Cari visitatori della Tana,
la prima recensione di questo 2019 non poteva che essere dedicata ad un romanzo che ha segnato decisamente le mie letture della fine dello scorso anno. Sto parlando di L'amica geniale, primo volume della ormai celebre tetralogia di Elena Ferrante.
Il volume è stato pubblicato originariamente nel 2011 da Edizioni E/O e conta 400 pagine. Il prezzo è di € 18 per il cartaceo, mentre l'ebook costa € 11,99.
Potete acquistarlo su Amazon a QUESTO LINK.
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TRAMA
La storia dell´amicizia di Lila ed Elena inizia tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana degli anni Cinquanta, tra una folla vivacissima di personaggi minori eppure indimenticabili. Prima bambine, poi adolescenti, infine donne: il loro legame si rafforza, si complica, si trasforma mentre Napoli e l´Italia cambiano, e grandi mutamenti stanno per irrompere nelle loro vite. Una narrazione fiume cui è bello abbandonarsi come a un viaggio, un romanzo che si vorrebbe non finisse mai.
LA MIA OPINIONE
Se seguite questo blog, sapete già che questa saga non è proprio vicina ai generi che leggo di solito. Eppure sapevo già che prima o poi questo romanzo -così come i tre volumi successivi, dei quali vi parlerò nelle prossime settimane- lo avrei letto.
L'hype intorno a questo romanzo era veramente tanto negli ultimi tempi e così, dopo aver visto i primi due episodi della serie TV andata in onda su Rai 1 nel mese di Novembre, mi sono decisa a leggerlo.
Per la prima volta mi sono cimentata, in questo caso, nella lettura attraverso l'ascolto dell'audiolibro letto da Anna Bonaiuto, al quale ho comunque integrato la lettura sul Kindle.
L'esperienza con l'audiolibro devo dire che non è stata negativa, anzi: per me che soffro il mal d'auto e non riesco a leggere quando sono in macchina o in autobus è stata una piacevole scoperta.
Se quindi anche voi volete provare ad "ascoltare" un libro, vi consiglio di farlo attraverso Audible, il servizio Amazon dedicato agli audiolibri che potete provare gratis per un mese.
L'esperienza con l'audiolibro devo dire che non è stata negativa, anzi: per me che soffro il mal d'auto e non riesco a leggere quando sono in macchina o in autobus è stata una piacevole scoperta.
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Ma torniamo al romanzo.
L'improvvisa scomparsa di Lila, l'amica di una vita, che più che sparita sembra essersi come volatilizzata, quasi costringe Elena, voce narrante e coprotagonista di questa storia, a fare ciò che aveva promesso non avrebbe mai fatto: scrivere di lei, anzi, di loro e della loro amicizia.
È così che ci ritroviamo nella Napoli degli anni Cinquanta, nella miseria del rione in cui Lila ed Elena sono nate ed hanno vissuto fino alla loro adolescenza.
L'improvvisa scomparsa di Lila, l'amica di una vita, che più che sparita sembra essersi come volatilizzata, quasi costringe Elena, voce narrante e coprotagonista di questa storia, a fare ciò che aveva promesso non avrebbe mai fatto: scrivere di lei, anzi, di loro e della loro amicizia.
È così che ci ritroviamo nella Napoli degli anni Cinquanta, nella miseria del rione in cui Lila ed Elena sono nate ed hanno vissuto fino alla loro adolescenza.
La vita delle famiglie delle due bambine è da sempre complicata a causa della povertà, l'unica condizione che conoscono ma che ancora non pesa sulle loro spalle, almeno finché saranno alla scuola elementare.
Ecco, l'amicizia tra Elena e Lila nasce tra i banchi di scuola ed i giochi in cortile, dove prima si lanciano sguardi diffidenti, ma poi, poco alla volta, cominciano a legare.
