mercoledì 7 dicembre 2016

Recensione di "Il labirinto degli spiriti" (Il Cimitero dei Libri Dimenticati #4) - Carlos Ruiz Zafón

Cari visitatori della Tana,
benvenuti al post dedicato alla recensione della settimana. Oggi vi parlo della mia ultimissima e bellissima lettura, Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafón.
Attendevo l'uscita di questo romanzo con molta trepidazione da moltissimo tempo e non appena ne ho avuto la possibilità, ho deciso di leggerlo.

Il labirinto degli spiriti è uscito il 22 Novembre scorso per Mondadori e conta 819 pagine. Il prezzo è di € 23 per il cartaceo, mentre l'ebook costa € 10,99.

TRAMA
Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo.
Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime.
È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo.


LA MIA OPINIONE
N.B. sono presenti spoiler sui romanzi precedenti della serie 

Sarò tremendamente parziale in questa recensione, e vi avviso prima. Zafón è uno dei miei autori preferiti di sempre e suppongo che ormai lo abbiate capito e sono sicura che il mio amore per questo autore mi condizionerà nel raccontarvi cosa penso di questo romanzo.

Ne Il prigioniero del cielo molti dei capi della storia erano stati raccolti, quello che era accaduto ne Il gioco dell'angelo e L'ombra del vento connesso in una storia che però aveva lasciato molti interrogativi.
Con Il labirinto degli spiriti il puzzle della serie del Cimitero dei Libri Dimenticati è finalmente completo, le storie dei diversi personaggi che abbiamo incrociato nel corso dei quattro romanzi portate a termine e finalmente le risposte alle domande fondamentali che nascono nel corso della storia - o almeno molte di esse - sono rivelate. 

Daniel Sempere, protagonista non assoluto di questo quarto romanzo della serie, ha scoperto ne Il prigioniero del cielo parte della verità sulla morte della madre Isabella, scoperta che lo ha lasciato profondamente amareggiato e che lo sta spingendo alla ricerca di una vendetta che vuole ottenere a tutti i costi.
Ma quello che Daniel non immagina è che dietro la morte di sua madre c'è uno schema molto più ampio, una rete di intrighi, segreti, corruzione, nella quale Isabella è caduta soltanto per amore.
Su questo intreccio che affonda le sue radici nella corruzione del Regime è chiamata ad indagare Alicia Gris, una donna profondamente segnata dall'esperienza della guerra e della solitudine, ma determinata ad andare oltre le apparenze e le costruzioni, oltre gli inganni.
L'indagine di Alicia si intreccia con quella di Daniel in modo diretto ed indiretto, fino ad arrivare a scoprire finalmente come e da chi sono stati mossi i fili che hanno portato alla morte di Isabella.

Dovendo descrivere Il labirinto degli spiriti con un aggettivo, direi che è un romanzo inaspettato.
Come credo molti dei lettori, mi aspettavo di veder tornare Daniel come protagonista assoluto del romanzo, alla ricerca della verità sulla morte di Isabella. Per questo è stato sorprendente vedere una larghissima parte del romanzo dedicato ad un nuovo personaggio, Alicia Gris.
Se questa cosa dapprima mi ha sorpresa, ed in parte spiazzata, pagina dopo pagina ho apprezzato sempre di più questo personaggio, che scompare bambina in una Barcellona devastata dalla guerra e riemerge poi, donna, a Madrid, dove vive per lavoro.
Ma Barcellona presto la richiama a sé per indagare su un mistero che ha radici molto più profonde di quelle che si possono intuire ad un primo sguardo. 
E se inizialmente Alicia sembra molto lontana dalla storia di Daniel, scopriamo poco alla volta che il passato li lega attraverso Fermìn.

