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lunedì 2 marzo 2015

Recensione di "Il libro del male" - James Oswald

Cari visitatori della Tana,
come vi avevo anticipato la scorsa settimana, ho letto anche il secondo libro della serie dedicata all'ispettore McLean, Il libro del male, scritto da James Oswald.
Grazie a Giunti, che ha tradotto e portato questa serie in Italia, ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo e oggi ve lo recensisco!


Il libro del male è uscito il 25 Febbraio per Giunti e conta 320 pagine. il prezzo è di € 12,90 per l'edizione in brossura.

TRAMA
Dieci anni. Dieci donne. L'ultima è stata Kirsty, la fidanzata dell'ispettore Tony McLean. Finché Donald Anderson, il killer di Edimburgo, non ha commesso un grave errore consentendo a McLean di porre fine a quella catena di ferocia. Dodici anni dopo Anderson è morto, è stato ammazzato in cella, ma il tempo di assaporare la vendetta per McLean non è ancora arrivato. Con l'avvicinarsi del Natale, infatti, un altro corpo viene rinvenuto: una ragazza nuda, legata a un ponte, e sottoposta allo stesso brutale rituale di anni addietro. Un killer che emula le gesta di Anderson? O l'uomo messo in prigione era quello sbagliato? O forse "Il libro del male", un antico e oscuro manoscritto, sta guidando la mano di assassini diversi? McLean è costretto a riaprire il capitolo più doloroso di tutta la sua carriera e scoprire il tassello mancante prima che l'assassino colpisca ancora.


LA MIA OPINIONE
Leggere di seguito i due romanzi arrivati in Italia sull'ispettore McLean secondo me è stato positivo. Mi sono resa conto del cambiamento netto che c'è tra il primo ed il secondo volume senza rischiare di dimenticare dei particolari importanti sul protagonista.

In questo secondo romanzo conosciamo un altro aspetto di Tony McLean, quello che riguarda la sua vita sentimentale. Con il ritrovamento del cadavere di una ragazza sgozzata sull'argine di un fiume, il cui cadavere presenta segni di violenza, per l'ispettore comincia un viaggio nei ricordi. Dodici anni prima infatti la sua fidanzata, Kirsty, è stata uccisa da Donald Anderson, un serial killer ormai morto da diverso tempo in carcere.
Ma il modus operandi di chi ha ucciso quella ragazza è identico a quello di Anderson. Potrebbe trattarsi di un emulatore visto che di recente un giornalista ha pubblicato un libro sugli efferati omicidi commessi dal serial killer. Ma dietro a questo omicidio non c'è soltanto un assassino, ma una verità nascosta, contenuta dentro il manoscritto chiamato Il libro del male.

Come era successo nel primo romanzo della serie, anche stavolta troviamo più fili narrativi, il cui centro è Tony McLean. Al contrario però di quanto succede in Nel nome del male, stavolta ho avuto la netta impressione che Oswald sia stato più abile nel far sì che il lettore non perdesse l'orientamento tra le più vicende che sono raccontate. Ci sono anche stavolta molti personaggi e diverse vicende, ma un po' per via del fatto che alcuni personaggi li conoscevo già, un po' per questa "compattezza" rispetto alle vicende del primo volume, sono riuscita a leggere il romanzo più velocemente e più scorrevolmente.
Ancora una volta poi il mistero principale, quello sulla ragazza trovata al fiume, che ci viene presentato nelle prime pagine, ritorna costantemente nel corso del'intero romanzo e rimane un vero mistero fino all'ultima pagina.
Tony McLean è di nuovo il perno dell'intera vicenda ed il fatto che sia coinvolto personalmente e sentimentalmente nell'indagine sulla ragazza è il punto forte del romanzo. L'ispettore è costretto a rivivere il dolore e l'orrore della morte della donna che amava ma nonostante questo ha avuto una grande forza d'animo ed è andato fino in fondo in questa indagine. Da un lato questa cosa mi è piaciuta ma dall'altra c'è da dire che ad altri ispettori in altri romanzi è capitato di restare coinvolti nelle vicende in cui indagavano, soprattutto per quanto riguarda le persone che amano o amavano, quindi anche stavolta ritroviamo un elemento cliché.
Come sempre Tony si affida al suo istinto per condurre le indagini ed è proprio il suo istinto a non tradirlo mai.
Accanto a lui ancora una volta troviamo Bob il Burbero e ed il giovane Stuart MacBride. Conosciamo entrambi i personaggi della squadra di McLean un po' meglio in questo romanzo, anche se emerge più la figura di Bob rispetto a quella di Stuart.
Altro elemento che non manca è quello paranormale, che per un po' di tempo resta sullo sfondo della vicenda, per poi tornare ad emergere con tutta la sua forza nel finale.

Nel complesso questo romanzo mi è piaciuto e sicuramente è stato più convincente del primo. Stavolta c'è un crescendo di suspence che poche volte viene interrotto, il ritmo narrativo è molto meno spezzato e l'intreccio è gestito meglio.
Anche stavolta però non mi sento di consigliare questo romanzo a quelli di voi che sono facilmente impressionabili: la violenza descritta da Oswald non solo è cruda, ma anche parecchio inquietante. Insomma, un romanzo per chi di thriller ne mastica un po' e non si dispiace del tocco paranormale che caratterizza i romanzi di questo autore.


