Cari visitatori della Tana,
eccomi qui a parlarvi di una delle uscite che più attendevo in questa stagione: Il ladro gentiluomo di Alessia Gazzola.
Sono una grande fan di questa serie di romanzi e quindi potete immaginare con quanta trepidazione io abbia vissuto l'attesa di questo romanzo.
Sono una grande fan di questa serie di romanzi e quindi potete immaginare con quanta trepidazione io abbia vissuto l'attesa di questo romanzo.
Il ladro gentiluomo è uscito per Longanesi il 15 Ottobre e conta 299 pagine. Il prezzo è di € 18,60 per il cartaceo, mentre l'ebook costa € 9,99. Potete acquistare il romanzo su Amazon a questo link.
TRAMA
TRAMA
Alice Allevi, finalmente specialista in Medicina legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l'affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell'Istituto di Medicina legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola. Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un'autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco del cadavere. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L'ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi...
LA MIA OPINIONE
Alice Allevi aveva quasi dimenticato di aver chiesto un trasferimento: quando la terribile Wally le conferma che dall'Istituto di Roma sarà trasferita a Domodossola, proprio quando la sua storia con Claudio Conforti sembrava aver trovato una sorta di equilibrio, è peggio di una doccia gelata.
Nella speranza di trascorrere solo un breve periodo via da Roma e soprattutto da Claudio, non le resta che fare i bagagli e trasferirsi: ad accoglierla, oltre che un clima poco caldo, ci sono un piccolo istituto e un nuovo capo, che sembra proprio essere l'opposto della Wally.
Ma il lavoro, anche nella piccola Domodossola non manca e subito il pm le affida l'autopsia di un ragazzo che è morto durante una rapina in una villa. Nello stomaco del giovane, Alice trova un diamante rosa, una pietra di enorme valore.
A ritirarlo si presenta un ufficiale giudiziario elegante e dai modi cortesi, quindi Alice non esita a consegnargli la pietra.
Peccato che quello non fosse affatto un ufficiale giudiziario, ma un ladro, che sparisce senza lasciare dietro di sé alcuna traccia.
Ancora una volta tra pasticci professionali e problemi di cuore, ci ritroviamo travolti dall'uragano della vita di Alice, che anche questa volta si ritrova a risolvere problemi più grandi di lei.
Per parlarvi di questo romanzo, parto dal dirvi che mi ha lasciata con il cuore a metà, perché ne ho apprezzato alcuni aspetti, ma non mi ha soddisfatta per altri.
Partiamo dagli aspetti positivi: mi sono piaciute le dinamiche del giallo con cui Alice ha a che fare questa volta. Per certi versi mi hanno ricordato un classico della Christie, intricata al punto giusto e sorprendente. Un intreccio meglio sviluppato rispetto a quella del romanzo precedente, Arabesque, in cui il finale troppo affrettato mi aveva delusa.
Mi è piaciuto anche il fatto che l'ambientazione nuova fosse un po' più protagonista della storia, con degli scorci che Alice ci porta ad osservare attraverso i suoi occhi nelle sue passeggiate, mentre nei romanzi "romani", la metropoli di solito sonnecchia sullo sfondo, facendo capolino solo ogni tanto.
Infine ho apprezzato il fatto di scoprire qualche retroscena in più sul passato di alcuni personaggi, Claudio in primis, ma anche la Wally ed il Supremo.
Passiamo però alle note dolorose: non ho apprezzato l'evoluzione del rapporto di Alice e Claudio in questo romanzo. Non ci girerò intorno e d'altronde non saprei quali altre parole esprimere la mia insoddisfazione su questo fronte.
Amo questi personaggi sin dalla prima lettura, e ho sempre fatto il tifo per loro - e lo faccio ancora, ma anche il mio rapporto con loro comincia ad essere complicato.
So che si tratta di personaggi diversi e che l'autrice cerca prima di tutto di mantenerli coerenti e che gran parte delle dinamiche tra di loro si basa sulle insicurezze che Claudio da ad Alice per via del suo carattere. Questo, però, porta continuamente nuovo drama nel loro rapporto e personalmente questo mi ha appassionata nei primi romanzi, ma penso proprio che in questo volume ci sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Attenzione: non sto dicendo che mi aspettavo che Claudio diventasse da un momento all'altro il principe azzurro, né che Alice prendesse una volta e per tutte le redini di questa situazione sentimentale, ma credo sia arrivata l'ora di scendere da questo rollercoaster emotivo.
E credo che anche per l'autrice sia così, dato che ha deciso di salutare, almeno per un po', Claudio e Alice, per dedicarsi a nuove storie e nuovi personaggi.
