Cari visitatori della Tana,
come ormai sta diventando tradizione, anche questo Lunedì vi porta una nuova recensione.
Scrivo questo post per parlarvi di Storia di una ladra di libri di Markus Zusak, un libro che per una strana coincidenza ho finito di leggere ieri e che vi recensisco oggi, che è anche il Giorno della Memoria.
Il romanzo è uscito per Frassinelli in prima edizione nel 2007 con il titolo La bambina che salvava i libri ed uscirà in una nuova edizione il prossimo 25 Febbraio. Le pagine sono 576 e il prezzo € 16,90.
TRAMA
Nella Germania della Seconda guerra mondiale, quando ogni cosa è in rovina, una bambina di nove anni, Liesel, inizia la sua carriera di ladra. All'inizio è la fame a spingerla, e il suo bottino consiste in qualche mela, ma poi il vero, prezioso oggetto dei suoi furti sono i libri. Perché rubarli significa salvarli, e soprattutto salvare se stessa. Liesel infatti sta fuggendo dalle rovine della sua casa e della sua famiglia, accompagnata dal fratellino più piccolo e diretta al paese vicino a Monaco dove l'aspetta la famiglia che li ha adottati. Nell'inverno gelido e bianco di neve, il bambino non ce la fa, ed è proprio vicino alla sua tomba che lei trova il primo libro. Il secondo, invece, lo salva dal fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. Col passare del tempo il numero dei libri cresce e le parole diventano compagne di viaggio, ciascuna testimone di eventi terribili ai quali la bambina sopravvive, protetta da quei suoi immortali, straordinari, amorevoli angeli custodi.
LA MIA OPINIONE
Quando ho preso in mano questo libro, pensavo che ci avrei messo almeno una settimana a leggerlo. In realtà l'ho divorato in due giorni.
Ma andiamo con ordine.
Storia di una ladra di libri racconta la storia di Liesel Merminger, dal 1939 al 1944.
Curiosamente la storia è narrata in terza persona, ma da una voce particolare, quella della Morte.
Il racconto della Morte comincia dalla prima volta che ha incontrato Liesel, nel 1939, quando la bambina aveva solo dieci anni ed era su un treno, insieme a suo fratello, diretta verso la sua nuova casa. E' su quel treno che il fratello minore di Liesel muore, a soli sei anni. Il treno si ferma, e Liesel e sua madre hanno solo il tempo di stringersi velocemente nel dolore e organizzare i funerali del bambino nel paese più vicino. Poche formalità e una piccola bara sotto il terreno ghiacciato. Ma è proprio nel giorno del funerale del fratellino che la ladra di libri ruba il suo primo libro, un libricino nero, che ritrova sotto la neve. Liesel lo prende con sé, pur non sapendo ancora leggere.
Una volta giunta a Molching, Liesel è costretta a lasciare la madre e a recarsi presso la sua nuova famiglia, gli Hubermann al numero 33 della Himmelstrasse.
L'impatto non è dei migliori: Rosa Hubermann è una donna dal pugno di ferro e dall'imprecazione facile, e all'apparenza è sempre pronta a sgridare e litigare con tutti.
Dall'altra parte però c'è Hans Hubermann, l'uomo dagli occhi d'argento. Hans ha una bontà d'animo fuori dal comune, e sin da subito comincia a prendersi cura di Liesel, accorrendo quando ha gli incubi, insegnandole ad arrotolare le sigarette e suonando per lei la fisarmonica.
Tra Liesel e Hans nasce subito un'intensa complicità, destinata a rafforzarsi soprattutto da quando Hans scopre il libricino di Liesel, così che i due cominciano a leggerlo insieme, durante la notte.
Ma la vita di Liesel a Molching non si ferma dentro le mura di casa Hubermann, anzi, ben presto la bambina comincia ad ambientarsi e a conoscere i bambini del quartiere, e in particolare Rudy, che abita al numero 35, destinato a diventare il suo migliore amico, tra piccoli battibecchi ma anche grande complicità.
