venerdì 30 maggio 2014

Roba da lettori #2: Le serie interrotte



Cari visitatori della Tana,
oggi ho deciso di impegnarmi a scrivere un nuovo post per la mia rubrica interamente dedicata alla vita di noi lettrici e lettori.
L'argomento che ho scelto di trattare oggi riguarda moltissimi lettori, infatti ho deciso di parlarvi delle serie interrotte.


Personalmente sono un'appassionata di serie libresche. Dalle duologie alle serie infinite, credo di essere passata attraverso tutti gli stadi della dipendenza da serie. Ho cominciato con Harry Potter e da allora non ho più smesso, e credo che non smetterò mai.
Molte delle serie che ho letto fortunatamente sono state pubblicate per intero, ma altrettanto spesso mi è capitato di imbattermi in serie che improvvisamente per ragioni di politica economica delle case editrici sono state interrotte.
Per i lettori di fantasy, urban fantasy, paranormal, paranormal romance, distopic e science fiction quello delle serie interrotte è un vero dramma.

Ovviamente io sono una lettrice e prima di tutto devo dire che quando mi è capitato di cominciare una serie che poi è stata interrotta mi sono sentita un po' presa in giro dalle case editrici. So benissimo che una casa editrice per la pubblicazione di un romanzo affronta delle spese che noi nemmeno possiamo immaginare, ma dall'altra parte interropendo una serie non solo tratta male i suoi lettori, ma li perde anche!
Personalmente ogni volta che mi imbatto in una serie che mi interessa la prima cosa che faccio è andare a vedere se sono stati pubblicati i volumi successivi o se la loro pubblicazione è in programma, il che mi mette in una sorta di stato d'ansia.
Quando mi sono incuriosita su alcune serie che avrei voluto cominciare, scoprendo che poi la loro pubblicazione non era stata continuata in Italia, ho evitato proprio di cominciarle.

E quando mi sono trovata a cominciarne per caso una la cui pubblicazione viene interrotta, come mi è successo nel caso della serie Parasol Protectorate di Gail Carriger, sono stata costretta a prendere i libri successivi della serie in inglese.

Lo scorso anno, proprio per protestare contro le case editrici che interrompono la pubblicazione di serie libresche è nato il movimento #odioleserienterrotte.
Le iniziative del movimento e le sue proposte alle case editrici sono state diverse e proprio nell'ultimo periodo è nata anche la pagina facebook del movimento.
Le proposte che il movimento ha fatto alle case editrici sono queste:


  • Pubblicare i numeri successivi a quelli già pubblicati esclusivamente in ebook ad un prezzo ragionevole tra i 2-4 euro
  • Non investire in cover costose, perché non sono quelle che ci interessano.
  • Rinegoziare i diritti d'autore: Spiegando agli agenti degli autori la situazione.
  • Traduzione: fare una sorta di asta tra i traduttori: chi offre la migliore traduzione al prezzo più basso ottiene il lavoro.
  • Commercializzazione dell'ebook: Per evitare di pagare percentuali a siti di vendita on line, perché non usare solo il sito della Casa Editrice?

Le serie interrotte al momento sono tantissime (basta fare un salto QUI per capire la mole di libri che da noi non sono stati più pubblicati) e personalmente ho contato almeno una decina tra le serie che avrei voluto leggere e quelle che effettivamente ho letto la cui pubblicazione è stata interrotta.
Sfortunatamente le case editrici non sembrano molto propense a rivalutare le loro scelte di pubblicazione, ma noi lettori possiamo certamente continuare a protestare e a farci sentire.

Che altro aggiungere, cari lettori?
Spero che questo post vi sia stato utile.
Se vi va, raccontatemi pure la vostra esperienza con le serie interrotte!