Elena sin da subito è come incantata da Lila, una bambina di un'intelligenza brillante, ribelle, lunatica, testarda e a volte anche cattiva. La vede come un modello, a volte le sembra quasi irraggiungibile tanto è brava a destreggiarsi bene a scuola così come contro i maschi.
Le loro vite, però, cominciano a seguire strade diverse quando le scuole elementari finiscono: mentre ad Elena è concesso di continuare a studiare, nonostante la sua intelligenza e dedizione a Lila questa possibilità viene negata: le toccherà lavorare per aiutare la famiglia.
Ed è così che cominciamo a seguire le vicende delle due amiche che vite più diverse non potrebbero avere, una storia che attraversa gli anni, un legame che persiste anche quando sembra essersi spezzato per sempre.
Credo, dal profondo del mio cuore, che sia impossibile non appassionarsi alle vicende che vengono raccontate in questi romanzi. L'ho capito già subito dopo i primi capitoli che sarebbe stato difficile fermarsi con la lettura di questa serie, perché le vicende, anche se non vanno nella direzione che spera il lettore, sono scritte con una penna talmente vivace ma allo stesso tempo malinconica, esaustiva ma che incuriosisce, tanto che non si può fare a meno di proseguire la lettura.
Lo stile della Ferrante è trascinante da portare i lettori dentro alla storia, ai ricordi, ai personaggi.
Questo primo volume è stato una vera scoperta: appassionante dalla prima all'ultima pagina, ci permette di scoprire un'amicizia tutta al femminile tra due bambine, poi ragazze, molto simili per le condizioni in cui vivono, dato che la povertà ha segnato da sempre la vita di entrambe, così come la vita violenta nel rione, la fatica dell'obbedienza al volere della famiglia, ma sono anche differenti sotto altri aspetti, soprattutto a partire dal momento in cui le loro strade si dividono.
Viviamo il loro legame per la maggior parte del racconto dal punto di vista di Elena, e scopriamo sin da subito che si tratta di un rapporto particolare: Lila ha un grande ascendente su Lenù, in un rapporto che sembra a tratti una competizione più che un'amicizia, ma che allo stesso tempo spinge Elena a dare il meglio di sé in ogni situazione. È un rapporto complesso, che si espande e si ritrae contiuamente.
Nel complesso, questo romanzo è super promosso, su tutti i fronti. È una lettura consigliatissima, davvero, più di quanto io non possa esprimere in questa recensione.
Nel complesso, questo romanzo è super promosso, su tutti i fronti. È una lettura consigliatissima, davvero, più di quanto io non possa esprimere in questa recensione.
Il mio voto per questo romanzo è di cinque riccetti!
Ciao Annie!
RispondiEliminaTutti cantano le lodi di questo romanzo e della serie TV, e forse è proprio per questo che non mi ci sono ancora avvicinata. Ma indubbiamente entrambi sono nella mia lista di cose da recuperare. Spero di decidermi al più presto xD
Devo confessarti che anch'io all'inizio non ero molto convinta di leggerlo proprio per tutto il clamore che girava intorno alla serie, ma poi ho visto i primi due episodi della serie TV ed è stato amore. Vale la pena leggerla ;)
EliminaProprio oggi ho recensito il secondo. Saga bellissima!
RispondiEliminaConcordo!
EliminaOrmai manca solo l'ultimo volume, ma ho tutte le intenzioni di finirla al più presto :)
Quanto mi è piaciuto questo libro, anzi, questa serie *^*
RispondiEliminaTra l’altro qui la Ferrante ha dato la definizione universale di cliffhanger, nel finale. Ricordo che lo finii di sera ed ero disperata perché non potevo leggere subito il seguito.
Tra il primo ed il secondo volume il cliffhanger è DRAMMATICO.
EliminaHo ringraziato il cielo di avere il secondo a portata di mano perché non avrei saputo resistere mai al mondo.
cavoli un libro che definisci meraviglioso merita di entrare in wl! mi sa che conviene che mi procuri pure i sequel!
RispondiEliminaTe lo consiglio di tutto cuore :)
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