Nel 1939 la vita di Liesel cambia molto dal punto di vista personale, ma è destinata a cambiare ancora di più negli anni successivi, gli anni di Hitler, della guerra, delle bombe e della deportazione. Gli anni duri di una Germania pervasa dall'antisemitismo e pronta allo sterminio degli Ebrei. Ma questi sono anche gli anni in cui Liesel conosce il valore delle parole, anni in cui comincia a salvare i libri.
Ma sono davvero molte le cose che capitano a Liesel dal suo arrivo a Molching fino alla fine della guerra. Ma io, al contrario di quanto fa la Morte nel suo racconto, voglio mantenere il mistero.
Nel 1939 la vita di Liesel cambia molto dal punto di vista personale, ma è destinata a cambiare ancora di più negli anni successivi, gli anni di Hitler, della guerra, delle bombe e della deportazione. Gli anni duri di una Germania pervasa dall'antisemitismo e pronta allo sterminio degli Ebrei. Ma questi sono anche gli anni in cui Liesel conosce il valore delle parole, anni in cui comincia a salvare i libri.
Ma sono davvero molte le cose che capitano a Liesel dal suo arrivo a Molching fino alla fine della guerra. Ma io, al contrario di quanto fa la Morte nel suo racconto, voglio mantenere il mistero.
La storia di Liesel è divisa in brevi paragrafi, con continue digressioni, anticipazioni e annotazioni. E' uno stile di narrazione particolare e allo stesso tempo confidenziale. Leggere questo romanzo è come leggere la lettera di un amico che racconta una lunga storia, muovendosi continuamente tra eventi passati e futuri, piccole note e particolari appuntati qui e là. Questo tipo di esposizione spinge il lettore a stare attento sin da subito al racconto.
Ovviamente quella di Liesel è una storia che affonda le radici in un contesto storico e sociale molto particolare: siamo al culmine del periodo nazista e del Governo di Hitler, e per la prima volta, leggendo questo libro, ho capito che non era solo la condizione degli Ebrei e dei deportati nei campi di concentramento ad essere difficile, ma anche quella dei tedeschi, e indissidenti del partito nazista. Hans Hubermann non concorda con l'ideologia nazista, e fa parte di quel ristretto gruppo di tedeschi che non elesse Hitler nel
1933. Le sue condizioni, e di conseguenza quelle della sua famiglia, sono ancora più difficili. Gli anni della guerra non portano alcuna gioia o soddisfazione in casa Hubermann, anzi, spesso si soffre la fame e il lavoro scarseggia. Tuttavia Hans ha un dono, che è quello dell'ottimismo: nonostante le condizioni pessime in cui è costretto a vivere non smette mai di infondere coraggio alla figlia adottiva e di insegnarle quello che sa.E' in questi anni che Liesel capisce il valore e il potere delle parole, e leggere e scrivere a sua volta diventano il suo modo di creare e di esprimersi.
E' proprio in un secondo livello narrativo all'interno del romanzo stesso che troviamo parte di ciò che Liesel scrive, e riusciamo a capire ancora meglio il suo modo di vedere la realtà che la circonda e la condizione che vive.
Storia di una ladra di libri è un romanzo raccontato con parole semplici, a volte sarcastiche ed ironiche, ma che lasciano l'amaro in bocca.
E' un romanzo che racconta le condizioni di una guerra terribile, che ha portato milioni di morti, da un punto di vista diverso, quello di una famiglia di civili costretta a subire in silenzio le decisioni provenienti dall'alto, in anni in cui bisognava stare attenti persino alle persone con le quali ci si fermava a scambiare due parole.
E' un romanzo che descrive alla perfezione le condizioni della povera gente costretta a subire una guerra, di quei tedeschi che con le bombe e i genocidi non c'entravano nulla, ma inspiegabilmente hanno pagato più di tutti.
E' un romanzo all'apparenza leggero, perché scritto con parole lievi, ma è capace di scavare nel cuore piano piano e di fare male. Quella in cui vive Liesel è una realtà la cui disumanità di viene descritta in piccole dosi, ma una volta avuto il quadro d'insieme, per osservarla occorre una certa forza d'animo.
E' un romanzo costruito benissimo, che scorre veloce. Ogni volta che dovevo smettere di leggerlo mi sentivo come richiamata costantemente, finché mi sono messa l'anima in pace e l'ho terminato.
