Cari visitatori della Tana,
il post di oggi esula da qualsiasi rubrica, ma ci tenevo tanto a chiacchierare un po' con voi di un argomento che ancora qui sul blog non ho trattato: la mia passione per i musical.
Questa passione l'ho ereditata da mia madre, grande appassionata dei classici del musical (non so quante volte, da piccola, mi abbia fatto vedere Hair e West Side Story) che mi ha praticamente contagiata.
Ma passiamo al tema principale del post di oggi: Notre Dame de Paris, il meraviglioso musical francese adattato in italiano da Riccardo Cocciante (musiche) e Pasquale Panella (libretto) e tratto dal romanzo omonimo di Victor Hugo.
A farmi conoscere questo musical, diversi anni fa è stata -contrariemente alla tendenza- mia sorella, che ha partecipato ad una rappresentazione scolastica del musical, nella quale interpretava il ruolo di Frollo (ho una sorella con una voce che è un misto tra contralto e tenore, mentre io sono stonata come una campana. Madre Natura sa come essere crudele). È stato proprio vedendo e rivedendo insieme a lei il DVD del musical che ho finito per appassionarmi, imparare le canzoni, documentarmi e alla fine diventarne una grande fan.
L'ultima volta che il musical è passato dalla mia città, nel 2009, me lo sono persa, un po' per coincidenza, un po' perché senza il cast originale pensavo che non lo avrei apprezzato quanto meritava. Ma secondo voi, quando ho saputo che il cast originale si sarebbe riunito per un nuovo tour quest'anno, potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di andare finalmente a vedere dal vivo questo spettacolo? Ovvio che no.
Ed è stato così che dopo più di sei mesi d'attesa (ho preso i bigliatti praticamente dopo Natale), sabato scorso sono stata a avedere Notre Dame de Paris, qui a Palermo.
Il commento che seguirà potrà sembrarvi palesemente di parte, visto che amo molto quest'opera, ma da persona che ha visto molti musical nella vita, posso dirvi che questo è in assoluto uno dei più belli e spettacolari che mi sia capitato di vedere.
Amo moltissimo l'intreccio, i personaggi ed il modo in cui vengono resi in musica. Le canzoni di questo musical sono delle opere d'arte, cucite addosso ai personaggi in modo magistrale.
La storia ruota molto intorno al tema dell'amore, ma senza dimenticare i temi sociali, che sono ampliamente trattati nel romanzo di Hugo. La questione degli zingari che chiedono libertà e asilo a Notre Dame ritorna più volte nel corso della rappresentazione.
Emozionante dall'inizio alla fine, intenso, controverso, tragico: uesto spettacolo ha veramente tutti gli ingedienti giusti per arrivare dritto al cuore di chi lo guarda.
Ecco perché, se non lo conoscete ancora, vi consiglio senza alcun dubbio di vederlo, anche se solo in video.
Piccolo suggerimento: prima di vederlo, vi consiglio di leggerne almeno la trama (anche senza spoilerarvi il finale), giusto per capire le dinamiche alla base della storia, che è parecchio intrecciata.
E per oggi è tutto, cari lettori.
Alla prossima!
Ma indubbiamente i brani più belli e strazianti sono quelli che raccontano l'amore di Quasimodo e Frollo per Esmeralda e di quest'ultima per Febo.
Impossibile non commuoversi e non apprezzare brani come Se guardassi dentro di me, Mi distruggerai, Un prete innamorato, Dio ma quanto è ingiusto il mondo, Vivere per amare.
Scegliere un solo personaggio preferito di quest'opera per me è stato impossibile. Ho amato moltissimo sia Quasimodo che Frollo, personaggi diametralmente opposti ma ugualmente intensi.
Emozionante dall'inizio alla fine, intenso, controverso, tragico: uesto spettacolo ha veramente tutti gli ingedienti giusti per arrivare dritto al cuore di chi lo guarda.
Ecco perché, se non lo conoscete ancora, vi consiglio senza alcun dubbio di vederlo, anche se solo in video.
Piccolo suggerimento: prima di vederlo, vi consiglio di leggerne almeno la trama (anche senza spoilerarvi il finale), giusto per capire le dinamiche alla base della storia, che è parecchio intrecciata.
E per oggi è tutto, cari lettori.
Alla prossima!