lunedì 1 maggio 2017

Recensione di "La rosa del Califfo" (The Wrath and the Dawn #2) - Renée Ahdieh


Cari visitatori della Tana, 
buon 1° Maggio, prima di tutto! Quale modo migliore di iniziare un nuovo mese, se non con una recensione?
Oggi voglio parlarvi della mia ultima lettura: La rosa del Califfo di Renée Ahdieh, volume che chiude la duologia The Wath and the Dawn, iniziata con La moglie del Califfo.

Il romanzo è uscito in Italia lo scorso 27 Aprile per Newton Compton, conta 432 pagine ed il prezzo è di € 10 per il cartaceo, mente l'ebook costa € 2,99.


TRAMA
Shahrzad è stata la moglie del califfo di Khorasan. Era giunta nella sua dimora con lo scopo di vendicare la morte di altre fanciulle andate in sposa a lui. Poi il suo piano è saltato, Khalid non è infatti il mostro che tutti credono. È un uomo tormentato dai sensi di colpa, vittima di una potente maledizione. Ora che è tornata dalla sua famiglia, Shahrzad dovrebbe essere felice, ma quando scopre che Tariq, suo amore d'infanzia, è alla guida di un esercito e sta per muovere guerra al califfo, la ragazza capisce che deve intervenire se vuol salvare ciò che ama. Per tentare di evitare una sciagura, spezzare quella maledizione, ricongiungersi a un uomo di cui ora scopre di essersi innamorata, Shahrzad farà appello ai suoi poteri magici, a lungo rimasti sopiti dentro di lei...


LA MIA OPINIONE
Avendo amato molto il primo volume di questa duologia (QUI la mia recensione), le mie aspettative per il secondo non potevano che essere alte.

Alla fine del primo volume, Shahrzad è in fuga dalla città per proteggerla dalla maledizione di cui è vittima Khalid, il califfo suo sposo. 
La fuga nel deserto le permette di incontrare nuovamente la sua famiglia e le persone della sua infanzia, tra cui Tariq, il suo primo amore. Ma ritrovare i suoi affetti non è del tutto semplice: Shazy, che è innamorata di Khalid, deve infatti confrontarsi con le persone che odiano il califfo per il male che ha procurato loro e che per questa ragione intendono ribellarsi.
Mentre si destreggia tra bugie e omissioni sulla sua relazione con Khalid, Shahrzad deve anche trovare una soluzione per far cessare la maledizione che lo affligge e per farlo dovrà appellarsi alla magia, anche ai suoi stessi poteri che scopre poco alla volta nel corso di questo romanzo.

Il mio più grande timore, quando leggo delle serie, è che i seguiti non riescano a coinvolgermi come il primo volume. Paura del tutto infondata per quanto riguarda questa duologia, che invece ha mantenuto un ottimo livello.
Nonostante il cambiamento radicale rispetto al romanzo precedente per quanto riguarda il metodo narrativo, l'autrice è riuscita infatti a mantenere intatto il fascino di questa storia, la sua magia, e a renderla ancora più coinvolgente che nel primo volume.

La storia ha un'ottima evoluzione, che è stata curata molto nei dettagli e non mancano i colpi di scena ed i nuovi personaggi secondari, che sono introdotti, prima tra tutti Irsa, la sorella minore di Shahrzad, che ha una sua evoluzione nel corso della storia e si conquista il suo spazio nel corso della narrazione.
Sono mantenute ovviamente le descrizioni meravigliosamente accurate di luoghi e personaggi, che rendono lo stile della Ahdieh ancora più evocativo. 
Ovviamente non manca l'evoluzione anche nel rapporto tra Khalid e Shahrzad. Nato come un insta-love (cosa che spesso non sopporto nelle relazioni tra due personaggi), la loro storia d'amore si sviluppa e si stabilizza anche nel corso di questo romanzo in un modo che alla fine mi ha fatto davvero apprezzare la loro relazione, non solo per il suo aspetto puramente romantico, ma anche per il modo in cui questi due personaggi intendono la loro relazione.

Renée Ahdieh con questa duologia non è solo riuscita a  produrre un ottimo retelling de Le mille e una notte, ma anche a riempire di girl power quella che in origine era una storia esclusivamente al maschile. 
L'unica cosa che avrei davvero desiderato con tutto il cuore era un po' di spazio in più dedicato a Despina e Jalal, che avevo adorato nel primo volume e forse qualche capitolo in più prima dell'epilogo, ma nel complesso La rosa del Califfo è davvero un ottimo seguito al primo volume e conclude la vicenda in un modo intelligente e per nulla scontato.
Se avete amato La moglie del Califfo, non potete assolutamente perdervelo!


Il mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti e mezzo!



L'AUTRICE RISPONDE
In occasione di questo piccolo review party, io e le altre blogger abbiamo avuto la possibilità di porre una domanda all'autrice, che ci ha risposto.
Ecco cosa le ho chiesto io:

Shazy is a very strong young woman, a heroine ready to fight and even sacrifice herself for her cause. Which real or fictional women  inspired you the  most to create this character?


I have so much admirable for women like Oprah Winfrey, Amal Clooney, Ava DuVernay, and Isabel Allende—women who work in fields primarily dominated by men, but exceed everyone’s expectations.

Shazy è una giovane donna molto forte, un'eroina pronta a combattere ed anche a sacrificarsi per la sua causa. Quali donne reali o immaginarie ti hanno ispirata per la creazioe di questo personaggio?

Ho preso ad esempio alcune donne come Oprah Winfrey, Amal Clooney, Ava DuVernay e Isabel Allende - donne che lavorano in settori che sono dominati dagli uomini, ma che hanno superato ogni aspettativa.


E per oggi è tutto, lettori cari.
Alla prossima!

2 commenti:

  1. Non sono un'appassionata di serie, ma questa duologia mi incuriosisce.. grazie per la recensione :)
    Se ti va, ti aspetto da me! :)
    Ilaria

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    Risposte
    1. E' davvero molto bella, soprattutto per l'ambientazione. Te la consiglio di vero cuore!

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