17 commenti:

  1. Ti capisco perfettamente. Una delle serie preferite della mia infanzia/adolescenza è stata "Hungry Cities" di Philip Reeve (ed Mondadori) e mi ritengo fortunata che almeno la duologia in cui i protagonisti sono Tom ed Hester è stata conclusa. I due volumi successivi che continuano la storia con un po' di new entry non sono mai stati tradotti ed è dal 2004 che, personalmente, aspetto. Stessa cosa con Il protettorato del parasole della Carriger che dovrò continuare in lingua.
    Sono anche d'accordo con le proposte dei lettori, anche se non sono sinceramente un'esperta di come funziona effettivamente una casa editrice (io per prima vorrei tradurre qualche libro). Mi terrò informata e "mipiacizzo" la pagina :)

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    1. Nemmeno io so come funziona esattamente una casa editrice, e non h nemmeno le basi di economia aziendale per dirmi d'accordo o meno con i tagli che fanno...però sono una lettrice e sono delusa. Tanto delusa.

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  2. Mica si rendono conto che rischiano di creare il firefly effect nella letteratura (firefly effect= tendenza dei telespettatori americani a non guardare serie televisive più particolari o di nicchia nel timore della prematura cancellazione ed evitare quindi di farsi il sangue amaro... fenomeno iniziato - o quando meno denominato - dopo l'improvvisa e dolorosissima cancellazione di Firefly)

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    1. Prima o poi finirà così per davvero, e le serie qui da noi venderanno sempre meno. Purtroppo ormai fantasy e sottogeneri non conoscono molti autoconclusivi quindi se persorrono questa strada prima o poi le vendite delle serie coleranno a picco!

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  3. Come ti capisco Annie ):
    per me le serie interrotte sono un trauma. Non leggo in lingua, non ne sono proprio capace, e perciò una serie interrotta rimane tale. Non ho la possibilità di continuarla :( ad esempio il seguito di Schegge di me, libro che ho amato tantissimo! Sto letteralmente diventando folle nell'attesa :(

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    1. Credo proprio che la serie della Mafi sia tra le serie interrotte ^^
      Nemmeno io leggevo in lingua fino a poco tempo fa, ma alla fine mi sono dovuta mettere d'impegno e ricominciare!

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  4. "Per i lettori di fantasy, urban fantasy, paranormal, paranormal romance, distopic e science fiction quello delle serie interrotte è un vero dramma." sante parole! Ho iniziato a leggere in inglese proprio per questo e per carità, non è che me ne penta, però sempre più spesso passo a preferire l'edizione inglese senza neanche più controllare come stanno le cose con le edizioni italiane perché ormai ci ho perso le speranze. E' ovvio che preferirei l'edizione italiana, ma ogni volta che interrompono una serie mi sente sempre presa un po' più in giro e la cosa mi irrita parecchio...

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    1. Posso capirti, è lo stesso per me!
      Alla fine ho deciso di ricominciare a leggere in inglese proprio per evitare ulteriori delusioni sulle varie edizioni italiane. Non ne posso davvero più delle varie serie interrotte!

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  5. Io capisco perfettamente che ci siano dietro interessi economici non da poco, ma ciò non toglie che le serie interrotte siano una piaga che avvelena lo spirito dei lettori.
    Personalmente ho iniziato 13 anni fa con la prima grande scottatura in questo senso: a 2 libri dalla fine, su un totale di 54 (tra l'altro sempre pubblicati a coppie), la Mondadori interruppe Animorphs, serie per ragazzi di Katherine Applegate, fornendo come motivazione (non so se pubblicata ufficialmente da qualche parte o data a qualche intrepido che chiese delucidazioni alla casa editrice) il fatto che negli ultimi due libri non accadesse nulla. Ora, anche se fosse stato vero (e non lo è, perché negli ultimi 2 libri di cose ne succedono diverse e di importanza capitale), ho trovato vergognoso il fatto che la casa editrice abbia portato talmente avanti una serie di libri per poi fermarsi a un'uscita dalla conclusione. Vendevano poco? Probabile, però ho sempre pensato che essendo una grande casa editrice poteva permettersi di "buttare" qualche soldo per mettere in circolazione una tiratura limitata di questi due libri dato che l'avevano fatto per i precedenti 52. O, dato che non mi risulta siano mai stati un caso editoriale e che la pubblicazione è durata almeno 3-4 anni, avrebbero potuto fermarsi molto prima, dato che in quel modo è sembrata proprio una presa in giro.
    Da allora sono stata sempre molto cauta con le serie (tradotto: prima di comprare "il primo libro di..." ci penso trenta volte), anche se anche io ho qualche titolo contenuto in quella lista, ed uno in particolare, il ciclo di Moirin di Jacqueline Carey, brucia particolarmente a causa della modalità di pubblicazione sia del precedente ciclo della Carey sia del primo libro di quella attuale.
    Fortunamente con gli anni ho sentito la necessità di migliorare il mio inglese con la lettura di testi in lingua originale quindi con i mezzi di oggi posso aggirare l'ostacolo delle pubblicazioni interrotte, tra l'altro in qualche caso risparmiando sensibilmente.

