Cari visitatori della Tana,
nonostante la mia lentezza nella lettura, oggi torno a recensire e questa volta lo faccio per parlarvi di The Hate U Give - Il coraggio della verità di Angie Thomas, un vero e proprio caso letterario che prossimamente diventerà anche un film.
Il romanzo è uscito in Italia per Giunti nel 2017 e conta 416 pagine. Il prezzo è di € 11,90 per il cartaceo in copertina flessibile, mentre l'ebook costa € 6,99. Potete acquistare il libro su Amazon a questo link.
TRAMA
Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang, e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua vita stessa.
LA MIA OPINIONE
Se c'è un romanzo attuale, che si inquadra perfettamente nel nostro mondo e nella nostra realtà, è sicuramente The Hate U Give.
Starr Carter ha sedici anni e due vite: la prima è quella che vive a Garden Heights, il suo quartiere problematico, dove la violenza delle gang e lo spaccio di droga imperversano e dove è solo "la figlia di Big Mav che lavora all'emporio". La seconda è quella della Williamson, la scuola privata che frequenta insieme ai suo fratelli per volere dei suoi genitori, dove può studiare in tranquillità, lontana da Garden Heights, e giocare nella squadra di basket.
Mantenere un equilibrio è difficile e diventa impossibile quando una sera Starr assiste all'uccisione del suo amico Khalil da parte di un poliziotto. Un controllo che finisce nel sangue per colpa del pregiudizio.
Il caso di Khalil finisce sui giornali e in TV, se ne parla moltissimo sui social, ma la polizia non sembra avere alcuna intenzione di chiarire le dinamiche della morte del ragazzo.
Starr è l'unica testimone oculare dell'omicidio e la sua testimonianza è cruciale: mentre a Garden Heights si scatena la guerriglia, lei deve raccogliere tutto il suo coraggio per testimoniare e rendere giustizia al suo amico. Tutto ciò che deve fare è trovare la sua voce.
Il caso di Khalil potrebbe essere uno dei tanti casi di cui abbiamo sentito parlare su internet o sui giornali negli ultimi anni: uomini e donne disarmati uccisi dalla polizia solo perché neri. Il pregiudizio che diventa omicidio, il poco interesse da parte della polizia a chiarire i casi, le manifestazioni più e meno pacifiche che hanno percorso moltissime città americane e la nascita di movimenti come Black Lives Matter.
Partendo proprio da quello che accade nella realtà, Angie Thomas ci racconta una storia del nostro tempo, attraverso gli occhi di una ragazza che è davvero fin troppo giovane per aver visto tanta violenza, ma che non per questo intende trincerarsi dietro un muro di silenzio.
Starr è una protagonista che sicuramente ho apprezzato molto. È una sedicenne che è dovuta crescere in fretta e dividersi tra due realtà, le due metà che la completano. Dopo la morte di Khalil però queste due metà cominciano a collidere e Starr ad essere divisa tra paura e dovere, tra la voglia di giustizia e quella di avere una vita tranquilla, tra i suoi familiari che vogliono proteggerla e quelli che vogliono aiutarla a fare la cosa giusta.
Insieme a lei ci tuffiamo non solo in un turbine di eventi, ma anche di emozioni, dall'incredulità alla paura, dalla rabbia all'indignazione.
E questo romanzo è capace di scuotere la coscienza, di far riflettere, di insegnare.
Angie Thomas ha uno stile diretto, senza fronzoli, come i suoi personaggi, disegnati con pochi ma determinanti tratti, che parlano attraverso le loro azioni e non attraverso le descrizioni.
Non potete non leggere questo romanzo. Non lasciatevi ingannare dal target, perché è adatto anche a chi non rientra più tra i young adults.
Lasciate che questa storia vi insegni.
Partendo proprio da quello che accade nella realtà, Angie Thomas ci racconta una storia del nostro tempo, attraverso gli occhi di una ragazza che è davvero fin troppo giovane per aver visto tanta violenza, ma che non per questo intende trincerarsi dietro un muro di silenzio.
Starr è una protagonista che sicuramente ho apprezzato molto. È una sedicenne che è dovuta crescere in fretta e dividersi tra due realtà, le due metà che la completano. Dopo la morte di Khalil però queste due metà cominciano a collidere e Starr ad essere divisa tra paura e dovere, tra la voglia di giustizia e quella di avere una vita tranquilla, tra i suoi familiari che vogliono proteggerla e quelli che vogliono aiutarla a fare la cosa giusta.
Insieme a lei ci tuffiamo non solo in un turbine di eventi, ma anche di emozioni, dall'incredulità alla paura, dalla rabbia all'indignazione.
E questo romanzo è capace di scuotere la coscienza, di far riflettere, di insegnare.
Angie Thomas ha uno stile diretto, senza fronzoli, come i suoi personaggi, disegnati con pochi ma determinanti tratti, che parlano attraverso le loro azioni e non attraverso le descrizioni.
Non potete non leggere questo romanzo. Non lasciatevi ingannare dal target, perché è adatto anche a chi non rientra più tra i young adults.
Lasciate che questa storia vi insegni.
Il mio voto per questo romanzo è di cinque riccetti!
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