbara Schaer;


{Serie TV}


Ho sorprendentemente poco da dire sulle serie di questa settimana. Vi prometto però che dalla prossima tornerò alla carica perché domani ricomincia My Mad Fat Diary! Lo seguirò rigorosamente in diretta streaming e piena di feelings.
Ma concentriamoci sulla settimana appena trascorsa: Teen Wolf 3x18. Finalmente una puntata Stiles-centric. Di quella che aspettavo tipo dall'anno 1000. Insomma, sembra che Jeff sia riuscito a tracciare una storyline interessante per questo personaggio e io non vedo l'ora di saperne di più. E ovviamente non vedo l'ora di vedere la reazione di Derek :3 (la fangirl che è in me non può resistere!).
Non ho volutamente visto la puntata di PLL, ma puntualmente me la sono spoilerata tutta su Tumblr. 
Ultimo episodio che ho visto in settimana è stato quello di Super Fun Night, interamente dedicato a San Valentino e finalmente ad un po' di Kimmie/Richard. La fangirl che è in me ringrazia immensamente gli autori *-*
E poi, tutto era in pausa. Ma proprio TUTTO.
Quindi ho deciso di buttarmi su una miniserie della BBC, The Village, che ho scoperto per puro caso spulciando la filmografia di Nico Mirallegro.
La serie è composta da sei episodi ed è incentrata sulla vita di Bert Middleton e della sua famiglia durante gli anni della Grande Guerra. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione che andrà in onda quest'anno.


{Crush of the week}


Questa settimana mi sono presa una cotta per Matt Stokoe, altro attore inglese classe '89. Devo dire che fino a ieri ero in panico perché non avevo nessuno a cui dedicare questo spazio e stavo per riproporvi Nico Mirallegro (così, a sbuffo perché mi piace assai), ma poi eccolo apparire in The Village, dove interpreta la parte di un giovane maestro. Ed è stato amore a prima vista.
Poi riflettendoci mi sono ricordata di averlo visto anche in una puntata della quarta stagione di Misfits, serie che ho deciso di non seguire più appunto dalla quarta stagione, dato che tutti i miei personaggi preferiti erano andati via. Se ve lo state chiedendo, sì, sto riflettendo sulla possibilità di vederla.

E per questa settimana è tutto miei cari.
Alla prossima!

sabato 15 febbraio 2014

Le segnalazioni della Tana: Tante novità!


Cari visitatori della Tana,
oggi scrivo questo post per segnalarvi alcune novità libresche in uscita in questi giorni, sia da parte di alcune CE che di alcuni autori.

Prevedo un post lungo, quindi cominciamo subito!




Titolo: I centomila regni
Autore: Nora K. Jemisin
Editore: Gargoyle Books
Pagine: 382
Prezzo: € 18

TRAMA

Yeine Darr è un'esiliata del barbaro Nord. Quando sua madre muore in circostanze misteriose, viene convocata nella maestosa città di Sky, sede della famiglia dominante Arameri. Lì è nominata erede del re, e la notizia la sconvolge. Ma il trono dei Centomila Regni non è facile da conquistare, e Yeine si ritrova coinvolta in una brutale lotta per il potere contro due cugini che non sapeva nemmeno di avere. Mentre combatte per la vita, si avvicina sempre di più alla verità sulla morte di sua madre e sulla storia di sangue della sua famiglia. Con le sorti del mondo in precario equilibrio, Yeine imparerà quanto pericoloso possa essere vivere in una situazione in cui amore e odio, dèi e comuni mortali, si ritrovano inestricabilmente legati.


Titolo: L'alibi della vittima
Autore: Giovanna Repetto
Editore: Gargoyle Books
Pagine: 333
Prezzo: € 17

TRAMA

A Rocca Persa, cittadina dell'agro pontino a pochi chilometri da Roma, fa ogni tanto la sua comparsa Memè, individuo di cui non si sa nulla tranne che fa girare cocaina purissima. Il Maresciallo Trevisan è sulle sue tracce da mesi, ma l'identità dell'uomo resta ancora un mistero. Perfino per Greta, giovane femme fatale che frequenta assiduamente Memè per "lavoro" e che fa di tutto per sostituirsi a lui nel traffico clandestino. Al Servizio per le Tossicodipendenze del paese, intanto, l'ostinata assistente sociale Holy Mary e la diplomatica psicologa Lina lottano per debellare il flagello della dipendenza, mettendo a punto percorsi di riabilitazione per un'utenza che spesso si rivolge a loro per problemi ben più gravi della droga. La sera del 2 settembre viene ritrovato il cadavere di Memè in un appartamento di via Merulana a Roma. La stessa sera molti abitanti di Rocca Persa si trovano nella capitale, ognuno con un alibi più o meno ferreo ma tutti con un movente altrettanto credibile. Chi è stato allora a uccidere Memè? Il docile Marco, nipote della proprietaria dell'appartamento nonché tossicodipendente di Rocca Persa? Gaetano, ex detenuto per rapina a mano armata? Oppure l'affascinante Greta?