Indubbiamente una delle più belle letture dell'ultimo periodo, consigliatissima.
Ho odiato le parole e le ho amate,
e spero che siano tutte giuste.
e spero che siano tutte giuste.
Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti, pienissimi e stra-meritati.
Come molti di voi sapranno sicuramente già, il prossimo 27 Marzo uscirà in Italia il film tratto dal libro, in cui recita Geoffrey Rush nel ruolo di Hans Hubermann e Sophie Nélisse nel ruolo di Liesel.
Vi lascio il trailer!
Vi lascio il trailer!
Ho scoperto il libro grazie al trailer del film, devo dire che mi piacerebbe davvero tanto leggerlo *-*
RispondiEliminaGrazie alla tua recensione sono ancora più convinta che non posso perdermelo, magari aspetto la nuova versione :D
Anche per me è stato lo stesso, ma prima di vedere il film ho voluto leggere il libro.
EliminaLa nuova versione la prenderò sicuramente anch'io, voglio assolutamente il cartaceo!
Sono contenta ti sia piaciuto questo libro, io l'ho amato! Lo stile è stranissimo, credo che Zusak abbia avuto un'idea geniale e la capacità di sfruttarla al meglio! Sono curiosissima per il film, mi ispira molto :)
RispondiEliminaHai ragione, lo stile è molto particolare ma allo stesso tempo d'impatto: non riesci a staccarti dalle pagine.
EliminaAnch'io sono molto curiosa per il film, ma come al solito da noi uscirà mesi in ritardo .-.
È uno dei miei libri preferiti! ♥
RispondiEliminaE' diventato anche uno dei miei preferiti!
EliminaConosci bene la mia opinione a proposito di questo libro meraviglioso e sono davvero contenta che abbia saputo darti tanto. Mi colpisce molto una tua frase perché credo di non aver saputo affermarlo e tu invece l'hai detto bene, nella semplicità più assoluta: il periodo storico in cui Liesel vive è caratterizzato dalla disumanità, ma Zusak riesce in qualche modo a prenderne le distanze; si limita a qualche accenno. Viene spontaneo, leggendo, concentrarsi sulle piccole (e grandi) avventure della protagonista tanto che si rimane sorpresi alla fine, scoprendo che gli aspetti che vengono raccontati sono tanti e agghiaccianti.
RispondiEliminap.s. Mi auguro che il film risulti all'altezza di questo romanzo...
Questo romanzo è come un puzzle, e si comprende il quadro d'insieme solo dopo averne letto circa 3/4.
EliminaLa crudeltà della guerra e dell'antisemitismo sembrano lontana all'inizio, ma dopo l'arrivo di Max e soprattutto da quando Hans viene mandato al fronte, queste due realtà si avvicinano sempre più velocemente, fino ad essere definitivamente nitide sul finale.
Zusak ha una penna davvero leggera, e davvero ci si perde nelle avventure di Liesel leggendo il romanzo, ma arriva un momento, non so esattamente quando, in cui sono riuscita a realizzare l'atrocità della realtà che la circonda.
Anch'io spero che il film sia all'altezza...aspettare fino al 27 Marzo sarà pesante!
Grazie come sempre per essere passata ❤
Awh, mi hai convinta!
RispondiEliminaSono contenta di averti incuriosita :3
EliminaOddio 5 riccetti *O* questo libro allora è proprio meraviglioso!! Ovviamente finisce in wlist, povera me!
RispondiEliminaTi assicuro che lo è. Vale assolutamente la pena di leggerlo, e cinque riccetti forse sono pochi per descrivere quanto mi sia piaciuto!
EliminaNon ho ancora trovato una persona che non sia stata toccata da questo libro ç_ç
RispondiEliminaE' impossibile restare impassibili di fronte ad una lettura del genere. E' un libro straordinario *-*
Eliminail film mi è piaciuto molto, spero presto di leggere anche il libro ^^
RispondiEliminaHai già visto il film? *-*
EliminaIo vorrei aspettare l'uscita italiana, se riesco...ma credo che alla fine la curiosità avrà la meglio ^^
Waaaaaaaaaaa *-*
RispondiEliminaL'ho iniziato stamani e mi sta piacendo moltissimo. Liesel mi pare così tenera e quando rubacchia mi strappa sempre qualche sorriso! Però non mi pronuncio molto perchè non sono ancora a metà. I tuoi cinque, adorabili, tenerissimi (non mi stancherò mai di ripetertelo) ricci mi incoraggiano parecchio!!!
