Cari visitatori della Tana,
apriamo la settimana del blog con una recensione. Oggi voglio parlarvi di una delle ultime uscite in libreria, Il peso dell'oro di Barbara Bellomo.
TRAMA
Per la giovane archeologa siciliana Isabella De Clio il lavoro è sempre stato tutto. Ma adesso sta cominciando a non bastarle più. La solitudine può diventare pesante, soprattutto se non si riesce a scordare chi un giorno ti ha rubato il cuore. Per fortuna un nuovo mistero è pronto a farle dimenticare la sua situazione sentimentale: una recente scoperta di papiri attribuibili ad Archimede, rinvenuti durante degli scavi, la spinge ad avvicinarsi all'importante codex rescriptus di età medievale, ritenuto per molto tempo solo un libro di preghiere che nasconde però molte sorprese... Isabella si troverà così a dover districare un intreccio che interseca passato e presente: da un lato il famoso scienziato impegnato alla difesa di Siracusa sotto l'assedio dei Romani, guidati dal console Claudio Marcello, dall'altro un tesoro dal valore inestimabile, morti misteriose e intrighi molto più grandi di lei. Sarà proprio grazie a questa nuova, azzardata, indagine, però, che Isabella scoprirà di non essere poi sola come credeva...
LA MIA OPINIONE
Isabella De Clio vive per il suo lavoro. È sempre stata completamente immersa nella sua professione perché crede fermamente che lì risieda la sua realizzazione. Poi da quando Paul l'ha lasciata in Sicilia per tornare negli USA dalla moglie, il suo lavoro è stato anche il suo rifugio.
Fortunatamente è proprio nel suo mestiere che ci sono sempre nuovi misteri su cui indagare e questa volta Isabella ha davanti una situazione più che complessa: una collega è stata uccisa mentre decodificava un palinsesto medievale attribuibile ad Aristotele.
In una staffetta tra passato e presente, in questo romanzo Barbara Bellomo ci propone non solo una nuova indagine, ma anche lo spaccato storico della conquista romana della città di Siracusa, che Archimede difese fino alla fine e per la quale, a modo suo, morì.
I romanzi di questa serie mi hanno sempre lasciata con il cuore a metà: da una parte mi piace moltissimo l'idea del giallo storico che si svolge sul fronte del passato e quello del presente, dall'altro è proprio la parte presente a non convincermi del tutto.
L'autrice infatti ha un'ottima padronanza della materia di cui parla, sia sul fronte storico, tanto da riuscire ad elaborare episodi molto verosimili da inserire nel passato, sia a livello tecnico per quanto riguarda il mestiere di Isabella. Quello che non mi convince, però, nonostante ormai sia comparsa in tre romanzi, è proprio Isabella come personaggio.
Purtroppo, infatti, anche questa volta la mia valutazione su di lei non è cambiata: come protagonista è poco incisiva e non sono mai riuscita ad entrare in sintonia con lei. Quello che fa è molto interessante, quello che è un po' meno.
Nel complesso Il peso dell'oro racconta un mistero intrigante e si legge velocemente, un'ottima lettura-cuscinetto che tiene piacevolmente compagnia per qualche ora.
Il mio voto per questo romanzo è di tre riccetti!
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