    Riguardo alle proposte, concordo con buona parte di queste.
    L'unica che mi lascia perplessa è quella riguardante un'asta delle traduzioni potrebbe sminuire ancora di più la posizione di una categoria, quella dei traduttori, che da quanto ho letto in rete difficilmente riesce a sopravvivere solo di quello.

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    1. Oddei, a due volumi dalla fine della serie sembra davvero una presa per i fondelli!
      Purtroppo come in tutti i settori capisco benissimo che quello dell'editoria non si trovi in una situazione economica felice, ma davvero per risparmiare e commercializzare i volumi di una serie esistono diverse vie, e potrebbero davvero adottare qualcuna delle soluzioni proposte per non perdere lettori, come già stanno facendo.
      Anch'io ormai rifletto parecchio prima di comprare il primo volume di una nuova serie, e alla fine spesso preferisco aspettare l'edizione economica o prendere l'ebook ^^

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  6. Non pensavo fossero così tante le serie interrotte O_o
    Ammetto di non essermici mai imbattuta, sarà che ormai mi sono imparata a buttarmi su quelli in lingua, ma capisco che per coloro che l'inglese non lo masticano deve essere davvero frustrante >_<
    Ah ecco, c'è Shatter Me! Non pensavo facesse parte delle serie interrotte, ero convinta che, come al solito, ci mettessero solo i secoli a tradurla.
    Bah...che dire, stendiamo un velo pietoso.

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    1. Nemmeno io credevo fossero così tante, invece...è un disastro!
      Anch'io ormai ho deciso di buttarmi nella lettura in lingua, sempre meglio che aspettare i vari sequel in italiano e invano per giunta!

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  7. Ringrazio che abbiano interrotto Shatter Me almeno ho avuto la possibilità di comprare i libri in lingua originale, con quelle copertine meravigliose. Però purtroppo non tutti leggono in lingua, quindi farebbero meglio a non pubblicare saghe, se poi va a finire che la interrompono dopo il primo, oppure dopo un bel po' di libri :/

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    1. Anch'io certe volte preferirei che non pubblicassero una saga piuttosto che pubblicarla per pi interromperla!

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  8. Io sto aspettando l'ultimo della trilogia Skinjacker da due secoli..

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    1. ...purtroppo per alcune serie non ci resta che attendere...o arrenderci ç__ç

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  9. Oggi è stata una giornata veramente proficua, oltre ad aver fatto tutto quello che "dovevo" fare, ho anche avuto il piacere di trovare altri blog simili al mio (io scrivo spesso anche di fumetti in realtà, ma siamo proprio sulla stessa barca) e il tuo è fra questi: trovo che sia questa la cosa splendida di "perdere" del tempo googlando cose a caso, a volte si possono trovare luoghi dove non saresti mai andato/a volontariamente , luoghi dove puoi trovare persone che hanno i tuoi stessi identici problemi pur non essendo persone uguali a te (ovviamente), Tumblr è una grande risorsa per chi come noi legge in inglese e vuole condividere le sue opinioni, ma anche ricordarmi che se mi fossi "fermata" a leggere solo in italiano avrei dovuto sopportare traduzioni sommarie e serie interrotte beh...mi ricorda proprio perchè leggo molto anche in inglese! Sono orfana anche io di alcune delle serie che avete citato e posso solo dirvi: I feel you bro-s, con tanto di pacca sulla spalla.

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