lunedì 11 gennaio 2016

Recensione in anteprima di "L'usignolo" - Kristin Hannah

Cari visitatori della Tana,
oggi vi propongo la prima recensione in anteprima del 2016, di un romanzo che troverete in libreria a partire da domani.
Voglio parlarvi di L'usignolo, opera di Kristin Hannah che ha riscosso notevole successo, tanto da avere una media di stelline su Goodreads superiore a 4.5 stelline.


Edito da Mondadori, il romanzo arriverà in Italia domani, 12 Gennaio. Le pagine sono 480 ed il prezzo di € 9,99 per l'ebook, mentre per il cartaceo € 19,50.


TRAMA
Il coinvolgimento della Francia nella seconda guerra mondiale stravolge le vite delle sorelle Vianne e Isabelle Rossignol, così distanti per carattere e scelte di vita. Vianne ha trent'anni e conduce un'esistenza tranquilla col marito Antoine, e con la tanto desiderata figlioletta Sophie, in un paesino della campagna francese dove lavora come maestra elementare; mentre Isabelle, più giovane di qualche anno, passa da un collegio all'altro. A unirle solo l'abbandono e il rifiuto del padre. Nell'agosto del 1939 Antoine purtroppo è chiamato al fronte e, poco meno di un anno dopo, i tedeschi minacciano di prendere Parigi. In quello stesso periodo Isabelle si fa cacciare dall'ennesimo collegio e il padre decide di mandarla dalla sorella, perché la aiuti. Ma ben presto Isabelle si unisce alle fila della Resistenza, dapprima come messaggera e poi come passeur, intraprendendo una vita da fuggiasca col nome di Usignolo, una scelta che la porterà a rischiare di morire di fame e stenti come prigioniera politica in un campo di concentramento...

LA MIA OPINIONE
La storia, così come la guerra, la fanno gli uomini.
Ma mentre gli uomini sono impegnati a combattere al fronte, cosa fanno le donne? Questa è la domanda alla quale, tramite questo romanzo, vuole rispondere Kristin Hannah. Troppo spesso sono raccontate le storie tragiche degli uomini che si sono sacrificati per il loro Paese, mentre altrettanto spesso sul ruolo delle donne durante la guerra è stato adombrato, forse un po' dimenticato.

Prima di scoprire che sarebbe uscito anche in Italia, non avevo sentito parlare di L'Usignolo e quando ne ho letto la trama, in qualche modo mi aspettavo che somigliasse a Il cavaliere d'inverno. In realtà si tratta di due romanzi molto diversi.
La storia che ci racconta Kristin Hannah inizia nella Francia del 1939: Vianne vive felicemente a Carriveau insieme al marito Antoine e alla figlia Sophie. Dopo una giornata trascorsa in riva al fiume, al loro rientro trovano la cartolina che cambierà per sempre la loro vita: Antoine è stato chiamato alle armi
Spostandoci nel 1940 invece conosciamo Isabelle, la sorella minore di Vianne. Mentre Vianne è una persona posata e razionale, dedita alla famiglia, Isabelle è un'idealista ribelle e romantica. Le due sorelle hanno una notevole differenza d'età, dieci anni circa, ma hanno entrambe sofferto immensamente per la morte della madre e hanno dovuto lottare contro il padre, che dalla morte della moglie ha cominciato ad annegare il suo dolore nell'alcol e le ha abbandonate nel loro casolare di campagna insieme ad una governante. Mentre Vianne però, pochi anni dopo, si è sposata giovanissima, Isabelle, dopo un primo periodo vissuto insieme alla sorella e al marito, è stata allontanata verso il primo collegio quando Vianne ha subito il primo aborto. 
Da allora e per circa dodici anni, le due sorelle sono state per lo più separate, Vianne occupata con la famiglia ed il suo lavoro da insegnate e Isabelle impegnata a combinare guai e farsi espellere da ognuno dei collegi che ha frequentato.
Quando la guerra ha inizio però, le due sorelle sono destinate e forse anche un po' costrette a riavvicinarsi. Quando i nazisti invadono la Francia il padre non esita a spedire Isabelle a Carriveau. Il viaggio verso la campagna però si rivela molto più complicato del previsto: dopo un incontro inaspettato con un giovane ribelle molto affascinante, Gaëtan Isabelle conosce per la prima volta e personalmente l'orrore della guerra a causa di un bombardamento che colpisce inaspettatamente la folla di persone che ha cominciato a spostarsi da Parigi verso i paesi.  Da questo momento Isabelle decide che non abbasserà la testa, non si piegherà ai nazisti e che insieme a Gaëtan si unirà alla resistenza.
Ma quando arrivano a Carriveau, Gaëtan la abbandona perché ritiene che non sia pronta ed è così che Isabelle si trova ad affrontare la complicata convivenza con la sorella, che si fa ancora più difficile dopo la resa della Francia e l'arrivo dei nazisti a Carriveau, che rientra nel territorio occupato. Il capitano Beck, di stanza nel paese, si acquartiera nella casa di Vianne e il minimo passo falso potrebbe causare delle conseguenze tragiche per tutte.
Durante tutto il corso delle guerra Vianne e Isabelle si avvicinano e si allontanano, si vogliono bene e si scontrano, vivono e dimostrano il loro coraggio in modo diverso.