Titolo: L'ordine innaturale degli elementi
Autore: Barbara Buoso
Editore: Baldini e Castoldi 
Pagine: 151
Prezzo: € 14,90

TRAMA
Le Rogazioni non avevano potuto evitare alla comunità la nascita dell'unica femmina in una famiglia di quattro fratelli. Nata nel 1972 in una casa colonica tra l'Adige e il Po, Caterina viene vissuta come una avversità e si misura da subito con l'arcaicità delle sue origini contadine, dove i padri antepongono la salute delle barbabietole a quella dei propri figli e li privano dell'infanzia affidando loro già da piccoli la faticosa cura dei campi al sorgere del sole. Sognando cannoni che sparano al cielo cospiratore si affida allora al calore dei pulcini, unici possibili alleati nella logica crudele del patriarcato rurale di una casa da cui non si usciva mai se non per andare rigorosamente in gruppo alla fiera agricola annuale. La smielatura, i venditori ambulanti a domicilio, le tempeste che lavano i campi, le luci lampeggianti dell'ambulanza che rompe l'isolamento scandiscono il suo vangelo personale. Caterina si ritaglia una sua vita nel silenzio che la proteggerà più dei santini che abbondano nella casa. E per salvarsi dovrà invertire l'ordine di elementi ineluttabili quanto le buriane e scatenare a sua volta la fantasia e gli arcobaleni contro quella terra stregata, rompendo schemi primitivi con i suoi dispetti e i suoi finti mutismi che esasperano e depistano anche il prete e la maestra, incappando in sofferte penitenze quali la reclusione nella camera dei salami, la denuncia ai carabinieri all'età di cinque anni e la gita scolastica a casa sua.



Titolo: Il Fascino dell'Oscurità 
Serie: I Diari di Isabel #2 
Autore: Isabel C. Alley 
Editore: Selfpublished
Pagine: 360 
Prezzo: ebook - € 2,99 
Sito web dell'autrice: Isabel Alley
Pagina facebook: Il Diario di Isabel 

TRAMA
Tutti vogliono circondarsi di certezze: casa, amore, lavoro... Di queste io ne ho due su tre. Mica male, no? Dovrei ritenermi fortunata e invece sono il bersaglio preferito del destino avverso.
Isabel Cariani: cacciatrice di vampiri e altre creature sovrannaturali. Potreste aver sentito parlare di me se frequentate il Frozen e i suoi vampiri, se vi siete imbattuti in una strega svitata o se la vostra villa di campagna è stata scaravoltata da un Boggart dispettoso. Sono tutte cose che non trovereste nella vita di una normale ragazza di venticinque anni, ma come avrete capito il mio mondo è piuttosto singolare.
Parecchie persone hanno contribuito a sconvolgere la mia esistenza: Jenny, la mia apprendista cacciatrice, pazza e nerd di prima categoria; Stephan, il maestro che mi ha insegnato a combattere, tornato dal Canada per sbriciolare ancor di più i frammenti del mio cuore; Lorenzo Ferranti, il vampiro più attraente e pericoloso della provincia, interessato a me per chissà quale motivo. Ma non è tutto qui.
Nell'oscurità che mi circonda, ci sono segreti pronti a balzare alla mia gola per eliminarmi. Muovono le pedine di un gioco molto pericoloso e corrompono anche l'animo più puro con il loro fascino mascherato di oro e di argento. Luce, buio, nemici, alleati... sono solo etichette che riponiamo su ciò con cui interagiamo per sentirci più sicuri. Ma quando tutte le certezze all'improvviso cominciano a crollare, non si può più contare su alcun equilibrio.



Titolo: Oltre il confine
Autore: Ilenia Bellezza
Editore: Youcanprint
Pagine: 310
Prezzo: ebook - € 2,99  cartaceo € 14,00Pagina facebook: Ilenia Bellezza - Oltre il confine 

TRAMA
Sabrina Baldi è una giovane ragazza di diciannove anni, con un grande sogno nel cassetto: diventare pediatra. Prima di affrontare il lungo percorso universitario decide di passare la sua estate a Como, luogo della sua infanzia, per sostituire la nonna Ginevra nel suo lavoro. Un impiego di soli due mesi, che la vedrà al fianco di Flora una amica di infanzia della madre, nella preparazione di alcune serate di beneficenza. Ma i suoi piani verranno stravolti quando incontrerà Aleksander Savi, un ragazzo affascinante, tenebroso, ma dall'animo oscuro. Le loro vite presto si metteranno a confronto in una lotta tra attrazione e amore, dove Sabrina, sprovveduta alle prime armi, cercherà di domare la passione che la spingerà verso questo ragazzo enigmatico e dalla bellezza travolgente. Quello che ancora non sa è che la terra rossa della Sierra Leone brucia negli occhi azzurri di un bambino diventato uomo. E la scintilla che anima il suo odio è la sola cosa che Sabrina deve temere insieme alle ombre di un passato che giacciono ferme in attesa del momento propizio.
Titolo: L'ultimo respiro Serie: La regina degli inferi #3 Autore: Chiara Cilli Editore: Selfpublished Prezzo € 4,99 (ebook) TRAMA
Un anno dopo l’incoronazione, Morwen, divenuta Regina degli Inferi, governa incontrastata sulla Terra Oscura. La Principessa Kamria, Protetta di Vueno, è diventata sua allieva, ma il suo addestramento si rivelerà più arduo di quanto immaginasse. Tra soprusi, violenti combattimenti e l’inesorabile crudeltà della sua Maestra, Kamria incontrerà un giovane misterioso, destinato a cambiare non solo la sua vita, ma anche il destino di coloro che le sono accanto. Un giovane per cui tutto ebbe inizio…È il momento di tornare a Penthànweald, poiché la passione bruciante del Principe e della Regina è pronta a incendiare nuovamente il loro futuro.La nascita di un nuovo amore porterà con sé una scia di dolore e distruzione.Un amore immortale scriverà nel fuoco il fato di Morwen e Galadir. La vendetta di Maithon porterà il nome del Protetto di Dahan, e tutto crollerà. Una nuova battaglia mortale ha inizio. E la neve pretende il loro sangue. 
E per oggi è tutto carissimi!
Spero di avervi incuriositi con queste anteprime.