Dei romanzi, delle storie che crea Zafón, ammiro praticamente tutto, ma in particolar modo il fatto di riuscire a creare personaggi complessi, sfaccettati, la cui personalità ha mille sfumature. Pagina dopo pagina l'autore scava fino in fondo all'anima dei suoi personaggi per farceli conoscere, per far emergere anche i loro lati più oscuri, il contrasto tra l'apparenza e i segreti che custodiscono.
Sullo sfondo, una Barcellona che sembra partecipe della storia, oscura, gotica più che mai nei momenti più rilevanti della storia, come se lo spirito stesso della città incombesse sui protagonisti della vicenda.

Per niente spaventata dalla mole di pagine di questo romanzo (cosa che, devo confessare, non succedeva da un po'), ho affrontato Il labirinto degli spiriti pronta a leggere finalmente il finale di una serie che ho amato con ogni molecola del mio essere lettrice.
È un'avventura inebriante, coinvolgente, in cui Zafón si è divertito a giocare sui contrasti. La verità sulla morte di Isabella è nascosta dentro ad un intrigo che sembra una matrioska, che era stata aperta alla fine de Il prigioniero del cielo e di cui in questo romanzo scopriamo l'ultima parte. Una verità che è dolorosa da affrontare, un desiderio di vendetta, da parte di Daniel, che sembra logorarlo sin nel profondo della sua anima.
Ma questo è anche il romanzo in cui tutto trova pace ed ogni pezzo del puzzle trova il suo posto. Un degno finale per questa serie che è magico, affascinante e ombroso. 
Tra le righe (o forse sarebbe meglio dire, tra le strade) de Il labirinto degli spiriti sono disseminate molte piccole verità, spesso affidate al fido Fermìn, che come sempre non manca di deliziarci con le sue perle di saggezza, ed i vari fili della storia sono intrecciati con sapienza e nello stile di Zafòn, che è scorrevole, fluido e sembra sprizzare brillantezza ed oscurità insieme.

Quella del Cimitero dei Libri Dimenticati è una serie che dovrebbe passare nella vita di ogni lettore, perché è prima di tutto una serie che parla dell'amore per i libri e per la letteratura. È una serie disseminata di avventure e di misteri che non possono che intrigare un lettore. Sono storie emozionanti, che in qualche modo mi porterò sempre dentro perché me ne sono innamorata e ne sono stata logorata, un po' come i personaggi che le vivono all'interno dei romanzi.


Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti!
Nella speranza di esservi riuscita a trasmettere anche solo parte della bellezza che ho incontrato in questo romanzo ed in questa serie in generale, e di avervi spinto magari anche solo un po' ad addentrarvi nel Cimitero dei Libri Dimenticati, vi saluto e vi aspetto alla prossima. 

14 commenti:

  1. wow, sarà certamente uno dei regali di Natale, ho amato questa serie <3

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  2. Io devo ancora leggere "Il prigioniero del cielo" 😱 ma conto di rimettermi in riga anche perché pure per me Zafon è uno dei miei autori preferiti e non vedo l'ora di perdermi di nuovo tra le vie della sua gotica Barcellona 😍 complimenti per le recensione 👍🏻 un abbraccio Maria

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    1. Zafòn ha una magia tutta sua e io sono innamorata della sua scrittura. Spero tu riesca a metterti in pari presto :)

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  3. Ciao Annie, aspettavo di leggere questa tua recensione! Sapevo che Zafon non avrebbe deluso e non vedo l'ora di leggerlo anche io ma vorrei ricominciare tutta quanta la serie perché ormai avevo letto i romanzi così tanto tempo fa che una rilettura mi metterebbe sicuramente nel mood giusto. Intanto mi sono assicurata una copia da regalare a un'amica che ha sempre amato Zafon e che in un certo senso me lo ha fatto conoscere. ^^
    Per quello che dici dei suoi personaggi, ti dò assolutamente ragione! Complessi, misteriosi e spesso dalle mille facce ^^ Come del resto sono i suoi romanzi, magici e surreali. Insomma da quello che leggo ho scelto il regalo giusto ;-)

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    1. Una rilettura secondo me ci vuole. Ci sono un bel po' di anni di distanza tra le uscite dei romanzi e se li hai letti molto tempo fa davvero ti consiglio di fare un piccolo ripasso delle puntate precedenti :D
      Io i romanzi di Zafòn li regalerei proprio a tutti coloro che amano i libri, perché secondo me solo dalle pagine di questo autore traspare un amore profondo e meraviglioso per la letteratura in generale.

