giovedì 7 gennaio 2016

Recensione di "Orrore a Gancio Rosso" - Paul Di Filippo e Claudio Chillemi

Cari visitatori della Tana,
è arrivato finalmente il momento della prima recensione dell'anno!
Ovviamente e come al solito con le recensioni sono sempre in ritardo, per cui in queste prime settimane dovrò mettermi in pari parlandovi delle mie ultime letture del 2015 e oggi cominciamo con Orrore a Gancio Rosso della coppia Paul Di Filippo e Claudio Chillemi.

Uscito per Acheron Books nel Luglio 2015, Orrore a Gancio Rosso conta 44 pagine e lo si può acquistare nella sola versione digitale a € 1,31.

TRAMA
Joe Petrosino, il famoso poliziotto italoamericano, viene coinvolto in un caso dai risvolti sovrannaturali riguardante una serie di misteriosi omicidi rituali collegati alle mummie della Cripta dei Cappuccini, in Sicilia. L'indagine lo porterà dal quartiere di Red Hook a New York fino al quartiere di Gancio Rosso a Palermo, dove, un indizio alla volta, scoprirà una perversa macchinazione proveniente da un lontano passato e dalle conseguenze apocalittiche per l'intero genere umano. 
Riuscirà Joe a risolvere il caso più difficile e spaventoso della sua carriera? Come potrà affrontare minacce perverse provenienti forse da una dimensione di puro orrore? E chi è il misterioso Soldato Bestiale, la cui ombra aleggia sinistra dietro ogni suo passo? 
Questo e molto altro ancora nel terrificante sequel di "L'orrore a Red Hook" di H.P. Lovecraft. E questa volta... i Grandi Antichi visitano l'Italia!

LA MIA OPINIONE
Senza ombra di dubbio, Palermo è una città da vedere. C'è tanta arte da scoprire e molti luoghi particolari. Tra questi c'è sicuramente la famosissima Cripta dei Cappuccini, un cimitero sotterraneo annesso al convento dei Cappuccini la cui fondazione risale al XVI secolo. Lo considero uno dei posti più affascinanti e macabri che io abbia mai avuto la possibilità di visitare.

C'è un filo rosso che unisce il quartiere di Red Hook a New York e quello di Gancio Rosso a Palermo e spetta a Joe Petrosino, poliziotto dall'esperienza pluridecennale, collegare gli orrori che dapprima si sono verificati nella Grande Mela e poi in Sicilia. 
Sulle tracce delle indagini svolte dal collega Thomas Malone, personaggio di H.P. Lovecraft in L'orrore a Red Hook, Petrosino affronta un lungo viaggio, ma senza essere davvero pronto ad affrontare quello che lo aspetta, nascosto tra le mura della Cripta dei Cappuccini, tra le mummie che da secoli popolano quel cimitero, che si rivelerà oltre ogni sua aspettativa.

Subito dopo aver letto la trama di questa piccola opera, sapevo già che l'avrei letta. Insomma, la Cripta dei Cappuccini sembra l'ambientazione ideale per un racconto horror, e diventa davvero perfetta quando sono rievocati i misteri lovecraftiani. 
La scelta di Joe Petrosino come protagonista l'ho trovata originale, anche se molti aspetti della sua biografia sono stati adattai al contesto. Ormai ultrasettantenne, Petrosino non si tira indietro  davanti a quella che potrebbe essere l'indagine più importante e straordinaria della sua vita, anche se ormai non è più un poliziotto. I misteri di Gancio Rosso non solo lo metteranno alla prova come detective, ma lo porteranno a fronteggiare un nemico che sembra arrivare direttamente dal suo passato per tormentarlo.
Orrore a Gancio Rosso è sicuramente una lettura scorrevole, che si lascia divorare in meno di un'ora. Mi ha riportato ai racconti di Lovecraft che ho letto ormai diversi anni fa da una parte e dall'altra mi ha sorpresa, perché mi è piaciuto molto nonostante io abbia sempre detto che l'horror non è esattamente il mio genere.
Mi sono lasciata catturare dalle atmosfere , dalle ambientazioni e dai personaggi, che risultano magnetici.
Nel complesso posso dire che si tratta di una buona lettura, con una trama che secondo me avrebbe meritato uno spazio un po' più ampio di quello di un racconto. 
E adesso non mi resta che andare a sbirciare tra le opere di questi due autori, che con questo racconto mi hanno molto incuriosita. Sono sicura che leggerò altre opere scritte da loro.


Il mio voto per questo racconto è di tre riccetti  e mezzo!

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