Liesel è davvero un bel personaggio,inserito in una storia bella quanto straziante.
EliminaAspetto di conoscere il tuo parere allora!
P.S. Sono contenta che i riccetti ti piacciano tanto *W*
Splendida recension! *^*
RispondiEliminaNon ho ancora avuto modo di iniziarlo, però.
Tu e Am mi avete messo una voglia matta di leggerlo. Non vedo l'ora.
Mi ha colpita molto il tipo di narrazione e il fatto che si concentri sui civili, perché è un punto di vista insolito, che credo spesso venga tralasciato nel pensare alla Seconda Guerra Mondiale.
Davvero una bella recensione! :*
Il punto di vista è decisamente particolare, perché ci fa scoprire una realtà un po' trascurata nel corso della storia, che è quella dei civili.
EliminaSpero tu possa leggerlo presto, per me è stata un'esperienza bella, emozionante, ma anche un po' dolorosa e triste.
Grazie per essere passata ❤
Ma che bella recensione! :) Complimenti!!!! :)
RispondiEliminaOh merci *-*
EliminaDevo leggerlo questo libro!! E vedere anche il film, ma del libro ho sentito parlare meglio. *_*
RispondiEliminaHo visto il film ieri sera e posso dirti che il romanzo per me è migliore, anche se il film merita :3
EliminaNon vedo l'ora di leggere questo libro, anche se ancora devo comprarlo, mi ha sempre ispirato un sacco... peccato che mi sono svegliata tardi e non sono riuscita a comprare l'edizione economica che girava fino a poco tempo fa.
RispondiEliminaOdio quando le CE approfittano delle uscite di film tratti da libri, per fare nuove edizioni che costano il doppio di quelle che ero disponibili prima...
A chi lo dici!
EliminaLe CE approfittano fin troppo spesso delle uscite dei film per proporre le ristampe dei libri da cui sono tratti, e questo è solo un esempio per tanti...
Ce l'ho in ebook e voglio leggerlo al più presto, la cosa che più mi incuriosisce è il narratore!!
RispondiEliminaE boccio assolutamente la nuova copertina e il nuovo titolo, molto meglio i vecchi! [e boccio pure il rincaro, ça va sans dire...]
Invece sai che io preferisco il nuovo titolo? Credo sia più aderente con il titolo originale (The Book Thief) oltre che alla storia e al personaggio nel complesso.
EliminaPer quanto riguarda la cover direi che è solo una questione commerciale, dato che è stata ripresa la locandina del film ^^
non capisco perché ne hanno modificato il titolo, quello originale era molto più bello. Comunque voglio leggerlo ^^
RispondiEliminaLa storia è bellissima, e credo che il titolo sia stato tradotto in modo più aderente all'originale The Boo Thief, e credo che sia migliore del precedente, dato che Liesel non è proprio una bambina che salva i libri, ma di fatto li rua, quindi lo trovo più calzante ^^
EliminaBellissima recensione!! in genere tendo a evitare questi libri, soprattutto nei periodo in cui sono giù! Ma questo libro proverò a leggerlo!!
RispondiEliminaPosso dirti che di questo romanzo il "peso" lo si avverte poco a poco. Non è un libro che carica subito il lettore di tutti gli eventi che dipendono dalla guerra, ma è ben dosato.
EliminaSpero possa piacere anche a te :)
Spero davvero di leggerlo presto! Bellissima recensione Annie ^^
RispondiEliminaE' un libro bellissimo, te lo consiglio davvero col cuore :3
EliminaGrazie *-*
Bellissima recensione ! :) Lo sto leggendo proprio adesso e condivido tutto quello che hai scritto ! Mi piace davvero tanto questo libro, l'ho desiderato tanto e non vedo l'ora di andare a vedere il film al cinema il 27 marzo ! :)
RispondiEliminaNoemi.
bellissimo libro e anche il film è ben fatto anche se sono sempre dell'idea che il libro ti da quel qualcosa in più
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