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  4. Annie apprezzo molto la tua visione complessiva di questo ciclo di Zafon del quale i primi tre tomi mi hanno veramente affabulato. Ma arrivato a meno della metà del "Labirinto" non vengo rapito con la stessa frenesia legendi. La simpatica e sgangherata Alicia mi ricorda sempre più quei personaggi femminili tuttobotte tipo Nikita, etc. prelevati dalla strada, sbollentati e allo stesso tempo resi macchine da guerra per l'utilizzo di pigmalioni dei servizi. Spero di essere smentito. Attendo con ansia l'arrivo di Sempere & C. Ti farò sapere quando riuscirò ad arrivare alla fine. I precedenti me li ero "bevuti" in due, tre giorni senza riuscire a staccarmi da loro...

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    1. www.tripotifabrizio.blogspot.it

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    2. Anche per me è stato lo stesso, devo ammettere. I primi tre volumi li ho praticamente divorati in poche ore, mentre con Il Labirinto ho avuto bisogno di più tempo, di una lettura più calma e ponderata.
      Aspetto un tuo commento finale al romanzo, allora.
      A presto!

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    3. Allora, mi mancano 200 pp. perciò sono circa alla 620... Beh, debbo dire che superata la 400.entesima le atmosfere dei precedenti 3 si sono riappropriate di me e mi hanno confermato Zafon nella sua maestria. Adesso corro a finirlo, ma con le vacanze natalizie ci vorrà ancora qualche giorno. Arrivato alla fine ti farò sapere. Grazie per la tua disponibilità, Annie.

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  5. Pienamente d'accordo. Devo dire, del prigioniero del cielo non sono rimasta entusiasta e pensavo che il quarto libro sarebbe stato ancora più forzato, ma Zafòn non delude mai e ancora devo impararlo. Il modo con cui ha intrecciato tutto è spettacolare, e grazie al labirinto degli spiriti ho ancor più apprezzato il prigioniero del cielo e il gioco dell'angelo. Quello che ha fatto con questa saga è una magia!

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    1. Zafòn ha intrecciato la storia con una grande maestria, non c'è che dire In questo romanzo ogni pezzo del puzzle è andato al suo posto e sono rimasta stupefatta dall'effetto finale - ed in generale di tutto il finale dedicato a Julian.
      Meraviglioso, c'è poco altro da aggiungere!

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  6. Finito da circa 15 gg. Poi... le vacanze natalizie... Ottimo incastro... ritorno della poeticità zafoniana... a giorni una recensione sul mio facebookiano "Libri nei quadri"
    https://www.facebook.com/groups/375052146215905/?fref=ts

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  7. Ecco la mia recensione nella rubrica di FB: "Libri nei quadri" https://www.facebook.com/groups/375052146215905/permalink/456583571396095/?pnref=story
    DUE MIE RIGHE: Ho finito di leggere prima delle feste natalizie le 830 pagine del nuovo libro di Zafon, ultimo della quadrilogia de “Il cimitero dei libri dimenticati”. Quasi deluso, nelle prime 400 pagine non sono mai riuscito a ritrovare le atmosfere ed i personaggi che mi avevano fatto innamorare nei primi 3 tomi. Poi improvvisamente, come una magia di cui solo Zafon è capace, eccoli lì. Più arzilli e combattivi di prima. Poetici e surreali. Magicamente immersi nei libri e nell’impegno antifranchista. E così ho capito che quelle prime (tante) pagine erano state studiate per l’incastro che poi l’autore ha magistralmente messo in opera. Da leggere. Ovvero, come già dissi, da leggere tutti e 4 !!!

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