Nel complesso Il ladro gentiluomo è una lettura che vi consiglio se siete fan di questa serie, perché nonostante le montagne russe emotive, ha comunque una continuità con i precedenti e segna una sorta di confine tra questa fase della vita di Alice e quella che verrà con le prossime avventure, vicine o lontane che siano.
Alice è cresciuta moltissimo come donna e come medico legale e non posso che apprezzarla per questo motivo. Spero che in questo periodi di pausa che si prenderà, Alessia Gazzola riesca a trovare nuova motivazione e nuove storie da raccontarci su questa protagonista.
Nella speranza di trascorrere solo un breve periodo via da Roma e soprattutto da Claudio, non le resta che fare i bagagli e trasferirsi: ad accoglierla, oltre che un clima poco caldo, ci sono un piccolo istituto e un nuovo capo, che sembra proprio essere l'opposto della Wally.
Ma il lavoro, anche nella piccola Domodossola non manca e subito il pm le affida l'autopsia di un ragazzo che è morto durante una rapina in una villa. Nello stomaco del giovane, Alice trova un diamante rosa, una pietra di enorme valore.
A ritirarlo si presenta un ufficiale giudiziario elegante e dai modi cortesi, quindi Alice non esita a consegnargli la pietra.
Peccato che quello non fosse affatto un ufficiale giudiziario, ma un ladro, che sparisce senza lasciare dietro di sé alcuna traccia.
Ancora una volta tra pasticci professionali e problemi di cuore, ci ritroviamo travolti dall'uragano della vita di Alice, che anche questa volta si ritrova a risolvere problemi più grandi di lei.
Per parlarvi di questo romanzo, parto dal dirvi che mi ha lasciata con il cuore a metà, perché ne ho apprezzato alcuni aspetti, ma non mi ha soddisfatta per altri.
Partiamo dagli aspetti positivi: mi sono piaciute le dinamiche del giallo con cui Alice ha a che fare questa volta. Per certi versi mi hanno ricordato un classico della Christie, intricata al punto giusto e sorprendente. Un intreccio meglio sviluppato rispetto a quella del romanzo precedente, Arabesque, in cui il finale troppo affrettato mi aveva delusa.
Mi è piaciuto anche il fatto che l'ambientazione nuova fosse un po' più protagonista della storia, con degli scorci che Alice ci porta ad osservare attraverso i suoi occhi nelle sue passeggiate, mentre nei romanzi "romani", la metropoli di solito sonnecchia sullo sfondo, facendo capolino solo ogni tanto.
Infine ho apprezzato il fatto di scoprire qualche retroscena in più sul passato di alcuni personaggi, Claudio in primis, ma anche la Wally ed il Supremo.
Passiamo però alle note dolorose: non ho apprezzato l'evoluzione del rapporto di Alice e Claudio in questo romanzo. Non ci girerò intorno e d'altronde non saprei quali altre parole esprimere la mia insoddisfazione su questo fronte.
Amo questi personaggi sin dalla prima lettura, e ho sempre fatto il tifo per loro - e lo faccio ancora, ma anche il mio rapporto con loro comincia ad essere complicato.
So che si tratta di personaggi diversi e che l'autrice cerca prima di tutto di mantenerli coerenti e che gran parte delle dinamiche tra di loro si basa sulle insicurezze che Claudio da ad Alice per via del suo carattere. Questo, però, porta continuamente nuovo drama nel loro rapporto e personalmente questo mi ha appassionata nei primi romanzi, ma penso proprio che in questo volume ci sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Attenzione: non sto dicendo che mi aspettavo che Claudio diventasse da un momento all'altro il principe azzurro, né che Alice prendesse una volta e per tutte le redini di questa situazione sentimentale, ma credo sia arrivata l'ora di scendere da questo rollercoaster emotivo.
E credo che anche per l'autrice sia così, dato che ha deciso di salutare, almeno per un po', Claudio e Alice, per dedicarsi a nuove storie e nuovi personaggi.
Nel complesso Il ladro gentiluomo è una lettura che vi consiglio se siete fan di questa serie, perché nonostante le montagne russe emotive, ha comunque una continuità con i precedenti e segna una sorta di confine tra questa fase della vita di Alice e quella che verrà con le prossime avventure, vicine o lontane che siano.
Alice è cresciuta moltissimo come donna e come medico legale e non posso che apprezzarla per questo motivo. Spero che in questo periodi di pausa che si prenderà, Alessia Gazzola riesca a trovare nuova motivazione e nuove storie da raccontarci su questa protagonista.
Il mio voto per questo romanzo è di tre riccetti e mezzo.
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