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

lunedì 23 febbraio 2015

Recensione di "Nel nome del male" - James Oswald

Cari visitatori della Tana,
quale modo migliore di iniziare la settimana se non con una nuova recensione?
nell'ultimo periodo mi sto dedicando parecchio ai thriller (chi mi segue su Goodreads lo avrà notato) e oggi voglio recensirvi il romanzo d'esordio di un autore scoperto di recente, James Oswald. Il libro è inoltre il primo della serie Natural Causes, dedicata all'Ispettore Tony McLean e ambientata ad Edimburgo.



Nel nome del male è uscito per Giunti lo scorso anno e conta 363 pagine. Il prezzo è di € 14,50.

TRAMA
Nei sotterranei di un’antica dimora nel cuore di Edimburgo viene rinvenuto il cadavere di una ragazza, rimasto nascosto per sessant’anni all’interno di una cripta. Incaricato delle indagini, l’ispettore McLean, spirito libero e cocciuto, non può immaginare la scena che si troverà di fronte: un corpo straziato in un contesto che ha tutta l’aria di un cerimoniale. Per gli alti vertici della polizia questo cold case non è certo una priorità, ma McLean è ossessionato dal macabro rituale con cui è stata seviziata la vittima e non riesce proprio a girare al largo. Intanto Edimburgo è sconvolta dal brutale assassinio di un vecchio banchiere, seguito da una catena di altri omicidi di uomini in vista: tutti ricchi e potenti. Tutti sventrati con lo stesso rito cruento. Possibile che si tratti solo di coincidenze? Qual è il filo rosso che lega gli omicidi tra loro? E quale mente perversa può congegnare un simile orrore?


LA MIA OPINIONE
Misurarsi con le mie aspettative per i thriller non è semplice. Da amante di questo genere e veterana della lettura dei romanzi dei più famosi autori sia nostrani che di oltreoceano e oltremanica, ormai c'è davvero poco che io non mi possa aspettare in un thriller.
Ma come sempre andiamo con ordine e cominciamo dalla trama.

In una Edimburgo calda, lontana da quella piovosa e umida di cui siamo abituati a leggere, l'ispettore Tony McLean si trova ad indagare su un delitto rituale avvenuto più di cinquant'anni prima quando il cadavere mummificato di una donna viene scoperto in una cripta. Ma questo non è l'unico problema con cui McLean deve fare i conti: la nonna Esther, la persona che lo ha cresciuto e amato di più al mondo, si spegne dopo diciotto mesi di coma e a casa della donna proprio il giorno del funerale avviene un furto, collegabile a molti altri avvenuti in città nel corso degli anni. 
Nel frattempo ad Edimburgo una serie di omicidi e suicidi di uomini ricchi e di potere stanno turbando la città. Potrebbe essere tutto collegato, e tocca proprio a McLean scoprire poco a poco la trama che si nasconde dietro a tutta la serie di orrori che giorno dopo giorno si scoprono in città.

Per parlarvi di questo romanzo, comincerei dal dirvi che è un thriller complesso, con un intreccio non da poco. Le vicende che si intrecciano in questo romanzo non sono poche e se il libro non si legge con costanza e concentrazione si rischia di perdere il filo, anzi, i fili, la cui origine si ritroverà solo nel finale.
Certo, è da apprezzare che un autore esordiente sia riuscito a legare così tante vicende e personaggi in modo convincente, ma dall'altra parte devo ammettere di aver fatto un po' di fatica a ricomporre passo dopo passo il puzzle che ha portato alla soluzione del caso. 
Centro e perno dell'intera narrazione è Tony McLean, un'ispettore in cui ho trovato dei tratti più umani e originali rispetto a quelli di altri investigatori di cui ho letto, ma dall'altra parte ci sono alcuni cliché della figura dell'investigatore "classica" che caratterizzano anche lui. Ciò non toglie che sia un personaggio ben caratterizzato e che impariamo a conoscere poco alla volta, a tratti per la narrazione di interi episodi del suo passato e altre volte semplicemente per qualche accenno dell'autore. 
Altrettanto ben caratterizzati sono i personaggi che lavorano e ruotano intorno a McLean, in particolare Bob Laird e Stuart MacBride (se vi sembra un nome familiare è perchè MacBride è uno dei più famosi autori di thriller, che tra gli altri ha scritto anche Il collezionista di occhi, Il cacciatore di ossa e Il collezionista di bambini. Oswald lo considera il suo maestro e gli ha voluto rendere omaggio dando il suo nome ad uno dei personaggi dei suoi romanzi). 
Non mancano certo i colpi di scena, il fatto che McLean a partire da un certo momento cominci ad essere personalmente legato nelle vicende da un tocco in più al romanzo e il pizzico di paranormale che viene inserito nell'ultima parte rendono il racconto originale. 
Nel complesso il libro ha un buon ritmo e si legge abbastanza scorrevolmente, ma nonostante ciò non posso dire che abbia scalato la classifica dei miei thriller preferiti. E' un buon libro, ma nonostante ciò non sono rimasta del tutto convinta.
In settimana avrete la mia recensione del secondo volume di questa serie, che Giunti mi ha dato la possibilità di leggere in occasione dell'uscita italiana. Per allora saprò dirvi se questa serie merita di essere continuata o meno!



Il mio voto per questo romanzo è tre riccetti e mezzo!