Pur essendo due personaggi molto diversi tra di loro e che vivono la guerra in modo molto differente, Isabelle e Vianne sono entrambe molto coraggiose. Di Isabelle possiamo dirlo sin da subito, perché già dai primi capitoli di cui è protagonista la vediamo decisa a non arrendersi, pronta a rischiare la vita pur di non piegarsi agli invasori nazisti, ferma nell'idea di unirsi alla resistenza e dedicare quella fase della sua vita ad aiutare il più possibile gli Alleati, anche se con piccole azioni.
Dall'altra parte il coraggio di Vianne lo scopriamo effettivamente solo nella seconda metà del romanzo, in cui ci viene raccontata la fase più difficile della guerra e anche quella più terribile dell'occupazione. È un coraggio che viene fuori poco alla volta, che Vianne dimostra quando il pericolo rischia di colpire i suoi affetti più cari.
Sia le protagoniste che i personaggi secondari sono disegnati in modo vivido, realistico. Non manca l'introspezione ed inoltre l'autrice dimostra un'ottima capacità descrittiva quando si tratta dei sentimenti, delle emozioni, delle paure che questi personaggi vivono.

L'Usignolo è un romanzo che è riuscito a coinvolgermi sin dai primi capitoli e che ho letto davvero in pochissimo tempo, nonostante qualche piccola frenatura in cui il ritmo narrativo si è allentato. Mi sono lasciata trascinare pagina dopo pagina da questa storia molto realistica, accurata e ricca di particolari. L'efferatezza della guerra, che strappa i sogni, le speranze, l'innocenza anche di coloro che non sono partiti per il fronte emerge pagina dopo pagina, facendo precipitare il lettore al centro di una storia molto intensa. 
Ovviamente non manca l'aspetto romance, ma non è questo il filone centrale del romanzo. L'Usignolo infatti è prima di tutto la storia di due donne, due sorelle, che tentano in ogni modo di sopravvivere alla guerra, un giorno alla volta, aggrappandosi al bene che possono fare nel loro piccolo ed alla speranza, anche se flebile, di un futuro migliore.

Con questo romanzo appassionante ed intenso, Kristin Hannah racconta la storia di due donne comuni capaci di piccoli grandi atti di eroismo, una storia come quella di tante altre donne che hanno fatto del bene, salvando delle vite durante la guerra e la cui opera è stata adombrata dalla storia.
Un romanzo che vi consiglio di tutto cuore di leggere, anche se non siete ferratissimi in storia come me. L'Usignolo offe sicuramente l'occasione di riprendere ed approfondire diversi aspetti della Seconda Guerra Mondiale, da quelli puramente storici a quelli sociali, passando attraverso una storia che arriva dritta al cuore.


Io mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti e mezzo!

14 commenti:

  1. Finalmente un'opinione su questo libro! è da prima del periodo natalizio che leggo segnalazioni e anteprime de L'Usignolo e fin da subito mi sono chiesta se fosse "troppo rumore per nulla" oppure meritasse veramente come lettura. E finalmente l'ho scoperto...ora posso sicuramente cominciare a leggerlo tranquillamente:)

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    1. È un romanzo da non perdere, secondo me, soprattutto adesso che siamo vicini al Giorno della Memoria. Oltre a tutti gli ebrei morti nell'olocausto dovremmo ricordare anche tutte le persone -soprattutto le donne- che pur avendo lavorato nell'ombra, hanno messo a rischio la loro vita per salvarne delle altre.

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  2. La cover è carinissima, anch'io aspettavo una recensione sincera e precisa per acquistare questo libro. Le tue parole mi hanno convinta, lo leggerò al più presto :)

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    1. La cover è molto bella, fortunatamente hanno lasciato l'originale :)
      Ti ringrazio <3

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  3. Questo libro mi attira moltissimo, è tra le nuove uscite che più mi interessano.

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    1. È un romanzo davvero molto bello e commovente. Te lo consiglio di tutto cuore :D

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  4. Questi libri un po' mi spaventano, ho sempre paura di "soffrirci" troppo però allo stesso tempo mi affascinano.
    E' in wishlist e sicuramente lo leggerò :)

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    1. Siamo sulla stessa barca, anch'io sono attratta ma anche un po' in ansia quando inizio a leggere questi romanzi. Però alla fine lasciano emozioni importanti, intense e secondo me vale la pena di leggerli...e soprattutto di leggere questo.

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  5. Grazie per la recensione! Questo sarà sicuramente un libro che leggerò! :)

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  6. Per quanto ne fossi attirata, pensando sulla fiducia che potesse essere interessante e meritevole, non mi ero fatta un'idea chiara. Il personaggio di Isabelle rimane quello che più mi incuriosisce anche dopo aver letto la tua recensione, ma apprezzo anche che vi sia spazio per il rapporto tra le sorelle in un contesto storico i cui approfondimenti,specie sul ruolo delle donne, sono sempre importanti.

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    1. Isabelle e Vianne sono due personaggi molto diversi ma ugualmente interessanti. Isabelle sicuramente è quella che salta immediatamente all'occhio, che porta un po' di scompiglio, mente Vianne è un po' più per il quieto vivere. Il rapporto tra le due sorelle fa da protagonista per molti capitoli all'interno del romanzo ed è molto interessante riuscire ad esplorarlo in questo contesto storico, che mette alla prova persino gli affetti più profondi.

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